Ho sempre desiderato un amore all'altezza di quello narrato nei libri.
Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta, Ettore e Andromaca e tanti altri mi ricordavano costantemente che qualcuno ce l'aveva fatta.
Ci erano riusciti.
Avevano trovato il vero amore.
Quell'amore che ti fa battere forte il cuore e dimenticare dell'esistenza del mondo intero, tranne che di una persona.
Quell'amore che brucia dentro, che resiste alle difficoltà, al tempo e alle prove a cui viene sottoposto.
A diciotto anni, se si è circondati da ragazzi in preda agli ormoni e da ragazze disposte a fare di tutto pur di accontentarli, è difficile credere che tutto questo esista.
Soprattutto se gli standard sono quelli di un' adolescente che ha sempre sognato il principe azzurro.
Da piccola, prima di dormire, mio padre mi raccontava la solita fiaba della principessa rinchiusa in cima ad una torre e del principe che, dopo aver combattuto contro il drago, andava a salvarla.
Solo che il mio avrebbe dovuto riaccendere quella luce che, dentro di me, sentivo sempre più fioca. Una fiamma che si stava spegnendo lentamente, nonostante qualcuno provasse ad indagarne le ragioni.
La mia storia l'avevo immaginata proprio così.
Ma non sapevo che il ragazzo a cui avrei dato tutta me stessa, anima e corpo, in realtà, sarebbe stato tutt'altro.
Già, perché Cole Bastardo Smith non poteva essere più lontano dal ragazzo dei miei sogni.
Lui era il bullo che mi aveva reso la vita un inferno sin dal primo giorno in cui avevo messo piede alla Riverside High School.
Tutto ha avuto inizio da un accordo.
Una semplice stretta di mano che, sebbene sembrasse vantaggiosa per entrambi, era lo scherzo più grande che il destino avrebbe potuto giocarci.