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By juliVante

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1) ๐‘ต๐‘ฐ๐‘ฎ๐‘ฏ๐‘ป | ๐’‘๐’‹๐’Ž : trama e personaggi.
1) ๐‘ต๐‘ฐ๐‘ฎ๐‘ฏ๐‘ป | ๐’‘๐’‹๐’Ž
2) ๐Ÿš๐Ÿœโ„ | ๐•œ๐•ฅ๐•™ : trama e personaggi.
2) ๐Ÿš๐Ÿœโ„ | ๐•œ๐•ฅ๐•™
3) ๐’๐“๐€๐˜ | ๐ฆ๐ฒ๐  : trama e personaggi
4) LAST BREATH | jjk: trama e personaggi.
4) LAST BREATH | jjk [1 parte]
4) LAST BREATH | jjk [2 parte]
5) ๐‘€๐’ด ๐’ฉ๐ธ๐’ฒ ๐’ฉ๐ธ๐ผ๐’ข๐ป๐ต๐’ช๐‘… | ๐’ฟ๐’ฝ๐“ˆ : trama e personaggi.
5) ๐‘€๐’ด ๐’ฉ๐ธ๐’ฒ ๐’ฉ๐ธ๐ผ๐’ข๐ป๐ต๐’ช๐‘… | ๐’ฟ๐’ฝ๐“ˆ
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By juliVante

Word Count: 7718



Yeji dopo essersi fatta una doccia, raggiunse la sua camera. Il suo piano, quel giorno, era abbastanza silenzioso. Il piccolo Hajun non si era ancora svegliato e Hoseok non era di turno, di solito quest'ultimo faceva un casino mica indifferente e il dottor Kim, lo riprendeva tutte le volte.

Si appoggiò al corrimano, respirando lentamente. Era stanca. Sentiva che da un momento all'altro, il suo corpo l'avrebbe abbandonata, lo trascinava quasi. L'ultima chemio, era stata dura e pensava seriamente di non farcela.

Sobbalzò quando sentì una mano, toccarle la schiena. Sorrise quando vide Jimin, per il ragazzo, da quanto le aveva spettegolato Hoseok, era il primo anno di tirocinio. Frequentava il terzo anno di università e il suo sogno nel cassetto, era diventare un oncologo. Era rimasta stupita quando, tra i dieci ragazzi scelti per questa possibilità, Namjoon, il suo medico, aveva scelto solo Jimin, cacciando i ragazzi in altri reparti.

Jimin era molto dolce e disponibile, non lo vedeva spesso poiché gli era stato incaricato come paziente fisso Hajun e Yeji, sapeva che quella peste, era davvero un impegno.

« Signorina Han, tutto bene? » le chiese, allontanandosi un attimo per appoggiare delle carte sul bancone e avvicinarsi di nuovo. Yeji ridacchiò « Quante volte ti ho detto di chiamarmi Yeji?

Jimin arrossì e sorrise, era impressionante come i suoi occhietti sparivano quando compiva quel gesto. 

« E' più grande di me, non posso chiamarla in modo informale. » le disse, prendendole la borsetta della doccia, per non affaticarla « In più deve almeno dire a qualcuno, quando va a fare la doccia. » la riprese questa volta più serio.

Yeji alzò gli occhi al cielo, « Sto bene, non ho bisogno di nessuno. » disse fredda, poi però si scusò subito con Jimin, il ragazzo le disse di non preoccuparsi.

La malattia l'aveva cambiata e questo, era un dato di fatto. Cercava di nasconderlo e lo stava facendo da due anni a questa parte. Non si riconosceva nemmeno più, come si viveva? Lei stava solo sopravvivendo.

Ma possibile che nessuno se ne fosse accorto? I suoi genitori la vedevano ancora come una volta, felice e piena di vita ma lei, stava solo fingendo per non portare dispiacere.

Era stanca. Tante volte aveva immaginato di morire, qualcuno sarebbe andato al suo funerale? 

Per lei la vita era una benedizione, le piaceva. Le piaceva alzarsi alla mattina, nel suo piccolo appartamento, aprire le finestre e con una tazza calda di the, osservare Seoul. Le piaceva prepararsi, salutando i suoi due pesciolini rossi e conversando con loro. Poteva sembrare una pazza ma sapeva che i suoi pesciolini l'ascoltavano.

Le piaceva correre per prendere la metro e raggiungere la pasticceria, dove lavorava. La signora Lee, l'anziana proprietaria, l'aspettava felice e insieme passavano l'intera giornata.

Le piaceva uscire il sabato con Rin, la sua unica amica. Da quanto non la vedeva? Dopo averle detto che si sarebbe dovuta trasferire in ospedale, Rin l'aveva vista raramente. Yeji aveva fatto di tutto per non perdere i contatti, anche perchè il primo mese si era sentita tanto sola, in quell'ambiente. Ma Rin, le aveva risposto che era occupata con gli esami e che l'avrebbe sentita quando avrebbe avuto un briciolo di tempo. Dopo aver passato un'intera notte a piangere, aveva capito che forse, Rin non era mai stata seriamente sua amica. Non l'aveva più cercata e Rin, pure.

Yeji si rimise dritta, per poi spostare una ciocca dei capelli ormai sbiaditi dietro l'orecchio. « Puoi chiamarmi noona! » gli disse eccitata e Jimin divenne rosso come un pomodoro.

Dietro loro ci fu un verso di disgusto e Yeji, strinse di più il corrimano in acciaio posto sulla parete color panna. « Avete intenzione di flirtare davanti camera mia? » chiese con voce roca e infastidita il ragazzo. Dopo mesi in ospedale, si era sentita fortunata di passare del tempo, almeno con persone simpatiche. Con Hoseok, era diventata più amica che paziente, Hajun le dava una gioia incredibile, per quello che un bambino di cinque anni potesse fare, Jimin era dolcissimo, il suo dottore era sempre molto disponibile ma Yoongi, quel ragazzaccio non l'avrebbe mai sopportato.

Ci aveva provato, davvero, ma lui era scontroso e freddo. Stava sempre chiuso in quella buia stanza e non permetteva a nessuno, tranne al personale sanitario, di entrare. Quando passava vicino alla sua stanza, Yeji aveva voglia di vederlo o sapere come stava, in quei mesi aveva notato che nessuno fosse venuto a trovarlo, un dispiacere l'aveva avvolta quando aveva saputo da Hoseok che fosse solo. Nessuno dovrebbe essere solo.

Ci aveva provato, almeno cento volte, a parlargli o sapere qualcosa di lui ma Yoongi la fulminava con lo sguardo e lei smetteva di parlare.

Yeji sbuffò « Wow sta nevicando? Come mai esci dalla grotta? » disse con sguardo di sfida.

Yoongi la fissò intensamente, poi guardò Jimin « Sei pagato per provarci con le pazienti? »

Sta volta divenne rossa Yeji, Jimin non ci stava assolutamente provando con lei! Era gentile e la stava aiutando, era sicura che se fosse morta in quel momento Yoongi non sarebbe neanche uscito a chiamare aiuto. 

« Piantala Min. » disse serio Jimin, a lui piaceva lavorare in quel reparto, gli piaceva aiutare le persone ma a Yoongi gli avrebbe seriamente tirato un pugno.

Yoongi lo fulminò con lo sguardo « Non mi dici cosa fare, moccioso. » gli disse per poi guardare Yeji, che guardava la scena in silenzio « Non metterti davanti alla mia camera, fai solo casino. » disse per poi sbattere la porta.

« Maleducato. » sussurrò la ragazza, Jimin le sorrise « Non dargli ascolto, può fare quello che vuole, anche casino. » la rassicurò, poi la spinse per farle capire di muoversi verso la sua stanza. « Puoi almeno non darmi del lei? » chiese un insicura la ragazza ma il suo sorriso si ampliò quando Jimin annuì. Insieme si avviarono verso la camera.

Yoongi sbuffò e si avvicinò verso la sua pianola, era arrabbiato con il coglione uno, Jungkook, perché gli aveva portato solo da due settimane il suo strumento quando lui lo aveva chiesto da quando si era trasferito. Era arrabbiato con il coglione due ossia Taehyung, perchè per sbaglio, il coglione uno si era lasciato scappare che il coglione due usasse il suo appartamento per andare a fare sesso.

Era arrabbiato. Gli era difficile pensare davvero un momento di quando era stato sereno, forse, prima di sapere del cancro. Sicuramente prima del cancro. Ma Yoongi non era triste o depresso, no. Lui era profondamente incazzato.

Il sogno di diventare un'artista si stava seriamente realizzando ma il cancro aveva rovinato tutto. La casa discografica si era rifiutata di pubblicare il suo album, gli avevano detto che non potevano permettersi di pubblicare un album e presentare un artista, se egli sarebbe magari morto mesi dopo. Aspetta, si era detto. Aspetta e guarisci. Si era detto dopo aver spaccato un cestino della spazzatura, Taehyung era sobbalzato a quel gesto come Jungkook, che increduli lo avevano fissato a bocca aperta. Quel giorno lo avevano accompagnato alla casa discografica e pensavano che fosse andato tutto bene ma invece no.

«Yah! Yoongi sei completamente impazzito? » urlò Jungkook in panico mentre cercava di aggiustare il cestino e guardandosi in giro. Taehyung ignorò il più piccolo rincorrendo Yoongi « Fermati, cosa è successo? » chiese con il fiatone ma Yoongi si scostò e lo fulminò con lo sguardo, fece per dire qualcosa ma sentirono delle urla.

Taehyung si girò e pensò di ridere ma vista l'aria tesa si trattenne. Una signora anziana stava tenendo Jungkook per l'orecchio mentre il più piccolo cercava di staccarsi.

« Signora non stato io! Stavo solo cercando di aggiustarlo. » urlò il biondo in imbarazzo. « Sei un criminale! Le riduci così le cose a casa tua? » disse la donna dandogli una pacca sul collo. Yoongi sbuffò, perché aveva a che fare con due coglioni? Taehyung rise non riuscendo più a trattenersi e Jungkook riuscì a staccarsi e scappò, letteralmente.

« Quella vecchia di merda mi ha quasi staccato un orecchio! » urlò incazzato il ragazzo e sistemandosi il bomber nero. Taehyung rise « Credo che sia stata la scena più ridicola di sempre. "Signora non sono stato io!" » lo imitò con voce stridula e Jungkook divenne rosso. Yoongi li guardò e sbuffò divertito ma non rise per dargli la soddisfazione, un senso di vuoto lo travolse quando gli venne in mente il motivo per cui non avevano deciso di promuovere l'album, il motivo per cui magari, li avrebbe persi per sempre.

« Devo dirvi una cosa. » disse serio Yoongi, i ragazzi smisero di ridere e lo guardarono curiosi « Non qua, andiamo a bere da qualche parte. »

Taehyung annuì andando verso la macchina, seguito da Yoongi e Jungkook raggiunse la sua moto, si diedero appuntamento al solito pub e il biondo, gasando sfrecciò per le strade. Prima o poi morirà, pensò Yoongi un pò preoccupato, Jungkook andava troppo veloce con la moto. Il viaggio in macchina fu silenzioso e Kim Taehyung odiava il silenzio.

« E' una cosa seria? » chiese picchiettando le dita sul volante e in ansia. Yoongi annuì ma rimase in silenzio. « Piangerò? » lo prese in giro ridendo. Yoongi abbozzò un sorriso « Conoscendoti no, ma Jungkook » disse pensando al più piccolo « quello si metterà a frignare come una fighetta. »

Taehyung rise « Cosa puoi pretendere da un ventiduenne? E' piccolo. » disse il rosso tirando fuori la sua sigaretta elettronica. Yoongi sospirò « Non ho mai capito perchè è diventato nostro amico, insomma, non ha nessuno oltre a noi. » Quel pensiero lo preoccupò un pò ma non lo diede a vedere, aveva avuto sempre una sorta di protezione verso il biondo così come per Taehyung, anche se il rosse fosse suo coetaneo.

Taehyung entrò dentro al parcheggio del bar « Sai che non va d'accordo con quelli della sua età, anche se con noi si comporta come uno sbruffone, è molto timido e ha fatto sempre fatica a socializzare. »

Yoongi annuì distrattamente, alle feste Jungkook faceva davvero fatica e non si sentiva mai a suo agio, si chiese se fosse mai stato con una ragazza.

I tre entrarono e si misero in un tavolo abbastanza isolato, Jungkook si guardò curioso e Taehyung sorrise « L'ho vista, stava servendo un tavolo. »

« Non stavo- Ciao! » disse Jungkook guardando la dolce ragazza davanti a loro, la ragazza era la figlia del proprietario e spesso lavorava per aiutarla. Yoongi lo guardò e sbuffò, come cazzo stava rimorchiando?

I tre ordinarono i loro alcolici ma Yoongi, come se fosse naturale, disse a Jungkook di prenderne solo uno perchè era in giro con la moto. 

« Allora cosa dovevi dirci? » disse il biondo curioso e Taehyung annuì.

Un senso di angoscia si impossessò del povero Yoongi, che fino a quel momento gli sembrava giusto dirglielo e avvisarli ma quando si ritrovò i loro occhi a fissarlo, pensò di aver fatto una grandissima cagata

« Allora? » chiese Taehyung, guardando il suo migliore amico. Yoongi boccheggiò « Sono malato. » sputò fuori dopo cinque minuti di silenzio, alzò lo sguardo e i ragazzi rimasero stupiti da quell'affermazione.

« C-cosa? Che cos'hai? » chiese tremando con la voce Jungkook e Yoongi si pentì seriamente, fece scivolare un sorso di whisky nella sua gola, che ormai stava andando a fuoco.

«Cancro o così mi ha detto il dottore. » disse giocando con i polpastrelli delle dita e non alzando lo sguardo. A Jungkook gli stava venendo da piangere mentre Taehyung aveva la mascella contratta. « E' grave? » chiese con voce bassa il rosso, sentendo un vuoto nel suo cuore.

Yoongi scosse la testa « Con le cure potrei uscirne, l'hanno preso in tempo e per adesso, non sono in pericolo di morte. »

Taehyung strinse i pugni « E tu sarai sotto cura, giusto? » chiese serio, sapendo già la risposta. Yoongi alzò lo sguardo, beccato in pieno. Non aveva i soldi per pagarsi la chemioterapia, la sua assicurazione sanitaria era troppo bassa. Pensava di cavarsela con Jungkook ma con Taehyung, non sarebbe stato facile per niente.

« Non voglio niente, riesco a pagarmi la cura. » disse con sguardo di sfida. Taehyung scrocchiò il collo infastidito « Con quali soldi? A malapena riesci a pagare l'affitto. Tu non morirai, anche al posto di rimanere al verde. » disse l'ultima frase tremando.

Jungkook annuì, tentando di ignorare il nodo alla gola « Ti aiuteremo io e Taehyung, farai la chemioterapia e guarirai. »disse il più piccolo.

Yoongi scosse la testa « No! Noi non farete un cazzo, sono stato chiaro? Non azzardatevi a farlo. »

« Ma hyeong » lo chiamò Jungkook e Yoongi tremò quando lo chiamò così, non li aveva mai chiamati in quel modo affettivo « tu hai bisogno della cura! Davvero, non puoi m-morire. » disse asciugandosi una lacrima « Te e Taehyung siete i miei unici amici, non mi puoi lasciare. » sussurrò piano.

E Yoongi pianse.

I tre ragazzi piansero tutta il pomeriggio. Yoongi pianse, Taehyung pianse e Jungkook pure.

Suonò la sua nuova melodia, era da giorni che l'aveva in testa. Senza nemmeno accorgersi i suoi pensieri andarono a Yeji. Quella ragazza era davvero insopportabile ma non si sarebbe scordato il suo corpo magro ma con ancora curve, sotto la doccia.

Yoongi qualche giorno prima si era svegliato presto per fare la doccia ma non si sarebbe mai aspettato Yeji nei bagni e non era riuscito ad andarsene, l'aveva solo fissata. Non aveva fatto pensieri peccaminosi ma aveva pensato solo che fosse bellissima, anche se il suo viso era scavato e con le occhiaie, pensò davvero che fosse di una bellezza innaturale e l'aveva notata anche il primo giorno in cui si era trasferito, in verità l'aveva notata Taehyung ma a differenza del coglione, Yoongi aveva pensato che fosse bella e non scopabile.

Smise di suonare e si stropicciò il viso. Doveva dimenticarsi del suo corpo, doveva dimenticarsi dei suoi modi gentili e non doveva avere niente a che fare.

Yeji si sdraiò sul letto e cercò di dormire, sperò sotto sotto di sentire Yoongi nella camera a fianco suonare la pianola. Non sopportava quel ragazzo ma amava sentire la pianola suonare, la rilassava e riusciva sempre ad addormentarsi. Ma il mal di testa e la nausea quel giorno, erano troppo forti. Si girò e rigirò, sorrise con gli occhi chiuse quando sentì Yoongi ricominciare a suonare, concentrandosi su quello riuscì ad addormentarsi.

Yeji si sistemò la flebo e aspettò con ansia Namjoon, quella mattina Hoseok era entrato dicendole che il dottore fosse passato per dirle delle cose. La ragazza aveva provato ad ignorare il fatto che Hoseok fosse serio e triste ma non riuscì, un senso di ansia l'aveva travolta.

Namjoon entrò in tutto il suo splendore e Yeji gli sorrise, anche se stava tremando dalla paura. Il ragazzo si sistemò gli occhiali, appoggiò la cartella e si avvicinò alla piccola figura posta sul letto « Come stai? Mi hanno detto che ti sei strappata la flebo stanotte. Hoseok si è spaventato, c'era sangue dappertutto e tu ronfavi. »

Yeji divenne rossa dall'imbarazzo « Mi muovo davvero tanto nel sonno. » si giustificò, Namjoon sorrise facendo spuntare delle tenere fossette.

« Dobbiamo parlare. » disse serio e sedendosi sul letto, sospirò ea Yeji le tremarono le gambe. « Dovrei essere professionale ma coma faccio con te? » sussurrò « Non sta andando bene, pensavo che saresti migliorata ma Yeji, stai peggiorando. La chemioterapia non sta funzionando, il tuo corpo- Mi vergogno a dirlo ma non sappiamo più come aiutarti, si sta espandendo e la chemio non riesce più a trattenerlo. »

La ragazza lo guardò con gola secca, stava per morire quindi? Si asciugò le lacrime e lo guardò nostalgica « Quanto mi resta? »

« Continuando la chemio quasi due mesi ma senza, due settimane, non di più. »

Yeji annuì, doveva continuare la chemio e soffrire o aspettare due settimane e finirla per sempre? Sarebbe morta comunque.

Namjoon le prese la mano pallida « Lotta Yeji, lo so che è dura ma quello che posso consigliarti, è di vivere gli ultimi attimi con le persone che ami. Due mesi sono meglio di due settimane. »

La ragazza tirò su con il naso e annuì « P-posso pensarci? »

Namjoon non nascose il dispiacere ma annuì, d'altronde ogni volontà del paziente doveva essere rispettata. « Se dovessi scegliere di non continuare con la terapia, potrebbe non dirlo ai miei genitori? »

Il medico rimase di stucco ma annuì, era grande e vaccinata per sapere quello che voleva ma forse non era ancora lucida.

« Yeji pensaci, non sei lucida adesso. »

Yeji si sdraiò e pianse, silenziosamente. Cosa doveva fare? Aveva bisogno di qualcuno, ma sapeva che a chiunque avesse chiesto in quel momento le avrebbe risposto di continuare la chemio.

Dopo ore a guardare il soffitto, si alzò a fatica e prese l'asta della flebo, quella mattina rispetto ad altre si sentiva più stanca ma forse era perchè Namjoon era passato a darle quella notizia.

Uscì dal corridoio e sorrise quando vide Jimin e Hajun nella stanza relax, l'infermiere stava giocando il bambino, senza farsi vedere raggiunse la camera di Yoongi. Bussò velocemente e Yoongi sbuffò quando aprì la porta « Cosa vuo- Ehi?! » urlò infastidito quando la ragazza entrò nella sua camera.

« Posso stare con te oggi? » gli chiese, sedendosi sul suo letto. Yoongi la guardò come se fosse impazzita « Hai picchiato la testa? Ti sei resa conto della stronzata che hai appena detto, vero? Esci immediatamente. » le disse indicando la porta ma Yeji si sdraiò sul letto, il profumo di Yoongi era davvero forte.

« Ti prego, » sussurrò la ragazza « Voglio stare con qualcuno senza che mi guardi con lo sguardo sofferente. » e Yeji pensò di iniziare a piangere.

Yoongi la guardò, non sapendo cosa fare. Cosa voleva da lui?

Yeji si girò verso di lui « Puoi suonare qualcosa? Mi piace sentirti. » e Yoongi sperò di non essere diventato rosso, perchè era così diretta e perchè diavolo si sentiva un ragazzino alle prime armi? 

« Non farò proprio un cazzo. » disse duro.

Yeji sbuffò « Sei sempre così? Usi sempre questo linguaggio scurrile? »

« Uso il linguaggio che mi pare. » le disse sedendosi davanti alla pianola e leggendo gli spartiti, il suo cuore si mise a battere più forte quando la sentì canticchiare la sua melodia.

Cercò di sistemare lo spartito ma non riusciva a ignorare la sua presenza in quella stanza, sapeva che doveva essere successo qualcosa, perchè fra tutti lei era entrata in camera sua? Non erano manco amici.

« Perchè non esci dalla mia camera e vai, che ne so, dal moccioso o da quello che sorride sempre? » le chiese, girandosi verso di lei. Yeji alzò un pò la testa e sorrise per i buffi nomignoli « Non voglio stare con loro, oggi preferisco la tua antipatica presenza. »

Yoongi sbuffò.

Yeji si alzò e lentamente si avvicinò al corvino, « Puoi insegnarmi? Non ho mai suonato uno strumento. » chiese curiosa guardando la pianola, non aveva mai studiato perchè non me aveva avuto la possibilità ma il pianoforte le piaceva.

Yoongi non disse niente e la ragazza allora, si mise seduta sullo sgabello. Yoongi continuò a farsi gli affari suoi mentre Yeji si mordicchiava le labbra nervosa.

« Posso chiederti una cosa? »

« No. »

« Mi devi rispondere sinceramente. » continuò la ragazza « Hai due possibilità ma il risultato finale sarà lo stesso, cosa scegli? Quello che dura di meno o di più? »

Lui la guardò confuso « Cosa diavolo stai dicendo? La tua frase non ha minimamente senso. » disse per poi continuare a scrivere le note sullo spartito.

Yeji guardò in alto per non piangere « Lo so che non siamo amici ma potresti, ascoltarmi? Ti prego. » sussurrò l'ultima frase, sperando che Yoongi le desse ascolto ma il ragazzo rimase zitto e non si girò.

Yeji guardò il pianoforte « Due settimane o due mesi? » gli chiese un'ultima volta, qualunque fosse stata la sua risposta, l'avrebbe rispettata. Poteva sembrare una pazza ma Yoongi era diretto e lucido, cosa che le serviva in quel momento e in più non si sarebbe fatto condizionare da fattori esterni.

Il corvino sbuffò « Poi te ne andrai? » le chiese e quando la vide annuire, smise di scrivere « Credo due settimane, considererei la possibilità che duri di meno, perché aspettare se il risultato è lo stesso? » E Yoongi notò come gli occhi della ragazza diventarono lucidi e rimase di sasso, quando sentì le sue magre braccia, raggiungere il suo collo.

« Grazie Yoongi, » disse tirando su con il naso « mi prometti che ci parleremo d'ora in poi? Voglio essere tua amica. »

« Io non voglio esserlo. » disse il ragazzo abbassando lo sguardo sulle labbra della ragazza ma lo posò subito sugli occhi « Per favore? » sussurrò la ragazza e Yoongi, non riuscì a dirle di no. Quella ragazza era distrutta, poteva farlo.

Annuì per poi guardare gli spartiti. La ragazza si alzò, « Perfetto! Ci vediamo domani! » disse contenta uscendo dalla stanza mentre Yoongi la guardò confuso, poi spostò lo sguardo su Jimin che lo guardò serio ma non fece in tempo a dirgli qualcosa perchè il nano, raggiunse Yeji.


Yoongi pensò di essere stato uno sciocco ad accettare la proposta di Yeji, la ragazza il giorno dopo si era presentata in camera e aveva iniziato a raccontargli cosa avesse sognato.

Come se non bastasse Taehyung e Jungkook, quel giorno, avevano deciso di andare a trovarlo.

« Yoongi sono tuoi amici? » chiese Yeji con le guance rosse, Perchè erano così belli? Lei faceva schifo, davvero. Si sentiva molto più brutta, rispetto una volta.

« No. »

« Si! » rispose il ragazzo coi capelli biondi « E tu sei? »

« Yeji, Han Yeji. Sono un'amica di Yoongi. »

« Non sei mia amica. » disse Yoongi andando verso l'armadio per mettersi una felpa nera.

Yeji gonfiò le guance « Invece sì, perché non lo accetti? »

Taehyung rise vedendo la ragazza guardare Yoongi con aria di sfida, Yoongi invece sbuffò e basta. Yoongi odiava quei coglioni, perchè Jungkook aveva iniziato a macchinetta con Yeji e quella non stava mai zitta, Taehyung invece rideva rumorosamente.

Sentì una strana sensazione nel petto, vedere i due suoi migliori amici e Yeji ridere, gli fece battere il cuore e quasi pensò gli uscisse dal petto, quando Yeji lo guardò e gli sorrise.

Jimin in quel momento entrò e corrugò le sopracciglia quando vide tutta quella gente dentro una camera d'ospedale ma il suo sguardo si spostò su Yeji e Yoongi lo notò.

« Ti stavo cercando, » le disse cambiando la flebo « non puoi andartene in giro così, ritorna in camera a riposare. »

Yeji però scosse la testa sorridendo « Sto bene Jimin, non sono per niente stanca oggi. » disse felice, si stava divertendo con gli amici di Yoongi e quando aveva beccato il corvino a guardarla, il suo cuore aveva fluttuato.

« Non devi stancarti troppo. Dai, torniamo. » disse prendendole il braccio ma Yoongi si alzò « Lasciala stare qua, ha detto che sta bene. Chiamerò con il pulsante di emergenza se dovesse succedere qualcosa. » disse serio e i suoi amici captarono la tensione. Jimin si limitò a fissarlo, per poi girarsi verso la ragazza « Non puoi stare in camera con altro paziente, torna nella tua. »

Yoongi scrocchiò la lingua sul palato, scocciato « Sei sordo? Vuole stare qui e quindi la lascerai qui. »

« Non sono sordo. » disse Jimin lasciando la ragazza e andando verso il ragazzo « Ma Yeji deve tornare in camera, sono le regole. » Yeji si alzò a fatica e Taehyung come se fosse naturale, le mise una mano dietro la schiena per aiutarla « Fa niente Yoongi. » disse la ragazza vedendo che Jimin e il corvino si stessero arrabbiando « Tornerò domani, andiamo Jimin? » chiese al biondino che non staccò gli occhi da Yoongi.

Annuì distrattamente « Yeji vai in camera tua, adesso arrivo. »

Ma la ragazza non voleva lasciarli soli, guardò verso gli amici del corvino e vide Jungkook guardarla, come a tranquillizzarla che non sarebbe successo niente.

La ragazza uscì e lasciò i ragazzi. Jimin si allontanò per sistemare delle carte sul comodino di Yoongi « Non deve sforzarsi. Piantatela qualunque cosa stiate facendo. » disse serio. Yoongi alzò le sopracciglia « Non mi interessa un cazzo. » disse il corvino « Io faccio quello che voglio e non sarai tu, a dirmi come comportarmi con Yeji. »

Jimin rise « Perchè hai un comportamento bello nei suoi confronti? No, non ce l'hai. Quindi basta, non voglio più vedere Yeji in questa camera.»

Yoongi con uno scatto prese il camice di Jimin ma Jungkook lo staccò subito, neanche lui sapeva perchè fosse scattato in quel modo ma nessuno, gli diceva che cazzo fare della sua vita e sicuro non un nanetto del cazzo. Jimin si sistemò il camice e guardò gli amici del ragazzo « Non è ora delle visite. » disse freddo per poi uscire.

Yoongi si scostò da Jungkook e respirò a pieni polmoni.

« Che stronzo. » disse Taehyung sistemandosi il dolcevita nero « E' solo geloso, in quale ospedale c'è la regola che un paziente non può andare nella camera di un altro? »

Jungkook alzò le spalle « Mi dispiace per Yeji, sembrava che non volesse stare da sola. » e Yoongi guardò l'amico.

Chi era Jimin per dirgli cosa fare? Nessuno. Lui avrebbe rivisto la ragazza perchè gli piaceva la sua compagnia ma non lo avrebbe ammesso ad alta voce. Avrebbe rivisto la ragazza perchè anche se lui stava zitto, gli piaceva ascoltarla per ore. Gli piaceva sentirla cantare le sue melodie. Lui avrebbe rivisto Yeji, punto.

Innervosito scacciò i ragazzi e si sdraiò sul letto.

Yeji il giorno dopo non aveva fatto altro che rimettere nel gabinetto, dopo il pranzo era corsa al bagno e aveva rimesso per ore. Hoseok era rimasto con lei, le teneva i capelli e le dava carezze sulla schiena. Era dietro la scrivania quando aveva visto la ragazza schizzare ai bagni e l'aveva rincorsa.

Si sentiva stanca, in più aveva quasi bisticciato con Jimin, il ragazzo le aveva detto che non doveva più girovagare nelle altre camere, che non doveva fare sforzi e quindi stare nel letto tutto il giorno. 

La usa camera stava diventando buia, quando sentì la porta aprirsi. « Hoseok non ne ho voglia di parlare. » disse la ragazza, aveva lo stomaco sottosopra e stava davvero male.

« Non sono Hoseok. » disse la voce grave di Yoongi.

La ragazza si immobilizzò ma non si girò, continuando a dargli le spalle, Yoongi si avvicinò a lei silenzioso come un felino « Non sei passata oggi... » le disse sedendosi su una sedia.

Ma Yeji rimase zitta, sentiva il suo cuore battere forte e sperò che Yoongi non lo sentì.

Erano passati solo due giorni, da quando aveva iniziato a parlare con Yoongi ma perchè con lui si sentiva tranquilla? La sua figura, la sua voce la facevano sentire al sicuro.

Il ragazzo si schiarì la gola « Stai bene? » ma poi pensò che fosse una domanda troppo stupida siccome aveva visto Hoseok discutere con Namjoon per la sua condizione. « Vuoi stare sola? » le chiese e dentro di sé, sperò che rispondesse di no.

Voleva stare davvero con lei quella sera, si era sentito un coglione per come l'aveva trattata e quel pomeriggio risultò strano pensare a lei più volte. 

Yeji si girò lentamente e si mise la coperta fino al naso « Non volevo mi vedessi. » sussurrò rauca.

Il ragazzo corrugò le sopracciglia « Perchè? »

« Non sono tanto bella oggi. » disse con le guance rosse, era orrenda, stava perdendo tantissimi capelli e il suo viso era scavato invece Yoongi, era bellissimo anche se stava effettuando la chemio, Yeji lo trovava troppo bello per essere un paziente malato. Yoongi sbuffò sorridendo « Ti preoccupi di questo? Yeji non me ne frega. » disse sincero anche perchè lui la trovava bellissima.

Dopo minuti di silenzio Yeji si spostò di lato e con coraggio guardò Yoongi « Vuoi sdraiarti qui con me? » gli chiese innocentemente e il ragazzo deglutì. « No. Oddio dimenticati quello che ho appe- » ma Yeji no finì la frase che Yoongi si mise sotto le coperte.

I due rimasero in silenzio a guardarsi negli occhi e quel silenzio, valeva più di mille parole. Si sentivano solo i loro cuori battere ad un ritmo troppo veloce, i loro respiri e qualche apparecchio medico.

« Sei bella. » le disse Yoongi, spostandole una ciocca di capelli « Sei bellissima. » e Yeji pensò di morire, in quell'istante lì. 

« Davvero lo pensi? » sussurrò quasi emozionata che fosse bella ai suoi occhi e Yoongi annuì « Sai che dico sempre quello che penso. »

Yeji sorrise ma poi i suoi si riempirono di lacrime e Yoongi ci rimase di sasso. « Avrei tanto voluto diventare tua amica prima. » disse singhiozzando, il ragazzo le asciugò la lacrima con la felpa.

« Cosa stai dicendo? Possiamo diventare adesso amici. » la rassicurò anche se lui di amicizia non provava niente, la guardò confuso quando la vide piangere ancora di più.

« Yeji.. » la chiamò preoccupato.

« Due settimane. » sussurrò la ragazza singhiozzando e attaccandosi al suo petto « Mi restano solo due settimane. » e Yoongi si pietrificò.

Yeji guardò il pianoforte « Due settimane o due mesi? » gli chiese un'ultima volta, qualunque fosse stata la sua risposta, l'avrebbe rispettata. Poteva sembrare una pazza ma Yoongi era diretto e lucido, cosa che le serviva in quel momento e in più non si sarebbe fatto condizionare da fattori esterni.

Il corvino sbuffò « Poi te ne andrai? » le chiese e quando la vide annuire, smise di scrivere « Credo due settimane, considererei la possibilità che duri di meno, perché aspettare se il risultato è lo stesso? » E Yoongi notò come gli occhi della ragazza diventarono lucidi e rimase di sasso, quando sentì le sue magre braccia, raggiungere il suo collo.

Il ragazzo la staccò dal suo corpo e per la prima volta provò paura. « Non stai facendo la chemioterapia? » ma la ragazza non rispose « Perché non l'hai stai facendo?! » alzò un pò la voce.

« Il risultato finale sarebbe lo stesso. » disse la ragazza tirando su il naso e guardandolo.

« Sei impazzita? Cosa cazzo ti dice il cervello? » chiese il ragazzo entrando in panico « Se avessi saputo la situazione non avrei risposto così. » disse con il fiatone.

Yeji gli accarezzò il viso « Mi serviva qualcuno che fosse lucido e che non provasse affetto per me. »

« Sei una stupida. » le disse acidamente « Sei una cazzo di stupida, perchè diavolo allora hai passato questi giorni con me? Perchè hai fatto sì che il mio cuore battesse più veloce quando mi guardi o canti una mia melodia? Perchè lo hai permesso? Saresti dovuta restare fuori dalla mia vita. » le disse con il fiatone « Perché mi hai chiesto di stare sdraiato con te?! Perchè lo hai permesso? »

« Mi dispiace Yoongi, non volevo farti soffrire. » disse la ragazza iniziando di nuovo a piangere « Mi sono resa conto troppo tardi che mi piaceva passare del tempo che se tu stavi zitto, ma il tuo silenzio mi conforta e poi mi guardavi in modo diverso rispetto agli altri. »

« Due settimane. » sussurrò il ragazzo avvicinandosi al viso della ragazza « Permettimi di stare al tuo fianco due settimane, farti vivere l'emozioni che vuoi, permettimi di starti vicino. »

Yeji guardò le labbra sottili del ragazzo e incapace di dire qualcosa annuì, se sarebbe morta avrebbe fatto tutte le cose che voleva fare senza rimpianti.

« Faremo qualunque cosa tu voglia fare. » le disse il ragazzo e Yeji si avvicinò al viso fino a far toccare i loro nasi.

« Adesso voglio baciarti. » E Yoongi non se lo fece ripetere due volte, attaccò il viso a quello della ragazza come se fosse la sua bombola di ossigeno. Il bacio fu dolce e lento, Yoongi andò piano siccome la sentiva tremare sotto di lui.

Si staccò e strinse la ragazza, Yeji rimase stupita dai quei gesti dolci.

« Yoongi.» sussurrò la ragazza e il ragazzo abbassò il viso verso di lei « Mi prometti una cosa? » e Yoongi annuì, sentendosi teso.

«Vivi anche per me. »

Yoongi dopo una settimana, si sentiva strano. I suoi sentimenti per Yeji erano aumentati a dismisura ma le condizione della ragazza erano peggiorata, se non pessime. Sapeva che stava lottando con tutte le forse ma avendo interrotto la cura, era diventato tutto più pesante.

Passava letteralmente tutti i giorni con lei, tranne quando doveva fare esami o il ciclo della sua chemio e quando succedeva obbligava Taehyung o Jungkook a passare del tempo con lei. Non voleva lasciarla sola un attimo, aveva spostato anche la sua pianola nella sua camera cosicché non doveva spostarla per sentire la musica.

Entrò nella sua camera e quasi mantenne il respiro quando la vide con capo fasciato, aveva perso definitivamente i capelli, quella mattina erano passati i suoi genitori e Yeji aveva passato la mattina con loro. Sapeva che Yeji non si sentiva a suo agio così, lo sapeva. Non lo guardava più negli occhi e il suo sorriso giorno per giorno stava sparendo. Quella settimana aveva fatto di tutto, aveva incaricato Jungkook di comprarle il gelato perchè voleva mangiarlo l'ultima volta. Avevano visto la maratona degli Avengers ma la ragazza più volte si era addormentata ma poi si risvegliava e ritornava attenta. Si sdraiò accanto a lei, abbracciandola, le diede un tenero bacio sul capo.

« Mi sei mancata stamattina. » le disse strofinando il naso sul suo visino « Anche tu. » sussurrò roca la ragazza « Ma volevo stare un pò con i miei genitori. » e il ragazzo annuì « Hai fatto bene, non ti devi giustificare. » le disse accarezzandola.

« Vuoi fare qualcosa oggi? »

La ragazza scosse la testa « Sono tanto stanca. » gli disse e Yoongi sentì il suo cuore frantumarsi, non oggi, non adesso. Yoongi canticchiò la melodia preferita delle ragazza cercando di tranquillizzarla.

« Sai cosa mi sarebbe piaciuto? » sussurrò la ragazza pensierosa e Yoongi la guardò con amore « Cosa ti sarebbe piaciuto? » le disse dandole piccoli baci sul visino.

Yeji rise quando le fece solletico « Cretino! Ascoltami. » e Yoongi sorrise quando la sentì ridere.

« Mi sarebbe piaciuto sposarmi. » gli disse con le guance rosse « Indossare un abito bianco come una principessa, mi sarebbe davvero piaciuto. » disse pensierosa ma Yoongi la guardò serio.

« Scusa ma prima dell'arrivo dei miei genitori stavo guardando un programma sugli abiti da sposa. Dimenticati quello che ho detto. »

« Possiamo farlo. » disse il ragazzo dopo attimi di silenzio e Yeji alzò lo sguardo incredula « Vuoi sposarti? Sposiamoci, se questo è l'ultimo tuo desiderio. »

« Yoongi stavo scherzando. » disse piano la ragazza ma Yoongi le prese il viso « Io no. Sposiamoci. Ti metterai il tuo lungo vestito bianco, così sarai una principessa. »

A Yeji le venne da piangere, amava Yoongi. Si sentiva uno schifo a lasciarlo, il destino a volte era proprio crudele.

« Non ti voglio costringere- »

« Non mi stai costringendo, ti amo Yeji. Ti amo perchè sei stata l'unica ragazza della mia vita a farmi innamorare, sei riuscita a conquistare il mio cuore subito, con le tue parole gentili, con i tuoi tentativi di fare amicizia, con il tuo sguardo, con la tua risata e con la tua voce mentre canti. Non mi stai costringendo, voglio sposarti. Voglio dire al mondo che sono sposato e che ho una bellissima moglie, voglio fargli vedere le nostre foto e video. » Yeji singhiozzò quando sentì quella frase, Yoongi quella settimana non aveva fatto altro che fare foto o video con una stupida fotocamera vecchia, l'aveva rimproverato più volte perché lei si sentiva brutta e non voleva che le facesse foto, gli avrebbe solo ricordato quanto fosse brutta nell'ultimo periodo della sua vita. « Ti amo. Ti amo troppo e dio, il mio cuore fa male quando penso che non potrò più averti tra le mie braccia, sento l'angoscia ogni singolo giorno ma quando ti vedo, sto bene e tutto sembra sparire. Ti amo Yeji, quindi sposiamoci. » le disse per poi baciarla.

La ragazza fece fatica a rimanergli dietro, infatti Yoongi se ne accorse. « Scusami. » le disse con il fiatone e la ragazza ridacchiò « Ti amo anche io Yoongi. »

Il giorno dopo all'interno dell'ospedale c'era davvero un casino, tutto per un matrimonio. Ma quelli che facevano più casino erano Taehyung e Jungkook. I genitori di Yeji avevano trovato traffico e stavano facendo leggermente in ritardo, Taehyung aveva comprato un vestito per Yeji infatti la ragazza ci rimase male, perché non se lo sarebbe mai aspettato ma Taehyung aveva le sue conoscenze e quindi aveva fatto subito.

Era semplice e delicato, le piaceva da matti. Non si era truccata perchè Yoongi le aveva espressamente detto di non farlo, siccome la trovava bella così.

Yeji era seduta sul letto in pigiama mentre guardava il vestito, da sola non saprebbe riuscita a metterlo ma sua mamma era in leggero ritardo. Guardò verso la porta e quasi ride quando vide Taehyung e Jungkook bisticciare.

Yoongi uscì dalla sua camera con lo smoking elegante, salutò il prete e sorrise ad Hajun quando lo vide tenere le fedi ma poi il suo viso tornò serio quando vide i due coglioni litigare.

« Che diavolo sta succedendo? » chiese raggiungendoli.

« Yeji non si è ancora messo il vestito, da sola non riesce. » disse Jungkook. « Infatti stavo entrando ad aiutarla! » rispose Taehyung, « Non guarderai la moglie di Yoongi nuda! » disse il biondino e Yoongi annuì.

« Non la guarderò, l'aiuterò solo a mettere il vestito.»

Yoongi sbuffò « Spostatevi idioti! » ma Jungkook si mise davanti alla porta « Non puoi vederla neanche tu! Porta male vedere la sposa prima. » urlò Jungkook agitato.

« Yoongi non entrare! » sentì la dolce voce della sua amata da dietro la porta, poteva entrare un'infermiera ad aiutarla ma quel giorno sembravano assenti.

« Non ti guarderò. » le disse ma sentì un altro no.

« Fai entrare Jimin o Hoseok! » disse la ragazza, sapeva che i suoi genitori erano in ritardo ma il vestito doveva almeno iniziare a metterlo. Yoongi strinse i pugni « No, o io o nessun altro. »

Taehyung alzò gli occhi al cielo « Sono infermieri, l'avranno pure aiutata a farsi la docc- Ahia! » urlò quando Jungkook gli tirò un calcio « Ma sei completamente impazzito! »

Yoongi fece per entrare quando la mamma di Yeji arrivò con il fiatone « Sono arrivata! » urlò e quando vide lo sposo davanti alla porta si fermò « Non puoi vederla! Vattene! » gli disse spingendolo ed entrò velocemente nella stanza.

Yoongi non si era mai sentito così agitato in vita sua, Taehyung e Jungkook erano dietro di lui che parlavano e li aveva almeno fulminati dieci volte. Il suo cuore si fermò quando vide Hajun entrare dal corridoio e pensò seriamente di morire quando la vide. Il papà di Yeji l'aiutò ad alzarsi dalla sedia a rotelle, era bellissima. Il vestito che Taehyung aveva scelto le stava da dio, sembrava fatto apposta per lei. Yeji sorrise imbarazzata, si stava davvero per sposare con l'uomo che amava!

Yoongi le diede una carezza e poi le avvicinò la sedia rotelle « Siediti, così non fai fatica. » la ragazza seguì i suoi ordini. Yoongi non le toglieva gli occhi di dosso, pensò davvero che non fosse creatura più bella e si sentiva euforico sapere che la stesse sposando.

E quando il prete diede la benedizione, Yoongi le prese il viso e la baciò con tutta la forza.

Il corridoio si riempì di applausi e Yeji giurò di aver sentito sua madre singhiozzare, si staccò dal corvino « Ti amo. »

« Ti amo anche io. » le disse per poi attaccare nuovamente le sue labbra.

Yehi riuscì a stare attiva tutto il pomeriggio, d'altronde quello era il giorno del suo matrimonio ma alla sera si sentì davvero a pezzi. Yoongi l'accompagnò nella sua camera e l'aiutò a svestirsi, le diede anche un piccolo bacio vicino al seno facendola imbarazzare.

Si sdraiarono di nuovo sul loro letto « Non ci credo che sono tua moglie! » gli disse eccitata facendolo ridere.

« La mia bella moglie. » le disse dolcemente « Sembravi una principessa. Credo non mi dimenticherò mai questo giorno. »

Yeji sorrise « E' stato il più bello della mia vita, ti amo così tanto Yoongi. » sentì le lacrime ma cercò di trattenersi « Promettimi che vivrai anche per me, okay? Realizzerai tutti i tuoi sogni, sposerai qualcuno e avrai una famiglia, va bene? Devi essere felice. Devi farlo per me. »

Yoongi deglutì, non voleva nessuna donna oltre a lei. Non voleva nessuno oltre a lei. Lei era sua moglie. La donna che amava. Lei era la sua famiglia.

« Promettimelo Yoongi. » disse trattenendo un singhiozzo « Non morirò serena se non lo farai. » disse infine facendo spalancare gli occhi del ragazzo.

« Yeji io ti amerò per sempre ma te lo prometto. Realizzerò i miei sogni per te. » disse facendola tranquillizzare.

I due si strinsero, consapevoli che fossero stati gli ultimi momenti. Yoongi cercò di calmare il suo cuore ma con scarsi risultati. Sapeva che prima o poi sarebbe successo ma ogni sera, addormentandosi con lei sperò di non trovarla la mattina dopo morta, non avrebbe superato una cosa del genere. Le diede un bacio lungo, come se fosse un addio e ogni sera se lo davano. Ogni dannata sera.

Tre giorni. Tre fottuti giorni e Yeji morì.

Aveva passato con sua moglie tre giorni, prima che lei si spegnesse per sempre.

Ringrazio Dio, di non averla trovata morta tra le sue braccia ma comunque lo shock ci fu.

Era appena andato in camera sua, quella mattina Yeji stava più male del solito e lui se lo sentiva infatti prima di andare un salto in camera le diede un lungo bacio e le sussurrò un ti amo.

Quando vide Hoseok e Jimin correre capì. Corse fuori e spalancò la porta, sentì solo un suono fisso e i respiri di Hoseok, le sue mani erano appoggiate sul suo petto, sentì solo i singhiozzi di Jimin, sentì l'ora del decesso e lì capì.

Raggiunse il letto e le prese il viso. Urlò il suo nome più volte « No no no, cazzo no. » urlò singhiozzando « Resta. Resta con me, ti prego. »

Stava piangendo davvero come un bambino, non voleva staccarsi da lei. Non voleva. Si sentiva vuoto, sentiva il suo corpo freddo e voleva solo vomitare. Non sentiva il suo cuore. Non sentiva niente.

Hoseok lo fece rimanere tutto il pomeriggio. Yoongi non aveva fatto altro che piangere, la sua fronte era attaccata a quella della ragazza, le lasciava dei baci e avrebbe tanto voluto che lei rispondesse. Verso sera, sentì la porta aprirsi e una grande mano sulla schiena, sapeva che fosse quella di Taehyung ma lui non voleva allontanarsi.

« Devi lasciarla andare. » gli disse Jungkook dolcemente, dopo attimi Yoongi annuì. Le diede un lungo bacio e i ragazzi si sentirono di troppo in quel momento ma a Yoongi non importò, c'erano solo lei e lui.

Le accarezzò il viso e poi le prese la fede. Uscì dalla stanza, chiudendosi subito nella sua. Rimase nel letto, rannicchiato a piangere, stringendo la sua fede nella sua mano. Pianse più forte quando sentì Jungkook abbracciarlo.

                      TWO YEARS LATER

Yoongi raggiunse il suo studio, era finalmente guarito dal cancro. Lui aveva vinto e lei no.

Sua moglie. Quanto gli mancava. Sbuffò quando vide i suoi spartiti per terra.

Li raccolse, per poi appoggiarli delicatamente sulla scrivania. Guardò i suoi premi, anzi, i loro premi.

Dopo la sua morte compose un intero album per lei. Lo chiamò Yeji e mise la sua foto come copertina, la foto di lei che sorride imbarazzata con l'abito da sposa.

Quell'album ebbe successo, quasi troppo. Divenne l'album più venduto in tutta la Corea e vinse anche premi all'estero.

« Grazie. » sussurrò toccandosi la collana con la sua fede. « Senza di te, non sarebbe successo niente di tutto questo. »

Gli mancava da morire. Ma in due anni erano cambiate tante cose. Yoongi aka Agust D divenne un artista fenomenale. Taehyung si sposò, incontrando l'amore della sua vita proprio in ospedale il giorno del matrimonio. Jungkook si fidanzò con la ragazza del bar ma il destino aveva altri piani per lui, dopo aver aperto un negozio suo di tatuaggi divenne papà di una bellissima bambina, la piccola Yeji.

Jimin divenne capo reparto così come Hoseok, Hajun guarì e si appassionò al taekwondo, diventando una piccola leggenda. 

Yoongi sorrise, non riuscì a mantenere a pieno la promessa della moglie, no si risposò perché non trovò nessuna donna. Il suo cuore era ancora troppo impegnato per lei e sapeva che mai l'avrebbe lasciata ma stava bene così, amava la sua passione diventata lavoro, i ragazzi erano la sua famiglia e amava con tutto il cuore la figlia di Jungkook e Jia.

Era davvero felice anche se Yeji gli mancava come l'aria ma per lei, avrebbe mantenuto la promessa.

Avrebbe vissuto per lei, come gli era stato chiesto.

Baciò la fede appesa al collo « Mi manchi amore mio, ti amo. » sussurrò dolcemente per poi mettersi a lavoro per il suo nuovo album.

Yeji sarebbe rimasta nel suo cuore.

E Yeji l'avrebbe protetto e guardato da lassù.





















ANGOLO AUTRICE:
hi! è tardissimo!! 💀 ho corretto e ho finito adesso, ma siccome è tardi sono sicura che ci saranno degli errori.
cosa vi posso dire? sono una valle di lacrime, credo che sia la os più triste di sempre e spero ci piacerà! 🥺🥺 andando avanti e correggendo non ero molto sicura, anzi mi faceva proprio schifo 🤡 ma ho deciso di pubblicarla perché ci ho messo giorni
spero però vi sia piaciuta lo stesso! fatemelo sapere
vi lascio che sono stanchissima!!
vvb
alla prossima,
Giulia 💜

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