Capitolo 8

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Mi sveglio per il rumore delle onde.
Casey dorme ancora.
Mi accorgo che è l'alba e mi metto a guardarla.
I colori che sfumano riflettendosi nei miei occhi.
Le onde che battono sulla sabbia, i gabbiani che volano, stranamente senza dare fastidio.
Mi godo il relax, mi godo questi momenti di spensieratezza.
Non so quanto possano durare, siamo già a luglio e ho paura che questa sia solo una storia estiva.
Ho paura delle storie estive, insomma chi ti dice che magari finita l'estate quella persona ti scaricherá, appunto con la scusa dell'estate.
Stessa cosa succede con le relazioni durante l'inverno, arriva l'estate e magari tutto finisce.
SEMPRE COLPA DELL'ESTATE.

Mi sento tirare il polso e vedo Casey sorridermi mentre si tira su.
"ehii buongiorno" mi dice sorridendo.
"ehii" rispondo io ricambiando il sorriso.
Ci guardiamo senza dire niente, sorridendo ancora e basta.
Il sole è ormai sorto e ci mettiamo a guardare il mare tenendoci per mano.
"Sai, è bello stare con te. Sei silenziosa non sono costretta a parlare." mi dice.
"è una mia qualità." le rispondo ridendo.
Appoggia la testa sulla mia spalla sospirando.
"a volte mi piacerebbe solo scappare. Se un giorno volessi scappare, verresti con me? " mi chiede così improvvisamente.
"Certo. Vengo con te da qualunque parte se andiamo insieme." le rispondo guardandola negli occhi.
"...sei...sei fantastica Max." mi dice accarezzandomi la guancia.
"anche tu." le rispondo.
"ti amo." mi dice.
Mi viene come un infarto, aiuto è successo tutto troppo in fretta, mi ha detto ti amo.
Ora muoio svenuta.
"ti amo anch'io Casey." le dico per poi baciarla.
Ci baciamo fino a che non perdiamo il fiato e ci guardiamo negli occhi per poi scoppiare a ridere.
"beh, che si fa?" le chiedo.
"non lo so, ti va di fare un giro solo io, te e lo skate?"
"ovvio." le rispondo.
Raccogliamo gli skate che erano lì dalla notte scorsa e andiamo in strada, tenendoci per mano e iniziando ad andare.
Il vento ci manda indietro i capelli, una sensazione di libertà mi pervade, come sempre. Ma stavolta ancora di più, sono con la persona che amo, sono con lei.
Mi stringe più forte la mano, ogni volta che sta per cadere mi tira il braccio per stare in equilibrio.
La gente ci guarda come fossimo pazze, ma noi continuiamo per la nostra strada.
Ci accorgiamo che è passato un sacco di tempo quando vediamo un orologio indicare le 4 del pomeriggio.
"già le 4?" dico.
"esatto, ti va di prendere un panino al mc?" mi chiede.
"eh che fai te ne privi?" le rispondo ridendo.
"eh no che non te ne privi" dice lei scoppiando a ridere .
Andiamo al mc e ci prendiamo i panini, sembriamo due bambine di otto anni che mangiano l'happy meal.
Finito di mangiare usciamo e continuiamo a fare il nostro giro a caso.

me, you and a skateboardWhere stories live. Discover now