Epilogo del buon anno

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Quel giorno avevamo solo sedici giovani e aitanti anni. E stiamo insieme da allora.

Oggi è giusto il nostro anniversario e usciremo a festeggiare.

Sì, perché malgrado sia il nostro cinquantesimo anniversario - cinquantesimo! Ci pensate? – a noi piace ancora celebrarlo.

Il che significa che io organizzo e Mo bofonchia per una mezza giornata che non serve, che si sprecano soldi, che è meglio stare a casa.

Ma ormai lo conosco bene, so che gli fa piacere.

E so che lo sapete anche voi.

Le cose non sono più come cinquant'anni fa fra noi. Infatti sono migliori.

Ora ci conosciamo nel profondo, ora ci rispettiamo, ora ci stimiamo e sappiamo dimostrarcelo. O forse, più che altro, ora sappiamo comprenderci.

Il sesso non è più selvaggio come quando eravamo ragazzi, né come intensità, né come frequenza. Ma è amore, puro e semplice. E spesso somiglia a quella prima volta a casa mia, e la cosa mi fa sorridere.

Adesso mi dovete scusare, ma devo correre a chiamare Jian Yi e Zhan Zheng Xi, perché il rituale di ogni anniversario, nostro o loro, prevede che prenotiamo due camere nello stesso albergo di lusso – pago io per tutti, ovviamente - ceniamo in tavoli separati, poi ci ritroviamo al bar per un cocktail e una partita a mahjong in quattro e quando è veramente tardi, e siamo tutti veramente sbronzi, ogni coppia si ritira nel proprio nido.

Sono stato fortunato in questo universo parallelo, in cui mi sono distaccato dalla storia di Old.

Qui ho trovato l'amore, ho degli amici fuori di testa. E tanto mi basta.

E auguro lo stesso a voi, miei cari: buon anno a tutti!

ESAUSTOWhere stories live. Discover now