2. Upgrade

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«Questo rifugio è un ambiente controllato, ma là fuori ci sono tantissime malattie che il tuo corpo non è abituato ad affrontare, per questo ti hanno fatto quelle iniezioni» spiegò Sigurd. «Puoi pensarle come delle pozioni che ti proteggeranno dalle malattie. Potresti sentirti un po' affaticata nelle prossime ore, ma è normale.»

Tenko annuì. Ora che ci pensava, quando lei, Zabar e Icarus erano sbarcati nel continente settentrionale, si erano dovuti fermare quasi subito perché tutti e tre – e in particolare il faunomorfo – erano stati male per alcuni giorni.

I due raggiunsero una delle sale comuni della base, dove D'Jagger se ne stava sdraiato su un divano dalle linee arrotondate, intento a consultare uno schermo olografico.

«Oh, voi due!» esclamò appena si accorse di loro. «Ho giusto una proposta per voi: non pensate anche voi che a Tenko servirebbe un'arma nuova ora che dobbiamo vedercela con nemici più avanzati?»

Sigurd rifletté un momento. L'osservazione del goblin era sensata, ma implicava anche varie problematiche. «Come una pistola?»

«Mmh, secondo me lei è più da mitra. E comunque io pensavo a questo.»

D'Jagger ruotò il suo schermo olografico e mostrò ai due il video di un anfibiano con delle appendici simili a fruste agganciate agli avambracci e ai polpacci.

Il giovane descrisse in maniera accattivante quelle armi, dopodiché le mise alla prova in vari esperimenti. Alcuni più seri, come ferire e mutilare un buffo manichino, altri decisamente più ironici, tra cui far diventare le fruste delle gambe delle molle per saltare in giro, o usare quelle delle braccia per firmare autografi a diversi metri di distanza.

«A parte il tipo, che è un genio, cosa ne pensate?» chiese D'Jagger alla fine del video. «Voglio dire: se uno come lui riesce a fare quelle cose, vi immaginate Tenko?»

«Sembrano interessanti, ma usarne quattro insieme mi sembra un po' troppo» ammise la demone.

«Sì, per quello non farci caso: lui deve sempre esagerare. Secondo me con due agli avambracci potresti già ammazzare quasi chiunque.»

«Non metto in dubbio la qualità dei Nervi Taglienti, ma dove pensi di trovare i soldi per comprarli?» obiettò Sigurd. «Le armi Satan[4] Signature non sono mai economiche.»

Il goblin lo guardò stranito. «Non capisco se dici sul serio o se è una battuta.»

L'elfo ricambiò l'espressione interrogativa.

«Voglio dire: io sono un fuorilegge, Tenko è una fuorilegge, tu sei... meh. L'unica onesta era Freyja, e se n'è andata. È ovvio che intendo rubarli!»

Lunaria annuì, anche lei sorpresa dallo stupore di Sigurd.

Il diretto interessato sospirò con rassegnazione. «Giusto. Stupido io a chiederlo. Per caso sai anche da chi rubarli? Avevi promesso a Freyja di non causare problemi alle persone oneste.»

«Oh, di questo non c'è da preoccuparsi: avevo già adocchiato una fornitura di Nervi Taglienti mentre ero su Niflheim, così ho fatto qualche chiamata e mi sono fatto dire chi li ha presi. La buona notizia è che è un pesce piccolo, quindi possiamo sistemare la sua banda e ce ne andiamo con un paio di Nervi Taglienti prima che arrivino gli sbirri. Facile, no?»

L'Eredità degli AstraliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora