Skool Luv Affair

By sslyvtherin

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Una ff per far fare tanti film mentali alle mie 6 preziose stelle Protagonisti: -sei ragazze -un bonazzo -i... More

Capitolo 1: Borsa di studio?
Capitolo 2: Si parte
Capitolo 3: Il primo giorno
Capitolo 4: Chim Chim chi?
Capitolo 5: La punizione
Capitolo 6: Attività extrascolastiche
Capitolo 7: I primi corsi
Capitolo 8: Incontri piacevoli
Capitolo 9: Confessioni
Capitolo 10: Shawty imma party til the sun down pt 1
Capitolo 11: Shawty imma party til the sun down pt 2
Capitolo 12: Notte da leoni, risveglio da coglioni
Capitolo 13: Questione di chimica
Capitolo 14: Baci casuali
Capitolo 15: Il mio orsacchiotto rosa
Capitolo 16: Omofobia
Capitolo 17: Un bacio si e uno no
Capitolo 18: Educazione fisica👀
Capitolo 19: Campeggio pt 1
Capitolo 20: Campeggio pt 2
Capitolo 21: Gelosia
Capitolo 22: Partita magica
RINGRAZIAMENTI PERCHÉ SI
Capitolo 23: Hoseok il Coreografo
Capitolo 24: Prove su prove
Capitolo 25: Pigiama party magico
Capitolo 26: Meet...the policeman
Capitolo 27: Uomo a terra
Capitolo 28: Talent show
Capitolo 29: Halloween
Capitolo 30: Relation(ships)
Capitolo 31: Compleanno
Capitolo 32: Dramarama
Capitolo 33: Appuntamento a sorpresa
Capitolo 34: Quanto vorrei...
Capitolo 35: Due amori che sbocciano
Capitolo 36: Appuntamento
Capitolo 37: Compiti di musica
Capitolo 38: Concerto e zitamenti
Capitolo 39: Sorprese dall'Italia
Capitolo 40: Seratine tattiche
Capitolo 41: Buona Tale pt. 1
Capitolo 42: Buona Tale pt2
Capitolo 43: My fault
Capitolo 44: E felice anno nuovo
Capitolo 45: 100 giorni (Giorgia e Hoseok)
Capitolo 46: 100 giorni (Rebecca e Yoongi)
Capitolo 48: Ciao ciao, Seoul
Capitolo 49: Che si fa a San Valentino?
Capitolo 50: San Valentino - prima parte
Capitolo 51: San Valentino - seconda parte
Capitolo 52: San Valentino - terza parte
Capitolo 53: San Valentino - quarta parte
Capitolo 54: San Valentino - quinta parte
Riassuntyno del muor- no
bts

Capitolo 47: Rivelazioni

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By sslyvtherin

*Giulia's POV*

Sono sdraiata sul letto in camera mia, fissando il soffitto e pensando a come dovrei dire ai ragazzi della decisione di mia madre. Non ho detto ancora nulla a riguardo perché ho passato l'ultimo mese cercando diconvincerla a farmi rimanere, ma è irremovibile, dopo ciò che è successo non riesce più a fidarsi tanto da lasciarmi qui da sola. Butto un sospiro sconsolato pensando a come Martina sia l'unica a saperlo: dopo essere tornata in Italia, alla fine delle vacanze, mi ha chiamata preoccupata perché a quanto pare aveva parlato con mia madre e lei le aveva detto delle sue intenzioni.
Ormai il biglietto è prenotato e sia la scuola che la mia host family sono a conoscenza della situazione, a questo punto devo solo dirlo ai miei amici ma non so davvero come.
Ho paura della loro reazione e sono sicura che le ragazze non la prenderanno affatto bene, soprattutto Bex visto che da quando ci conosciamo (ovvero 8 anni) non siamo mai state separate per più di due giorni. Penso che per tutte e tre sarà difficile accettare che dovremo stare 5 mesi distanti, esattamente come lo è già per me. Ormai non riesco più ad immaginarmi la mia vita senza di loro, sono come delle sorelle per me, ci sono state nei momenti più difficili e importanti e anche se a volte litighiamo, poi tutto torna come prima e chi si è visto si è visto... spero solo che non ci rimangano davvero troppo male, mi dispiacerebbe vederle così tristi.

In ogni caso adesso sto aspettando che tutti, i ragazzi e le mie amiche, arrivino così da poter buttare la bomba (almeno li posso avvertire prima, dato che parto fra una settimana e sarebbe meglio non rivelare tutto all'ultimo), essendo che tra scuola e riabilitazione e altre cose loro, abbiamo avuto davvero poco tempo da passare assieme. E si, quando dico che ho invitato tutti intendo dire anche Namjoon. Questo probabilmente li avrà insospettiti parecchio, ma era meglio avvisare anche lui, del resto (sfortunatamente direi) è parte del gruppo, e mi sarei sentita in colpa a partire senza aver parlato proprio con tutti.

Afflitta, mi alzo dal letto: ormai mi sono praticamente ripresa del tutto e posso muovermi senza problemi, perciò non mi viene difficile anche fare un minimo sforzo. Subito dopo inizio a raccogliere le mie cose che sono sparse per la stanza e inizio a sistemare le valigie per ammazzare il tempo, visto che i miei amici verranno tra circa una mezz'ora.

Venti minuti dopo però sento suonare il campanello, così scendo di sotto e vado ad aprire la porta (sono sola in casa, la famiglia è uscita così da lasciarci soli sapendo che oggi avrei fatto la grande rivelazione). Quando apro la porta rimango abbastanza sorpresa di trovare solo Flavia sull'uscio invece di una delle ragazze come avevo pensato. Non mi dispiace però, anche lei del resto era invitata.

"Hey scusa sono in anticipo, ma ho tipo litigato con mio fratello e sono uscita di casa prima del previsto. Avevo programmato di aspettare qua fuori, ma sto davvero congelando" si tocca i capelli leggermente a disagio e in imbarazzo "spero di non disturbare" sorride timidamente.

"No macché, anzi hai fatto bene ad arrivare prima, sempre meglio che arrivare in ritardo, no?" ridacchio io. "E poi mancano solo 10 minuti all'orario prestabilito quindi tranquilla, non disturbi stavo solo sistemando un po' camera per ammazzare il tempo" dico dopo averla fatta accomodare in casa, da brava 'padrona', si potrebbe dire. "Puoi lasciare le scarpe qua e la giacca dalla a me, l'appendo io" sorrido per poi prendere il cappotto della mia amica e appenderlo di fianco a me, sull'appendiabiti.

 "Puoi già sederti in salotto se ti va, fa come se fossi a casa tua. Piuttosto, vuoi qualcosa da bere?" chiedo educatamente.

"Oh si grazie, va bene qualsiasi cosa, non ho preferenze" sorride lei di rimando.
Io annuisco e mi incammino verso la cucina e proprio quando apro il frigorifero suonano il campanello. 'Tempismo perfetto!', sussurro con uno sbuffo.

"Flavia puoi andare tu per favore?" grido dalla cucina: non mi va di tornare all'entrata per aprire la porta dopo aver fatto la strada fino a qui, sono troppo pigra per questo. La mia amica mi urla una risposta affermativa e io torno a cercare qualcosa da portare di la come spuntino, tra bevande e snack.

