Blind Sight [TaeKook]✔︎

By Hananami77

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AVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI... More

Introduzione
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[53] Our happy ending
~Epilogue~
*Taekook Special*

[45] *Yoonmin*

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By Hananami77

~Orecchie e campanellini alpha~

Yoonmin



Jimin si passò una mano tra i capelli e spense la luce della cucina, dirigendosi velocemente verso la stanza sua e di Yoongi.

Che poi, ora che ci pensava...dov'era finito Yoongi?

Aveva saltato gli allenamenti con una motivazione abbastanza idiota ma che nessuno gli aveva contestato, e Jimin non lo aveva visto neanche a pranzo nonostante ormai la confusione regnava sovrana al quartier generale. Tutte le attenzioni, infatti, erano rivolte ai due nuovi arrivati in famiglia, i piccoli di casa, ovvero Seojun e Hajoon. I due piccolini erano degli amori di cuccioli e nonostante avessero solo pochi giorni, erano perfettamente distinguibili per i tratti somatici di Jin e di Namjoon, soprattutto a livello caratteriale. In  particolare, Hajoon era l'esatta fotocopia di Jin e non mancava mai di rigurgitare sulla spalla di Namjoon almeno due volte al giorno. 

La loro nascita era stata una ventata di vita e di gioia per tutto il quartier generale, e tutti -perfino Yoongi- ne erano rimasti stregati, facendo a gara per poterli prendere in braccio.

Ricordava ancora con profondo divertimento il battibecco che aveva avuto con il suo alpha su  chi dovesse tenere in braccio chi, sotto le proteste di Hoseok che voleva tenerli tutto il giorno in braccio neanche fossero i suoi cuccioli.

Aveva praticamente dovuto strappare di mano Seojun a Yoongi, che lo aveva guardato con gli occhi affusolati accesi dal divertimento mentre Jimin si lasciava stringere il dito dal piccolo cucciolo che mugugnava appena prima di addormentarsi. 

«Yoon? Sei qui?» chiamò quindi Jimin non appena fu dentro la stanza. Venne investito solamente dal buio e da un'odore appena accennato del suo alpha, quindi aggrottò le sopracciglia e accese la luce, guardando con sorpresa la camera vuota.

Ma dove diamine era finito Yoongi?

Che strano, Yoongi non sparisce mai pensò tra sé, portandosi una mano sotto il mento. Da quando era riuscito ad a ritornare sano e salvo dalla prigionia di Kim e Jeon, Yoongi non aveva più lasciato il suo fianco, allontanandosi giusto per quale istante e solo sapendolo al sicuro; era diventato anche più protettivo di quanto non lo fosse in passato -non che Jimin se ne lamentasse, lui adorava vedere Yoongi un pochetto geloso, ogni volta che succedeva era uno spasso e si ritrovava a ridacchiare come una scolaretta.

Scrollò le spalle e si tolse la maglietta insieme ai pantaloncini, dirigendosi verso il bagno con la certezza di trovarlo vuoto. 

Come aprì la porta, per poco non cacciò un urlo degno dei migliori film horror che Jungkook lo aveva costretto a guardare a mò di tortura cinese, perchè vide una schiena pallida e bianca rischiarata solamente dalla lucetta posta sopra lo specchio del bagno.

Come quella figura si accorse della sua presenza, sobbalzò e si voltò di scatto.

«Yoon! Vuoi forse farmi venire un infarto? Perchè non mi hai risposto?!» esclamò Jimin, portandosi una mano sul cuore per lo spavento.

Ma loro erano davvero dei lupi? A volte sospettava che fossero dei lupi un po' fasulli, visto che quelle scenette non erano propriamente rare.

«Potresti bussare la prossima volta» borbottò burbero Yoongi, ritornando ad asciugarsi i capelli con l'asciugamano come se nulla fosse successo.

Jimin alzò gli occhi al cielo e mise il broncio, andandogli vicino con le labbrucce leggermente sporgenti, in attesa che l'alpha si voltasse a dargli il solito bacetto di bentornato. 

Come le labbra sottili di Yoongi si posarono sulle sue, decisamente più carnose e morbide, un piccolo sospiro lasciò le piccole narici del beta e gli toccò adorante la schiena. La schiena di Yoongi era forse una delle cose che amava di più insieme alle sue labbra e ai suoi occhi. Non era un amore razionale, non sapeva neanche perchè, ma poteva affermare con salda certezza che era stato amore a prima vista. 

Dopo che i suoi occhi si erano posati sulle sue spalle e sul morbido solco della sua schiena, se ne era praticamente innamorato, ed era sicuro che niente avrebbe mai potuto avere in lui lo stesso effetto che gli faceva quella parte del corpo di Yoongi. 

La pelle era chiara e compatta, i tatuaggi che lo ricoprivano lo rendevano praticamente magnifico e ancora più sexy di quanto già non fosse, il suo corpo asciutto si modellava al suo con sublime perfezione. Averlo sotto le dita era una vera benedizione per Jimin, che fece scorrere le dita sulla sua pelle, adorante. 

Yoongi gli avvolse un braccio attorno alla vita e lasciò perdere l'asciugamano con cui si asciugava i capelli, che atterrò ai suoi piedi senza fare alcun rumore. L'alpha aprì un pò le labbra per tastare quelle di Jimin con la punta della lingua, affondandoci poi i denti a quanto fosse morbido. 

Quelle labbra carnose erano un attentato alla sua sanità mentale. 

Da Jimin partì un piccolo gemito come succedeva ogni volta che faceva quel gesto, quindi le mani del beta scorsero fino alle sue braccia e si arrestarono sulla sua nuca, dove si arpionarono per avvicinarlo ancora di più a sè e baciarlo profondamente. 

I loro corpi si toccarono e i loro respiri si fusero come Yoongi lo strinse a sè con un braccio, posando poi l'altra mano sul suo sedere per strizzarlo appena.

Il mormorio delle loro labbra si disperse nell'ambiente circostante, seguito poi da un grugnito roco partito dalla gola di Yoongi nel momento in cui Jimin succhiò la sua lingua. Lo sospinse contro la porta fino a che la schiena del beta non ci atterrò in un impeto di passione, le gambe muscolose ma snelle di Jimin si avvolsero alla sua vita e abbandonò la testa contro il legno dietro di sé sentendo Yoongi lasciare le sue labbra per scendere fino al suo collo.

Socchiuse gli occhi e l'alpha iniziò a tempestarlo di baci che circoscrivevano un'area particolarmente sensibile del collo dell'altro, passò la lingua sul segno dei sui denti suggendolo fino a provocare un brivido in Jimin ed un piccolo gemito.

«Yoon, devo fare la doccia» protestò il beta, e Yoongi ruggì infastidito contro la sua pelle.

«L'hai già fatta oggi pomeriggio. A meno che tu non abbia sguazzato nel fango, vai benissimo così» gli rispose, le labbra che sfioravano la pelle della gola mentre parlava. Jimin ridacchiò tirandogli una ciocca di capelli biondi e stringendo la presa sui fianchi del suo alpha.

«Ew, che schifo, sono tutto sudaticcio. Non voglio puzzare di cane sudato quando verrò a dormire» sbottò il beta, portando le sue piccole mani sul volto dell'alpha per fargli alzare il viso e incontrare i suoi occhi.

Gli occhi di Yoongi si scurirono e strinse i suoi fianchi, chiarendo la sua non collaborazione in quel piano poco allettante.

«Dopo...» sussurrò contro le sue labbra, leccandole lascivamente, «Dopo potremo continuare questa interessante e promiscua conversazione. Prima devo farmi la doccia».

Yoongi sbuffò in segno di protesta ma lo lasciò andare, dandogli un bacio sulla punta del naso. «Sei uno scricciolo troppo testardo per essere così piccolo». 

Jimin gli fece una linguaccia e ridacchiò sommessamente. «Ha parlato il gigante!» commentò, slacciando le gambe dai suoi fianchi, sorridendo ancora più ampiamente sentendo Yoongi emettere in risposta una risatina, seguita dallo scuotere della testa. 

«Ti aspetto, non metterci troppo come tuoi solito».

Jimin annuì velocemente e lo cacciò via dal bagno, non prima di avergli dato una strizzatina al sedere perchè perchè no. Il beta era fermamente convinto che le toccatine di culo non erano mai troppe.

In realtà, per quando Jimin aveva finito di fare la doccia, erano passati più di venti minuti; per quando uscì dal bagno ne erano passati altri dieci, otto dei quali spesi ad asciugare i capelli e due nel cercare i boxer che, anche se sapeva non gli sarebbero serviti, erano comunque utili.

Odiava sentire dondolare le cose in mezzo le gambe.

«Yoon, ho fatto il prima che ho potu...to».

Si guardò intorno come se vedesse la sua stanza per la prima volta, ed effettivamente non aveva mai visto la loro stanza illuminata solo da lampade led tonde poste agli angoli della camera, i cui caldi bagliori si estendevano fino al letto dove un Yoongi particolarmente interessato a guardare il soffitto lo attendeva. 

A cosa doveva quell'atmosfera quasi romantica? Di solito era lui che passava intere giornate a ricordare a Yoongi le varie ricorrenze chiamatesi anche mesiversari che lui amava festeggiare sfornando dolci e sfruttando i servigi di un esemplare di Yoongi particolarmente voglioso che gli faceva -ogni volta- dimenticare il motivo per cui non aveva voluto mangiare i suoi biscotti. 

«Ti avevo detto di fare presto, scricciolo» iniziò Yoongi, facendogli arricciare il naso e scrollare le spalle. 

«Ho fatto comunque prima di Jin, questo vorrà dire pur qualcosa» rispose come se nulla fosse, chiudendo la porta del bagno e andando verso il letto con fare guardingo.

C'era un'atmosfera strana quella sera, una sorta di inspiegabile tensione ed aspettativa che aleggiava tra di loro che Jimin faticava a capire a cosa fosse dovuta, ma che percepiva fin dentro le ossa.

«Ma è successo qualcosa che non so? Mi sembra tutto un po' strano» ammise il beta, dando voce ai suoi dubbi. A parte quelle due piccole lampade led, nella loro stanza non era cambiato niente, eppure sembrava che tutto fosse diverso.

«Niente di particolare, vieni» gli rispose semplicemente l'alpha, battendo la mano sulla parte di materasso vuota.

Al movimento, un tintinnio mai percepito arrivò alle orecchie curiose di Jimin, che si guardò intorno alla ricerca della fonte di quel suono. I suoi occhi si abituarono alla penombra abbastanza velocemente e si posarono immediatamente su Yoongi, disteso sul letto con un lenzuolo a coprirgli giusto lo stretto indispensabile e...

Il cuore accelerò i battiti e sentì il sangue fluire velocemente alle sue guance, che adesso bruciavano intensamente. 

Yoongi gli lanciò un'occhiata di sbieco senza dirgli nulla, limitandosi solamente a fare un altro cenno per indicargli di avvicinarsi. Jimin si arrampicò velocemente sul letto con il cuore che gli batteva in modo poco salutare nel petto; adesso che era più vicino, gli occhi viaggiarono sulla figura del suo alpha e si illuminarono di qualcosa di inspiegabile, sentendo poi una vampata di calore coglierlo.

Non riusciva a credere ai suoi occhi, aveva smesso perfino di battere le palpebre per paura che fosse un sogno.

Un bellissimo e fantastico sogno.

Però quella era la realtà, e come tale doveva fare qualcosa per evitare che Yoongi continuasse a guardare alternativamente lui e la finestra come se fosse pronto a gettarsi di sotto da un momento all'altro. 

Allungò una mano tremante d'emozione con lentezza fino a sentire sotto le dita la morbidezza del tessuto in raso e la ruvidità del merletto che adornava i polsi di Yoongi, quindi rialzò lo sguardo su un alpha che non era più impassibile come suo solito.

Infatti, lo sguardo imperturbabile che cercava di rimanere tale cozzava con i fiocchetti rosa su cui erano apposti dei simpatici campanelli dorati che tintinnavano ogni volta che l'alpha si muoveva. 

«Hai anche le orecchie» sussurrò Jimin quasi in trance.

Yoongi si morse la guancia ma non disse nulla.

Mentre attendeva che il beta uscisse dal bagno, infatti, aveva indossato le orecchie di peluche nere con tanto di fiocchetto rosa e campanellino dorato, agganciandole ai capelli e riuscendo nell'impresa solo al terzo tentativo; ai polsi e al collo aveva quei graziosi nastrini di raso neri contornati da pizzo del medesimo colore che sapeva che a Jimin sarebbero piaciuti.

Il beta gli aveva sempre detto che avrebbe tanto voluto vederlo, almeno una volta nella sua vita, nei panni di un gattino sexy, e chi era lui per non soddisfare tale fantasia?

Certo, il suo animo alpha piangeva in un angolino per quanto si sentisse ridicolo con quelle cose addosso, ma se ciò stava a significare vedere un Jimin dagli occhi sfavillanti e le guance chiazzate di rosso gattonare verso di lui per sfiorarle con mani leggere, beh...

Ne era valsa la pena.

«Yoongi?» chiamò Jimin con voce che tremava dall'emozione, gli occhi allargati in due grandi biglie lucide di ammirazione e adorazione. Il suo cuore batteva veloce come le ali di un colibrì mentre guardava per intero quello che era, chiaramente, l'amore della sua vita.

Yoongi alzò le sopracciglia e storse le labbra. «Sì, scricciolo?».

Jimin si morse le labbra e prese a giocherellare con le sue dita, rosso fino alle orecchie. «Potresti miagolare?» gli chiese quasi supplicandolo. 

Sporse il labbro inferiore fino all'inverosimile ed alzò gli occhioni grandi e speranzosi su di lui, la preghiera che Yoongi gli dicesse di sì stampata a lettere giganti sul suo viso. 

Yoongi voleva morire.

Morire dall'imbarazzo, morire sotterrato, morire inghiottito dalle lenzuola o soffocato da qualche cazzo di campanellino che avrebbe ingoiato di li a poco.

Doveva miagolare?

Lui, un alpha, doveva miagolare?

Lo stai facendo perché lo ami, vale per quella volta che hai dimenticato di togliergli il bavaglio sospirò tra sé, afflitto e completamente costernato da sè stesso per quanto fosse debole quando si parlava del beta. Strinse le labbra e sentì le guance riscaldarsi per ogni secondo che passava fino a che fu sicuro che avesse toccato il colore dei capelli di Taehyung. 

«Miao».

I campanellini tintinnarono come si mosse scompostamente sul suo posto, portando una mano a coprirsi parte del volto per quanto volesse gettarsi giù dal balcone piuttosto che continuare a sentire quell'imbarazzo che non aveva mai provato prima di allora.

Mai.

Jimin si chinò su di lui arricciando il naso con fare emozionato, lasciandogli un bacio a fior di labbra e premendosi addosso al corpo del suo alpha coperto solamente da quel dannato lenzuolo -che presto avrebbe fatto compagnia ai suoi vestiti sparsi sul pavimento. 

Le mani calde di Yoongi si posarono sulla sua schiena e le labbra si mossero sulle sue, allargandole, il tutto contornato da quel tintinnio dei campanellini che scampanellavano ogni volta che le mani gli carezzavano le scapole e gli strizzavano il sedere. La ruvidità del pizzo passava sulla pelle delicata di Jimin, le mani del beta sfioravano il choker in velluto al suo collo.

Il beta, in realtà, non aveva ancora capito che quella era la sua serata.

Era quella serata che aspettava da una vita e che aveva silenziosamente richiesto diverse volte, aiutato anche un pochino da Taehyung.

E Yoongi ci aveva pensato attentamente, al regalo da fargli per festeggiare insieme i loro sei mesi insieme. Non che a lui importasse molto di quelle ricorrenze, ma Jimin -a quanto aveva imparato a sue spese- sì, e quindi era stato un buon momento per poter realizzare il sogno del suo fidanzato beta, che in quel momento gemeva appena sopra di lui come le loro labbra si fondevano e le lingue si cercavano.

Jimin gli si sedette sopra a cavalcioni e passò le mani sul busto del suo fidanzato, beandosi dei muscoli affusolati e passando i pollici sui suoi addominali più e più volte come se fossero i tasti di un qualche strumento musicale. Separò appena le loro bocche e gli leccò le labbra sottili, schiuse e più rosee del solito.

«Ho in mente un modo delizioso per ringraziarti di questa sorpresa» gli mormorò sulla pelle, passando il naso sulla sua mascella. 

Lo schiocco di disappunto della lingua di Yoongi sotto di lui lo colse di sorpresa; si issò posando le mani sui suoi pettorali e piegò il capo di lato, mettendosi seduto su di lui con un sopracciglio arcuato.

Le mani di Yoongi si posarono sui suoi fianchi per massaggiarli con i pollici e ghignò della confusione del beta.

«Scricciolo, hai capito che serata è questa?» gli chiese con voce roca, e Jimin, per tutta risposta, mosse circolarmente le anche provocando un sibilo da parte dell'alpha, che gli lanciò un'occhiata intensa e colma di significato. Se il beta avesse continuato a tediarlo in quel modo, il suo intero piano rischiava di andare in frantumi perché la sua erezione sarebbe accidentalmente scivolata nel corpo del beta.

«Una serata sicuramente particolare» annuì Jimin con fare ammiccante, mordendosi le labbra carnose e lanciandogli un'occhiata languida.

Gli occhi si illuminarono di azzurro come Yoongi mosse il bacino strofinandosi contro di lui, tediandolo come era solito fare.

«Stasera è la tua serata, dovresti approfittarne».

Jimin quasi non sobbalzò a quelle parole e lo guardò come se stesse scherzando, così sconvolto che fermò il movimento rotatorio del suo bacino e spalancò le labbra. Aveva capito male? Aveva sentito veramente quelle parole uscire dalle labbra d'oro del suo fidanzato?

«Quindi...» sussurrò, in modo così basso che stentò perfino a sentirsi da solo. Yoongi alzò gli occhi al cielo con un piccolo ghigno ad increspargli le labbra, sapendo perfettamente che doveva essere lui a smuovere il suo scricciolo se voleva che il suo piano mentale trovasse applicazione. 

Si issò fino a mettersi seduto e fece una smorfia allo scampanellio, ignorando il prurito infernale che sentiva ai polsi con quei cosi e catturò di nuovo le labbra carnose con le sue, coinvolgendo Jimin in un bacio da capogiro. Il beta intrecciò le dita tra i suoi capelli mugugnando contro le sue labbra e lasciò che l'altro ribaltasse le posizioni; adesso, a stare a cavalcioni su un estasiato quanto entusiasta Jimin era Yoongi.

Il beta sentiva di poter piangere per la felicità. Non poteva crederci.

Stava per toppare con Yoongi? Seriamente?

Yoongi imitò il suo movimento di poco prima, sfregandosi su di lui e mostrandosi in tutta la sua prestanza. Il lenzuolo era ormai passato a miglior vita, un pò come stava per succedere a Jimin, che si riprese quasi immediatamente e portò le mani sul suo viso per carezzargli le guance tonde e rosee con i pollici. 

Lo baciò intensamente, respirando in modo affannoso contro di lui come le lingue si intrecciarono e le mani si cercarono, una scarica di adrenalina lo colse e gli passò sulla schiena, quindi spinse la lingua dentro la sua bocca con irruenza, lasciando che vezzeggiasse quella dell'alpha e ne assaporasse il gusto.

La succhiò subito dopo e la leccò sensualmente, passandogli le mani sulle gambe per poi sfregare i pollici contro l'interno coscia dell'alpha fino a che da questo non si levò un piccolo gemito roco.

Yoongi grugnì come i denti affondarono nel suo labbro inferiore e Jimin si staccò, sorridendogli.

«E allora, se proprio vogliamo fare le cose per bene» le labbra che lambivano gentilmente la pelle delicata del collo di Yoongi, «Direi che di questi ne hai avuto abbastanza».

Yoongi si sorprese di come Jimin gli sfilò via le orecchie, gli sbottonò il choker e i polsini e li lasciò cadere con un ultimo tintinnio sul pavimento.

L'alpha aggrottò le sopracciglia e lo guardò senza capire. «Non ti piacevano?».

Jimin scosse la testa e gli avvolse un braccio attorno alla vita, proprio come era solito fare Yoongi a posizioni invertite. Era bello potergli mostrare finalmente quel suo lato un po' più fermo e protettivo che Yoongi non gli aveva mai dato modo di manifestare.

Era vero, lui era sempre stata la parte più sottomessa della coppia, quella più remissiva ed anche quella più docile, ma era comunque un beta e aveva dentro di sè un lato più forte ed irruento che veniva fuori spesso, anche se non tanto quanto gli alpha. Voleva dimostrargli tutto l'amore che provava anche attraverso quei gesti, voleva farlo stare bene tanto quanto Yoongi faceva con lui. 

«Mi piacevano tantissimo, ma visto che è un momento così speciale...volevo che ti sentissi a tuo agio. E so che con le orecchie non lo eri» ridacchiò Jimin contro la sua pelle, dandogli un bacio umido che provocò uno schiocco lascivo direttamente sulla sua gola.

Yoongi sentì l'inspiegabile bisogno di sparire dalla circolazione, eppure aveva apprezzato quella piccola accortezza. Per sopprimere quella strana sensazione, prese a tempestare il collo e la mandibola del beta di baci mentre sospirava come Jimin aveva preso a succhiargli il collo, portando le sue mani a scivolargli sulla schiena, sui fianchi e poi a strizzargli il sedere.

Yoongi sobbalzò e annaspò nel bacio, quindi strappò via i boxer di Jimin e sentì un gemito partire da quest'ultimo come prese a strofinarsi su di lui provando a dare solo un parziale sfogo alla sua voglia di dominare. 

Era pur sempre un alpha, era nella sua natura prendere il controllo.

Ma quella era la serata del suo scricciolo, quindi non fece altro che far scontrare gentilmente le loro erezioni in piccole e lente frizioni che ebbero la capacità di far gemere rumorosamente Jimin e grugnire egli stesso contro il suo orecchio.

Il cervello di Jimin si spense a quei suoni lascivi direttamente nel suo timpano e gli si avventò addosso, facendo sdraiare di schiena Yoongi che si ritrovò con Jimin addosso che lo guardava con occhi velati di desiderio ma gentili.

Come sempre.

Passò una mano di nuovo sulla sua gamba fino ad afferrargli il retro del ginocchio per spingerlo ad avvolgerla attorno ai fianchi.

Yoongi fece un sorrisetto per quello slancio che non gli era dispiaciuto, quindi avvolse entrambe le gambe alla sua vita e attese la prossima mossa con palpitante aspettativa, inumidendosi le labbra nell'attesa.

Adesso che i loro bacini erano a contatto, le loro erezioni non facevano eccezione, quindi Jimin diede una sperimentale spinta che fece sibilare Yoongi. L'alpha portò la testa all'indietro come sentì la sua pelle sensibile venire sollecitata gentilmente dalle spinte mirate ma lente del beta, che era tutto intenzionato a fargli ricordare quella sera come una serata indimenticabile. Ma non perchè era stato sotto, ma perché gli avrebbe mostrato quanto amore provasse nei suoi confronti.

«Scricciolo» sussurrò quindi Yoongi come sentì le dita di Jimin danzare sul suo addome e arrivare a toccare la sua punta umida. Le dita di Jimin si avvolsero attorno alla sua pelle bollente e sensibile, stringendolo appena e passando il dito sulla sua fessura applicandogli un pò di pressione. Yoongi socchiuse gli occhi e un profondo gemito roco gli raschiò la gola afferrandogli il bicipite con presa ferrea. 

Jimin prese a muovere la mano applicando particolare pressione nei punti che sapeva all'altro piacessero, abbastanza da farlo rilassare e perdere in un peccaminoso mondo fatto di gemiti ed ansimi, dove Jimin sentiva le vene sotto le dita e lo vezzeggiava mentre gli lasciava tanti succhiotti sulle clavicole. 

Yoongi portò una mano dietro la sua nuca e fece scontrare le loro labbra, lasciando che Jimin lo viziasse mentre le lingue lottavano, sorprendendo il beta per come si stava guadagnando quei gemiti rochi e accennati da un insolitamente chiacchierino alpha.

Yoongi non era un tipo particolarmente vocale a letto, anzi, erano più le volte in cui godeva in silenzio, ma quella sera sembrava essere tutto diverso.

«Dov'è il lubrificante?» sussurrò Jimin contro il suo mento, e Yoongi indicò con un cenno del capo il comodino, guardandolo con occhi persi e vacui.

Jimin si sporse per prenderlo e ne versò una generosa quantità sulle dita per scaldarlo, stando attento alle reazioni di Yoongi. Quello si irrigidì istantaneamente e notò un lampo rosso passare negli occhi sottili dell'alpha, inducendolo a bloccare i suoi movimenti. 

Jimin si morse il labbro inferiore con fare incerto.

«Sei sicuro di volerlo fare?» chiese quindi, il cuore in gola per un possibile ripensamento.

Yoongi alzò un sopracciglio e si leccò le labbra.

«Ho forse l'aria di qualcuno che vuole tirarsi indietro?».

La risposta tipica alla Yoongi lo fece ridacchiare e sospirare di contentezza.  Gli si avvicinò e gli baciò il ginocchio, scuotendo la testa subito dopo con fare divertito.

«E allora allarga le gambe, alpha». 

Yoongi ringhiò e resistette all'impulso di sbatterlo sotto di sé per fare spazio a Jimin tra le sue gambe; con un'accuratezza davvero estrema, l'altro passò il polpastrello proprio nel centro del suo corpo, facendolo sussultare per la poca familiarità con il gesto.

«Un pò di pazienza» bisbigliò Jimin, dandogli piccoli baci sul petto. Inserì l'indice e Yoongi strizzò gli occhi, arricciando il naso alla sensazione e mostrò i denti.

Era dannatamente strano. Come faceva ad essere così piacevole per il beta? Che fosse strano lui?

«Lo so, è un po' strano all'inizio». Jimin diede voce ai suoi pensieri, scendendo con le labbra a lasciargli un bacio nell'interno coscia. Yoongi strinse i denti e si mosse appena sotto di lui, sentendo come il primo dito di Jimin gli scavasse dentro e si muovesse con movimenti leggeri, curvandosi appena dentro di lui.

Tempestò di baci il suo interno coscia e Yoongi strizzò gli occhi come le dita divennero due.

Sibilò di nuovo e Jimin si bloccò.

«Yoon?».

Dall'alpha provenne un ringhio infastidito.

Vedendo come all'altro venisse complicato rilassarsi completamente e soffocare l'istinto di prevalere, Jimin giocò d'astuzia.

Risalì sul suo inguine e lasciò un bacio sulla punta della sua erezione, provocando in Yoongi un singulto appena accennato misto ad un ringhio. Leccò lo stesso punto e fece roteare la lingua liberamente, tracciando con la punta della stessa i percorsi delle sottili vene sporgenti fino ad arrivare alla base.

Un gemito roco più carnale lasciò le labbra di Yoongi e reclinò il capo all'indietro come sentì Jimin avvolgere completamente la sua erezione con le sue labbra carnose, inglobandola fino a che il naso non gli sfiorò l'inguine e succhiò gentilmente, sorridendo tra sè sentendo Yoongi stringergli leggermente i capelli. 

Quelle nuove sollecitazioni furono sufficienti a distrarre la sua mente da quella sensazione di stranezza poco più in basso, concentrando tutta la sua attenzione sulle labbra di Jimin.

Quando le dita divennero tre e le gambe di Yoongi si rilassarono -ed i suoi gemiti rochi si fecero più profondi ed esigenti- Jimin si issò e lasciò scivolare via la sua erezione dalle labbra, rosse e gonfie. Ghignò verso l'alpha quando gli sfilò via le dita, sorridendo vittoriosamente all'espressione di leggero disappunto sul volto dell'altro.

Si issò per cospargere la sua erezione pulsante con il lubrificante e si piazzò tra le gambe di Yoongi, che continuava a guardarlo con occhi vacui. Le pupille erano dilatate, le labbra schiuse e la fronte leggermente sudata.

«Amore, vuoi davvero...?». Jimin aggrottò le sopracciglia e si morse il labbro inferiore, fremendo già al pensiero di poter finalmente assaggiare cosa significasse far godere la propria metà, volando all'idea di potersi muovere dentro l'altro, cercare di compiacerlo e di strappargli gemiti e ansimi sconnessi. 

Yoongi gli avvolse di nuovo le gambe attorno ai fianchi e lo portò ancora più vicino fino a che i loro respiri non si fusero.

«Sì che lo voglio davvero, non starei attendendo di sapere cosa significa avere il mio scricciolo dentro, altrimenti» gli soffiò sulle labbra. Jimin sentì la gioia scoppiargli nel petto e lo baciò appassionatamente, mangiandosi il gemito che Yoongi rilasciò come sentì l'altro entrare gentilmente dentro di lui con un'accortezza che era tipica del beta.

Respirò sulle sue labbra mentre Jimin gli suggeva il labbro inferiore. 

Ok, non era poi così mal—

«Cazzo».

Era quello ciò che Jimin aveva provato le prime volte?! Si sentì terribilmente in colpa senza neanche sapere perché -o quasi, ma strinse le gambe attorno ai fianchi dell'altro e portò le braccia ad avvolgergli collo, baciandolo come se ne valesse della sua vita.

Ripensò a quante volte, preso dalla foga, non aveva neanche perso troppo tempo nel preparare il suo compagno e, anche se Jimin aveva sicuramente goduto... un pò adesso capiva perchè il giorno dopo non voleva alzarsi dal letto. 

A sua discolpa, poteva dire di non credere che facesse così male.

Come l'erezione di Jimin scivolò dentro di lui con lentezza, il beta si staccò solo per portare il capo all'indietro alla sensazione che non pensava sarebbe mai stato in grado di provare.

Quel calore, quella vellutata strettezza che lo avvolgeva, era Yoongi.

Sentirlo in quel modo nuovo gli fece battere forte il cuore e aspettò che l'altro smettesse di imprecare a denti stretti e si sistemasse meglio sotto di lui.

«Ci sei?».

Yoongi riuscì a tirare fuori un ghigno. «Certo, non sarà certo un po' di dolo- MERDA» annaspò come Jimin si mosse appena, quindi il beta si bloccò di nuovo e alzò un sopracciglio.

«Rilassati. Sei in tensione neanche ti stessi aprendo a metà».

Yoongi gli scoccò un'occhiataccia. «La fai facile, non sei tu ad avere il tuo cazzo su per il culo».

Jimin alzò gli occhi al cielo per quanto fosse melodrammatico il suo compagno. «Notiziona: di solito sono io a stare sotto!» sbuffò. 

Soppresse un sorriso come Yoongi alzò un sopracciglio nella sua direzione e quell'agire fintamente beffardo lo fece inspiegabilmente intenerire. Gli baciò la punta del naso e si mosse di nuovo, stavolta con un pochino di caparbietà in più.

Yoongi gli piantò le mani sul sedere per sì accompagnarlo nelle spinte, ma anche per cercare un appiglio a cui aggrapparsi mentre sentiva quel bruciore propagarsi nel suo corpo.

«Tra poco andrà meglio» lo rassicurò, accompagnando le sue parole con una spinta più convinta, provocandogli una scarica di piacere inaspettata. Spalancò gli occhi e la schiena gli si curvò appena, sbottando un «Rifallo» esigente e che suonò come un ordine ma a Jimin non importò. 

Esultò mentalmente come capì di aver colpito il punto nevralgico e più sensibile dell'altro, portò una mano sull'erezione intoccata di Yoongi e iniziò a muoversi a ritmo più sostenuto.

Ansimi pesanti e lascivi aleggiarono nella stanza, i loro respiri si fusero come i loro corpi si ritrovavano e, inaspettatamente, Yoongi ringhiò qualcosa e portò una mano sopra quella di Jimin stretta attorno alla sua erezione, per poter accelerare il movimento in concomitanza con le sue spinte.

Sentì quel familiare calore annidarsi all'addome e sentì le zanne spuntare, e prima che fosse troppo tardi, affondò i denti nel collo del beta, facendolo guaire profondamente. Si spinse di più dentro di lui, spedendolo sempre di più oltre il baratro.

«Jimi—» il nome soffiato del beta gli rotolò via dalle labbra e la schiena si arcuò come venne, accompagnato da un «Ti amo» appena sussurrato da un Jimin che reclinò il capo all'indietro come raggiunse l'orgasmo, tremando da capo a piedi per quanto fosse stato intenso.

Ricadde su Yoongi, entrambi ansimanti ed entrambi completamente appagati e soddisfatti dal risvolto che aveva avuto la serata. Le braccia dell'alpha si avvolsero attorno al busto di Jimin e gli diede un bacio sulla tempia. 

Rimasero in silenzio per un tempo indefinito, godendosi il momento di rinnovata pace e crogiolandosi nel piacere reciproco.

«Auguri, amore» sussurrò dal nulla l'alpha.

Jimin aggrottò la fronte e mosse appena la testa per guardarlo perplesso. «Auguri? Per cosa?».

Fu il turno di Yoongi di rimanere interdetto. «Oggi facciamo sei mesi» obiettò.

Jimin si morse il labbro per non ridere, ma non ce la fece e prese a ridacchiare sonoramente contro il suo collo, lasciando Yoongi sempre più perplesso.

«Perché ridi?».

«Perché il nostro mesiversario è tra una settimana».

Ah.

Yoongi arricciò le labbra e rimase a contemplare per qualche secondo il nulla.

«E allora mi toccherà farti ripetere l'esperienza, giusto per assicurarmi che ti sia gustato il tuo regalo».

Jimin si issò sulle mani con le guance chiazzate di rosso, troppo occupato ad elaborare ciò che l'alpha gli aveva appena detto per accorgersi dello stesso rossore che imporporava quelle di Yoongi.

«Dici davvero?!».

Yoongi brontolò.

«Non farmelo ripetere o potrei pentirmene».

E Jimin lo abbracciò di slancio, baciandolo ma senza riuscire a smettere di sorridere. Se avesse saputo che per far ridere in quel modo Jimin bastava mettere un pò da parte il suo orgoglio alpha, ci avrebbe pensato molto prima.

Proprio mentre Jimin gli lasciava teneri bacetti su tutto il viso, smise improvvisamente di farlo e sporse il broncio con fare offeso, così tanto che Yoongi ne rimase interdetto. 

Non gli era forse piaciuto? Non era andata bene? Non aveva goduto abbastanza, forse?

«Yoongi..?» lo richiamò il beta, pizzicandogli il fianco facendogli emettere un verso molto poco alpha.

Yoongi lo guardò con tanto d'occhi, come a dire "ma che ho fatto?" e Jimin gli diede un colpo sul petto, guardandolo malissimo. 

«Facciamo nove mesi, non sei!».




























NDA: Ehm...sorpresa (?) LOL

Beh, è stato divertente da scrivere a dire il vero nonostante sia tanto cringe lol  la dinamica beta-alpha comporta sempre che sia l'alpha a mordere il proprio compagno durante l'amplesso, non viceversa. 

Non mi dilungo, anche perchè credo di essere stata imbarazzante abbastanza per oggi :')

Per far lavorare la fantasia, prego:

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