giropizza

Pur amando parlare di me stessa alla follia, essendo io composta per lo più di vanità e attitudine all'oratoria, sono sempre stata un disastro nelle presentazioni. 

Eppure, trovandoci qui in un social network di lettura e scrittura, suppongo che le cose che valga la pena dire siano piuttosto indirizzate, il che in realtà non giova affatto.



Definirei il mio rapporto con la penna "conflittuale" e di per sé non significa poi molto anzi, con ogni probabilità si tratta di un'orrenda giustificazione alla mia quasi proverbiale incostanza che, unita a una consistente dose di noia che mi conduce spesso all'esasperazione nei confronti dei miei stessi pensieri, si traduce  in un'assiomatica negligenza, la quale, detta in parole povere, non è altro che l'abitudine ad abbandonare tutto in corso d'opera.

Sì, non è il modo migliore per introdurre se stessi ma il fatto è che sono vergognosamente schietta e non lo dico solo perché sembra essere diventata una moda, quasi a voler far credere che se ti tieni le cose per te non sei degno di attenzione; lo dico perché è la verità o quanto meno, la mia.



Non che mi aspetti riscontri ma, se ci dovesse essere anche un solo lettore voglio che sappia di non allarmarsi semmai sparissi. Ritengo che quasi nessuno aspiri a un tale tipo di rapporto ma immaginami come quell'amante scostante, un poco capricciosa e svogliata, alla quale, per un'inspiegabile ragione, ti sei affezionato e che, dopotutto lo sai, tornerà sempre anche se con qualche assurda giustificazione dozzinale e uno snervante "sono fatta così". Ma il punto è proprio questo: io sono fatta così.