25. Mile-high club

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Capitolo 25. Mile-high club.

Il concerto era finito, lo stadio si stava svuotando e alcune fan che erano in prima fila si fermarono a parlare qualche minuto con me, Sophia e Eleanor. Era stato spettacolare, fuochi d'artificio, urla, alcune fans hanno pianto per la maggior parte del concerto. Tutto è filato liscio ed Harry mi aveva stupita ancora una volta, la sua voce dal vivo era ancora più bella di quanto fosse in radio.

Quando una guardia del corpo dei ragazzi ci venne a chiamare salutammo le fans e andammo nel backstage. Entrammo nella stanza dove c'era il buffet, ormai quasi vuoto, ed Harry mi corse incontro. Non capii bene cosa stesse per fare, ma poi mi sollevò da terra stringendomi forte a sè. Avvolsi le gambe intorno al suo bacino e lo strinsi a mia volta. "Sei stato bravissimo" Gli sussurrai all'orecchio. "Il concerto è stato spettacolare" Mi lasciò alcuni piccoli baci sul collo facendomi ridacchiare.

"Tu sei spettacolare" Disse lui. "Eri bellissima sotto il palco" Mi baciò dolcemente e poi mi lasciò appoggiare i piedi a terra.

"Ragazzi noi andiamo in Aeroporto" Annunciò e tutti si girarono verso di noi.

"Cosa?" Chiesi io spaesata.

"Dobbiamo andare a Lima" Mi spiegò.

"Loro non vengono?" Chiesi indicando gli altri.

"Noi partiamo stanotte" Disse Liam prendendo la mano a Sophia. "Andiamo a Machu Picchu domani vero Harry?" Chiese ancora.

"Andiamo a Machu Picchu?" Chiesi io emozionata girandomi verso Harry.

"Grazie per aver rovinato la sorpresa, Liam" Alzò gli occhi al cielo. 

"Non avevamo parlato di sorprese, non sapevo che lei non lo sapeva" Si difese Liam.

"Ci vediamo domani" Salutò Harry e mi trascinò via per il braccio. In silenzio raggiungemmo l'auto e poi lui parlò. "Ho fatto prendere tutte le tue cose, così andremo direttamente all'aeroporto." Disse ed io annuii. Mi appoggiai alla sua spalla e chiusi gli occhi appisolandomi per tutto il tragitto. Lentamente mi spostò e mi prese in braccio a modi sposa e appoggiai la testa sulla sua spalla continuando a tenere gli occhi chiusi. Respirai profondamente e sentii il suo profumo, ma non solo.

"Devi lavarti" Borbottai.

"Cosa?" Chiese mentre cominciava a salire le scale.

"Puzzi di sudore, dopo due ore di concerto penso sia normale, devi lavarti" Dissi chiara e lo sentii ridere.

"Va bene allora mentre tu dormi sull'aereo la faccio" Disse.

"C'è anche la doccia sull'aereo?" Chiesi.

"Sì..." Sapevo che avrebbe voluto aggiungere qualcosa, ma mi adagiò semplicemente sul comodo sedile in pelle. Questo jet era ancora più spazioso dell'altro su cui ero stata, c'erano dieci sedili in tutto, ma al centro un corridoio largo. Su ogni tavolino c'era una rosa rossa con uno champagne ancora da stappare e due calici.

"Quanto ci vorrà da qui a Lima?" Chiesi prendendogli la mano e giocando con le sue lunghe dita. Alzai gli occhi verso di lui guardandolo dal basso.

"Tre ore" Rispose con la voce roca e guardandomi intensamente, con quei suoi occhi penetranti, ero sicura che potesse leggermi dentro e rendersi conto del desiderio che bruciava in me in quel momento.

"Quegli occhi innocenti..." Ancora non avevo conosciuto quel tono di voce, ma ogni parola che diceva mi rendeva ancora più trepidante. Mi tirò per il braccio e mi fece alzare facendo aderire i nostri corpi. "Ma tu non hai nulla di innocente, non è vero?" Sibilò ancora, per fortuna lui mi reggeva con le braccia forti, o le mie ginocchia non avrebbero retto in quel momento.

Famous ||h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora