𝐍𝐄𝐕𝐄𝐑 𝐆𝐎 𝐀𝐖𝐀𝐘 || W...

By _girlofasgard

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Una clip natalizia di pochi secondi, sottovalutata e schernita da molti, che in realtà fa solo bene. Esatto... More

0. ɪɴᴛʀᴏᴅᴜᴄᴛɪᴏɴ
1. ғᴏᴏᴛʙᴀʟʟ ғᴏʀ ғᴜᴛᴜʀᴇ
2. ʙᴀᴅ ᴀᴄᴛʀᴇss
4. ᴛʜᴀɴᴋsɢɪᴠɪɴɢ
5. ᴛʜɪs ɪs ᴀᴍᴇʀɪᴄᴀ
6. ᴛᴀᴄᴛɪᴄᴀʟ
7. ᴀᴅᴠɪᴄᴇs
8. ɪᴛ's ʏᴏᴜʀ ᴛᴜʀɴ ɴᴏᴡ
9. ᴀʟᴡᴀʏs ғɪɢʜᴛɪɴɢ
10. ʟᴇᴛ's ɢᴏ ᴘᴀʀᴛʏ!
11. ʜɪᴅᴅᴇɴ sɪᴅᴇ
12. ғɪxᴇᴅ ᴘᴏɪɴᴛ
13. ᴛᴇᴀʀs
14. ᴍɪsᴜɴᴅᴇʀsᴛᴏᴏᴅ
15. ɴᴇᴠᴇʀ ɢɪᴠᴇ ᴜᴘ
16. ʀᴇsᴛᴀʀᴛɪɴɢ
17. sᴏᴍᴇᴛʜɪɴɢ sᴘᴇᴄɪᴀʟ
18. ᴛʜᴀᴛ's ғᴏʀ ʏᴏᴜ
19. ʀᴇsɪʟɪᴇɴᴄᴇ
20. ʙᴀᴄᴋ ᴀɢᴀɪɴ
21. ᴡᴏʀᴋ ʜᴀʀᴅ
22. ɪs ᴛʜᴀᴛ ᴊᴇᴀʟᴏᴜsʏ?
23. ʙᴇsᴛ ᴘʟᴀʏᴇʀ
24. ᴡʜᴀᴛ ᴀʀᴇ ʏᴏᴜ ᴅᴏɪɴɢ ʜᴇʀᴇ?
25. sʜᴇ ғᴏᴜɴᴅ ᴀ ғʀɪᴇɴᴅ...
26. ᴏɴʟʏ ғᴏʀ ᴛᴏᴅᴀʏ
27. ᴍᴀʏʙᴇ ʏᴏᴜ ᴅᴏɴ'ᴛ ᴄᴀʀᴇ sᴏ ᴍᴜᴄʜ
28. ᴛʜɪs ɪs ᴍʏ ʜᴏᴍᴇ
29. ᴡʜᴀᴛ ᴀʙᴏᴜᴛ ᴜs?
30. ʟᴏsɪɴɢ sᴏᴍᴇᴏɴᴇ
31. ᴅᴏɴ'ᴛ ɢᴏ ᴀᴡᴀʏ
32. ᴛᴏ ᴍᴀᴋᴇ ᴛʜɪɴɢs ʀɪɢʜᴛ
33. ᴇᴘɪʟᴏɢᴜᴇ

3. ᴘɪᴇᴄᴇs ᴏғ ᴘᴀsᴛ

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By _girlofasgard

Il maglione era di una taglia più grande, imbarazzante e con le corna delle renne in rilievo, ma teneva caldo.
E questo era quel che più contava per Charlotte.

«Se non fosse che la gente mi prende per cornuta forse sarebbe pure divertente.» commentò ridendo, lanciando uno sguardo alla costumista che aveva fornito i vestiti natalizi firmati Juventus ai ragazzi direttamente dallo Store.

«Dunque, - parlò il direttore - la stanza per la prima clip è stata sistemata. Manca l'attore, la voce narrante che recuperiamo in seguito e gli effetti speciali... il copione non serve, perchè qui a parlare è solo il narratore.»

«E chi narra?» domandò Leonardo Bonucci cercando di adattarsi a quel maglione forse un po' stretto.

«Abbiamo già contattato Luciana Littizzetto, che verrà domani in quanto oggi era impossibilitata. - spiego il direttore di tutto il lavoro - Uhm, Alvaro? La prima scena è tua.»

Lo spagnolo aggrottò la fronte e ignorò le risate poco virili dei compagni di squadra.
«Qué orgullo.» commentò, andandosi a sedere sulla poltrona.

«Allora, per la seconda scena avevamo pensato a Jones... Charlotte, ci sei?» domandò il direttore.

«Sono io, - rispose la ragazza facendosi avanti - io ci sono sempre.» fece, suscitando le risatine delle ragazze.

«Ci manca McKennie. - sentenziò l'uomo sbattendo le palpebre più volte - Non possiamo girarla ora.»

«Non puoi inserire qualcun altro?» domandò Carlo Pinsoglio, avvicinandosi con le mani dietro la schiena in stile anziano che guarda il cantiere, sbirciando sul copione.

«No. La scena era perfetta così, per il Giorno del Ringraziamento... non sei americana, tu?» chiese ancora il direttore a Charlotte.

Lei annuì.
«Della Virginia, signore. Non esiste stato più bello.» commentò alzando le sopracciglia con finto fare saccente. Doveva ammettere che stava iniziando a piacerle quel lavoro, specie perché era a contatto con i grandi di quella squadra.

«Sì sì.» fece Kristin con un tono come per dire 'credici'.

«Potrei volerti contraddire, sai? - fece Carlo voltandosi verso di lei. Mi sta parlando, si disse Charlotte, uno della prima squadra mi sta parlando. - Dico, senza nulla togliere alla Virginia, ma l'Illinois non scherza.»

«Qualcuno sta parlando di Stati Uniti? - intervenne Juan Cuadrado avvicinandosi con le mani in tasca - Scusate, ma il New Mexico regna.»

Arrivò uno sbuffo, che si rivelò essere di Federico Chiesa, seduto sul divanetto a mangiare M&M's.
Si voltò e poggiò il braccio sullo schienale
«Ma che cazzo andate dicendo? - fece come allibito - Lo sapete vero che New York è il luogo più fantasmagorico di tutta l'intera America?»

Charlotte inclinò il capo.
«Non sapete che spiagge ci sono in Virginia.»

«Che poi scusami, ma mica sei inglese tu?» domandò Juan.

Charlotte aggrottò le sopracciglia.
«Certo che no, io sono americana doc.»

«Ma hai un accento inglese.» obiettò Federico.

«Questo perchè ho vissuto a Manchester sin da piccola, cresciuta dai Citizens.»

«Woh-oh! Hai giocato per il Manchester City? - domandò Carlo ad occhi spalancati - Ma complimenti cara, non è affatto un brutto percorso.»

«Grazie.» rispose in un sorriso Charlotte.

«Ragazzi, dobbiamo girare la terza clip. Per la seconda ci serve Weston. - ricapitolò il direttore giungendo a passo spedito di nuovo presso i ragazzi. Charlotte era talmente occupata a difendere la Virginia nel dibattito con i ragazzi che non si era nemmeno accorta che fosse andato via - Niente, domani ad allenamento ditegli che nel pomeriggio si deve presentare qui obbligatoriamente.»

«Mi sembri molto severo, man.» commentò Aaron Ramsey giungendo sul posto e rubando il pacchetto di M&M's a Federico, ignorando le proteste del ragazzo.

«Per il terzo video mi servono Galli e Bonansea.»

Kristin scoppiò a ridere. Anche Charlotte sorrise.
«Ora sì che ci sarà da divertirsi.» commentò incrociando le braccia al petto e guardando le due calciatrici.
Barbara sbuffò sonoramente, mentre Aurora le fece il dito medio, prima di avviarsi nell'angolo in cui avrebbero potuto girare la clip.

«Voglio vederla Yaya a non ridere. - fece Kristin - È l'attrice peggiore del mondo, peggiore persino di te.»

«Ehy!» protestò Charlotte ridendo, per poi tornare seria e toccare la tasca, dentro la quale il telefono vibrava.
Prese il cellulare e vide i messaggi di Will.

Charlotte espirò, ottenendo un'occhiata da parte di Kristin.

«Charlie, tutto bene?»

«I miei. - disse solo, prima di mettere via il telefono - Di' che torno domani pomeriggio. Mi dispiace.»

E con questo corse fuori dal centro, ignorando le occhiate degli altri calciatori o del personale.
Corse fuori dalla Continassa cercando di infilarsi il giubbotto e con lo zaino che ballava sulla spalla, dirigendosi in fretta a casa, che raggiunse poco dopo con il fiatone.

Spalancò la porta.
«Papà.» fece stremata guardandosi intorno appena dentro.

La prima figura che incontro fu William, che scosse il capo.

«Che diavolo è successo?» domandò a bassa voce Charlotte.

«Ancora per il Ringraziamento. - rispose lui amareggiato - Papà capisce i tuoi sacrifici, ha detto a mamma che forse ha un po' esagerato e ci è andata giù pensante, e lei... beh, lei è partita. Sai perchè lo fa. Sai cos'è il Ringraziamento per lei.»

Sì, Charlotte lo sapeva piuttosto bene, anche perchè ogni anno veniva affrontato quel discorso quasi fosse un rituale. Per sua madre, il Giorno del Ringraziamento aveva quel significato di "stare insieme alla famiglia" che le avevano trasmesso i suoi, soprattutto sua madre. Madre che era morta di tumore poco prima che Charlotte nascesse, ma che Will invece aveva avuto modo di conoscere, anche se non se ne ricordava in quanto quand'era morta aveva solo due anni.

Charlotte era consapevole che il Ringraziamento suscitava in sua madre quel ricordo particolare della nonna e quella voglia di unità e di stare insieme, tutta la famiglia, per allontanare quei suoi demoni relativi ancora alla brutale perdita della madre.
Tuttavia, non poteva sempre andare così. Anche il marito aveva cercato di farle capire che, in quel caso, la figlia aveva altre priorità, che il non pranzare insieme nel Giorno del Ringraziamento non sarebbe stata una tragedia, ma lei continuava a vederlo in quel momento, a vederlo come un insulto alla memoria di sua madre.

«Sì che lo so, ma non posso fare niente se non continuare a dirle di non vivere nel passato.» rispose brusca lei.

«È difficile per lei.» fece ancora il fratello, cercando di farle addolcire un po' di tono.

«So anche questo, Will. - ribattè Charlotte - Io ho sacrificato tutto della mia vita passata, ti sembra che stia qui a rinfacciartelo ogni giorno, ogni ora? Io sto andando avanti per la mia strada. Dopo quanto ho lasciato in Inghilterra non può chiedermi di abbandonare anche il calcio: non avrei più uno scopo nella vita, oltre che non avere un futuro.»

William annuì.
«Charlie, davvero, è tutto okay. Non ti sto dicendo di dare ragione alla mamma. Ti sto solo chiedendo di essere un po' più clemente e comprensiva con lei, null'altro. Prova a proporle una cena, piuttosto che un pranzo, per farle capire che per lei ci sei.»

La ragazza lo guardò leggermente perplessa.
«Ma io pensavo si sapesse che ci sarei sempre stata. Per tutta la mia famiglia.»

Il fratello sorrise tristemente.
«Non si riesce mai a capire quello che provi, Charlie.» concluse lui, prima di voltarsi ed entrare in cucina, lasciandola in mezzo al corridoio con un maglione ridicolo e un senso di colpa ad opprimerle il petto.

Buongiorno! 🌞 Oggi vi presento un capitolo molto particolare, prima piuttosto divertente con il dibattito sugli Stati Uniti, poi riflessivo e toccante con la rivelazione di un po' di passato della famiglia Jones.
Weston non si è ancora fatto vedere, ma tranquilli che arriverà presto! Nel frattempo fatemi sapere le vostre impressioni, alla prossima😘

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