Akemi Chie Mochizuki

Big W.I.P. Ecco perché sono inattiva da tanto. Spero di riprendere a pubblicare al più presto.

Leila: La notte, sali sul palazzo più alto che trovi, poni il viso verso il cielo e guarda, anzi no, non guardare: vedi. Vedilo, vedi il cielo fa' in modo di vederlo; non porti limiti, apri gli occhi, vedi ciò che hai davanti, lascia che siano i tuoi occhi il tuo limite, non lasciarti distrarre dalle altre luci, va' lontano, allontanale, vedi il cielo, vedi ció che è davanti a te e vedi tutto il resto, non fermarti. Così, guarda quel problema, no anzi, vedi il problema. Perché si è verificato questo evento? Perché per te è un problema? Se si è verificato è un evento che accade, che problema ti pone? Perché lo vedi? Vedi l'evento nella sua interezza? Parte a parte? Lo vedi tutto come il cielo? Cosa causa quell'evento? Cosa comporta? Esatto.
X: Questa da dove l'hai presa?
Leila: È mia, cercavo un buon modo per spiegare a Stella cosa volesse dire andare fuori dagli schemi... Io sono una persona schematica sa? Mi pongo dei paletti e poi li seguo, ma sono più delle basi, dei vincoli che sorreggono i miei ragionamenti, piuttosto che dei limiti, così posso vedere tutto da diversi punti di vista, senza fermarmi, rimanendo sempre una persona inquadrata, insomma come... L'Universo: che si regge su leggi fisiche, che spieghiamo con formule matematiche, ma che sostanzialmente si muove nel caos, e se non ce lo dicessero non sapremmo mai di tali leggi... E sa la cosa dell'Universo qual'è? È che è infinito.