TrudyArrow

Sono Trudy,e mi piace scrivere fin dalla notte dei tempi. Finn da quando la maestra Rita,in quarta elementare, mi disse che il mio futuro sarebbe stato quello di una scrittrice,che avrei fatto grandi cose da grande. Disse che,se anche ero piccola,facevo grandi cose.  Ed ora... bè,ci sto ancora lavorando,credo. Insomma,ci provo: scrivere è l'unico modo che ho per espellere le mie emozioni e tento di sfruttare questo metodo al meglio. 
Si dice che un'artista debba estraniarsi dal mondo,che debba restare solo,come se fosse chiuso in una stanza buia,nel più totale silenzio,per scrivere grandi cose. E,gente,lo ammetto: per un periodo è stata una strada che ho intrapreso con greve entusiasmo,che è andato pian piano svanendo. In quel periodo ho scritto grandi cose,forse le migliori che abbia mia scritto; ho lavorato a dei libri favolosi ed ho scritto delle poesie strazianti,ma mi ero sbagliata,questo è certo. I cartelli mi avevano indicato la strada sbagliata ed io mi ero persa. Qualcuno però, è passato di lì ed abbiamo ritrovato la via insieme. Ed ora,ne sono certa,ciò che dicono,non è necessario: un artista ha come emozione prevalente la tristezza,la malinconia perenne anche quando si è felici. E,qualcuno,è anche mentalmente instabile. Io credo però che,per scrivere grandi cose,non sia necessario avere una mente malata,od essere velati da un perenne senso di tristezza: a me basta avere chi amo accanto,per avere tutta l'ispirazione di cui ho bisogno.

Dal mio libro "Chiamami se puoi":
"Avremmo potuto non conoscerci per niente,ed io preferisco averti avuta per almeno un po'. A me non importa del male che seguirà tutto...tutto questo,qualunque cosa sia. A me importa solo di averti con me un altro po' di tempo,per tenerti tra le braccia e sussurrarti quanto...quanto ti amo,ancora... voglio dire,almeno finchè non dovrò lasciarti andare."