Sento Flavia parlare con quello che dalla voce sembra Jungkook, anche se non riesco a capire bene quello che dicono. Faccio spallucce, rassegnandomi del fatto che ancora non ci sia praticamente nessuno: tanto prima o poi arriveranno tutti, quindi perché farsi tanti problemi. Tiro fuori una bottiglia d'acqua, una di Coca-Cola e due di succo poi vado allo sportellino nella credenza per prendere qualcosa da sgranocchiare, come patatine e pop corn. Caspita, sembra quasi una serata normale se non fosse che sto per andarmene definitivamente da Seoul...
Una volta trovato tutto, prendo i bicchieri come ultima cosa e torno in salotto, dal quale stranamente non sento arrivare alcuna voce... che strano. Una volta arrivata, mi fermo proprio sull'uscio della porta facendo un piccolo verso di sorpresa, sostituito subito da un sorriso alla vista che ho davanti: Flavia e Jungkook che si perdono l'uno negli occhi dell'altro, mentre le loro mani, poggiate vicinissime sul divano, hanno solo i mignoli intrecciati quasi avessero paura a tenersi davvero per mano. Tiro fuori il telefono per fare una foto a sgamo, seppur impedita da tutto quell'ambaradan che ho tra le braccia, e poi, silenziosamente, mi avvicino al tavolino per poggiare il vassoio con quell'unico piacere della vita che è il cibo. In tutto questo quei due sembrano non essersi minimamente accorti di me dato che non si sono mossi di una virgola, anzi la cosa che li risveglia è il campanello, infatti saltano in aria e si allontanano l'uno dall'altra come se fossero entrambi appestati.
Quando si accorgono poi che ero li a guardarli arrossiscono e si voltano dal lato opposto spingendosi ancora di più verso i lati del divano. Scoppio a ridere a quella scenetta per poi correre ad aprire la porta dato che il campanello ha suonato per la seconda volta. Oh un attimo, siete voi che state arrivando in ritardo quindi adesso aspettate che vi apra, crasti!
Davanti mi ritrovo praticamente quasi tutti: Giorgia e Hobi, che ovviamente si tengono per mano ricordandomi la mia solitudine, dietro di loro Damiano e Jin, anche loro rigorosamente appiccicati, poi anche Alessia e Tae che scherzano al loro solito modo.
"Finalmente ti sei decisa amu, ma chi stavi facennu?" mi chiede con la sua solita finezza chi altro se non Giorgia.
"Parlano quelli che arrivano in ritardo rispetto all'orario prestabilito! Comunque è successa una cosa esilarante proprio davanti ai miei occhi e non riuscivo ad abbandonare quel quadretto" rido per poi farmi da parte per farli entrare.
"Penso di aver capito cosa è successo di così divertente" urla Taehyung scoppiando poi a ridere, essendo il primo ad entrare nel salotto. Gli altri lo seguono dopo essersi levati le scarpe ma proprio mentre sto per chiudere la porta, sento qualcuno da fuori urlare "Aspetta Giulia!", al che mi giro e vedo Jimin correre velocemente verso di me.
Sorrido spalancando nuovamente la porta "Ciao Chim" ridacchio a vederlo così trafelato "entra dai, sono quasi tutti qui ormai" faccio segno con la testa verso il corridoio chiudendo definitivamente la porta. Lui si sfila le scarpe velocemente per poi seguirmi verso la nostra destinazione. Mi guardo intorno, notando che effettivamente mancano un po' di persone all'appello.
"Hey ma dov'è Bex" chiedo a tutti: qualcuno deve saperlo. Non può non venire proprio oggi, lei deve esserci, deve sapere.
"Ah è uscita prima di casa per passare da Yoongi, così da arrivare insieme" spiega Jungkook a bassa voce e ancora rosso. Probabilmente i ragazzi gli avranno fatto il quarto grado per la situazione con Flavia, che carino. Annuisco quindi, andandomi a sedere vicino a Jin e iniziando a parlare del più e del meno con gli altri, mentre aspettiamo il resto della combriccola. Vorrei chiedere anche di Namjoon in verità, ma non voglio che gli altri sappiano quanto sia importante per me che anche lui ci sia in questo incontro. Non lo vedo praticamente dal compleanno di Tae, quindi dal giorno dell'incidente: non si è mai presentato in ospedale, né tanto meno a casa, né mi ha fatto una chiamata o mandato anche solo un messaggio per sapere come stessi o per scusarsi. Incredibile, lui che più di tutti dovrebbe preoccuparsi a riguardo, dato che è praticamente colpa sua se sto tornando in Italia! Proprio per questo voglio che tutti, ma proprio tutti nessuno escluso, lo sappiano...

Passano altri 15 minuti prima che il campanello suoni di nuovo.
"Finalmente!" esclamiamo tutti in coro, scoppiando poi a ridere per la coincidenza.

"Spero solo che ci siano tutti e tre" sbuffo alzandomi dal divano e andando ad aprire la porta, sento bisbigliare i ragazzi in modo preoccupante e Alessia urlare un "COSA?!" tutta incazzata. Chissà cosa è successo.

Apro la porta e mi trovo davanti Bex e Yoongi con dei sorrisi forzatissimi che mi salutano nervosi. Il blu ha i capelli sparati da tutte le parti mentre Bex li ha legati, cosa che non fa mai. In più ha il trucco mezzo colato e le scarpe slacciate.
"Ciao Giuls scusaci per il ritardo" dice Bex, continuando a mantenere quell'inquietante sorriso. Al che capisco, e alzo gli occhi al cielo: ma possibile che sti due non si sappiano dare una regolata?!

"Entrate, farò finta di non aver capito per proteggere la mia mente da immagini che non voglio assolutamente vedere" mi faccio da parte e loro entrano togliendosi i cappotti: quello che c'era sotto questi ultimi, avrei preferito tanto non vederlo.
"E datevi almeno una sistemata prima di passare di la, dannazione, siete così ovvi!" esclamo indignata, guardandoli dalla testa ai piedi.

Bex si guarda allo specchio che teniamo all'ingresso e quasi butta un urlo quando vede la sua immagine riflessa.
"Perché non mi hai avvertita delle mie condizioni oscene?" sussurra colpendo il braccio del suo ragazzo, per poi passare le dita sotto gli occhi cercando di togliere almeno una parte di mascara colato.
"Ero leggermente concentrato a non farci schiantare, data la velocità con cui ho guidato provando ad arrivare non troppo in ritardo, sai com'è" sbuffa lui alzandosi la cerniera dei pantaloni, che era aperta, per poi passare una mano tra i capelli cercando di sistemare quel nido di uccelli che ha in testa.
"La tinta è quasi andata via" afferma la mia amica, notando che effettivamente del blu brillante che aveva fino a qualche mese fa ne è rimasta una piccola traccia.
"Lo so, a breve dovrei andare dal parrucchiere a colorarli di nuov-"
"Hello! Stanno aspettando tutti voi due di la, datevi una mossa!" esclamo irritata: non che non gli voglia bene, piccoli angeli, ma hanno tutto il tempo del mondo per parlare delle loro faccende e devono farlo proprio ora, dopo essere arrivati pure in ritardo all'appuntamento?! Sapendo quanto ci tengo alla puntualità per giunta!
Ricevo un'occhiataccia da Yoongi e uno sguardo quasi di scuse da parte di Bex, che fortunatamente ha capito senza prendersela e, insieme al suo ragazzo, si sono finalmente sbrigati a sistemarsi, avendo un aspetto abbastanza decente da potersi presentare in salotto davanti agli altri.
Ovviamente quando varchiamo la porta del salotto non mancano i commenti divertiti, dato che non è che sia del tutto passato inosservato che avessero i vestiti e i capelli un poco meno 'ordinati' rispetto al solito. E li ho pure fatti sistemare, non oso immaginare cosa si sarebbe scatenato qua dentro se li avessi fatti presentare così come sono arrivati.

"Finalmente ci siamo tutti" fa Jin guardandosi intorno per assicurarsi della veridicità delle sue parole.
Aggrotto le sopracciglia "Ehm... non tutti, manca Namjoon" dico fingendomi indifferente.
L'aria si fa improvvisamente pesante dopo le mie parole e i miei amici guardano in basso come se non sapessero cosa dire, ma a un certo punto qualcuno di loro sgranchisce la voce.

"Ehm...mh...come dire" tossisce palesemente per finta "uhm... Namjoon non verrà ecco..." fa Tae grattandosi la nuca a disagio.
"Come non viene..." mi lascio scappare, con il volto un po' intristito: ha davvero una bella faccia tosta, continuare a non presentarsi nonostante quello che è successo.
I ragazzi mi guardano con delle scuse enormi scritte in faccia, come se fosse loro la colpa.
"Si, ecco... abbiamo provato a convincerlo a venire, anche solo per scusarsi con te. Ma non ne vuole sapere" aggiunge Kookie. Sbuffo arrabbiata: beh peggio per lui. Io ci ho provato, ci ho messo tutta la mia buona volontà per perdonarlo per tutto quanto, ma evidentemente a lui non importa un fico secco...non ha nemmeno quel minimo di umanità da venirsi a scusare con me per le cose orribili che mi ha detto quel giorno. A questo punto non deve neanche interessarmi informarlo della mia partenza, dato che tanto a lui di me non frega nulla, quindi pace all'anima sua.

Torno a prendere posto, dato che ormai non deve arrivare più nessuno: è arrivato il momento. Tiro un sospiro e guardo tutti cercando di non mostrare quanto questa cosa mi rattristi.

"Ragazzi" li chiamo provando ad attirare la loro attenzione.
Fortunatamente ci riesco subito e in un attimo mi ritrovo gli occhi di tutti addosso. Mi guardano curiosi ma allo stesso tempo consapevoli. Che sappiano già che questo non è una semplice serata da passare insieme?

"Beh dai vostri sguardi sembra che abbiate già capito che se oggi vi ho chiamati qua c'è un motivo..." mi fermo un secondo e loro annuiscono.
"Vedo che non sono stata brava a nascondere la cosa..." ridacchio nervosa "...ma sono sicura che invece nessuno sa il perché vi abbia chiamati qui oggi" vedo alcuni di loro sedersi dritti come se si stessero preparando al peggio, mentre altri scuotono la testa. Sospiro nuovamente, cosa che non smetto di fare da tutto il giorno.

"Il vero motivo è che volevo parlarvi, o meglio comunicarvi una cosa abbastanza importante che riguarda in un certo senso il mio incidente. Tranquilli, non è nulla di troppo grave, non sono in condizioni gravi sto benone, ed è proprio perché mi sono ripresa completamente che ora posso darvi la notizia." Li tranquillizzo subito dopo, notando le loro espressioni preoccupate. "Ho passato tutto il tempo della riabilitazione a cercare di sistemare la cosa ma non c'è stato modo-" vengo interrotta da un singhiozzo che scappa dalle mie labbra. È inutile girarci intorno, quindi meglio dirglielo chiaro e tondo.
"Ragazzi, mia madre ha preso la decisone di farmi tornare in Italia. Dice che non riesce più a fidarsi e ha già comprato il biglietto aereo. Parto la settimana prossima" dico, incapace di trattenermi e lasciandomi scappare delle lacrime.

Non sento nulla per i minuti a seguire quando ad un certo punto sento qualcuno prendermi dalle braccia e sollevarmi di peso, facendomi mettere in piedi. Con mia grande sorpresa incontro il viso di Bex, non mi aspettavo avesse tutta questa forza per sollevarmi di peso, lei che a malapena riesce a sollevare il suo zaino di scuola. Proprio lei ora sta stringendo le mie braccia fino a farmi male.

"Dimmi che stai scherzando. Dimmelo Giulia, dimmi che è un fottutissimo scherzo. Dimmi che è uno scherzo di cattivo gusto, che ti hanno costretta a dirci queste cose per farci spaventare" mi guarda serissima, come non l'ho mai vista in tutti questi anni. Mi fa quasi paura, anche perché non mi chiama mai 'Giulia' se non per qualcosa di serio... caspita forse avrei dovuto dirglielo in modo più gentile...
"B-Bex mi stai facendo male" sono sconvolta, non si è mai comportata così. Alle mie parole allenta leggermente la presa senza però lasciarmi andare.

"Dimmi che è uno scherzo!" quasi urla scuotendomi. Nella stanza sono tutti scioccati quanto me, abituati anche loro alla Rebecca solare e sempre tranquilla, poi i ragazzi non sanno neppure cosa sta dicendo visto che sta parlando italiano. Yoongi vedendo la situazione prova ad aiutarmi e cerca di allontanarla da me, inutilmente dato che lei se lo scrolla velocemente di dosso e io gli faccio segno di lasciare stare: la conosco, so che fa così solo perché ha paura e non per altro.

"Dannazione, parla!" urla questa volta con gli occhi pieni di lacrime, vedendo che non rispondo alle sue intimazioni.
"Mi dispiace sis" sussurro scuotendo la testa.

Alla mia risposta mi lascia, scoppiando a piangere e seguita dalle altre mie amiche che sono venute qui con me dall'Italia: dio, mi sento così in colpa adesso, nonostante non sia del tutto colpa mia, ma dovevano saperlo, non potevo semplicemente partire così da un giorno all'altro.
Ricomincio a piangere anche io vedendole in questo modo. Sapevo avrebbero reagito male, ma Bex mi sembra quella combinata peggio di tutti... sembra quasi stia addirittura tremando. Abbraccio la mia amica, essendo quella più a portata di mano, e cerco di tranquillizzarla.

"Sis sarà solo per poco tempo, cinque mesi passeranno in un baleno vedrai. E poi non è che non ci vedremo mai più, abbiamo la fortuna di essere nati in un'epoca dove la tecnologia esiste, possiamo vederci tramite videochiamata tutti i giorni!"

"Lo sappiamo amu, ma non è la stessa cosa" mi volto verso Alessia, che adesso si sta avvicinando, anche lei con gli occhi pieni di lacrime, "siamo come una famiglia, siamo venute qui tutte insieme e tutte insieme ce ne saremmo dovute andare... è vero che ci abbiamo a vicenda, ma è anche vero che se cade un pilastro cade tutto... non puoi andartene così..."
"Se venissi tutte con te? Tanto come ha detto Alessia prima o poi ce ne saremmo dovute andare tutte assieme, e io non posso lasciarti partire da sola!" esclama Rebecca, tossendo leggermente per via dei singhiozzi.

"Oh ma che sei scema?" esclama Giorgia. Tutti i ragazzi nel frattempo ci guardano confusi, dato che stiamo parlando praticamente solo in italiano, e sono in grado di manifestarci il loro supporto solo standoci vicini.

"Non solo Giulia ma ora anche tu? Non scherzare eh!" continua lei.
"Lo so Gio, ma io ho bisogno di stare vicino a Giuls!" la guarda storto la mia amica, cercando inutilmente di asciugarsi le lacrime che continuano ad uscire copiosamente dai suoi occhi.

"Non pensi invece che sia un'ottima occasione per imparare a vivere senza di me?" le domando con sorriso dolce, cercando di fermare anche i miei di pianti. "Prendila come una prova: nel futuro non è detto che saremo insieme, perché ognuna di noi avrà il proprio lavoro e non potremo seguirci ovunque a vicenda. E in ogni caso, anche se hai bisogno di me, qui ci sono altre persone a supportarti: hai Ale, hai Gio, dannazione hai pure un fidanzato che ti possa coccolare ogni volta che ti senti triste, ti sembra poco?!" domando io cercando di sdrammatizzare la cosa, ottenendo una risata divertita da parte delle mie amiche.
"E anche gli altri ti staranno vicino, anzi staranno vicino a tutte voi" aggiungo subito dopo, switchando dall'italiano al coreano cosicché anche gli altri mi possano capire.
"Del resto non sto partendo in guerra, sto solo tornando in patria prima del previsto: potremo sentirci ogni giorno, voi mi racconterete i drama scolastici e io vi racconterò... beh, nulla, dato che a Catania non faccio mai niente di interessante" aggiungo io, ottenendo una risata da parte di tutti, che sanno quanto poco mi piaccia uscire e fare baldoria.
Bex mi guarda un po' rattristita, così come le altre ragazze che hanno gli occhi un po' gonfi per le lacrime.

"Inoltre non parto tra cinque minuti: abbiamo ancora una settimana davanti per poter passare assieme tutto il tempo del mondo, e poi recuperare quando tornerete in Sicilia" i ragazzi appoggiano la mia affermazione, sorridendo incoraggianti e consolando le mie amiche. Del resto, come ho già detto, non sto partendo in guerra: si, è doloroso lasciarle prima del previsto, ma fortunatamente avremo mille modi per sentirci e vederci e... la cosa mi rasserena.
Insieme al fatto che so che tutte e tre sono in ottime mani: mi fido di questi ragazzi e so che ci saranno per loro nel momento del bisogno, quindi non ho di che preoccuparmi.

Alessia's POV

Devo ammetterlo, vedere Rebecca così disperata mi ha fatto stare davvero male, non l'avevo mai vista in queste condizioni nei 5 anni in cui ci conosciamo. Sapevo che fosse legata a Giulia in modo particolare, ma non mi aspettavo che si sentisse praticamente come se la sua vita dipendesse da lei. Fortunatamente amu è riuscita a tranquillizzarla, tra tutte sembrava essere quella messa peggio dalla partenza della nostra amica. E in effetti, sappiamo quanto tenga a lei: da quando ci conosciamo, ogni qual volta avesse un problema, correva subito da Giulia e ne io ne Giorgia sentivamo il bisogno in intrometterci, in fondo se non veniva direttamente a parlare con tutte e tre un motivo c'era. Ma ora che Giuls non ci sarà più per un bel po', posso immaginare quanto sia difficile per lei.
Ad ogni modo non deve sentirsi del tutto sola: come ha detto Giulia, ha un sacco di persone qui ad appoggiarla, e in generale possiamo sempre guardarci le spalle a vicenda, quindi sono sicura che andrà tutto bene, nonostante una delle due mamme del gruppo se ne andrà.
E sono sicura che anche gli altri la pensino come me, faremo assolutamente in modo che Bex non senta troppo la mancanza di Giuls!

A questo punto ci abbracciamo tutte e quattro, come a voler sigillare quella promessa, e ben presto si aggiungono anche Flavia, Damiano e i ragazzi, facendolo diventare un bellissimo abbraccio di gruppo. Quello di cui gli altri non si accorgono però è il fatto che, una delle braccia che mi sta abbracciando in questo momento oltre a quello di ciato, è proprio quello di Jimin. Dannazione non avevo notato fosse così vicino a me, tanto ero preoccupata per quello che stava succedendo, quasi quasi mi ero anche dimenticata della sua presenza! Ma no, lui doveva fare capolino come un fungo e spuntare proprio nel momento meno adatto. Infatti per quanto io sia preoccupata in questo momento, non riesco proprio a far tacere il mio cuore che batte all'impazzata da quando ha sentito la presenza del ragazzo vicino.
Dannazione perché deve essere tutto così complicato? Non può fare così io mi sto vedendo con Jongin, con Jongin. Non può fare in questo modo! Altrimenti il piano 'Alessia cerca di dimenticarti per sempre di Jimin' fallirà e io, da brava vincente che sono, non posso affatto permettermelo. E poi è meglio che mi dimentichi di lui, che ora è felice con Geong Min: io sono solo d'impiccio, devo farmi definitivamente da parte e lasciargli vivere la sua vita.

Quindi mi muovo così da far sciogliere quell'abbraccio meraviglioso, che sarebbe potuto durare all'infinito ma che avevo bisogno di sciogliere, per allontanarmi dal ragazzo. Una volta a distanza di sicurezza dal biondo, mi volto verso la mia amica che ci sta guadando con occhi enormi e poco dopo la vedo inchinarsi in segno di scuse.

"Scusatemi se all'inizio ho reagito in maniera un po' esagerata, quella della partenza di Giuls è una brutta notizia per tutti ma io l'ho presa particolarmente male... vi ho fatti spaventare e preoccupare inutilmente, mi dispiace avervi fatti preoccupare" si morde le labbra e inizia a giocare con le unghia, tipico di quando è nervosa.
"Non preoccuparti Reby, sappiamo quanto sei affezionata a lei, è normale una reazione simile quando tieni tanto ad una persona. Infatti io non oso immaginare cosa succederà quando dovremmo tornare tutte noi in Italia" faccio io, lanciando uno sguardo veloce agli amici che ci siamo fatti qui in Corea, "ma saremo insieme, come lo siamo adesso. Siamo amiche da tanto tempo, ci daremo forza a vicenda e supereremo tuti gli ostacoli insieme" dice ciato sorridendo.

"E noi ovviamente proveremo in ogni modo a non perdere i contatti. Alla fine sarà solo per poco il tempo che finiamo tutti la scuola e possiamo decidere cosa fare in futuro, se voi verrete qua o noi verremo in Italia, ma in ogni caso saremo insieme. Ormai non possiamo più vivere senza le nostre principesse!" mi appoggia Tae, avvolgendo le braccia rispettivamente attorno alle spalle mie e di Giorgia: meno male che c'è lui a sdrammatizzare un poco la situazione, infatti almeno è riuscito a farci ridere tutti quanti, nonostante quei lunghi pianti.

"Esatto! E poi ragazzi dannazione, abbiamo detto che parto tra una settimana: possiamo organizzarci e cercare di passare del tempo assieme, così quando me ne andrò sarete così sature di me che mi butterete sull'aereo e mi direte 'CI VEDIAMO FRA 5 MESI ROMPISCATOLE!'" ridacchia Giuls, asciugandosi le ultime lacrime.
"Giusto, vero! Dobbiamo andare in quel posto dove sono stata per l'appuntamento con Hoseok, vi avevo detto che è stupendo!" esclama Giorgia, seguita da una mia risata entusiasta e un piccolo applauso: mamma mia, andare in quel palazzo è tipo il mio sogno più grande! Il mio adorato palazzo di Gyeongbokgung!

A questo punto si mettono tutti a fare piani per la settimana successiva, posti che amu vuole per forza visitare prima di partire e posti che i ragazzi ci consigliano di vedere.

Ad un certo punto vengo distratta dal telefono che mi squilla nella tasca, lo tiro subito fuori per vedere che il mittente del messaggio altro non è che Jongin, con cui ci siamo scambiati i numeri già da molto tempo. Ecco, il messaggio che non avrei voluto vedere così presto ma che in qualche modo mi aspettavo, è finalmente arrivato.

Ti va se uno di questi giorni usciamo insieme?

Oh beh direi che ormai è fatta, questo è il segnale che devo andare oltre Jimin. Lui si farà la sua vita felice con Geogn Min, e io la mia, con Jongin.
Sentendo il cuore che mi batte fortissimo, decido di rispondere subito al suo messaggio, chiaramente accettando la proposta.

Mia cara Alessia, da oggi inizia un nuovo capitolo nella tua vita, intitolato: Kim Jongin.

A/N= Okay si sono viva
Per prima cosa mi volevo scusare, dato che sono sempre meno presente qui e i capitoli escono a tipo ogni morte di papa... ma con lo studio e altri impegni chiaramente non riesco a stare troppo dietro alla fan fiction, vi prego di comprendermi.
Detto ciòòòòò sappiate che gli aggiornamenti saranno molto lenti, lenti ma ci saranno, e nulla... spero che questo capitolo, nonostante l'angst, vi piaccia.
Scusate ancora per le lunghe assenze </3

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