Capitolo 1

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Prendo il mio skate che era appeso nella mia stanza come se fosse una cosa preziosa che andava ammirata.
Sistemo le ruote che si stavano rovinando, o meglio consumando.
Le faccio girare per vedere se erano messe bene e metto lo skate nella sacca.
Lo appoggio in un angolo e mi vesto con dei semplici cargo e una maglia della vans, abbinata alle scarpe.
Lascio i capelli corti che essendo corti non mi potevano dare fastidio.
Mi guardo un po' allo specchio e dico:"Che figa che sei oggi Max" facendomi l'occhiolino.
Prendo la sacca con lo skate e tutto quello che serve per andarci e esco dalla finestra senza dire niente a mia madre, meglio cosí.
Prendo il suo motorino, non ho la patente ma sono dettagli, lo accendo e metto il casco andando verso lo skate park.
Il vento mi soffia in faccia, dandomi un senso di pace e tranquillità, amo questa sensazione.
Ah giusto, non mi sono neanche presentata.
Mi chiamo Max, si Max non Maxine, solo Max, Max Reiner.
Ho i capelli corti e castani, dello stesso colore dei miei occhi.
Il mio stile diciamo che varia a seconda del mio umore, ci sono giorni in cui vivo di camicie e vans mentre altri pantaloni larghi e maglie altrettante larghe.
Vado in skate sin da quando ho ricordi, ci sono sempre andata.
Era lo sport di mio padre, mi ha insegnato lui tutto quello che so, è a lui che devo la mia passione.
Solo che...andando in skate in una strada spericolata, mio padre morí, e da quel giorno mia madre odia lo skate e ogni cosa che lo riguarda, compresa me stessa.
Sono una di quelle persone che tutti prendono per ultima nella scelta delle squadre a scuola.
Sono la ruota di scorta diciamo.
Amo la libertà e ogni cosa che possa darmi quella sensazione, andare in skate è per me una liberazione dai problemi, ecco perchè lo amo.
Vivo a Los Angeles, in periferia.
Niente non ho altre cose da dire di me.

Continuo a sfrecciare per le strade di Los Angeles sapendo benissimo dove andare, so la strada a memoria.
Arrivata allo skate park lascio il motorino attaccato con il lucchetto alla rete dove la gente lascia le bici.
Tolgo lo skate dalla sacca e corro a provare le nuove ruote.
Faccio la prima discesa e scivolano molto meglio delle vecchie.
Torno su e passo a salutare tutti i miei amici che incontro sempre lí.
"Ehi Max!" esclama il mio migliore amico.
"Yo Josh" Lo saluto facendo la nostra stretta di mano (un semplice cinque con un pugno).
Facciamo insieme qualche trick e vedo che da quando gli ho insegnato io è migliorato tantissimo.
"Provo a fare il salto che ti ho fatto vedere ieri" urlo a Josh da sopra.
Mi allontano, prendo la spinta e salto.
Lo skate sotto i miei piedi fa un giro completo.
Riesco ad atterrare perfettamente.
Batto il cinque a Josh che intanto stava andando dall'altro lato per provare a fare dei salti.
Guardo verso l'alto per vedere se ci fosse qualcuno.
Non c'era nessuno cosí mi fermo un attimo per sedermi e mettermi un cerotto sul dito che sanguinava.
Improvvisamente un'ombra sopra di me passa a una velocità inimmaginabile.
Guardo verso l'altro e vedo appena in tempo una tavola fare tre giri perfetti sopra la mia testa, aveva degli sticker attaccati.
Vedo atterrare il possessore della tavola, una ragazza dai capelli lunghi e scuri stretti in una coda alta.
Appena atterrata si stringe la coda e si guarda intorno.
Voglio sapere com'è riuscita a fare quel trick assurdo.
"ehii, piacere Max, mi sei passata sopra con lo skate, come hai fatto quel trick?" le chiedo.
"mi chiamo Casey, comunque non lo so ho visto un video su internet e semplicemente ho saltato come faccio sempre ma dando più spinta allo skate per farlo girare." mi risponde con tono freddo.
"Okay, comunque non ti ho mai vist-" inizio a dire io.
"senti siamo in mezzo a una pista per fare skate, a meno che non vuoi essere investita non è il caso di stare qua non credi?" mi interrompe allontanandosi.
Continuo a guardarla e sento che Josh si è avvicinato a me.
"Nuova crush? Max ti innamori una volta al giorno di nuove ragazze ma basta" sospira Josh.
"hai presente quando ti ho detto che non volevo solo ragazze facili con cui andare a letto e basta, ma con cui avere una relazione seria? ecco lei è quella persona. Stronza e fredda."
Ah mi ero dimenticata di dire, sono lesbica, e li ammetto, se cosí si può dire, una morta di figa.
Trovo una ragazza almeno una volta a settimana, ci vado a letto e poi mi stufo, sono fatta cosí.
Ma lei, no con lei non voglio semplicemente andare a letto, credo che sia la prima con cui vorrei una relazione seria.
"Si ma Max...lei è la classica ragazza etero. Sei gay quanto me e ancora non hai il gay radar? mi deludi" dice Josh interrompendo i miei pensieri.
"Si ma vaffanculo" gli dico allontanandomi facendogli il medio.
"ti voglio bene anche io Max!" urla lui da dietro.

Passo tutto il pomeriggio nello skate park e fissando Casey fare dei trick assurdi.

me, you and a skateboardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora