Blind Sight [TaeKook]✔︎

Por Hananami77

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AVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI... Más

Introduzione
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[45] *Yoonmin*
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[53] Our happy ending
~Epilogue~
*Taekook Special*

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Por Hananami77

Jungkook



«Posso sempre dimostrarti le mie parole». E per rendere il concetto ancora più esplicito, Taehyung si sporse verso di lui per baciarlo in modo sublime. 

Morbide e vellutate proprio come erano sempre state, ma con una punta di irruenza che lui apprezzava -fin troppo, a dire il vero-, Jungkook sentì le membra sciogliersi e la mente spegnersi. Portò una mano sulla sua nuca per avvicinarlo ancora di più, deciso ad approfondire quel contatto troppo piacevole per non essere gustato.

Quel bacio aveva una connotazione nuova che gli stava facendo attorcigliare le budella e il corpo fremere; baciare e stare vicino a Taehyung gli era mancato terribilmente, soprattutto durante quei momenti in cui si guardava allo specchio convincendosi che il suo cambiamento non avrebbe avuto l'effetto sperato. 

Ma adesso che le braccia di Taehyung gli si stavano avvolgendo ai fianchi per portarlo a premere sul suo corpo, i dubbi si andavano via via dissipando come nuvole di vapore, lasciandogli addosso solo una piacevole sensazione di caldo torpore all'altezza del petto e...tra le gambe?

Non ne era sicuro, ma sentiva un calore diverso tra queste che fece tremare ma, allo stesso tempo, mugugnare incoerentemente contro le labbra dell'alpha. Quest'ultime si muovevano sulle sue con lentezza, in un turbine di passionale condivisione di un momento tanto familiare quanto nuovo, marcate da quella nota dominante che Jungkook non aveva mai percepito così fermamente.

L'odore di Taehyung era perfino più forte di quanto ricordasse, che lo induceva a respirare affannosamente per quanto effetto avesse sui suoi ormoni.

Si issò sulle ginocchia e gli avvolse le braccia attorno al collo, piegando la testa e spalancando le labbra per lasciar scivolare la lingua che, con familiarità, si intrecciò con quella di Taehyung e la coinvolse in un bacio ansimato e sensuale.

Da un semplice sfiorare di labbra ad una passionale sequenza di baci via via sempre più profondi, la rinnovata intesa e le mani di Taehyung che gli vagavano addosso gli fecero divampare dentro un fuoco ardente difficile da domare. Affondò i denti nel labbro inferiore di Taehyung strappandogli un sonoro e roco gemito e guaì contro le sue labbra nel sentire le larghe mani dell'alpha strizzargli il sedere tondo. 

Per Taehyung, l'odore dolce ed intenso emanato da Jungkook era un pò come il canto delle sirene per Ulisse, capace di azzerargli le facoltà mentali e insinuare in lui la voglia di averne ancora. I piccoli e acuti gemiti che lasciavano le labbra dell'altro mentre se lo portava addosso, inoltre, erano degli incentivi a stringere la presa su di lui per ribaltare le posizioni.

Grugnì contro le sue labbra trovandosi esattamente tra le gambe divaricate di Jungkook, da cui provenne un suono sorpreso ed acuto per l'irruenza del gesto. Una bolla di eccitazione gli esplose dentro per come Taehyung divorava ogni suo gemito, baciandolo fino a togliergli il respiro e facendo scorrere la mano lungo tutto il suo corpo. 

Incredibilmente reattivo, Jungkook si contorse tra le mani di Taehyung come brividi di piacere gli si arrampicarono sulla schiena, spingendolo ad inarcarsi per approfondire il contatto.

Le mani vagamente ruvide carezzarono sapientemente la pelle dei suoi fianchi, la pizzicarono appena e proseguirono la loro lenta discesa fino alla sua coscia, che tastò con malcelato entusiasmo. Il corpo di Jungkook era morbido, tutto curve e dannatamente sensuale -non che si aspettasse diversamente, visto quanto fosse fottutamente fantastica la sua metà. 

La mano di Taehyung gli arrivò fino al retro del ginocchio e lo spinse ad avvolgergli una gamba attorno al fianco.

«Zucchero, ti sei forse dimenticato come mi piaccia avere le tue gambe attorno i fianchi?» mormorò contro le sue labbra Taehyung, reggendosi con l'altra mano per non gravare sull'omega.

Jungkook annaspò profondamente e ansimò sulle sue labbra, il suo corpo ebbe un profondo tremito che lo scosse da capo a piedi; si aggrappò alle sue spalle e reclinò il capo all'indietro come sentì la mezza erezione di Taehyung strofinarsi su di lui con un movimento secco ed inaspettato.

«T-Taehyung..» sussurrò leggermente affannato, la voce bisognosa senza aver ancora fatto nulla. 

Si vergognò a morte per essere sembrato così patetico per un bacio un pò più passionale e, per questo, sentì un moto di imbarazzo abbattersi sul suo viso colorandogli le guance di un intenso rosso. Diamine, era diventato una specie di ragazzina crisi ormonale! 

Si morse la lingua per evitare che una serie di parole -che non pensava il suo cervello potesse mai partorire- gli stavano per rotolare via dalle labbra schiuse, schiaffandosi una mano davanti la bocca.

Taehyung si accorse del disagio di Jungkook e non ci pensò due volte ad issarsi leggermente per passare il naso sulla curva della sua mascella, passando sulle ghiandole odorifere.

Non credeva di aver mai amato così tanto l'odore del cioccolato. 

Un gemito roco, capace di spedire i delicati ormoni di Jungkook  in orbita, gli impattò contro la pelle del collo, lasciando che le barriere mentali dell'ex alpha crollassero ed ogni suo cenno di contenimento cedesse. 

Taehyung sentì Jungkook iniziare a strofinarsi contro di lui con immane grazia e rafforzare la presa sui suoi capelli. 

Le guance erano ancora rosse ma i piccoli e sensuali gemiti che lasciavano le labbra piene e rosee di Jungkook gli smossero la voglia di renderlo suo. Di averlo in ogni modo esistente e di sentire il suo nome venire invocato ancora e ancora. 

Le gengive presero a dargli fastidio per colpa delle zanne che erano appena spuntate -aveva cercato di non farle spuntare così presto, ma era come voler spegnere un incendio con un bicchiere d'acqua- e diede una lunga lappata al collo di Jungkook.

Le mani di Taehyung gli afferrarono i lembi della felpa indossata quando lo aveva portato a letto e lasciò una lenta scia di umidi baci fino all'orecchio. 

Allontanò di malavoglia il viso per guardare Jungkook che, nonostante l'imbarazzo, lo osservava con occhi languidi e dorati. Si ritrovò a pensare che quel color oro si sposava perfettamente con i capelli sparsi sulla fronte, con quel rossore persistente e perfino con quell'annaspare alla ricerca di aria.

Taehyung si rimangiò il ringhio che gli stava risalendo in gola per evitare di atterrire il suo compagno, fermamente deciso a non replicare l'esperienza di poco prima, ma si leccò le labbra e gli sfilò via l'indumento.

Come Jungkook rimase a petto nudo e con solo i boxer addosso, i capelli gli ricaddero in modo scomposto sul viso e si sparpagliarono sul cuscino, il corpo fu scosso da un altro tremito e le labbra vennero catturate tra i denti. 

Si sentiva in balia del suo alpha.

Mai, mai aveva provato quel senso di totale appartenenza e sottomissione verso Taehyung, nonostante lo stare sotto e lasciarsi mordere implicava una sottomissione palese; si sentiva stordito dalla totale naturalezza della sensazione, quasi non potesse esimersi dal compiacere il suo alpha. 

Alpha che era sopra di lui con un'espressione a metà tra il "ti sto per fottere pure i sensi" e "lo vuoi anche tu?". 

«Jungkook, posso continuare?».

Per quanto stesse desiderando più di ogni altra cosa continuare ciò che stavano facendo, non gli era di certo sfuggito il nuovo atteggiamento di Jungkook, che si copriva il volto ogni tre per due, che sobbalzava ad ogni sfioramento e che gemeva agitandosi al minimo contatto tra le loro labbra.

Forse era stato un pò avventato, forse non era stata una grande idea "dimostrare" a Jungkook quanto niente fosse cambiato in quel modo

Un po' come era successo quando era diventato cieco, Taehyung aveva sempre preferito i fatti alle parole, aveva sempre creduto che erano quelli che contavano davvero e che, dimostrandole, le cose si potessero comprendere meglio.

Ma lui era lui, e Jungkook era diventato un omega.

L'incertezza negli occhi dell'altro fu sufficiente a convincerlo che non era proprio il caso di continuare, quindi gli baciò la punta del naso e gli sorrise.

«Non preoccuparti zucchero, c'è tempo per questo».

Jungkook sentì il cuore volergli uscire dalla gabbia toracica ed un calore confortante irradiarsi proprio nel petto. Il senso di strana devozione nei confronti di Taehyung lo portò a quasi scoppiare a piangere come quello fece per allontanarsi.

«No!» esclamò con il panico in gola, afferrandogli forte il bicipite per non farlo allontanare. Taehyung si bloccò e lo guardò senza capire.

«Kook, va tutto bene. Fammi andare a risolvere un certo problema e torno» e, dicendolo, gli fece l'occhiolino. 

Una vampata di calore lo attraversò di netto e ,se possibile, le ovaie gli esplosero per quanto fosse sexy l'alpha pur non volendo. Si morse le labbra e si mise seduto strofinando le gambe tra loro, tra l'imbarazzato e il combattuto. 

Puntò i suoi occhioni su quelli di Taehyung e battè le ciglia con fare seducente, gli occhi da cerbiatto diventati di una calda colorazione dorata.

«Chi ti ha detto di fermarti?». 

La voce di Jungkook era stata suadente e morbida come seta, soffiata in modo provocante e voluttuoso, che indusse Taehyung a deglutire sonoramente e schiarirsi la gola. 

Quel cambio di attitudine era stato...singolare.

Ma non potè negare che era riuscito a fargli montare dentro quell'immane voglia di sbatterlo contro il letto e marchiarlo come proprio. Il suo contenimento quasi andò a farsi benedire nel momento in cui Jungkook se lo riportò addosso, stravolta avvolgendogli entrambe le gambe attorno alla vita e strizzandogli il sedere tra le mani, beandosi di quanto fosse sodo.

Passò il naso contro le clavicole sporgenti di Taehyung inspirando profondamente l'odore dolciastro delle nocciole, quello pungente della menta e quello rassicurante della pioggia, guaedo contro il suo orecchio. 

«Non volevo interrompessi ciò che stavamo per fare. Ho voglia di te» gli mormorò con voce suadente, mandando in corto circuito i neuroni dell'alpha.

Taehyung si avventò sul suo collo e prese a succhiarlo avidamente per lasciargli estesi e purpurei segni del suo passaggio; Jungkook gettò il capo all'indietro mugolando sonoramente e strattonando la sua canotta in chiaro invito a toglierla. Le labbra esigenti di Taehyung si staccarono dalla sua pelle solo per permettergli il gesto, ma si avventò di nuovo su lui dandogli baci umidi sul collo, sulle spalle e poi sulle clavicole.

«Hai voglia di me, zucchero? E' così quindi?» grugnì roco contro la sua pelle. Jungkook rivoltò gli occhi all'indietro come la mano di Taehyung lo sfiorò proprio tra le gambe.

«Sì alpha, voglio te».

Taehyung stavolta non potè evitarsi di ringhiare profondamente, ma Jungkook non ne fu stranamente spaventato. Anzi, in risposta, emise un gemito alto come la lingua passò sul suo capezzolo sporgente, che era diventato estremamente più sensibile di quanto ricordasse.

Arcuò la schiena e strinse la presa sulle spalle di Taehyung, artigliandogli la pelle con le unghie. Ormai l'imbarazzo non era che un lontano ricordo, tutto preso com'era dal percepire la soffice ruvidità della lingua dell'alpha stimolarlo in quel punto sensibile che lo stava facendo bagnar—

Un secondo.

Bagnare?

Sgranò gli occhi come quella nuova sensazione di bagnato lo portò istintivamente a strofinarsi contro l'alpha, sentì il cuore accelerare come le labbra di Taehyung gli baciarono lo stomaco, scesero a mordicchiargli il fianco e poi—

Jungkook si costrinse ad alzare la testa e vide Taehyung guardarlo, in attesa.

Aveva il volto praticamente sopra la sua erezione, gli occhi tinti di rosso e le mani a stringergli le cosce, con i pollici massaggiava il suo interno coscia e sentiva di stare per esplodere per autocombustione. 

Sperò con tutto se stesso che Taehyung non avesse notato un dettaglio alquanto evidente e si morse il labbro inferiore. 

In realtà, l'alpha era perfettamente consapevole della macchia larga e scura in un posto decisamente insolito, ma aveva deciso di non dire nulla. «Questi credo che possiamo toglierli...no?».

Le dita affusolate giocherellarono con l'elastico dei boxer e Jungkook toccò una nuova sfumatura rossa annuendo mestamente, non sapendo neanche lui cosa aspettarsi da quel momento in poi.

Taehyung intuì i suoi pensieri e gli sorrise.

«Taehyung e Jungkook. Non dimenticarlo mai».

Le lacrime salirono agli occhi come sentì quelle parole, la voglia di baciarlo fu prepotente e si sarebbe lasciato andare ad una sincera commozione se non fosse stato che Taehung aveva appena dato una lunga ed umida lappata lungo tutta la sua erezione, dalla base alla punta, lasciando una lucida scia di saliva al passaggio.

Quantomeno le dimensioni non sono cambiate sospirò mentalmente sollevato Jungkook, guaendo forte come Taehyung inglobò totalmente la sua erezione, scendendo subito fino a far sfiorare il naso contro il suo pube.

Ah, le qualità di Taehyung erano proprio infinite, e Jungkook adorava che tra di loro non era davvero cambiato molto. Anzi, a parte lui, non era cambiato proprio niente.

Taehyung non aveva preteso che si sottomesse, non aveva preteso nemmeno che crollasse in ginocchio a succhiarglielo ma, anzi, era stato proprio lui a scendere e a dargli piacere, in un silenzioso apprezzamento del suo corpo. Non che si aspettasse che Taehyung lo trattasse come la peggiore delle puttane, ma pensava che una presa in giro e qualche battutina idiota l'avrebbe sicuramente sentita.

Invece, sentiva solamente quanto Taehyung lo continuasse a desiderare nonostante tutto.

Come però l'alpha pensò di preparare Jungkook, un dubbio atroce lo assalì.

E adesso? 

Fece scivolare dalla bocca l'erezione di Jungkook e questa ricadde con dolorosa pesantezza sul suo inguine, portandolo a gemere insoddisfatto e aggrottare le sopracciglia per il disappunto.

Si sentiva un idiota a comportarsi in quel modo, ma era più forte di lui. Voleva sentire Taehyung, voleva che lo riempisse totalmente e che soddisfacesse le sue membra trepidanti di attesa del suo gr—

«Jungkook?».

La voce roca e baritona di Taehyung lo convinse a riprendersi dalle sue turbe mentali a luci rosse e si issò sugli avambracci, faticando a concentrarsi sull'altro per quanto la mente fosse annebbiata dal desiderio.

Però, ci fu un dettaglio che catturò la sua attenzione.

Dubbio.

«C-c'è qualcosa che non va?» riuscì a tirare fuori, sentendo l'immane istinto di strofinare le cosce tra loro per alleviare il fastidio ed il lieve formicolio che lo disturbava.

Taehyung si leccò le labbra e scosse la testa. «No zucchero, solo che...ho una domanda».

Jungkook sentì la prepotente voglia di soffocare la sua metà con il cuscino. 

Gli sembrava forse il momento di fare domande?

Che poi, che diamine di domande potevano venire in mente in un momento del genere?

«In quale buco dovrei entrare?».

Jungkook diventò della stessa colorazione di una fragola e si portò le mani al volto per affondargli il viso, chiuse di scatto le gambe e le spalle si incurvarono davanti agli occhi attoniti e stupiti di Taehyung, che non aveva capito il perché di quella reazione.

Era una domanda lecita, non gli aveva mica detto nulla di male!

Vero?

Vedere Jungkook non riuscire neanche ad alzare il viso per guardarlo gli spezzò il cuore, quindi si arrampicò velocemente sul suo corpo e gli prese i polsi, provando a convincerlo nell'allontanare le mani dal suo viso e guardarlo. Ma forse, insieme al suo essere omega, Jungkook aveva anche sviluppato delle ventose, perché non riusciva a scollarle neanche applicando un pò di forza.

Taehyung aggrottò le sopracciglia, sentendo la necessità di prendere a testate il muro.

«Kook non imbarazzarti, per favore».

Ma quello scosse la testa e la affondò ancora di più nei palmi delle mani, emettendo uno squittio stridulo come Taehyung ne baciò il dorso. «Per favore zucchero, non fare così. Non volevo metterti a disagio, solo che ce n'è uno in più e non so se sei pronto a—».

Jungkook emise un verso strozzato in risposta, appallottolandosi su sè stesso per l'imbarazzo. L'alpha, dal canto suo, grugnì di frustrazione passando una mano tra i capelli. 

Dei santissimi, possibile che non ne azzeccasse neanche una a parole?!

«Jungkook».

Niente, quello non voleva saperne di scoprirsi, neanche di rivolgergli la parola in realtà, quindi non gli rimase nulla da fare se non avvolgere Jungkook nel lenzuolo e coprirlo per intero. Avrebbe atteso che l'imbarazzo andasse via stringendolo tra le sue braccia.

Si sporse verso l'interruttore e spense la luce, sospirando profondamente ed iniziando a coccolare Jungkook; in particolare, prese a giocherellare con alcune ciocche di capelli. L'altro si sorprese del gesto, e si sorprese ancor di più nel momento in cui Taehyung gli avvolse un braccio attorno alla vita e gli diede un bacio sulla tempia.

«Rilassati, Kook. Per favore, mi fai sentire come se volessi approfittare di te» sospirò pesantemente, scandendo il tutto con una mezza risata poco divertita.

Jungkook riemerse dall'ammasso di lenzuola e ci impiegò qualche secondo ad abituarsi alla scarsa luminosità della stanza. Taehyung aveva già chiuso gli occhi e aveva strofinato il naso tra i suoi capelli, ma col cavolo che lo avrebbe lasciato dormire così facilmente!

Allungò una mano verso di lui e gli pizzicò la guancia.

«Tae» miagolò.

Taehyung aprì un occhio.

«Mmm?».

Jungkook sospirò. «Mi dispiace. Sei arrabbiato?» mormorò, esitante. 

Taehyung scosse la testa. «No, non sono arrabbiato. Perché dovrei?».

Jungkook si guardò intorno, incerto sul da farsi o su cosa dire. 

«Non lo so...forse perché non abbiamo fatto niente?».

Taehyung prese un profondo sospiro e si mise a pancia all'aria. Alla mancanza di contatto, Jungkook tremò appena e strinse tra le mani il lenzuolo in cui era avvolto in stile bozzolo, ricercando il calore del suo compagno.

Il corpo del suo alpha era confortante.

«Non fa niente Jungkook. Il mio era solo un modo per dimostrarti che mi piaci comunque, a prescindere da quanti muscoli abbia o dal tuo rango. Saresti stupendo anche con dodici dita e quattro orecchie, ad essere sincero. Sai che non sono bravo con le parole, quindi ho pensato di dimostrarti quanto per me sia perfetto anche così. E comunque, mi dispiace se ti ho messo in imbarazzo, ma non volevo risultare avventato...si insomma, il corpo è il tuo, chiederti cosa preferisci è il minimo che possa fare».

Jungkook sentì una nuova bolla di felicità esplodergli dentro e arrivargli agli occhi, che divennero immediatamente lucidi come stava sperimentando l'ennesima sfaccettatura sconosciuta che illuminava Taehyung come il migliore dei diamanti.

Taehyung era così profondamente comprensivo nei suoi confronti, aveva sempre avuto un modo tutto suo di dimostrare le cose, soprattutto perchè non era mai stato di troppe parole.

Eppure...

Eppure nonostante quel discorso fosse stato un mero sussurro, quasi detto con tono esitante e con quell'espressione concentrata per poter scegliere le parole migliori che avrebbero potuto fargli dire le cose giuste senza mandare tutto a puttane, Jungkook si intenerì incredibilmente.

Gli si avvicinò e gli posò una mano sulla guancia, alzandogli il volto solo per catturare le sue labbra e baciarlo con lentezza. Non era un bacio da far perdere la testa, ma era sincero abbastanza da potergliela fare girare per quanti sentimenti contenesse.

Un braccio di Taehyung si riavvolse alla sua vita, avvicinandolo di nuovo a lui fin quando Jungkook non si districò nell'ammasso di lenzuola e gli salì sopra, a cavalcioni e con le gambe allacciate alla sua vita. I talloni colpivano il retro della schiena di Taehyung, adesso seduto e con entrambe le mani sul suo sedere, respirava sulle sue labbra e giocherellava con la sua lingua.

Le dita di Jungkook si intrecciarono ai suoi capelli e gli si strinse addosso, «Continuiamo da dove abbiamo interrotto, per favore» sussurrò l'omega, staccandosi appena da lui. Strofinò la punta del naso su quella di Taehyung e questo gli diede un bacetto sulle labbra.

«Sei sicuro?». Jungkook annuì con le guance rosse e scese con la punta delle dita a giocherellare con l'elastico dei pantaloni indossati da Taehyung.

«Sì. I-il primo comunque» sentì la voglia di essere inghiottito vivo dalle lenzuola, ma doveva dirglielo, Taehyung glielo aveva chiesto in modo esplicito. 

Voleva provare, e se non fosse andata bene...beh, avrebbero fatto nel solito modo di sicura riuscita.

Taehyung gli succhiò la pelle della spalla, mordicchiandola subito dopo. «Ottimo. Non coprirti zucchero, ti voglio vedere» respirò contro la sua pelle.

Jungkook abbassò il capo e gli sfuggì un ansimo. 

«Non vedo l'ora di sentirti di nuovo. Fai di me ciò che vuoi».

Gli occhi di Taehyung si scurirono e ribaltò immediatamente le posizioni, liberandosi velocemente dei suoi indumenti per lanciarli lontano e risalire sul suo corpo, non senza prima tracciare una scia di dolci e bollenti baci. Partì dal collo del piede, risalì sulla caviglia, assaggiò il polpaccio e ancora la coscia e l'inguine, indugiando sul suo stomaco e sui suoi fianchi. Il tutto, mentre le dita lunghe e affusolate gli tastavano le cosce, le massaggiavano con i pollici ed una gli strizzava il sedere.

Jungkook allargò gli occhi e li spalancò insieme alle labbra, artigliando le lenzuola tra le dita frementi come sentì due dita entrargli dentro in un modo completamente nuovo. Erano scivolate con particolare fluidità dentro di lui, procurandogli un'ondata di piacere intenso ed un dolore strano, un bruciore appena accennato ma non fastidioso.

I suoi tessuti sembrano più...elastici? 

Taehyung notò come Jungkook si irrigidì a quella nuova sensazione e come le gambe si muovevano appena quindi, mentre muoveva le dita con calma -assicurandosi che arrivassero in fondo senza fargli male-, tornò sul suo petto per stimolare la sua pelle con lente e sapienti lappate, il tutto con il solo intento di distrarlo e rendergli l'esperienza piacevole o quantomeno accettabile.

Jungkook emise un verso acuto e il respiro gli si mozzò. Le gambe gli tremavano per qualche ragione strana, ma l'odore di Taehyung era forte abbastanza da poterlo fare sentire al sicuro; gemette in modo più acuto e consistente come sentì le dita incurvarsi appena dentro di lui e uscire con fluidità. Si sentiva strano, umido, bagnato come non aveva mai provato, ma allo stesso tempo era alla disperata ricerca di contatto, quindi fece scorrere le mani sulla schiena dell'alpha, poi sui fianchi e passò i polpastrelli sull'incavo della pronunciata "v" in prossimità dell'inguine.

Le dita danzarono fino a che non si avvolsero attorno all'erezione che gli premeva addosso, gonfia e congestionata abbastanza da inumidirgli la pelle come fili trasparenti colavano su di lui.

Suoni rochi e soffocati dalla sua pelle risalirono tra le labbra di Taehyung e si unirono alla sinfonia dei suoi gemiti; mosse le anche per assecondare il movimento nel mentre che sfilava le dita da lui per issarsi e guardarlo negli occhi. I capelli scomposti, le labbra gonfie, le guance di un leggero colorito roseo e i gli occhi languidi mentre gli dava piacere... quello era forse uno dei panorami più erotici che Taehyung avesse mai visto.

Si avventò nuovamente sulle sue labbra e gli prese la mano, allontanandola dalla sua erezione nonostante fosse dolorosa e fastidiosa perchè non voleva venire in quel modo. No, si sarebbe prima assicurato di donare a Jungkook una "prima volta" con i fiocchi. Quello si contorse sotto di lui e mosse il bacino, facendo scontrare le loro erezioni e provocando gemiti ed ansimi soffocati in entrambi.

«Zucchero» chiamò quindi Taehyung, strofinando la punta della sua erezione all'ingresso della sua calda umidità. Lo sentiva umido e scivoloso contro di lui e questa cosa non fece altro che fargli avere un grande spasmo che lo distrusse da capo a piedi.

Si stava trattenendo, soffocando il suo essere alpha aspettando da Jungkook un via libera, un segno, un segnale, un qualsiasi accenno di assenso o diniego. Le braccia gli tremavano per lo sforzo e le mani artigliarono le lenzuola ai lati della testa di Jungkook.

Per grazia divina, gli venne dato il via libera con un cenno del capo. 

Jungkook si morse il labbro inferiore e gli avvolse le braccia al collo, mentre Taehyung si mosse con quanta più delicatezza possibile contando che non solo era un alpha, era pure un purosangue e con Jungkook era abituato ad andarci giù pesantissimo. Come la punta venne risucchiata dalla carne bollente dell'altro, costrinse i suoi occhi a rimanere aperti e guardare Jungkook. 

In passato era stato con delle donne, per cui la sensazione non era completamente nuova...se non fosse che la stava provando con Jungkook. E con lui, tutto diventava magnifico.

Continuò a farsi spazio tra le membra calde, umide ed accoglienti della sua metà che non distoglieva lo sguardo da lui, perdendosi l'uno nel mondo dell'altro in una muta contemplazione dei loro respiri accelerati e dei loro corpi che si incastravano con assoluta perfezione -anche se in modo diverso.

Come l'inguine di Taehyung toccò quello di Jungkook, l'alpha socchiuse gli occhi e reclinò il capo all'indietro, le labbra schiuse e brividi di piacere che gli si attorcigliavano addosso per l'intensità della sensazione di essere nel corpo della sua metà.

Gli era mancato, Jungkook. Gli era mancato tutto, perfino le unghie conficcate nelle sue spalle che gli stavano graffiando la pelle.

Un basso brontolio di piacere lasciò le labbra di Taehyung come Jungkook si mosse sotto di lui, aggiustandosi nella sua posizione e prendendo un profondo respiro.

«Tutto bene? Fa male?». 

Jungkook negò con la testa e Taehyung si chinò a lasciargli un bacio nell'angolo della bocca.

«Parla, zucchero. Voglio sentire la tua voce».

Un brivido di eccitazione passò nella schiena di Jungkook, che ansimò senza che neanche quello si muovesse.

«Non è poi così strano...puoi muoverti».

Taehyung gli diede un bacio e gli assestò la prima, sperimentale spinta. Sia Jungkook che Taehyung reclinarono il capo all'indietro, gli occhi dell'omega rotearono come Taehyung prese a muoversi con cadenza dentro di lui, sollecitando anche la sua erezione per aumentare il piacere e fargli perdere la lucidità.

Se ne aveva ancora. 

Come il pollice scivolò sulla sua punta, Jungkook contrasse involontariamente i muscoli addominali, stringendo Taehyung tra le cosce. Gli occhi dell'alpha divennero rossi, un ruggito risuono contro le sue labbra e Jungkook gli arpionò le spalle, piegando la testa per farsi mordere. 

Taehyung affondò le zanne nella sua pelle e tutti i freni mentali che si era posto si sciolsero, portandolo ad incrementare non solo la velocità ma anche la cadenza delle spinte. 

Per darsi maggiore leva, lasciò l'erezione di Jungkook e gli afferrò il retro del ginocchio per sollevargli la gamba; la rinnovata angolazione fece guaire Jungkook che ansimò a labbra spalancate. Portò una mano alla sua erezione per darsi sollievo e spalancò gli occhioni dorati per guardare con le lacrime incastrate tra le folte ciglia un Taehyung che —cazzo ma da quando era così sensuale? Da quando vedere gli addominali contrarsi ad ogni affondo del bacino, i muscoli delle braccia flettersi per reggersi e la lingua leccarsi sensualmente le labbra lo avevano eccitato così tanto?

Mentre guardava Taehyung e si perdeva nelle sue movenze, l'orgasmo lo colpì così inaspettatamente che si liberò sul suo addome con un gemito soffocato. Come venne, si contrasse attorno all'erezione in ondate spasmodiche che provocarono un ruggito alto e profondo in Taehyung.

Si sfilò da lui mentre Jungkook respirava affannosamente, gli occhi annebbiati e la mente confusa, perso nel suo piacere personale.

«T-tae?» chiamò comunque, issando la testa con ancora la potenza dell'orgasmo a smuovergli le viscere. 

Taehyung si issò sulle ginocchia e fece un ghigno; goccioline di sudore scivolavano lungo in suo petto, i muscoli erano contratti, i capelli scompigliati, la lingua che leccava sensualmente le labbra mentre troneggiava su lui e lo guardava con occhi rossi e lussuriosi, quelli capaci di far cedere le ginocchia.

Un ruggito soffuso e baritono gli risuonava nel petto largo e decorato da tatuaggi.

Jungkook ci impiegò qualche secondo a capire cosa avesse intenzione di fare, ma potè giurare che vedere Taehyung in quel modo gli fece venire voglia di gemere sommessamente. 

Non ci volle molto perchè, con appena due sollecitazioni, lo sperma di Taehyung gli schizzasse addosso, marchiando la sua pelle lattea arrivandogli fino al collo, tracciando rivoli bollenti che colavano sulle lenzuola. 

Taehyung ricadde su di lui, tenendosi issato con le braccia ma la testa era rivolta verso il basso, il respiro affannoso mentre cercava di ritornare presente a sè stesso. Jungkook posò una mano sulla sua guancia e lo coinvolse in un piccolo bacio prima di ricadere sul cuscino con gli occhi pesanti.

«Ho sonno, coccole» mugugnò, strofinando il naso contro il suo braccio.

Taehyung ridacchiò e gli diede un bacio sulla fronte. 

«Prima ci diamo una sistemata, poi coccole» rispose, provocando un mugugno di protesta di Jungkook che però si fece vezzeggiare dalle mani delicate di Taehyung, che lo avevano issato e portato in bagno, poi adagiato sulla parte di letto che non era stata intaccata dalle loro attività e lasciò che l'alpha lo stringesse.

Fece un piccolo sorriso prima di addormentarsi.

Essere omega non era poi così male.














NDA: Ammetto che ho tagliato tanti -tantissimi- dettagli in questa smut, ma è una quasi-smut perchè non è poi così esplicitamente esplicita (?). Essendo che gli omega hanno due buchi, avrei dovuto scrivere un qualcosa di mezzo etero e so che non è proprio roba che va giù a molti SOB :')

Scusate l'eventuale cringe—

A presto <3 

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