Un ragazzo con i capelli scomposti, gli abiti grezzi, un sorriso bambinesco e un'arpa in mano. È così che Saul, il re di Israele, alla vigilia di una battaglia che non ha altro esito se non la sicura disfatta, si ricorda di David, del giovane pastore che con la sua musica gli aveva dato ristoro dalla sua malattia, di quel ragazzo che crescendo si è distinto in guerra ed è diventato uno dei suoi maggiori generali. In un flusso di ricordi, a volte confusi e a volte estremamente vividi, Saul ricorda tutto: dal dolcissimo affetto che lo univa a David al pungente odio che lo ha portato a perseguitarlo, dal tradimento di suo figlio Gionata alla silenziosa passione della giovane Micol in una sequenza di pentimenti che arrivano a portarlo a un perdono mai sperato.