Never Before

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Era passato ormai un mese, un mese in cui Michael e Clary avevano smesso di odiarsi, un mese in cui Luke e Hilary erano riusciti a uscire qualche volta e forse a baciarsi anche.

Di loro due non si sapeva nulla, il biondo non era riuscito a parlarne con la sua migliore amica, era sempre troppo impegnata a uscire con il ragazzo dai capelli verdi, quel ragazzo che ormai non faceva più paura all’intera scuola.

Michael era molto cambiato in questo mese, sorrideva spesso, non incuteva più terrore, era più socievole, non guardava più le persone dall’alto al basso. Ma non era l’unico a essere cambiato.

Clary, la dolce, piccola, indifesa Clary, non era più quella ragazzina che si chiudeva in biblioteca a studiare, sempre puntuale, sempre con il biglietto del treno, che non disubbidiva mai. Era diventata amica di Michael Clifford e questo l’aveva cambiata molto. Non fumava più solo sigarette, ma ogni volta che usciva con Michael, si dividevano una canna; non andava più alle feste solo con Luke, solo in centro, nei locali più fashion, ma andava tutti i sabati nelle feste di periferia dove il ragazzo dai capelli verdi spacciava.

Insomma, quella “good girl” che tutti prendevano in giro, era diventata una “bad girl” e le persone avevano quasi paura a rivolgerle la parola.

Ma non era l’unica a essere passata dalla parte dei “cattivi”, Luke, anche lui, uscendo spesso con Michael – non tanto quanto Clary – aveva iniziato a fumare qualche canna, a fare qualche sgarro alle regole, aveva iniziato a comportarsi di più come Michael, e questo, probabilmente, era il motivo per cui Hilary era caduta i suoi piedi.

Hilary, invece, si era rivelata tutto il contrario di quello che sembrava. Avevano sempre creduto che fosse una di quelle ragazze come la vecchia Clary, anzi ancora più precisina. In realtà era una ragazza con tanti amici, amava divertirsi, uscire, bere, fumare, ma non sigarette. Quando Michael le aveva fatto provare una delle sue sigarette era stata la prima volta con il tabacco, era più che abituata all’erba. Questo a Luke piaceva, molto. Gli piaceva quella vena di coraggio – o pazzia – che quella biondina dal viso angelico aveva in corpo: era sempre pronta a provare cose nuove, il biondo pensava che se avesse avuto la possibilità di fare bunjee jumping dal Big Ben l’avrebbe fatto. Lei finiva sempre per trascinarlo in cose di questo genere, tanto che una volta era riuscita a convincerlo ad andare a nuotare nel Tamigi.

Anche quella sera Hilary aveva deciso di sperimentare qualcosa di nuovo. Nonostante avesse avuto qualche fidanzato, nessuno l’aveva mai portata in un ristorante ed era riuscita, non si sa come, a convincere Luke a sperimentare. Perciò lei era seduta sul divano in un tubino nero senza spalline, lungo all’incirca fino a metà coscia, tacchi vertiginosamente alti neri, poshette del medesimo colore. Indossava delle calze color carne che era stata obbligata ad indossare, visto il gelido novembre londinese. Controllò l’orario sull’orologio a pendolo appoggiato sopra il mobile della tv: Luke sarebbe arrivato tra dieci minuti, si alzò perciò e mise il suo piumino grigio scuro e il beanie abbinato.

Anche Clary aveva un “appuntamento” con Mike quella sera. Più che un appuntamento, si potrebbe definire un’uscita a caccia di qualcuno cui vendere della roba. Ormai anche lei era praticamente entrata nel giro dello spaccio. Accompagnava il ragazzo nelle discoteche e, con un po’ di sensualità, riusciva a convincere anche i più bravi ragazzi a comprare un pacchetto di marijuana. In cambio prendeva una piccola percentuale dalla parte di Michael. Per quest’uscita aveva un piano per far cambiare alcune cose e, per l’occasione, aveva deciso di indossare i pantaloni di pelle neri che aveva comprato non si ricordava nemmeno quando, ma sicuramente in un momento di follia. Sopra aveva abbinato un corpetto nero abbastanza scollato – anche se “esageratamente scollato” forse sarebbe più chiaro – e, ovviamente, i suoi tacchi neri su cui ormai aveva imparato a camminare. Aveva chiuso il piumino e indossato il beanie, entrambi dello stesso colore del suo outfit. Si assicurò che la porta fosse chiusa a chiave e aprì la finestra.

She Hasn't Been Caught // Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora