Daniele Cariboni

Ho sempre creato, nella mia vita. 
Prima mondi interi coi giochi di ruolo, poi musica e canzoni, un po' di bloggheggio di varia natura e in un intermezzo un browser game. Più mille altri progetti che hanno visto la luce, ma non il pubblico.
A un certo punto della mia vita, la mia creatività, almeno quella più "artistica", è rimasta bloccata, non dalla mancanza di idee, ma dall'assenza di possibili vie d'uscita verso l'esterno.
Ero sull'orlo di esplodere, poi ho trovato Wattpad. E ho ricominciato a darle sfogo.
Non scrivo per gli altri. Non scrivo per il pubblico. Non l'ho mai fatto, neppure da ragazzo, figuriamoci adesso, che di anni ne ho 40.
Scrivo e creo per me: per lasciare uscire ciò che è troppo grande da contenere; per dare vita ad un pensiero e lasciargli vedere la luce, spiando com'è in grado di affrontare il mondo da solo, con le sue gambe.

Sono sempre stato attratto dal lato oscuro del mondo, ma non per questo ho perso la capacità di appassionarmi, saltuariamente, alla luce e ai colori.
Ciò che creo non può che essere specchio di questo mio punto di vista.

Per ora ho creato 2 filoni narrativi, ben distinti, sia per stile di scrittura, che per tipo di contenuti.
Il primo è per bambini/ragazzi, dedicato alle mie figlie, in particolare la prima, che condivide con me una certa avversione per la luce.
L'altro è per adulti, o almeno ragazzi non più troppo...innocenti.
Sto digerendo l'idea di uno più onirico, anch'esso per ragazzi, dedicato alla mia figlia minore, con la testa sempre fra le nuvole...come il suo papà, ma sicuramente più attratta dal lato luminoso della vita di quanto io non sia mai stato.

Tempo permettendo, sarò felice di interagire con chiunque ne abbia voglia. Ogni critica, anche la più severa, sarà benvenuta. Che lo siano anche i complimenti, non c'è bisogno di scriverlo. 
Il confronto ragionato sarà sempre ben accetto.  
La porta è aperta, dove conduca, non si può sapere prima di averne varcato la soglia.