Angry Monster

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Charlotte's pov

From: Anthony

'Charlotte non capisco come tu possa essere sparita in questo modo! Sta sera al magazzino, si torna all'ordine. dobbiamo prepararci allo Street'

Io e Justin eravamo ancora insieme quando ricevetti quel messaggio e fu come un richiamo alla realtà.

Essendo già pomeriggio innoltrato ed essendo inverno c'era già buio in città e il ritorno all'oscuro era come se davvero mi avessero riportato nell'Harlem.

È proprio vero che la felicità è solo un sentimento temporaneo.

'Vuoi?'

Disse Justin porgendomi un pacchetto di sigarette.

Alzai lo sguardo dal telefono.

'Si, grazie.'

Ne presi una e la misi tra le labbra.

Anche lui ne prese una e la accesse.

Non avendo una accendino Justin si avvicinò a me e io avvicinai il mio viso, con la sigaretta immezzo alle labbra, a lui e all'accendino.

Fece un lungo tiro e buttò fuori.

Il fumo si fece largo tra di noi, tra i nostri sguardi e tra i nostri visi sin troppo vicini.

Justin accese nuovamente la fiamma dell'accendino e lo allungò sino ad accendere la mia sigaretta.

Feci lo stesso: un lungo tiro e poi buttai fuori.

Justin era incantato ad osservare le mie labbra che si contraevano per aspirare il fumo e si rilassavano per far si che questo uscisse.

Si morse il labbro e si avvicinò al mio orecchio.

'Piccola, se non la smetti ti sbatto su questa dannata panchina'

Una scarica di brividi corsero lungo la mia schiena che si inarcò al suo tocco.

Presi la sigaretta di nuovo tra le labbra e aspirai ancora e buttai di nuovo fuori facendo caredere la testa all'indietro.

Sentii la mano di Justin allungarsi prima sul collo poi fino alla cute dove fece scorrere la mano tra un ciocca di capelli.

Sentii le sue labbra premere sul mio collo e succhiare.

'non mi tratterrò dal baciarti..'

Ansimò.

Mi tirai in dietro non appena smise di leccare e mordere il punto del mio collo dove poco prima aveva appoggiato le sue mordibe labbra.

Sul voto di entrambi comparve un sorrisetto.

'Devo tornare nell'Harlem'

Dissi, forse non nel momento perfetto.

Justin distolse lo sguardo da me e scrutando l'orrizzonete fece un'ultimo tiro della sua sigaretta per poi buttarla a terra.

Chissà cosa gli starà passando per la testa.

'ti do un passaggio fino nel Bronx'

Ci incamminammo verso la macchina e tra noi regnava il silenzio, un silenzio non imbarazzante, non spento di parole, ma ricco di significato, un silenzio quesi triste e opprimente.

Al ritorno guidai io e per tutto il tempo nessuno fiatò il che fu abbastanza strano.

Ero stata davvero bene con lui, eravamo sulla stessa lunghezza onda, era esattamente come me.

Inverse || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora