Ti amo.

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Apro gli occhi, la testa fa male, soprattutto quando provo ad alzarmi.

Sono sdraiata sul mio letto, vicino a me non c'è nessuno.

Ad un certo punto la porta si apre mostrando un ragazzo con una giacca aperta e senza maglia sotto.

"Aaron che ci fai qui?" Gli chiedo io con la voce un po' incerta.

"Tranquilla, Lucky è andato a prenderti una cosa in farmacia, ci penso io a te. Come ti senti?" Mi chiede con nonchalance.

"Bene... Ora vattene." Rispondo freddamente.

"Sicura non vuoi che ti faccia compagnia?" Mi chiede avvicinandosi.

"No, grazie, mi ci manchi tu ora."

Lui si siede accanto a me.

"Posso essere di ottima compagnia..." Dice sfiorandomi la coscia.

Io mi sposto immediatamente.

"Ma per chi mi hai preso? Esci subito dalla mia camera!" Sbraito.

Lui sorride.

Un attimo dopo vedo Smith entrare e afferrare Aaron dalla giacca per poi alzarlo da terra e sbatterlo contro il muro.

Aaron da una testata ma inizia a ridere.

"Ti avevo detto di non andare da lei, non sono stato abbastanza chiaro?" Gli chiede con tono rabbioso per poi risbatterlo contro il muro.

Lui cerca di liberarsi ma Smith è più forte.

"Pensavo si volesse divertire." Sussurra Aaron per poi ricevere un pugno da Smith.

"Ma che cazzo Lucky! È solo una ragazza! Io sono tuo fratello!" Grida Aaron.

Smith lo lascia a terra.

Gli punta un dito contro.
"Tu non sei mio fratello." Dice infine.

Aaron fa una piccola smorfia, mi da un'ultima occhiata e poi esce dalla stanza.

Ora sono pronta a dirgli di tutto a Smith, non può permettersi di picchiare ogni persona che ha davanti compresa me!

Mi alzo dal letto e sto per aprire bocca, quando Smith si avvicina frettolosamente a me e mi abbraccia.

Resto chiusa tra le sue braccia, con la fronte appoggiata al suo petto.

Lui inizia ad accarezzarmi i capelli e io mi lascio coccolare, per una volta almeno.

"Mi dispiace." Mi dice sussurrando. "Se ti senti meglio, sta sera ti vorrei portare in un posto."

"Dove?" Gli chiedo alzando lo sguardo.

"È una sorpresa." Risponde baciandomi la testa.

Quanto sono felice quando Smith è normale...

._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._.

È sera ormai, sono in bagno che metto a posto il ghiaccio che prima avevo sulla testa.

La botta mi fa ancora male, ma sono molto più preoccupata per Shawn.

Non ho più il suo numero e di certo non voglio far sclerare Smith provando a cercarlo.

Approposito, devo vestirmi!

Tra poco Smith passerà sotto casa con la macchina a prendermi e portarmi non so dove.

Indosso un vestito rosso, senza spalline, con scollatura a cuore. Scende morbido fino alle caviglie con una spaccatura che parte da inizio coscia.

My sexy psychopathWhere stories live. Discover now