Blind Sight [TaeKook]✔︎

By Hananami77

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AVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI... More

Introduzione
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[45] *Yoonmin*
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[53] Our happy ending
~Epilogue~
*Taekook Special*

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By Hananami77

Taehyung (una settimana dopo)



Storse il muso e socchiuse gli occhi, diffidente. 

Si stava rigirando tra le mani quella dannata collana da un quarto d'ora abbondante, facendola oscillare mollemente e con fare esitante davanti gli occhi attenti e leggermente timorosi. Come avrebbe detto alla sua metà -in quel momento tutta intenta ad allenare un gruppo consistente di giovani alpha, aiutandoli nel controllare i loro lupi appena risvegliati- della sua chiacchierata con Taegun, di quella strana collana e di quella condizione assurda quanto irreale che gli era stata data come unica alternativa per avere dei cuccioli?

Era perfettamente consapevole della possibilità -non così tanto remota- che Jungkook non accettasse quella proposta, che non fosse disposto ad arrivare a tanto pur di avere una famiglia con lui. Taehyung aveva motivo di credere che, in risposta alle sue parole, sarebbe arrivata una risata incredula e la proposta di adottare dei cuccioli poco fortunati e abbandonare per sempre quel pensiero.

Si sapeva, le adozioni non erano mi troppe, e Taehyung aveva intenzione di adottare quanti più cuccioli possibile in un futuro che, sperava, non fosse poi così lontano.

Taegun aveva assopito le sue ansie e gli aveva fornito non pochi spunti su cui riflettere, ma ogni volta che pensava a dei cuccioli tutti suoi, quella paura assordante di non poter essere per loro una figura di riferimento era...asfissiante. 

Tante cose erano state anomale nella sua vita, tante cose avevano avuto risvolti inaspettati, quindi perchè quella chiacchierata con Taegun lo aveva colpito come tram?

Stava forse esagerando il tutto? Stava forse ingigantendo una cosa che in realtà era super easy e di facile riuscita? 

V? chiamò.

Proprio come ogni volta che aveva un dubbio o un tarlo difficile da sciogliere, il pensiero di chiamare V anticipava sempre la reale motivazione per cui non era poi così propenso nel parlare con il lupo. 

Ma nonostante tutto, era l'unico a cui poteva chiedere un parere sullo stato attuale delle cose, visto che ancora nessuno sapeva quello che Taegun gli aveva riferito.

In realtà, stava notando un grande, enorme cambiamento all'interno del quartier generale, un qualcosa di abbastanza palese e che era maturato con calma ma abbastanza velocemente. Namjoon e Jin erano -giustamente- preoccupati per i loro cuccioli; l'alpha non lasciava mai il fianco dell'omega nonostante quest'ultimo, spesso e volentieri, lo minacciava lanciandogli dietro oggetti a caso per farlo andare quantomeno in cucina a prendere l'acqua.

Jin era costretto a rimanersene a letto tutto il giorno, ma nonostante la sua impossibilità di essere in giro per il quartier generale, riusciva comunque a comandare tutti come la vera regina che era. Gli mancava un pò trovarlo intento a sfornare ogni tipo di pietanza con il mestolo tra le mani e qualche sbuffo di farina, qualche macchia d'olio o qualche schizzo di cioccolato sui vestiti, così come gli mancava sedersi tutti insieme a parlare proprio com'era stato in principio. Tuttavia, la felicità che provava nel sapere che avevano trovato la propria strada era di conforto... e poi lui aveva Jungkook. 

Yoongi e Jimin erano diventati stranamente inseparabili. Il beta non faceva altro che dividersi tra gli allenamenti, la cucina i cui esperimenti non erano sempre mangiabili -ma questo sembrava essere completamente ignorato dal beta, che costringeva il suo compagno a mangiare quei manicaretti irresistibili. Purtroppo per lui, era finito in mezzo alla prova assaggio più di una volta, e aveva soppresso un'espressione di disgusto lottando duramente contro le lacrime che gli erano salite agli occhi al gusto dei biscotti fatti dal beta. Dovevano essere dei biscotti al cioccolato, ma solo dopo che ne avevano ingurgitati almeno quattro a testa, il beta si era reso conto di aver usato i fondi del caffè e non il cacao in polvere.

