14. Barbanera

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D'Jagger raggiunse la cucina insieme a Lunaria e cominciò a consultare il robot-cuoco per decidere quale spuntino mangiare. Non aveva ancora fatto la sua scelta quando Shamiram entrò nella stanza.

«Sì, mi sbrigo prima che arrivino anche gli altri» le assicurò il goblin.

«Sigurd e Tenko sono usciti, ma sbrigati lo stesso.»

L'altro rimase un attimo stupito, poi scambiò uno sguardo con Lunaria. «Per una missione o...?»

«Non voglio impicciarmi degli affari loro. Ma mi sembra siano andati su Asaheim[19].»

Di nuovo D'Jagger e la fata si scambiarono uno sguardo, questa volta d'intesa. Finché al goblin non venne in mente qualcos'altro: «Oh, giusto! Devo avvisare Freyja che sappiamo come intercettare gli dei!»

Grazie al nuovo stimolo riuscì a scegliere uno snack in pochi secondi, dopodiché aprì la rubrica per mettersi in contatto con l'orchessa.

«Ciao, D'Jagger» lo salutò la poliziotta tramite un canale esclusivamente vocale. «Scusa se non mi sono fatta sentire, ma ancora non ho le informazioni che mi hai chiesto.»

«Sì, ti chiamo proprio per questo. Abbiamo trovato un altro modo per intercettare gli dei, quindi non devi preoccuparti.»

«Oh. Beh, meglio così. Grazie per avermi informata, ma ora devo proprio tornare al lavoro.»

«Certo, non c'è problema. Emh... buon lavoro.»

«Grazie. Saluta tutti. Ciao.»

L'orchessa chiuse la chiamata e finì di salire le scale per raggiungere l'ufficio del commissario. Bussò.

«Avanti.»

Aprì la porta. «Linch, ho il...» Si interruppe nel trovare una piccola teriantropa che la fissava da una delle sedie interlocutorie. Era una bambina di quattro o cinque anni, aveva il fisico mingherlino di un ghepardo, ma la pelliccia era arancione e striata come quella delle tigri.

Notando lo stupore della collega, la commissaria ad interim prese la parola: «Valkyregard, lei è mia figlia, Irena.»

L'orchessa si accovacciò vicino alla piccola teriantropa con un sorriso amichevole. «Ciao, Irena. Io sono Freyja.» Si voltò verso lo schermo olografico della bambina. «Che bel disegno. Cos'è?»

«Una scena del delitto» rispose la piccola in tono serio.

La poliziotta lanciò uno sguardo verso Linch, che si limitò a sollevare le sopracciglia e allargare leggermente le mani.

Dopo un attimo di stupore, Freyja tornò a rivolgersi alla bambina: «E hai già scoperto chi è il colpevole?»

Lei scosse il capo. «Ancora no. Devo ancora domandare i sospetti.»

«Giusto, quella è una parte molto importante. Ora devo parlare un attimo con la tua mamma, tu continua pure.»

Lei annuì e tornò a concentrarsi sul suo disegno.

«Ti ho inviato la lista che mi hai chiesto» affermò Freyja. «Ho controllato le aziende che hanno collaborato con la colonia occidentale mentre Glazkov era il governatore, e anche quelle coinvolte indirettamente tramite subappalti o forniture varie.»

L'Eredità degli AstraliWhere stories live. Discover now