Una ragazza mi ha scritto: " Come mai scrivi? Quando scrivi come ti senti?".
Io le ho risposto: " Scrivo perché entro nel mio mondo, lontano da tutto e da tutti, dove le regole le posso fare solo io, dove posso usare la mia fantasia, mettere i miei sogni al primo posto. Scrivo perché, per me, è importante come l'ossigeno che respiro tutti i giorni. Perché quando sbaglio, non ci sono gli altri a dirmi quello che va fatto e quello che non va fatto. Sono protagonista e regista dei miei sogni, delle mie parole (scritte, cantate, pensate). Mi sento libera, dove nessuno può fermarmi, mi sento allo stesso modo quando suono o canto. È una favola, ma vissuta realmente. "
Bisogna sognare, viaggiare, inventare. Essere liberi a modo nostro, ovviamente lasciando da parte tutti i casini.