➸𝑪apitolo ventidue

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"Che giornataccia"

Sono accomodata su uno dei divanetti della motorhome, mentre cerco ancora di non sentire più le pulsazioni alla testa. Ieri ho esagerato con l'alcool, eppure non è questo a crearmi così tanto disagio.

I suoi occhi, macchiati di delusione, che mi guardano come se rinnegassero la mia figura. Quegli stessi occhi che più volte mi hanno guardato con passione, con desiderio sembrano essere svaniti nel nulla. Giustamente aggiungerei.

"Carlos non è andata così male"

"Non dico in pista, hai combinato un grande casino ieri sera e ora ne sto pagando io le conseguenze"

Si lamenta in modo teatrale lo spagnolo, sedendosi con spossatezza affianco a me. Charles è impegnato più che mai nelle interviste post gara, o meglio post vittoria quindi riusciamo a parlare in libertà.

"In che senso?"

Mi incuriosisco, come ogni volta che l'argomento di discussione sono io.

"Logan fa di tutto per vedere dove sei, si è affacciato qui più volte sia prima che dopo la gara"

È chiaro che voglia parlare di più persone, altrimenti avrebbe impostato diversamente il discorso. Eppure si blocca, come se non sapesse se può continuare o no il discorso.

"E?"

Lo sprono a continuare e, con un sospiro così melodrammatico da sembrare recitato, si accinge a parlare fitto fitto.

"Lando invece mi ha fatto molta paura"

Non ho seguito nemmeno la gara per quanto mi sentissi strana, con un enorme senso di colpa addosso.

"Paura?"

Lando e paura non suonano bene nella stessa frase per questo risulto abbastanza sorpresa dalla vicenda.

"Non ha detto una parola. Nemmeno una. È stato in silenzio tutto il tempo, è salito sulla macchina ed è diventato un mostro. Ha sorpassato tutti con cattiveria. Ho visto adesso che ha combinato, rischiava di finire o far finire qualcuno a muro ogni due per tre. Mai visto cosi, non immagino i team radio"

Questa notizia mi fa abbassare subito lo sguardo sulle mie mani , che magicamente trovo più interessanti degli occhi curiosi dello spagnolo.

"Forse si è svegliato storto"

"Io dico che più che altro ha avuto delle brutte ventiquattr'ore"

Sa esattamente il motivo della rabbia dell'inglese e non si fa problemi a mettermi questa verità sotto agli occhi.

"Io..."

"Dovresti andargli a parlare se non è come sembra. Se però è stato volontario, se veramente non hai avuto paura di stare con Logan ma con lui si, meglio che prendi le distanze. Non ci rimane mai male, Lando, e visto che è successo vuol dire che qualcosa sta cambiando in lui. Voglio bene ad entrambi e non vorrei schierarmi da nessuna delle due parti, ma mi tocca essere protettivi nei suoi confronti adesso"

La maturità con cui affronta il discorso mi sorprende molto, dato che si, è una persona di per sé molto seria, ma mai esterna così palesemente i suoi pensieri.

"È che con Logan sapevo che non c'era nulla da nascondere, con Lando invece ho un mondo che Charles non deve venire a sapere"

Questa conferma fa rabbuiare il mio amico, che si fa ancora più vicino a me per parlarmi come un padre farebbe ad una figlia.

"Anche per te le cose sono cambiate, entrambi avete sottovalutato quello che stava succedendo tra di voi e siete finiti in un mare di guai. Che poi i sentimenti non sono quasi mai guai, è un'altra cosa. Devi capire se sei pronta a fare seriamente, oppure no. Non sarà facile in nessuno dei due casi, ma devi prendere comunque una decisione"

"Ora però devo andare, ho l'aereo per Madrid tra poco"

Il modo in un cui parla del suo ritorno a casa mi fa insospettire. Sembra non voler tornare a casa, come se qualcosa lo angosciasse. Però non ho il tempo di chiedere qualcosa di più, perché letteralmente scappa a recuperare le sue cose.

Nuovamente sola decido di andare sotto al podio, dato che è arrivato il momento di festeggiare il vincitore. Scopro con un sorriso nascosto che anche Lando è sul podio, assieme a Max Verstappen.

Un terzo posto importante per l'inglese che è ancora alla ricerca della sua prima vittoria. Ho sempre avuto un'alta considerazione su Lando, Max, Charles e Lewis che hanno giurato fedeltà alle loro scuderie con la promessa di portarle in alto. Che poi ovviamente ad un certo punto, quando ormai hai vinto sette volte il mondiale, decidi di fare un'ultima nuova esperienza come Lewis in Ferrari non posso far altro che capire la tua scelta.

Pensare però che Charles e Lando vogliono rimanere anche se è lontana la possibilità di avere una vera macchina competitiva, è un vero atto di amore.

Vedo brillare gli occhi di Charles appena mi inquadrano nella folla che circonda il podio. L'inno monegasco risuona con orgoglio, seguito poi da quello italiano che per forza di cosa ho dovuto imparare. Scatto una foto al mio campione, con affetto a livelli enormi. Poi però lo guardo, mi perdo nella sua figura tanto da dimenticarmi di essere circondata da tante persone. Sbatte a terra la bottiglia di champagne per farla esplodere con quell'adorabile linguetta soddisfatta.

Scatto inconsciamente una foto di questo momento, decidendo di custodirla con cura nel mio iphone. Più lo guardo più i problemi sorgono. Ho bisogno da una parte di vederlo sempre contento, dall'altra però mi basta spostare lo sguardo su Charles e capire che potrei di nuovo perdere tutto questo che siamo riusciti a creare.

Si aggiunge anche la consapevolezza che senza Lando non avrei nemmeno riscoperto l'amore per Charles, Lorenzo e Arthur. Ho un casino in testa, ma spero vivamente di capire quale cosa sia giusta da fare.

➸ Wildest Dreams || Lando NorrisWhere stories live. Discover now