Onew ed Hoseok invece...

Loro, forse, erano stati la scoperta più grande. Erano venuti a conoscenza, sia lui che Jungkook, di ciò che Kim e Jeon avevano fatto all'omega, a quanto dolore avesse dovuto sopportare da solo, a quanta cattiveria avesse ricevuto nonostante non avesse fatto nulla per meritarsela. Dai suoi sorrisi, dalla sua dolcezza e dal suo altruismo, nessuno avrebbe mai sospettato cosa invece nascondesse il piccolo omega dai capelli castani e gli occhiali da secchione sul naso tondo. Taehyung aveva toccato con mano quella profonda cicatrice che Onew stesso gli aveva mostrato con fare discrezionale, in un momento in cui Hoseok e Jungkook si erano allontanati dallo studio con una scusa.

Sentire sotto le dita quella pelle deturpata dalla cattiveria, vedere quei segni indelebili guardarlo con sfrontatezza a mò di sadica dimostrazione che era impotente, tutto lo aveva scosso nel profondo.

Era riuscito a stento a contenere la rabbia, e dire che aveva rischiato l'ennesimo attacco di nervi era stato un eufemismo. Non era riuscito a contenere quella bolla rabbiosa e accecante che gli era risalita nel petto al pensiero, e non c'era stato nessuno a poterlo placare. Solo Jungkook aveva avuto il coraggio ed anche la forza di fronteggiarlo, schiacciandogli la faccia contro il muro e ringhiandogli direttamente nell'orecchio, in un segno di imposizione di un ordine. 

Aveva ceduto a quel fiume di sensazioni dopo che aveva stretto l'omega tra le braccia e lo aveva salutato con un sorriso di incoraggiamento ed un «Io ci sarò sempre per te. Da oggi in poi dovrai solo goderti la felicità che ti spetta» rassicurante e amorevole. Aveva lasciato un bacio sul capo di Onew e gli aveva asciugato le piccole lacrime che gli avevano imperlato le ciglia, non dando dimostrazione del proprio tumulto interiore fino a quando non aveva richiuso la porta con cura quasi maniacale. 

Ma non appena era rimasto solo...la prima cosa che era volata via, insieme alla sua pacatezza, era stata la gigantesca scrivania in noce, che si era schiantata contro la libreria, distruggendo entrambe le cose con un boato che aveva fatto tremare il vetro. Era la terza che cambiavano, un po' perché Taehyung si lasciava andare alla rabbia, un po' perché Jungkook ce lo lanciava sopra durante uno dei suoi tanti assalti ogni qualvolta l'alpha diventava un po' troppo sexy per potersi contenere.

Tae? Ci sei? 

La voce di V lo risvegliò dalla trance in cui era caduto, e Taehyung quasi non cadde dal divano per lo spavento. La collana gli sfuggì dalle mani e ricadde sul suo petto, e come successe, le braccia si posarono sul suo viso per coprirsi gli occhi. Magari V conosceva qualche via alternativa a quella spiegata da Taegun, magari quello sarebbe stato in grado di  "sondare" il territorio anche con Gguk.

Ma tanto valeva rischiarsela, no? Non credeva di avere niente da perdere, fin quando a saperlo erano solamente lui e V.

V, siamo in un fottuto casino.

V guaì e fece una risatina. Cos'è tutto questo ottimismo? Ed io che pensavo fosse l'altro umano, Jungkook, il melodrammatico della coppia. E' così che si diventa quando si sta troppo sotto?

Taehyung increspò le labbra in un sorriso, divertito da quelle insinuazioni contro Jungkook. V non mancava mai di sottolineare qualche aspetto buffo della sua metà, e talvolta lui ripiegava su Gguk, fin quando V non tirava fuori delle perle che Taehyung desiderava dimenticare. L'ultima fra tutte era stata "Dovreste tentare il sadomaso. Forse così smetterete di essere due ragazzine in calore" che gli era costato una serie di insulti poco gentili da Taehyung ed una sua scarsa collaborazione per qualche fugace incontro con Gguk. 

La smetti di fare il coglione? Sai benissimo perchè lo sto facendo, non rompere. Piuttosto, ho parlato con il purosangue, Taegun, e lui mi ha dato questa specie di collana che sarebbe in grado di assorbire il nostro potere alpha e di renderci momentaneamente... non alpha.

Da V ricevette un minuto buono di silenzio che gli fece venire il dubbio che il suo lupo non lo stesse più ascoltando. Era forse morto?

V? Ci sei o no?

Ah.

Taehyung alzò gli occhi al cielo.

Questo sarebbe il tuo brillante commento in merito, V? Davvero d'aiuto, ma non ti ho chiamato per sentire il tuo mutismo assordarmi il cervello sbottò sarcasticamente Taehyung, spingendo la lingua contro la guancia e rigirandosi ancora una volta quella collana tra le mani.

Non aveva mai temuto un oggetto tanto quanto temeva quello. Forse superava perfino il boomerang del cacciatore.

Beh, che cazzo vuoi che ti dica? Mi hai colto di sorpresa, non è che ogni giorno un morto di dona una collana per assorbire il tuo potere alpha.

La diplomazia non fa proprio parte delle tue qualità fu il commento piccato di Taehyung. 

Ma insomma, se neanche V ne sapeva niente, come ne sarebbe venuto a capo di quella faccenda? V ne sapeva sempre più di lui in ambito di robe strane e poco sensate, quindi aveva dato per scontato sapesse anche quello.

Da V provenne un prolungato sbuffo.

Ne ho molte altre, coglioncello che non sei altro. Ma non stiamo parlando di me, dimmi invece quando dovrebbe succedere una cosa del genere chiese, una nota cauta nella voce baritona. 

Con la congiunzione degli astri! V, ma che cazzo ne so?! Quando la metti sto aggeggio assorbe il tuo potere alpha e ti fa abbassare di rango solo momentaneamente, donandoti altre qualità e altre...peculiarità.

In realtà era molto più complicato di quanto gli aveva riferito, e Taehyung temeva come non mai quella nuova situazione che si sarebbe venuta a creare. Abbassare il proprio rango non era qualcosa da prendere alla leggera, non era neanche una cosa che solitamente accadeva, ed erano pochissimi i lupi disposti ad, eventualmente, accettare tale condizione. Non che in natura fosse possibile senza l'utilizzo di quel coso che gli aveva dato Taegun.

Pensi che Jungkook possa non essere d'accordo?

Taehyung annuì tra sé. Sono quasi certo che non lo sarà mai. Ricordo che quando ero cieco, a stento voleva mi trasformassi. Fosse stato per lui, sarei rimasto per sempre in una bolla. Non ama i cambiamenti radicali nè quelli così rischiosi.

Si sentiva un po' in colpa a parlare così di Jungkook, anche se non stava dicendo nulla che non fosse la verità. Era una metà fantastica, la migliore che gli fosse mai capitata, di cui non si poteva lamentare. 

L'unico capace di portarlo fuori dal limbo in cui era caduto e che era riuscito a tirare fuori il suo lato più caritatevole ed umano.

Quindi credi che farebbe lo stesso anche in questo caso? Non ne sono molto convinto, io conosco molto meglio Gguk e posso già assicurarti che non avrebbe problemi di nessuna sorta. Insomma, non è che sia così complicato, hai affrontato di peggio asserì infine V, e Taehyung strinse le labbra.

Certo che Gguk non avrebbe problemi, è un sottone!

V latrò una risata divertita che contagiò anche Taehyung, ritrovatosi a ridacchiare come un idiota con il suo lupo.

Non posso negarlo, anche se è per questo che è assolutamente e fottutamente perfetto. Però è molto più ragionevole del tuo umano che, per inciso, potrebbe tranquillamente prenderla bene.

Chissà come faccia ad essere un alpha se poi si fa distruggere in quel modo da te. Se fossi in lui il mio culo te lo farei sudare. Taehyung rise fra sè e lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi, scuotendo la testa.

Stava diventando idiota.

Solo perchè non sai quanto sono bravo a fottere qualcuno, Tae. Riuscirei a far pregare perfino te.

V, porca troia, che schifo! imprecò Taehyung, rabbrividendo al pensiero. V se la rideva della grossa, e rimasero alcuni minuti chi ad imprecare chi a ridere fino a che V non parlò di nuovo.

Io comunque lascerei il beneficio del dubbio sull'umano.

Secondo me sarebbe più facile convincerlo che esistono i conigli mannari piuttosto che farlo acconsentire a tale follia... Dei, ma non potevano inventarsene un'altra?

Taehyung si passò una mano tra i capelli rossi e sbuffò sonoramente, irritato al pensiero di ciò che sarebbe successo di lì a pochi giorni. Perché avrebbe dovuto parlargliene, prima o poi. Già Jungkook aveva iniziato a notare qualcosa di diverso in lui, e quindi erano nate una serie di domande sul suo essere un pò troppo pensieroso, sul perché fosse sempre imbronciato e anche sul perché fosse "Come se stessi aspettando il ciclo da un momento all'altro".

Dì un pò, da quanto hai la vagina? 

Vai a cagare, V, seriamente. Mi chiedo perché ogni volta mi illudo che possa essermi utile e mi ostini a parlare con te sbuffò Taehyung con un mezzo sorriso, alzandosi dalla sua posizione e stiracchiandosi.

Aveva già in mente cosa doveva fare.

Più o meno.

Perché ti piace parlare con qualcuno di intelligente , ovviamente commentò quindi V, e Taehyung rise chiudendo la loro conversazione con un Coglione poco convinto e divertito.

..................................

Battè le nocche un paio di volte contro lo spesso legno della porta e drizzò le orecchie, lanciando poi un'occhiata all'orologio da parete che adornava il corridoio. Si trovava proprio di fronte la porta della stanza di Jin e Namjoon, ed era stato accuratamente scelto dall'omega nonostante le deboli proteste collettive.

Non a caso, il quadrante era a sfondo lilla e le lancette avevano la punta a forma di cuore.

Rigorosamente glitter.

Ma visto quanto erano tutti estremamente preoccupati per Jin, avevano acconsentito senza fare troppe storie, ridendo tutti insieme dell'espressione soddisfatta dell'omega alla vista di quel "pezzo di design che non poteva proprio mancare nella catapecchia".

Taehyung, però, viveva anche l'altra faccia della medaglia. Si era spesso ritrovato a consolare, insieme a Jungkook, un preoccupato Namjoon che dormiva giusto lo stretto indispensabile per la paura che a Jin potesse succedere qualcosa.

Le occhiaie ormai facevano parte integrante del volto dell'alpha, e si erano accentuate con la seconda perdita che l'omega aveva avuto, a notte fonda, appena due giorni prima.

Ricordava ancora come si era alzato di scatto dal letto per catapultarsi -con solo dei boxer addosso- per le scale, seguito da un Jungkook mezzo addormentato ma che aveva avuto la presenza di spirito di indossare una maglia prima di seguirlo a ruota.

In realtà, si erano tutti ritrovati davanti la camera di Jin in condizioni più o meno pessime e anche indecenti, ma ci avevano fatto pochissimo caso vista la motivazione.

L'intervento di Onew e del beta, Choi, era stato praticamente provvidenziale. Un pò meno rassicurante erano state le novità che i due avevano portato a degli ansiosi amici. 

Jin aveva perso il tappo mucoso. Quando Onew l'aveva detto, c'era stato un momento di silenzio in cui tutti cercavano di decifrare le parole dell'omega senza fare la figura degli idioti, uccidendo i loro pochi neuroni rimasti svegli per poter capire di cosa si stesse parlando. 

In buona sostanza, Jin era di una fragilità estrema ed i cuccioli rischiavano da un momento all'altro non solamente di nascere, ma di essere esposti a qualsiasi tipologia di infezione o batterio anche solamente presente nell'ambiente. E questo non aveva sicuramente giovato all'umore di Namjoon, che sembrava pronto a buttarsi sotto un autobus pur di porre fine alla sua preoccupazione e a risolvere il problema di Jin.

