Ritorni

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Travis rientra seguito da me, io mi fermo davanti al mio armadietto e aspetto che finisca l'ora mentre penso al perché adesso di punto in bianco ritorna Trenton...

Appoggio il gomito e ci sprofondo con il viso lasciandomi andare ad un sospiro carico di nervosismo.

Non dovrebbe essere qui, non dovrei neanche ancora pensarci eppure da quando l'ho rivisto è il mio pensiero fisso. È un chiodo che martella incessante la mia testa.

Ogni volta che torna qualcosa dal mio passato succedono casini e adesso che va tutto per il verso giusto, non può andare a rotoli. Può aver cambiato veramente vita?

Mi ronza in testa il motivo per il quale lui sia qui, non riesco a trovare una motivazione plausibile, è sempre stato un ragazzo strano peró...

Cosa farà mai alla caffetteria? Il cameriere? Lui? Impossibile.
In due anni può aver veramente messo la testa a posto? Non credo.

Mi vibra il cellulare in tasca e lo tiro fuori dai pantaloni per vedere le notifiche.

Rimango impietrita mi è arrivato un messaggio proprio da Trenton, come fa ad avere il mio nuovo numero anche lui?

Ma chi è che va a dare il mio numero agli sconosciuti? Non è una cosa normale questa. Mi mette quasi i brividi.

"Come va piccola?"
Quel soprannome è sempre lo stesso, prima lo adoravo ma adesso solo a pensarci mi viene da vomitare.
"Bene a te?"
"Bene, da quando ti ho rivisto"
Da quando mi ha rivisto? Ha anche il coraggio di scrivermi. Non voglio sbagliare di nuovo, io non voglio più avere a che fare con lui.
Aveva il mio cuore, conosceva ogni mia paura e le ha usate tutte contro di me. Mi ha praticamente distrutta, quindi no non ricapiterà.

"Scusa, ho da fare ora, buon lavoro"

"Piccola mi manchi, ripensaci"
Suonata la campanella vedo arrivare Travis, cancello i messaggi e metto il telefono in tasca.

Non ci ripenserò mai.
E perché a me sembra che tu lo stia già facendo?

Non voglio che Trav sappia nulla, non per nascondergli qualcosa anzi, solo per evitare discussioni stupide. Non ho voglia di raccontagli la mia vecchia storia e di come sono stata trattata da pezza da piedi.
O perché sei ancora innamorata di lui?

Mi basta ricordare la vecchia me per stare male. Il primo impatto mi ha sconvolta ma non voglio riprovare nulla con lui, sono state più le volte in cui sono stata male che quelle in cui stavamo bene; era una relazione malata, purtroppo l'ho capito troppo tardi.
L'ho capito solo dopo che è finita.

Travis arriva più vicino e mi bacia.
Mi vibra il cellulare, ma faccio finta di niente.
Lui si appoggia sull'armadietto di fianco al mio mentre mi parla.
«Bambolina tra due giorni ho una gara, vieni con me?» si infila le mani nelle tasche ed io mi giro sul fianco per guardarlo meglio.

«E me lo chiedi anche?» gli dico con un sorriso a trentadue denti. Riesce a farmi dimenticare tutto.

«Certo avevi detto che non le volevi più fare...»
Lo interrompo prima che finisca di parlare.

«Infatti non corro io lo fai tu, io sarò solo il tuo porta fortuna» non riesco a smettere di sorridere, sono felice che mi includa in quello che fa.
Sono felice che mi ascolti e si ricordi quello che gli dico. Queste sono le piccole cose che mi fanno felice.

«Ho il portafortuna più bello del mondo, in questo caso» Arrossisco e abbasso lo sguardo.

Si avvicina al mio orecchio «Sei così bella quando arrossisci» lasciando un piccolo bacio alla base del collo.

Un amore improvvisoWhere stories live. Discover now