20. Il Summit dei Sette

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James Hook, uno dei capitani dei Pirati di Barbanera, stava sorseggiando un the dal gusto molto ricercato in una delle raffinate sale della Luna Nera. Barbanera aveva mandato lui e una manciata di uomini a consegnare un carico di armi e strumenti di sorveglianza, ma in realtà quella era solo una copertura: mentre i suoi sottoposti scaricavano la merce e ne spiegavano il funzionamento ai vampiri, James aveva sfruttato una scusa per allontanarsi e chiedere udienza a Lilith.

«Signor Hook» lo chiamò un uomo dalla carnagione pallida. «Prego, mi segua.»

Il pirata bevve un ultimo rapido sorso e si alzò.

Il vampiro lo condusse davanti a una porta, che si aprì dolcemente al loro cospetto.

«Prego» lo invitò il suo accompagnatore, mostrandogli la strada con un gesto elegante e formale.

James lo ringraziò con un cenno del capo ed entrò nella stanza. Anche lì regnava una cupa penombra, ma quello era l'unico aspetto che avrebbe cambiato della Luna Nera. Tutto il resto era un perfetto mix di ambienti funzionali ma eleganti, con decorazioni sfarzose ma mai pacchiane.

Gli era già capitato di visitare l'ammiraglia di Lilith, e ogni volta trovava qualche nuova idea per arricchire le sue stanze sulla Sarcosuchus. Aveva addirittura considerato l'idea di diventare lui stesso un vampiro, ma era già immune all'invecchiamento, quindi preferiva mantenere la sua grande libertà come capitano di Barbanera.

«Salve James, è sempre un piacere incontrarti» lo accolse la persona nella stanza. Il suo tono era un po' formale ma allo stesso tempo amichevole.

Il pirata gli strinse la mano. «Anche per me, Upiór.»

«Mi spiace, ma Lilith al momento è impegnata. Di cosa volevi parlare?»

L'altro si guardò un attimo intorno. «Ci sono sistemi di sorveglianza in questa sala?»

«Li ho fatti spegnere, come hai chiesto. Dunque, come mai tutta questa segretezza?»

Barbanera si era raccomandato di non rivelare a nessuno all'infuori di Lilith ciò che era accaduto sulla New Queen Anne's Revenge, tuttavia la vampira ancestrale considerava il suo braccio destro quasi come un'estensione di sé stessa, quindi James decise di condividere con Upiór le informazioni in suo possesso.

«Reïa ha ingaggiato dei mercenari per installare degli spyware sulla nave di Barbanera. Non sappiamo quale sia il suo obiettivo, per questo Barbanera vuole discuterne con Lilith e Augustine. E vuole farlo di persona, dato che non possiamo essere sicuri che le nostre reti non siano già sorvegliate. Del resto è stato il Burattinaio a proporre Reïa come nuovo membro, e sappiamo tutti quanto siano efficaci i suoi sistemi di spionaggio.»

L'espressione del vampiro era seria, grave: che questo episodio fosse collegato all'incursione della polizia sulla Luna Nera? Per il momento era impossibile stabilirlo, così evitò di farne menzione. «Riferirò a Lilith appena torna. La faccenda mi sembra molto strana, ma comunque non possiamo prenderla alla leggera.»

James, che era dello stesso parere, annuì. «Ora è meglio che vada. Parlerò anche con Augustine della questione, e ti farò sapere appena avremo una data per l'incontro. Idealmente sarà nelle prossime settimane.»

«Certo. A presto, allora.»

I due si strinsero la mano.

L'Eredità degli AstraliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora