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By -flxwlessly

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By -flxwlessly

Il passato, molto spesso, non si può cambiare.
Come il futuro, dopo aver fatto ciò che si è fatto, è inevitabilmente scritto tra le pagine del destino.
Il destino di Shilin pareva essere deludente e probabilmente inesistente : le prove passate furono certamente ardue, tanto che la corvina non era convinta di un possibile successo.
Invece, eccola qui, nuova come non mai.
Ma partiamo dal principio, quando ella nacque.
Un giorno di sole nacque una bellissima bambina, dai tratti eleganti, gli occhi scuri come la notte precedente e i pochi capelli del medesimo colore.
I genitori furono così felici di vedere il loro piccolo raggio di luce in ottime condizioni e furono ancora più felici di darle il nome che tanto desideravano : Kaori.
Kaori cresceva e la sua bellezza era incontrastabile.
Oltre a questo, la bambina aveva un carattere amabile e deliziosamente educato, tanto dall'essere una persona ambita tra i bambini di quell'epoca.
Anche solo l'amorevole risatina che faceva quando trovava qualcosa di divertente era apprezzata e molte cercavano di ricrearla invana.
Non abbiate paura, fu sempre un po' sarcastica anche quando era una bambina piccolina — ma sicuramente meno di quanto lo è ora, per non parlare dei modi graziosi che aveva.
Il Giappone era già molto sviluppato e non ebbe problemi economici, anzi, erano un famiglia benestante, ma non molto conosciuta, per questo vissero una vita apparentemente tranquilla.
La giovane Kaori aveva un semplice sogno nella vita : essere riconosciuta per ciò che era veramente, senza maschere o trucchi.
Un desiderio nobile e apparentemente semplice da realizzare, a cui bastava una spinta per compierlo.
Voleva entrare, però, anche nel mondo della recitazione oppure della musica, quindi fin da piccola seguí  corsi nel suo paese per una recitazione migliore ed il suonare il pianoforte.
Uno strumento così delicato a cui poteva accompagnare con il suo flebile canto non allenato, ma allo stesso tempo molto carino da sentire.
Insomma, davanti a sé c'era una vita da diva, anche se come ho detto prima il suo desiderio era un altro.
Eppure, il destino pareva dirle che non era quello ciò che doveva diventare.
Era una fredda nottata invernale, quando successe ciò che doveva succedere.
La bimba di appena undici anni si alzò al sentire lo scricchiolare del fuoco nel caminetto in camera sua, ma che non aveva mai aperto.
Da quel momento che si avvicinò al fuoco, fu come trascinata all'interno, senza però sentire dolore.
Dove si ritrovò? Beh, questo non si sà con precisione, dato che la luce accecante era irrefrenabile, ma le fu detto che ella era nata per portare la giustizia e la vendetta e che lo spirito di Nemesi regnava nel suo corpo.
A primo impatto, Kaori non ci credeva : aveva studiato il pantheon greco con ammirazione, ma non pensava che un giorno ne avrebbe fatto parte.
Il discorso continuò con l'interlocutore che le parlava di una sfida che le sarebbe costata la vita.
Se l'avesse passata, la vita eterna era alle sue porte e i poteri che avrebbe acquisito sarebbero stati pari ad una potentissima divinità.
Se avesse perso, sarebbe morta, ma con una morte veloce e poco dolorosa, che però l'avrebbe portata a vagare per sempre nell'oscurità.
Questa prova era quella di agire come la vendetta delle persone : doveva uccidere cinquanta anime prima del compimento dei suoi vent'anni, ma esse dovevano aver stimolato l'odio di una o più persone, o aver fatto qualcosa contro la Legge.
Come poteva capire chi fossero? Beh, ad avvisarla che c'era qualcuno nelle vicinanze sentiva come delle piccole voci nella sua testa, quasi fossero un allarme che quella era la loro preda.
Kaori prima che potesse ribattere fu mandata fuori dalle fiamme, illesa, ma con uno zero segnato sul mignolo destro.
Quelle erano le anime che aveva ucciso.

Con il passare del tempo, la giovane Kaori si trasformò in una assassina, ma dal comportamento piuttosto flebile : agiva ogni tanto e molti non ne sapevano nemmeno della sua esistenza, quindi questo poteva giovare in questa gara contro gli dei.
Fino ai quindici anni, riuscì ad uccidere solo sedici anime.
Dopo aver capito come fare, continuò ad ucciderle, lasciando però il paese di provenienza.
Non avendo una meta stabile, con i soldi che aveva guadagnato facendo lavoretti in giro per il Giappone riuscì a dormire più volte in piccoli hotel appartati.
Più piccoli erano, più lei riusciva a nascondersi meglio, scappando da che le aspettava.
Arrivarono i sedici anni, quando conobbe un ragazzo di un solo anno in più di lei, che aveva come passione la fotografia.
La giovane Kaori fece amicizia con questo ragazzo, appunto, che si chiamava Daisuke che, incantato dalla bellezza della fanciulla, le chiese se potesse farle degli scatti da appendere nel suo studio.
Kaori accettò, a condizione che potesse venire a vivere nell'appartamento sopra lo studio.
Ed ecco che la ragazza divenne famosa nel paese lì vicino, conosciuta per nome.
Continuò comunque il suo lavoro, uccidendo povere persone che avevano fatto qualcosa di peggiore ad altre.
Scatti e omicidi erano la vita ormai di Kaori, che lentamente cambiò il suo dolce carattere con uno un po' più aspro, ma sempre cordiale come era sempre stata.
Arrivò ad una quota di trentacinque persone in un anno, quindi era ad un buon punto per quella sfida.
Nel mentre, tra lei e Daisuke sbocciò il tenero sentimento dell'amore, sentimento che venne spezzato dopo poco tempo, dato che lui aveva trovato una "modella migliore".
In poche parole, l'aveva tradita, ed aveva avuto anche la faccia tosta di dirglielo davanti ai suoi occhi.
Tutte le speranze, i suoi sogni e il suo stesso cuore le si frantumarono davanti agli occhi, diventando ciò che è ora.
A questo punto, cosa ne era del suo destino? Avrebbe smesso di uccidere e sarebbe morta, oppore avrebbe vissuto per l'eternità, da sola.
Nessuna delle due scelte l'avrebbe portata ad un finale a lieto fine, quindi decise che avrebbe fatto ciò che avrebbe voluto.
Prima di tutto, dopo un po' di pensieri, uccise Daisuke.
Sí, era stressata, le voci le continuavano a dire che lui era la preda e che aveva fatto molto altro prima di questo.
Dopo aver lasciato la città, prese con sé tutte le foto, per poi trasferirsi in una città più grande con i soldi "presi in prestito" da Daisuke.
Iniziò a fare lavoretti per guadagnare, mentre continuava ad uccidere, ma anche mentre creava un libro delle sue fotografie da proporre a dei casting per diventare una modella.
Niente più attrice, niente più suonare il pianoforte.
Sarebbe diventata una modella, magari di fama mondiale.
Sapeva che ce la poteva fare, e dopo vari tentativi l'esercizio fatto a casa di portamento le era servito a qualcosa.
La grazia e l'eleganza l'aveva fatto avere un successo, ed è qui che è iniziata la sua carriera da modella, ma con un particolare.
Non era più Kaori Ikeda, la bambina dalle molte speranze.
Ora era Shilin.

Nel corso del precedente instagram, Shilin era già diventata molto famosa e viveva una lussuosa vita in una villetta in centro città.
Le mancavano pochissime anime, che ora uccideva con tale facilità da far quasi paura.
Arrivata a cinquanta, diventò a tutto e per tutto una dea, che però rimase con le sue fattezze umane per il corso della storia.
Shilin ha conosciuto molte persone, tutte diverse tra di loro, sfoderando la sua lingua tagliente molto spesso, ma allo stesso tempo facendo amicizia, una cosa che prima di tutto ella non voleva.
Si è presa una pausa da i suoi giri per il centro per concentrarsi sul suo lavoro (come nascondere un semi hiatus cof cof), ma ora è tornata, pronta per conoscere nuove persone — e con un piccolo evento che ora non vi spoilererò~

faceclaim : Tharja
fire emblem awakening

𝑞𝑢𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑜̀ 𝑖 "𝑝𝑜𝑠𝑡𝑖"
𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑎 𝑟𝑖𝑐𝒉𝑖𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑖, 𝑚𝑎 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑜, 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑐𝒉𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑂𝐶 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜
𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑛𝑐𝒉𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝒉𝑖𝑙𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑒𝑟𝑎̀ 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝑡𝑎𝑔 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑜̀ 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝒉𝑒 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑎𝑛𝑛𝑜 — 𝑐𝒉𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑒𝑐𝑖 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒
𝑠𝑜 𝑐𝒉𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑎𝑏𝑖𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑖𝑔 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑒𝑟𝑟𝑎̀ 𝑛𝑒𝑚𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜, 𝑚𝑎 𝒉𝑒𝑦!
𝑠𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑡𝑒, 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑢𝑤𝑢

ˏˋ conoscenti ┊infinito *ೃ
le persone appena conosciute.
Non faranno né caldo né freddo a Shilin ed è l'unico ruolo che non bisogna prenotare — dato che dopo una ruolata ci finirete tutti hihihi

ˏˋ amici┊circa dieci posti/ dieci liberi*ೃ
Amici della ragazza.
Semplice, no?
Sicuramente si troverà a suo agio con loro e parlerà a sua volta — mh, forse vi troverete starterini spastici in bacheca

ˏˋamici stretti ┊tre / tre liberi *ೃ
questi, cari miei, è uno degli ultimi stadi.
quando sarete suoi amici stretti, lei troverà molto spesso conforto in voi e sarete sempre i benvenuti a casa sua.

ˏˋ fidanzato ┊solo uno/ quasi occupato*ೃ
ecco, come avete potuto vedere, prova ancora questi nobili sentimenti, ma sono piuttosto celati e il suo cuore lo darà di nuovo solo ad una persona di cui si fida ciecamente.

𝙨𝙩𝙖𝙧𝙩𝙚𝙧𝙞𝙣𝙤 𝙢𝙖𝙜𝙞𝙘𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙚 𝙨𝙝𝙮

Era un giorno particolarmente soleggiato e l'estate si faceva altamente sentire.
Armata di un paio di occhiali da sole dalla forma piccola e tondeggiante, la modella uscì dalla sua casa, intenta ad andare a bere qualcosa al bar, come un caffè freddo.
La notte prima non aveva praticamente dormito, era rimasta sveglia a leggere un libro mentre che aspettava di prendere sonno, ma questo non le serví affatto, dato che non riuscì ad a prendere sonno nemmeno dopo aver finito il libro.
Era molto popolato quel luogo e probabilmente sarebbe finita per rimanere ore e ore ad aspettare dietro la fila del bar.
Con addosso un abito corto color nero pece e dei tacchi del medesimo colore - come si capirà mai che è il suo colore preferito proprio non si sà - andò ad aspettare fuori dal bar, per poi aspettare e aspettare per prendere il suo caffè.
Dopodiché, decise di sedersi su un tavolino appartato, quando andò addosso ad una persona che le sembrava sconosciuta.
"le persone d'oggi non stanno mai attente" pensò, mentre faceva una specie di smorfia.
Cercò quindi di non far rovesciare il caffè per l'impatto, ma non fece in tempo ad accorgersi di praticamente bloccare la via dell'altro.
❝ oh, pardon ❞ disse, spostandosi leggermente.

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