La gente muore, ogni giorno, e soffre costantemente. Ogni giorno muoiono bambini con ancora tutta la vita davanti, persone che sebbene più grandi non possono dire di aver vissuto davvero, persone che avevano ancora molta strada da percorrere. Per questo vorrei che oggi non piangessimo la morte di Naya Rivera, star di Glee, ma di Naya. Madre. Figlia. Amica. Sorella. Lei era molto più di un’attrice abbastanza famosa, era una persona. Una persona con dei sentimenti, degli affetti, con una vita davanti che sarebbe potuta essere ancora molto lunga. Ricordiamola con tristezza come ricordiamo Cory, rattristiamoci quando vedremo sue vecchie foto o interviste, piangiamo in privato, ma lasciamo il dolore, quello vero, a chi ha perso una persona a cui appoggiarsi nei momenti più difficili e con cui condividere la gioia. Lasciamo i pianti disperati e la disperazione più profonda a suo figlio, di appena quattro anni, ai suoi genitori, alla sua migliore amica da dieci anni, a suo fratello, a sua sorella, ai suoi amici, alle persone a cui era legata. Per noi lei è e sempre sarà un simbolo, con il tempo vederla ci provocherà solo ricordi dolceamari. Per loro non sarà così, sarà una pugnalata allo stomaco ogni volta. Piangiamo oggi e andiamo avanti, noi che possiamo. Rispettiamo così il loro dolore. Grazie Naya per tutto quello che hai fatto e significato per noi in questi anni. Non ti dimenticheremo