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Sono così imprevedibile, vero? Arrivo, aggiorno e sparisco per mesi HAHA
Allora, premetto che questo capitolo é stato scritto sotto l'influsso allucinogeno dei fumi del profumo che mi sono spruzzata sui polsi (breve storia;
Mamma: Lisa mi hanno regalato un profumo dalla yamamai, lo vuoi?
Io: Certo mamma, un profumo nuovo non si rifiuta mai! *se lo spruzza* *é disgustoso* *muore*).
Non mi va di mettere le note autrice alla fine in questo capitolo (leggendo capirete perché), quindi sarò breve e concisa: vi lascio qua tutti i social network dove potete contattarmi per qualsiasi cosa, se avete domande sulla storia, pareri sulle vostre, o semplicemente se volete fare una chiacchierata (mi fa sempre molto piacere!); per il follow back basta chiedere!

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Detto questo, buona lettura, e al prossimo aggiornamento!
Lisa

« Che ci fai qui? » sbottai stringendomi il fianco con una mano; alle elementari e alle medie facevo corsa campestre, ma ero fuori allenamento già da un bel po'.

Per un momento ci furono solo i nostri respiri pesanti a risuonare nella notte.
« Non mi è permesso venire al ballo della scuola? »

« Ma per favore » sbuffai sonoramente. « Preferiresti essere linciato sulla pubblica piazza che partecipare a eventi del genere. E poi non sei vestito adeguatamente. » lanciai uno sguardo eloquente ai jeans logori - i suoi preferiti - e al maglione nero che indossava, fino alle scarpe incrostate di fango.
« Vero. Tu invece sei bellissima. » mi rivolse un sorriso ammaliante, ma io non ci cascai.

« Grazie. Ora rispondi alla domanda. »
« Avevo alcune faccende da sistemare. »

« Che facc... Che cos'è quello? » sibilai indicando il borsone scuro che stava cercando di nascondere dietro di sè.

« Nulla. »
« Evan, giuro su Dio che se non mi dici che cosa stai- »
« Non ti preoccupare sorellina, torna dentro a goderti a serata e non- »

« Non ti azzardare a dirmi di non preoccuparmi, questa serata ha già da tempo preso una piega catastrofica e ora voglio sapere che cosa mi stai nascondendo. »

« Catastrofica, davvero? Il tuo accompagnatore è troppo stupido per coordinare i movimenti con la musica? » rise.

« Non ti azzardare ad insultare Aiden, e se pensi di distrarmi così facilmente non hai proprio- »

Un clacson interruppe il nostro litigio, e in quel momento ricordai la macchina ferma a pochi metri da noi.
« Evan, » esordii mortalmente calma « chi diavolo c'è in quella macchina? »

« Ness- »
« Ha-Ha-ha! » lo interruppi avvicinandomi con aria minacciosa e agitandogli un dito sotto al naso. «Ti arriverà un pugno se non cambi risposta immediatamente. »

Mio fratello abbassò lo sguardo su di me, mordendosi con frustrazione il labbro inferiore.

Attesi un paio di secondi, poi raccolsi la gonna dell'abito e a passo di marcia mi diressi verso l'auto.

Strizzai gli occhi per distinguere qualcosa nell'oscurità dell'abitacolo, e proprio in quel momento il guidatore, probabilmente vedendomi arrivare come una furia scatenata dallo specchietto retrovisore, si voltò, ma riuscii solo a scorgere una zazzera di capelli neri e un volto pallido come la luna prima che mio fratello mi afferrasse per le spalle e mi facesse voltare nella direzione opposta.

What's wrong with EvanWhere stories live. Discover now