Blind Sight [TaeKook]✔︎

By Hananami77

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AVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI... More

Introduzione
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[45] *Yoonmin*
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[53] Our happy ending
~Epilogue~
*Taekook Special*

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By Hananami77

Jungkook 



Con sua somma sorpresa -e anche sollievo- si era abituato abbastanza velocemente alla sua nuova vita. Seppur non permanente, quella nuova condizione gli aveva insegnato molte cose che non credeva fossero parte del loro mondo.

O del mondo degli omega, semplicemente. 

Per esempio, la sua immane quanto scoraggiante voglia di cucinare per il suo alpha e vederlo mangiare con gusto con occhi sfavillanti stile gatto con gli stivali. Si era sempre chiesto come facessero Onew o Jin -ma anche gli altri omega- a non sentire il peso di stare in cucina per preparare pranzi e cene ad un consistente numero di lupi esigenti, eppure si era ritrovato lì in mezzo ad aiutare Onew se si voleva essere gentili- o a prendere ordini da Jin se si doveva dire la verità, in una pacata e tranquilla mattina invernale.

Non che tutti gli omega amassero cucinare, ma era abbastanza naturale dedicarsi a qualcosa di più pacato e meno irruento come gli allenamenti degli alpha e dei beta. 

Sentiva sulla schiena lo sguardo soddisfatto di Jin che, con gli occhi, studiava i suoi movimenti per sincerarsi che seguisse i suoi preziosissimi consigli. 

«Jungkook, muovi quel delizioso fondoschiena e controlla che la cipolla non si bruci!» esclamò Jin dal suo posto, tenendo tra le braccia un Hajoon tutto intento a stropicciare un foglio di carta da circa tre quarti d'ora, richiamando spesso l'attenzione del suo appa o dello tio Jojo trillando entusiasta di tanto in tanto per le sue opere artistiche indubbiamente originali.

Al suo ennesimo squittio, Jin gli diede un bacino sulla testa e si sporse verso di lui, «Cosa c'è, amore?» gli chiese tutto zucchero. Il bambino alzò il foglietto verso di lui per mostrarglielo con un sorriso orgoglioso.

«Da da! Una barchietta!» esclamò Hajoon. 

Jin fece un'espressione estasiata e battè le mani con entusiasmo. «Una barchetta?! Oh, mostra a papino questo aggeggio divino!».

Jungkook guardò inorridito nella sua direzione e Onew soppresse una risata camuffandola con un colpo di tosse. 

Non lo ha detto davvero gli disse Jungkook con l'agonia negli occhi. 

E invece credo proprio di sì...però era carina cercò di patteggiare Onew, provocando nell'altro omega uno sguardo come a dire "è inutile che lo difendi, era orribile" che l'altro percepì chiaramente -e sopprimere una risata fu proprio impossibile stavolta.

Come Jin continuò a ridacchiare con uno dei gemelli, l'ex alpha si protese verso Onew richiamando la sua attenzione con un sibilo.

«Ma chi glielo dice che questa cosa è estremamente imbarazzante?».

Onew ridacchiò ma fece spallucce, continuando a tagliuzzare la carota. «Non credo che ci sia qualcuno che tiene così poco alla sua virilità, Kook» commentò con divertimento.

Jungkook sembrò pensarci su per qualche istante mentre guardava la cipolla sfrigolare nell'olio bollente, annuendo poco dopo con espressione solenne. 

Effettivamente...

«JUNGKOOK!» urlò Jin facendolo sobbalzare visibilmente. Che diamine aveva fatto stavolta?!

«GIRI O NO QUELLA CIPOLLA?!» continuò a voce alta. Si issò con sguardo minaccioso e gli andò incontro, provocando un'ondata di panico nel soggetto della sua rinnovata ira; Jungkook sgranò gli occhi iniziò a muovere freneticamente il cucchiaio di legno nella padella, pregando tutte le divinità esistenti che la dannatissima cipolla non si fosse bruciata -anche se l'odore non era proprio promettente.

«L'ho girata lo giuro!» esclamò Jungkook, guardandolo con gli occhioni spalancati per sperare di smuovere a pietà l'altro.

Jin schioccò la lingua sul palato. «E allora perché è più nera dell'occhio che ti farò appena Hajoon si addormenterà?!» lo rimbeccò Jin. 

Jungkook deglutì sonoramente e mise il broncio.

«Non è il caso di arrabbiarsi, hyung. Su, alla fine è solo cipolla» intervenne provvidenziale Onew, abbandonando il tagliere facendogli "pat pat" sulla schiena e sorridendogli per cercare di smorzare le minacce di morte implicite scritte nelle iridi di Jin.

Quest'ultimo alzò gli occhi al cielo e incrociò le braccia al petto.

«Mandare in avanscoperta Onnie è un colpo bassissimo, Kook. Non posso arrabbiarmi con Onew, è troppo dolce» sbuffò quindi, scocciato che l'altro fosse troppo carino per poter alimentare la sua rabbia.

Come Hajoon iniziò ad avere gli occhi pesanti, Jin si allontanò per poterlo portare nel lettino vicino a suo fratello, molto più dormiglione di lui e già bello che andato da almeno un'ora.

Certo, prima di crollare aveva praticamente distrutto mezzo spazio comune, rotto un piatto e sbattuto la testa contro lo spigolo del tavolino di fronte la tv, ma tuttavia non era niente di diverso da quello che di solito si vedeva in giro da ormai più da un anno.

Onew riportò l'attenzione su di lui e prese il posto davanti ai fornelli, indicandogli di tagliare a striscioline il petto di pollo.

«Allora? Come stanno andando queste giornate da omega?» gli chiese come se nulla fosse, aggiungendo le carote sminuzzate al piccolo soffritto che stavano preparando, spostando -senza farsi vedere- pezzi bruciacchiati di cipolla passata a miglior vita.

Jungkook fece un mezzo sorriso e si asciugò le mani sullo straccio della cucina. «Meglio di quanto mi immaginassi. E' stato solo un po traumatico all'inizio, non tanto perché non ho più i muscoli, quanto per...tutto il resto. Ma Taehyung è stato molto gentile e comprensivo, la sua presenza è stata provvidenziale» ammise infine, arrossendo vagamente e facendo quello stupido sorrisetto che odiava.

Onew annuì velocemente e si alzò gli occhiali sul naso, comprensivo.

«Immaginavo, anche da come ne parlavi durante la transizione. Mi ricordo che quando compii diciotto anni, mi trovavo  in camera mia e stavo leggendo un libro di medicina tradizionale cinese, anche perchè sapevo già che sarei stato un omega. Sai no, niente tatuaggi, niente muscoli, niente zanne sporgenti nè pulsioni incontrollabili...».

Jungkook rimase in silenzio, attendendo che l'altro continuasse a parlargli della sua vita come se stesse raccontando una favola. In particolare, Onew non amava parlare del suo passato -ed era anche comprensibile- quindi che avesse iniziato lui l'argomento era quantomeno raro. 

«Essere omega ed essere maschi non è una cosa così semplice, neanche così comune a dire il vero. Solo il 4% di tutti i lupi è come noi. Siamo molto rari» ammiccò nella sua direzione e gli diede di gomito, sorridendogli apertamente. Gli occhiali giganti gli coprivano parte del viso e lo rendevano ancora più carino. 

Jungkook arrossì appena.

Già, effettivamente...Si sentiva un pò raro e speciale, soprattutto grazie a Taehyung. Lui sarebbe stato in grado di farlo sentire perfetto anche se un giorno si fosse svegliato con la testa montata al contrario, quindi la sua completa trasformazione non era stata eccessivamente traumatica. Prese a giocherellare odiosamente con il lembo della felpa di Taehyung, notando come quello fosse un tratto acquisito durante il suo essere omega.

Non lo aveva mai fatto e si odiava per questo.

E anche per l'imbarazzo che gli stava facendo bruciare le guance.

«Ho pensato ad una cosa» proruppe Onew, facendo un sorrisone di chi ha appena avuto l'idea dell'anno.

Jungkook lo guardò con le sopracciglia alzate ed un'espressione curiosa. 

«In realtà è stata un'idea di Jin hyung, ma credo sia una davvero buona idea! Sono sicuro che ne sarai entusiasta anche tu».

Ecco che la curiosità lasciò il posto ad una leggera esitazione. Se era stata pensata da Jin, allora c'era da preoccuparsi. 

«C-cioè?» balbettò, incerto. Onew mollò la presa sugli strumenti da cucina, se le asciugò sul grembiule e gli poggiò entrambe le mani sulle spalle, gli occhi accesi dall'eccitazione. «Una serata tra noi, senza nessun alpha di mezzo! Solo noi quattro e tanta cioccolata! Sarà fantastico!» esclamò tutto allegro, la gioia visibile perfettamente nelle iridi castane.

Solo che Jungkook non la vedeva esattamente nello stesso modo, soprattutto per la parte riguardante l'essere tutto fantastico.

Ecco, quella era una pessima idea.

«Onew...non credo sia una buona idea, insomma.. Jin è un pò curioso, n—».

Onew scosse la testa con convinzione. «Fidati, è un'idea davvero fantastica! Potremo parlare tranquillamente senza che nessuno ci interrompa o senza essere sentiti. Jin dice che deve darci dei consigli...».

A quel punto, l'omega si grattò la testa con fare imbarazzato, alzandosi gli occhiali sul naso nonostante le guance fossero tinte di una lieve sfumatura rosa che Jungkook mancò di interpretare.

«Di che tipo?» chiese, esitante.

«Non ne ho idea—oh! Serve della salvia, andresti a prenderne qualche foglia?» esclamò subito dopo, battendosi il palmo della mano sulla fronte e mettendo un broncio per averla dimenticata. Jungkook annuì e gli diede qualche pacca sulla spalla ai continui ringraziamenti che stava ricevendo, facendo un sorriso a mezza bocca per quanto Onew si stesse affannando per una cosa tanto banale.

Come da consuetudine, tirò su il cappuccio della felpa per non essere visto da nessuno. Non voleva che lo vedessero da omega, non tanto perché si vergognasse di esserne uno, ma perché non si sentiva perfettamente sé stesso in quelle vesti senza muscoli né potere alpha. Era sempre cresciuto con un corpo molto diverso da quello in cui attualmente risiedeva il suo io, quindi farsi vedere sotto una nuova ottica...gli stava un po' stretto, se così poteva dire.

Le piante aromatiche utilizzate in cucina si trovavano nel giardino dietro il quartier generale, raccolte e piantate in una specie di piccola serra che ne permetteva la crescita e la fioritura -se necessaria- oltre che la protezione da vari temporali o parassiti. Tuttavia, prima di aiutare in cucina non aveva mai effettivamente visto dove fossero sistemate le piante, quindi annusò l'aria alla ricerca della salvia.

Il suo olfatto non ingannava, e sorrise tra sé con fare soddisfatto nel momento in cui la trovò, prendendo a staccarne qualche foglia. Se ne portò una alle narici e la odorò, arricciando subito dopo il naso per quell'odore pungente e freddo, che non sapeva definire se gli piacesse o meno. Anche se l'odore era indefinibile, era certo che con il piatto che stavano preparando da quella mattina ci sarebbe stata divinamente, e non vedeva proprio l'ora di far assaggiare a Taehyung quelle piet—

«Uh~ chi abbiamo qui?».

Una voce che Jungkook non riconobbe venne seguita da un odore di terriccio, legno bruciato, foglie secche e altri odori poco familiari che si accavallarono a quelli delle piante davanti a lui. Aggrottò la fronte e si voltò con un sopracciglio arcuato verso le fonti di quegli odori.

Perchè erano troppi per appartenere ad un solo lupo.

Infatti, come si voltò, un gruppo di quattro ragazzi -che Jungkook capì immediatamente fossero alpha. lo guardavano con un sopracciglio alzato e uno sguardo divertito? 

Canzonatore?

Spiritoso?

«Avete bisogno di qualcosa?» domandò con voce monocorde, issandosi e alzando un sopracciglio nella loro direzione. Vero, era un omega adesso, ma aveva comunque un'attitudine da alpha e, soprattutto, non si faceva di certo intimidire da un gruppo di quattro giovani alpha appena diciottenni.

L'atteggiamento, l'ostentazione dei loro tatuaggi e il portamento da stronzetti viziati faceva presagire che fossero entrati da relativamente poco tempo nel regno dei lupi con il loro secondo genere.

Era quel tipo di atteggiamento che a Jungkook dava fastidio.

Enormemente fastidio. 

Uno di loro inspirò l'aria e fece un verso sorpreso e quasi di scherno, studiando Jungkook da capo a piedi con occhi affilati e curiosi, divertito.

«Allora è vero che il temibile alpha in realtà ha la figa!» esclamò quello, sghignazzando subito dopo con fare da vero idiota, seguito dagli altri tre che annuirono e lo guardarono per intero ancora una volta.

Jungkook schioccò la lingua sul palato a quelle parole e strinse i pugni, guardandoli in modo che, se solo fosse stato un alpha, lo avrebbe sicuramente reso intimidatorio.

Ma in quel momento non lo era troppo a causa del suo rango.

Però, fu soddisfacente vedere quei lupi cucirsi le labbra all'occhiata che gli aveva riservato. 

«Il fatto che io sia un momentaneamente un omega non ti salverà dall'essere preso a calci nel culo dal sottoscritto fino al confine se non sparite» sbottò Jungkook, duro.

I quattro scoppiarono a ridere e gli occhi di quello che doveva essere l'ideatore di quella idea davvero poco felice divennero rossi, un ghigno sinistro gli incurvò le labbra che si leccò con lentezza. Jungkook si odiò visceralmente per come un senso di disagio gli montò dentro, strisciandogli dentro fino ad annidarsi nel suo stomaco. Non si sarebbe mai abituato a quell'osticità che sentiva nel riuscire a fronteggiare un gruppetto di alpha, nè mai aveva sentito la voglia di riappacificarsi con quegli idioti rimpiazzare la solita voglia di prenderli a pugni per avergli parlato in quel modo.

Vero che era un alpha pacifico, ma c'erano le eccezioni.

Riusciva a mantenere il contatto visivo con quell'alpha senza sentire le ginocchia molli perchè lui non era un omega ordinario e perchè aveva avuto modo di "allenarsi" con il suo alpha per evitare che altri alpha potessero "avere un vantaggio" su di lui in quanto omega -e quindi momentaneamente più attaccabile. Se in un primo momento aveva sbuffato dicendo a Taehyung che non ce n'era bisongo...in realtà avrebbe dovuto ringraziarlo per averlo fatto.

«Ma adesso sei un omega, uno di quelli che si sentono superiori nonostante non lo siano affatto. Come ha potuto un alpha come te voler scendere di rango volontariamente?» rispose schifato quello, iniziando ad avvicinarsi con lentezza.

Jungkook arricciò il naso.

«Non ti avvicinare. Non voglio sentire il tuo olezzo sotto il naso, è disgustoso».

Il lupo non sembrò apprezzare troppo le parole di Jungkook, perché azzerò la distanza tra di loro in due falcate e gli afferrò un polso, ringhiandogli contro sommessamente. «Non permetto ad un omega di parlarmi così» sibilò, iracondo, e il secondo dopo un pugno perfettamente mirato gli atterrò sul naso. 

Jungkook gli mostrò i denti per puro istinto nonostante non avesse delle zanne pronunciate come quelle di un alpha, e strinse gli occhi fino a ridurli in due fessure strette ed arrabbiate.

«Non ti azzardare a toccarmi. Sei ancora parte di questo branco ed io sono il tuo fottuto alpha, che ti piaccia o no» gli ringhiò contro, guardando l'alpha a terra pulirsi il naso dal sangue con il dorso della mano, gli occhi illuminati dallo stesso colore vermiglio.

Quello si rialzò e fece una mezza risata. «Ma chi ti vuole come alpha, dopo che ti sei abbassato a tanto! Non sei altro che un patetico omega come tutti» sputò poi, e Jungkook vide perfettamente il momento arrivare.

Nonostante le sue abilità in combattimento fossero rimaste invariate, purtroppo non lo erano i suoi muscoli, quindi difendersi da quattro alpha che lo avevano attaccato non fu facile.

Per niente.

Venne sbattuto a terra da uno di loro; il capo picchiò contro il duro terriccio sotto di lui inducendolo a sibilare pr il male, i polsi gli vennero imprigionati ai lati della testa e la punta del naso passò sul suo collo. Rabbrividì dal disgusto e tirò una testata con tutta la forza che aveva all'alpha sopra di lui, che però non mollò la presa ma, anzi, gli diede uno scossone.

«Ora ci divertiamo un pò~» gli sussurrò quello all'orecchio, suadente.

Jungkook si dimenò e l'alpha gli lasciò una mano per intrappolargli il viso e stringerlo forte, ridendo soddisfatto di vedere il suo ex alpha così succube sotto di lui. Era divertente vedere come fosse bello poter sottomettere qualcuno, poterlo fare piegare al suo volere. Avere potere era eccitante, se lo aveva su un ex alpha, ancora di più.

Jungkook strizzò gli occhi e fece per ficcargli due dita nell'occhio ma, improvvisamente, il peso che lo schiacciava al suolo e lo bloccava in quella stretta svanì. Una leggera folata accompagnata da un fruscio e un tonfo gli scompigliò i capelli, e il ringhio che seguì lo convinse ad aprire gli occhi. 

Li spalancò oltremodo come riconobbe le spalle larghe ed i capelli rossi appartenenti a Taehyung troneggiare sull'alpha che lo aveva attaccato per primo; era livido dalla rabbia, ringhiava con tono gutturale mentre si frapponeva tra lui e quell'inutile lupo, scuoiandolo con il solo sguardo. 

Adesso gli occhi del lupo erano rossi, ma non contornati da scherno. 

«Come hai osato toccarlo» ruggì Taehyung, i pugni tremanti ai lati della sua persona erano inquietantemente stretti, le vene gli si erano gonfiate e gli percorrevano l'avambraccio e sembrava pronto ad uccidere.

Letteralmente.

Jungkook scattò in piedi e gli corse incontro fino a che non lo abbracciò da dietro, poggiandogli il viso sulla nuca e stringendolo forte. Calmati ti prego, non mi ha fatto niente. Sto bene glielo disse senza neanche aprire bocca, ma ispirò forte l'odore del suo alpha, sentendosi incredibilmente meglio e rinvigorito adesso che lo aveva vicino.

Taehyung ringhiò dalla rabbia.

Spostati Jungkook. 

Non glielo aveva ordinato ma il tono era stato perentorio abbastanza da far stringere le labbra a Jungkook e a desistere dal farlo ragionare.

Jungook sapeva -SAPEVA!- che Taehyung avrebbe dato di matto se avesse mai visto una scena del genere, e aveva sempre cercato di evitare di mettersi in situazioni scomode o pericolose. Certo, andare a prendere delle foglie di erbe aromatiche non era un'attività i cui rischi erano come andarsene in giro per il bosco, però allo stesso tempo lo aveva fatto per non creare quel tipo di situazioni.

Infatti, proprio come aveva immaginato, il secondo dopo che le sue braccia sparirono dal busto di Taehyung, questo si avventò come una furia contro l'alpha, saltandogli addosso con fare felino. 

Gli assestò il primo, il secondo, il terzo pugno con cadenza quasi sconcertante prima di incrementare non solo il numero ma anche la potenza di quei colpi. Jungkook notò che gli altri tre erano raggelati sul loro posto, osservando la scena completamente sconvolti e terrorizzati. 

«Lui è il mio omega, come hai osato toccarlo con le tue insignificanti mani» ruggì furiosamente Taehyung, colpendolo nuovamente dritto sul naso, la cui forma ricordava tanto un pomodo maturo schiacciato. 

Stava dosando solo in minima parte la sua forza, perchè quello era il massimo che riusciva a contenere. Fosse stato per lui, gli avrebbe staccato un arto alla volta per darlo in pasto ai corvi.

Jungkook trasalì a quelle parole e arricciò il naso, arcuando le sopracciglia con fare corrucciato e si allontanò di qualche passo, irritato da ciò che quella frase implicava. Taehyung si voltò verso gli altri tre alpha e gli mostrò i denti, atterrendoli ancora di più.

I loro guaiti impauriti non lo intenerirono, perchè Taehyung non li avrebbe lasciati andare.

Un pò come i felini con le loro prede, Taehyung aveva affondato le unghie nella carne delle sue vittime e niente avrebbe potuto distoglierlo dal farsi giustizia. 

Le loro preghiere e scuse non furono che benzina sul fuoco per la rabbia dell'alpha, che gli si avventò addosso ferendoli e tramortendoli quasi come se fossero pupazzi di pezza, perchè oltre ad aver toccato ciò che era suo, avevano commesso un altro grande errore.

Quegli stupidi alpha appartenevano a quella cerchia di lupi che pensavano di avere il mondo ai loro piedi solo perché fortunati ad essere nati con quel rango.

Avevano osato allungare le mani e dirgli stronzate cattive come se non facessero parte dei Red Velvet Moon, come se quello non avesse sentimenti, come se valesse di meno per aver preso una decisione difficile e da ammirare, non da screditare.

E poi, avevano commesso un ultimo, grande errore.

Sottovalutarlo. 

Credere che solo perchè cresciuto e perchè deciso a non seguire le orme di suo padre, Taehyung fosse diventato un alpha accondiscendente che li sgridava come si fa con i bambini.

«Taehyung! Fermati adesso, ne hanno avute abbastanza!» asserì Jungkook, avvicinandosi per poggiargli una mano sulla spalla come si rese conto che Taehyung non sembrava tanto intenzionato a fermarsi. Infatti, assestò altri due pugni ai mal capitati sotto di lui giusto per assicurarsi che non si sarebbero ripresi tanto velocemente e ringhiò profondamente con fare roco, facendo una smorfia di puro sdegno.

La rabbia gli ribolliva ancora dentro con una certa violenza, ma si issò e allontanò i capelli dalla fronte con un movimento secco del capo, arricciando il naso. Jungkook gli si piazzò davanti e gli afferrò il viso tra le mani per obbligarlo a sradicare gli occhi da quell'ammasso di spazio sprecato che erano quei lupi per, invece, concentrarsi su di lui.

Gli occhi rossi di collera di Taehyung si puntarono direttamente nei suoi, connotati da una profonda e calda nota dorata che però contenevano quel qualcosa che spinse Taehyung a muoversi come un automa. Ignorò il fatto che fosse praticamente ricoperto da schizzi di sangue, lo avvolse in un abbraccio soffocante e portò il naso sul suo collo, proprio sotto la mandibola, per poter percepire meglio il suo profumo.

Quell'intenso odore di cioccolato gli entrò dentro come una carezza, quella caratteristica fragranza dolce e avvolgente riuscì a calmare il suo spirito irrequieto per fargli riacquistare un po' di controllo che sembrava essere sparito perfino dal suo vocabolario. 

«Dimmi la verità: ti hanno fatto del male? Sono arrivato tardi?» sussurrò rocamente contro il suo collo, baciando dolcemente quel punto.

Jungkook sospirò e passò il naso più e più volte contro la sua spalla. «No, sto bene».

Taehyung si staccò dopo interi minuti passati a stringerlo e ispirare profondamente il suo odore, guardandolo negli occhi e scrutandolo per intero; le mani gli carezzarono le spalle ed i fianchi per sincerarsi che Jungkook fosse tutto intero. 

Come la sua analisi fu soddisfacente, gli diede un bacio leggero sulle labbra schiuse di Jungkook e rivolse nuovamente l'attenzione sui lupi ancora riversi a terra. Guaivano e rotolavano sul pavimento, tossendo sangue e sputando anche qualche dente.

Namjoon, Yoongi. Radunate tutto il branco ordinò Taehyung, perentorio. Jungkook sembrò capire le sue intenzioni perché schioccò la lingua sul palato.

«No. No Taehyung, lascia perdere».

Taehyung negò con espressione mortalmente seria.

«Non posso. Chiunque, qualsiasi altro omega poteva trovarsi nella tua stessa situazione, e non tutti hanno la fortuna di avere qualcuno che li aiuti quando gli alpha colpiscono in branco. È un comportamento inammissibile» tuonò senza alcun tentennamento nella voce profonda, quindi Jungkook strinse le labbra e guardò altrove.

Non poteva dargli torto ma...lo stava trattando come se fosse debole. In quel momento, sembrava un alpha concentrato solamente a proteggere la sua metà omega incapace. E lui non lo era.

Il suo orgoglio, in qualche modo, ruggiva ferito.

«E' una cosa che va fatta, zucchero. Ne riparleremo dopo» commentò infine. Si staccò di malavoglia dal suo corpo e andò verso i lupi afferrandoli per il bavero delle felpe, quindi uscì dalla piccola serra e avanzò con passo maestosamente dominante verso dove tutto il branco era stato radunato. Come videro Taehyung arrivare portandosi dietro come tre sacchi della spazzatura tre alpha -uno riusciva a ciondolare alle sue spalle pur non avendo praticamente più una faccia-  una serie di versi sorprese e guaiti interdetti si unirono al piccolo brusio appena creatosi. 

Tutti gli occhi si puntarono sull'alpha.

Come arrivò a pochi metri di distanza da tutti, lanciò i tre alpha al suolo, davanti a lui.

I tre erano delle maschere tumefatte e un ammasso di gemiti di dolore intenso che li colpivano ogni volta che il venticello gli sfiorava il viso.

«Questo» minacciò, «E' l'assaggio di quello che aspetta ogni singolo lupo che oserà insultare Jungkook per le sue scelte o per il suo aspetto». Strinse gli occhi verso la marasma di persone che lo guardava ad occhi spalancati e, se possibile, l'espressione divenne ancora più dura e minacciosa.

«Insultarlo, spintonarlo o aggredirlo solo perché momentaneamente omega è rivoltante; provare ad imporsi su qualcuno solo perchè ci si crede superiori è riprovevole. E' quanto di più meschino un lupo possa fare».

Taehyung abbassò gli occhi sui tre alpha che, proprio grazie al loro essere alpha, erano usciti dallo stato di incoscienza per poter arrancare aiutati dal meno malconcio del gruppo. 

«In questo branco, questo tipo di comportamenti svilenti e disonorevoli non sono ammessi. E non vale solamente per l'alpha Jungkook, vale per tutti. Chiunque oserà aggredire un omega, un beta o assumere atteggiamenti di disprezzo nei confronti di qualunque rango, se la vedrà con me» ringhiò quindi, stringendo gli occhi fino a farli diventare due fessure.

Il silenzio divenne quasi irreale attorno a loro, mentre Jungkook gli stringeva la mano e se ne stava a guardare fieramente i lupi parte del loro branco senza alcun timore.

Taehyung poi, abbassò gli occhi sui lupi che aveva tramortito.

«E voi, sacchi di merda, peggiore rappresentazione dell'essere alpha che possa esistere, non siete più parte dei Red Velvet Moon. Non voglio nel mio branco degli stupidi idioti che non sanno ragionare e pensano di essere delle fottute divinità solo per aver avuto la fortuna non meritata di avere sangue alpha» finì, palesemente schifato.

Non li ammetteva, quei comportamenti. Non erano giustificabili, nessuna forma di abuso o violenza lo era. 

Un brusio di mormorii sconvolti si librò nell'aria come il ronzare di uno sciame d'api, ma Yoongi, Namjoon, Jimin e tutti coloro che li conoscevano, che sapevano quanto Taehyung fosse poco avvezzo alla tolleranza di quegli atteggiamenti, lo guardavano con occhi pieni di ammirazione.

Perchè erano quelle cose a rendere Taehyung un leader, non un boss. 

Prima di voltare lo sguardo e andare via, lasciando che quei quattro inetti potessero strisciare come i vermi che erano, lasciò la mano di Jungkook e si voltò di nuovo verso la platea.

Si avvicinò lentamente ai lupi che rantolavano al suolo e gli occhi gli divennero nuovamente rossi per la collera. 

«E per farvi ricordare ancora più vividamente che essere spregevoli ed inutili siete, sarete sottoposti a castrazione chimica». Detto questo, voltò le spalle e andò via insieme a Jungkook, dando l'ordine a tutto il branco di tornare alle loro faccende e, ai suoi bracci destri, di preparare il tutto per ciò che aveva deciso. 

Non aveva pietà per coloro che abusavano o volevano approfittare degli omega, non era ammissibile, nel suo vocabolario, che qualcuno forzasse qualcun altro in quel modo.

E adesso, più di ogni altra cosa, voleva stare con Jungkook, sincerarsi che stesse bene e placare la sua voglia di scendere di nuovo giù e staccare la gola a morsi a quegli esseri. Scosse velocemente la testa e ancora più velocemente salì le scale, chiudendosi la porta della camera alle spalle e fermandosi solo quando Jungkook emise un verso sorpreso come lo strascinò verso il bagno.

Taehyung gli fece un sorriso accennato.

«Zucchero, sono coperto di sangue e tu non sei da meno grazie a me. Il minimo che possiamo fare è lavarlo via».

Jungkook annuì velocemente e si guardò la felpa,decretando che sì, Taehyung aveva ragione.

L'alpha si fece una doccia veloce con a fianco Jungkook -proprio come sempre- che però stavolta cercò di non far notare all'altro che l'acqua fosse un po' troppo fredda per i suoi gusti. Non sapeva perchè, ma le sue parole gli avevano messo dentro del tumulto che doveva sistemare senza però sapere come.

Ma l'alpha lo sembrò notare comunque, in particolare dal fatto che le labbra di Jungkook si erano appena tinte di una sfumatura un pò più purpurea e che tremava vistosamente mentre si passava il bagnoschiuma sul corpo.

Taehyung gli avvolse le braccia attorno alla vita stretta e gli diede un bacio sul collo. «Hai freddo?».

Jungkook arrossì ma annuì lentamente, era inutile negarlo, anche perchè la temperatura del suo corpo parlava per lui. Sentire il calore del corpo di Taehyung premuto addosso era qualcosa che gli mandava in corto circuito il cervello e desiderò tanto poter rimanere abbracciato in quel modo ancora per molto tempo.

«Bastava dirlo, non mi piace vederti tremare per il freddo. Vieni, ci facciamo un bagno caldo» sussurrò Taehyung contro il suo orecchio, intrecciando le loro dita e portandolo fuori dallo stallo doccia.

Come l'acqua della vasca fu sufficientemente calda, Taehyung fu il primo ad entrarci solo per poter fornire un appoggio su cui posare la schiena a Jungkook e affondarci tranquillamente. L'omega poggiò il capo sulla sua spalla e socchiuse gli occhi, posando le mani su quelle di Taehyung strette a lui.

Era una sensazione magnifica.

L'alpha iniziò a tracciare un sentiero di piccoli e leggeri baci che andavano da sotto l'orecchio fino alla punta della spalla, risalivano fino alla nuca e scendevano, di tanto in tanto lasciando qui e là morsetti che lo facevano mugugnare e ridacchiare.

Taehyung si fermò proprio dove c'era il suo morso, lo tracciò con la punta della lingua e prese a succhiargli leggermente la pelle, continuando nella sua minuziosa opera fin quando da Jungkook non si levò un piccolo gemito roco a labbra schiuse.

Le mani grandi di Taehyung si aprirono sul suo addome e lo carezzarono gentilmente, scendendo sui suoi fianchi ed infine sulle cosce, che tastò e massaggiò con pollici, beandosi della loro morbidezza.

Il corpo della sua metà tremò appena sotto quelle carezze gentili, reagendo con un pizzicore diffuso e gradevole che si irradiava dal luogo in cui le dita di Taehyung passavano fino ad ogni estremità del suo corpo.

«Tae~» soffiò, dimenandosi leggermente nella stretta dell'alpha. Si morse il labbro inferiore e arpionò la coscia di Taehyung.

«Dimmi ,zucchero» mormorò l'alpha contro il suo collo, passandoci sopra la lingua. 

Le mani di Taehyung risalirono lentamente fino al suo interno coscia, che prese a massaggiare con movimenti lenti e ma persistenti dei pollici, lasciandogli baci umidi sulla nuca o sulla spalla.

Jungkook squittì come sentì un brivido corrergli lungo la schiena a quanto Taehyung lo stesse tediando gentilmente senza alcuna fretta.

«Taehyung!» si lamentò con fare quasi supplicante.

Sentiva le dita dell'alpha sfiorargli zone piuttosto sensibili senza che però queste effettivamente venissero soddisfatte a causa del suo tocco non troppo persistente.

Ma Taehyung lo stava carezzando come si fa con le migliori opere d'arte, come quando ti assapori ogni curva di una statua che hai la possibilità di ammirare, con mani così esperte da farlo tremare ma al contempo rilassare contro il suo corpo. 

Jungkook chiuse gli occhi e portò ancora di più il capo all'indietro mentre Taehyung iniziava a dargli una serie di umidi baci sulla giugulare, sul trapezio, sulle scapole e sulle spalle. Le sue mani gli stringevano i fianchi fino a che le loro mani non si erano intrecciate, quasi a fargli assorbire ogni singolo attimo che stavano vivendo.

«Cosa ti rende così corrucciato?» sussurrò contro il suo orecchio. Jungkook arrossì senza una ragione.

«Niente...cosa dovrebbe esserci?» rispose, sospirando di contentezza e piegando il capo per farsi coccolare dalle labbra tentatrici di Taehyung. Una risatina roca gli si infranse sulla pelle e poi l'alpha gli poggiò il mento sulla spalla, dandogli un bacio sulla guancia. 

«Ti conosco meglio di quanto immagini e sono quasi certo che c'è qualcosa che ti turba». 

Jungkook sorrise a quelle parole e si allontanò giusto il necessario per voltarsi e guardare l'espressione confusa di Taehyung coglierlo, ma gli portò la mano dietro la nuca per coinvolgerlo in un bacio lento e travolgente. Mossero le labbra in sincrono per diversi minuti e, nell'intramezzo, Jungkook gli si era seduto a cavalcioni così da poter intrecciare le dita tra i suoi capelli e baciarlo ancora più profondamente. 

Quell'intensa sessione di baci appassionati e carezze tentatrici durò diversi minuti prima che Jungkook poggiasse la fronte contro la sua spalla per riprendere fiato e Taehyung la testa sul suo capo. 

«Dovrei chiederti più spesso cosa c'è che non va» commentò l'alpha facendolo sorridere.

«Idiota» brontolò Jungkook, mettendosi seduto sulle cosce dell'alpha e guadagnandosi da Taehyung un sorriso enorme. Subito dopo però, Jungkook gli pizzicò una guancia. 

«C'è solo una cosa che voglio chiederti».

Taehyung si rilassò contro la vasca, le mani poggiate sulle sue cosce e l'espressione curiosa.

«Tutto quello che vuoi».

Jungkook iniziò ad arricciare le labbra e poi a giocherellare con una ciocca di suoi capelli che gli solleticavano il dorso della mano. 

«Riguarda ciò che hai detto prima. Io sono un omega, ma non per questo motivo mi devi trattare come tale. Hai detto che ero il tuo omega, mi hai messo da parte come se fossi veramente un omega, ma...io sono sempre Jungkook e questo è uno stato transitorio. Rimani esattamente come sempre. Per favore».

Jungkook non sapeva se il suo discorso avesse avuto senso, ma sperò di sì, anche se aveva detto meno di un decimo di ciò che pensava.

Taehyung rimase in silenzio a guardare Jungkook mordersi il labbro inferiore e carezzargli con tocchi delicati i capelli per qualche attimo.

«Scusa».

Jungkook quasi non sobbalzò sulle sue gambe a sentire quell'unica parola venire pronunciata con tono roco e forte. Scosse la testa e Taehyung gli strinse le mani attorno alla vita.

«Non volevo metterti a disagio. So che sei sempre Jungkook, lo so perfettamente -credimi. Ma ho questo istinto che mi spinge sempre a volerti proteggere, a tenerti tra le braccia, che mi porta a pensare che sei dannatamente carino...anche il soprannome, zucchero, mi è venuto quasi istintivo. Appena tornerai alpha potrai prendermi a pugni per questo» fece un mezzo sorriso Taehyung, e Jungkook gli tirò un pugno sul petto che gli mozzò il fiato.

«Ehi! Avevo detto quando saresti tornato alpha!» protestò Taehyung, portandosi la mano sul petto con fare melodrammatico.

«Posso prenderti a calci nel sedere anche da omega» rispose a tono l'altro, salvo poi emettere un verso acuto come le mani di Taehyung gli solleticarono i fianchi.

«Taehyung!» si lamentò tra le risate Jungkook, muovendosi scompostamente su di lui.

Ma mentre Taehyung gli faceva il solletico, percepì un qualcosa risvegliarsi.

Alzò un sopracciglio nella direzione dell'alpha e questo fece un ghigno bastardo, muovendo appena i fianchi e mozzando il fiato di Jungkook, che strabuzzò gli occhi.

Però non riuscì a dare nessuno risposta, perché si ritrovò con le labbra troppo impegnate a ricambiare un bacio di fuoco e ad assecondare con i bacino un Taehyung decisamente attivo.








NDA: io vivo di Taehyung un po' geloso e di Kook patatone quindi vi prego di sopportarmi ancora un po' :')

La serata tra "omega" arriverà in concomitanza con un capitolo Taekook special chiamato "Hot as chocolate" che metterò per 'festeggiare' i 20k di BS quando li raggiungeremo e i 20k ormai trascorsi di Moh.

Grazie per aver letto questo capitolo, la questione del comportamento di Tae ritornerà in un'occasione molto particolare ;)

A presto <3

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