Capitolo 7

18.6K 340 58
                                    

Gli salgo in braccio, e unisco le mie labbra alle sue dando vita ad un bacio passionale.
Mi muovo un Po su di lui, mentre mi infila le mani dentro la gonna, è sbagliato, tanto sbagliato.
Ma non posso fermarmi, sento in me qualcosa.
Non so bene cosa, ma quel qualcosa che mi dice "fallo".

«Come sei bella», mi sposa i capelli dietro, baciandomi il collo.

Mi lascio trasportare, da questa «Passione» che c'è da parte di entrambi.
Non sento queste determinante cose per Jason, ma con lui si.
Ed è strano anche se lo conosco da tanto tempo, ma non c'è mai stato nulla.
Mi sta per sfilare la maglia ma lo fermo, non sono pronta a farlo.

«No, no...Riccardo io devo andare...»

Mi alzo da lui e raccolgo in fretta tutte le mie cose, e mi avvio alla porta.
Devo andare via, subito.
Non lo faccio in tempo di parlare che scappo via, correndo.
Mi appoggio ad un muro a pochi isolati dalla casa sua, e respiro profondamente.
Ok, stavo per tradire il mio ragazzo...con un mio professore.
Mi incammino verso casa, e appena arrivo apro il cancello di casa, la macchina di mia madre non c'è sarà uscita.
Apro la porta di casa e vedo mio padre seduto sul divano.

«Sono tornata a casa...», appoggio lo zaino a terra, vicino alla porta.

Non dice nulla e mi avvio sulle scale, ma sento prendermi un braccio e poi finisco a terra.

«Ma sei impazzito papà?», lo guardo e ha gli occhi ignettiti di sangue.

Mi prende con forza e mi sbatte sul divano, si toglie la cinta e mi guarda.

«Spogliati.», mi ordina.

«No.
Non lo farò.»

Ho paura non l'ho mai visto così, non capisco cosa gli prende.
Cosa gli ho fatto per meritare ciò.
Mi strappa i vestiti di dosso, senza la mia approvazione, ed io piango.
Piango come una bambina, mi gira di spalle, e mi frusta con la cinta, urlo ad ogni colpo subito sulla mia schiena.
Come può farmi questo.

«Meriti ciò che sei, ovvero una puttanella.
Credi che non l'ho capito che ti sei fatta il tuo professore? Eh»

«Non è vero.
Non ho fatto niente.
Te lo giuro.»

Ad ogni mia parola mi colpisce più forte, ed urlo sempre più forte.
Voglio scappare, non c'è la faccio più.

Dopo mezz'ora di tortora mi lascia libera e scappo in camera mia.
Cado a terra davanti alla porta, e continuo a piangere.

l'amore tra un'alunna e il proprio professoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora