Steel girl

Spesso ci si perde nel vuoto, ore ed ore, con gli occhi spalancati nel bel mezzo di una situazione.
Percepisci l'occhio comodo, ma la tua mente un casino, che viaggia dirompente da una riva all'altra, tanto che il tuo cuore non ti sta dietro e sbatte nel tuo torace, risvegliandoti.  Potresti tornare cosciente e renderti conto che nella realtà, tu, stia sbavando sulla tua mano. Oppure, non riuscendo ad arrivare al terzo secondo, ricominci il viaggio.

E' un nuovo tipo di stress, mi mancava solo non riuscire a controllare più il mio pensiero. 
All'idea che gli altri mi ritrovino in questo stato... Mi vergogno, vorrei picchiarmi: per non sembrare strana, per non deludere i miei genitori, per dimostrare che sono una persona intelligente e uguale alle altre. 
Eppure so che non è così.
Ho capito che non è così.

Ci ho pensato meglio.
Certo, potrebbe portarmi a cambiare stato emotivo e il mio pensiero, ma visto che non riconosco mai questo flusso come sbagliato, ma come un intensa visione, l'ho nominata: "dote".
Sono capace di rilassarmi dopo una lunga giornata, sono capace di occupare il mio senso visivo con ciò che voglio al posto di vedere un quadro noioso, posso aggiornare ciò che immagino, perché non è come dormire: il sogno ti rimane in testa, perché lo fai quando sei cosciente, sveglia.
Un libro o una semplice conversazione, più è cara al mio cuore, più il fiume è abbondante. E certe volte sono proprio felice che riesca a portarmi via da questo faticoso mondo.  
Certe volte, è pericoloso e violento. Non mi lascia fare le cose reali, scrivere o semplicemente studiare.
Ho abusato troppo di questo potere, non posso farne a meno. La mia sanità ne risente se non sogno ad occhi aperti.

La droga ti allontana dalla realtà e senti il bisogno di alleggerirti la testa.
Ma questa non è droga. Il mio cervello ricorda. La mia mente ha immagazzinato questi pensieri. E sono diventati pesanti.