Un lupo imbalsamato

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La sensazione era quella di un risveglio, ma l'immagine che mi trovavo davanti era troppo bella per essere vera. Un sogno in un sogno.

Richiusi gli occhi e mi rannicchiai, spingendo il viso nel grembo di Mo, sentendo la testa sempre più pesante.

Dormii a lungo e quando riaprii gli occhi attorno a me la luce era quella abbagliante del giorno pieno, forse addirittura mezzogiorno.

Fu quella la prima cosa di cui mi accorsi, mentre la seconda... la seconda era che il cuscino che mi stava accogliendo aveva la forma delle gambe di Mo.

Dunque non stavo sognando, mi ero davvero appisolato con il capo adagiato su di lui. Eppure più ci pensavo e meno ricordavo quando fosse successo. La stanchezza doveva aver presto il sopravvento. L'ultima immagine che riuscivo a focalizzare nitidamente era la farfalla di lacrime impressa sul cuscino.

"Se sei sveglio, puoi anche alzare la testa. Non mi sento più le gambe e devo andare a pisciare."

Strizzai gli occhi un paio di volte, sorridendo.

"Come ci sono finito addosso a te?"

Mo si spostò e si diresse verso il corridoio.

"Ah, io non lo so di sicuro."

Sentii la porta del bagno chiudersi.

"Bugiardo" sbuffai, con un sorriso tatuato in viso. "E dov'eri andato questa mattina?"

"Ma che vuoi? Sei peggio di mia madre!"

"E pure timido" sussurrai prima di alzarmi.

Mi diressi anch'io verso il bagno, giusto in tempo per sentire lo scroscio dello sciacquone, seguito dall'acqua del lavandino. Appoggiai le mani agli angoli della porta e attesi.

Quando si aprì, Mo venne avanti con lo sguardo basso e si scontrò con il mio petto. Senza nemmeno avere il tempo di pensare, richiusi le braccia su di lui e lo avvolsi in un abbraccio.

"Ehi, ma che cazzo!"

Mo provò a divincolarsi, una, due, tre volte. Poi, come un uccellino ingabbiato, smise di muoversi e... si arrese.

O almeno in un primo momento.

Mi rilassai così tanto che emisi un sospiro lunghissimo e mi afflosciai su di lui.

A quel punto mi aspettavo che sfuggisse alla mia presa, ormai debole e facilmente eludibile.

Invece Mo accucciò il capo nell'incavo del mio collo e da lì in poi sentii solo il calore del suo respiro.

Non ci stavo capendo più un cazzo, una serie di brividi iniziarono a propagarsi fino ad ogni estremità del mio corpo.

Cosa... cosa stava succedendo? Avrei dovuto approfittarne, ma sentivo come se tutta la mia energia animalesca fosse confinata.

Avanti He, è quello che hai sempre sognato! Questo è il tuo momento: stringilo a te, mordigli le guance, leccagli quelle sue labbra sensuali, scivola fino all'orecchio e fallo gemere mentre lo spogli; spingilo contro il muro, esplora il suo corpo duro con le mani e strofinagli addosso la tua erezione, così che senta quanto lo brami... brami... ami.

Invece niente: ero un lupo imbalsamato.

ESAUSTOWhere stories live. Discover now