Forse starà riposando.

«Taehyungie! So che sei tu!» esclamò allegramente Jin da dietro la porta e Taehyung sorrise, aprendola piano ed affacciandosi nella stanza con gioia.

Vide Namjoon intento a leggere un libro dalla copertina azzurra, il cui titolo era "Come essere pronti al parto". Si morse la lingua per evitare di prenderlo per il culo e sorrise apertamente verso l'omega, che tendeva le mani verso di lui come fanno i bambini.

Gli si avvicinò velocemente e lo abbracciò stretto, dandogli poi un bacio sul capo e passando una mano sul pancione davvero gigantesco. 

«Allora, come stanno le piccole pesti?» chiese con fare affettuoso, poggiando poi un orecchio sul pancione. Sentiva quei piccoli cuoricini battere veloce, e il suo petto si scaldò al pensiero che lì dentro ci fossero due cuccioli pronti per essere sfornati. 

Jin ridacchiò sommessamente.

«Scalciano dalla mattina alla sera. Penso che uno dei due mi abbia incrinato qualche costola per quanto forte mi abbia dato un calcio...tutto suo padre» commentò Jin, toccandosi il costato che gli doleva ancora. Jin aveva i capelli raccolti in quella solita cipollina davvero adorabile che lo rendeva molto simile ad un marshmallow; le guance erano chiazzate di rosso, gli occhi felici ed un sorriso ampio gli adornava sempre il volto.

Gli occhi di Taehyung si illuminarono dalla curiosità e piegò la testa di lato, non prima di voltarsi all'indietro verso Namjoon, che sorrideva bonariamente. «Sentito paparino? Neanche sono nati e hanno già i tuoi difetti».

«Ma ovviamente i difetti saranno i suoi» ribattè l'omega, in un tono però totalmente opposto al sarcasmo della frase.

Namjoon scosse la testa e mise giù il libro. «Jinnie, amore, mi ferisci se dici così».

Jin sbuffò e si guardò le unghie. «Beh, chi è che la notte scalcia? Guarda come mi riduci le gambe ogni volta!» esclamò l'omega, spostando il lenzuolo e mostrando le gambe a mò di prova. Indossava solamente dei pantaloncini piuttosto corti ed una maglia larga color giallo canarino.

Namjoon, dietro Taehyung, brontolò.

«Jinnie, copriti» borbottò quindi l'alpha.

Taehyung rise apertamente per la gelosia neanche troppo velata di Namjoon e Jin schioccò la lingua sul palato. «Non è niente che Taehyung non abbia già visto. Anzi, ha visto addirittura di peggio! Comunque Joonie, puoi andare se vuoi, ho Taehyungie con me».

Namjoon si strozzò con la sua stessa saliva a quelle parole e tossicchiò un paio di volte, guardando confuso l'omega.

«Ma io non devo and—» l'occhiata di Jin lo convinse a desistere, e Taehyung gli lanciò un'occhiata compassionevole. Si alzò e si stiracchiò un po', sentendo le gambe indolenzite e la schiena che scrocchiava in modo inquietante.

Gli si avvicinò e gli diede un bacio ed una carezza al pancione, lanciando un'occhiata apprensiva verso l'omega

Tranquillo Nam, se succederà qualcosa ti chiamerò immediatamente gli disse Taehyung, rassicurante. 

Come Namjoon si richiuse la porta, sospirò.

Chissà perché mi vogliono sempre fuori dai piedi borbottò, imbronciato.

Come rimasero soli, Taehyung guardò Jin con un misto di sorpresa e divertimento. «Perché l'hai mandato via? Poteva rimanere».

In realtà, stava segretamente apprezzando il fatto che Jin avesse fatto allontanare Namjoon, perché si sentiva terribilmente in imbarazzo all'idea di chiedere quel tipo di cose al suo amico davanti alla sua metà. Ma vedi cosa mi tocca fare sbottò fra sè.

Si rigirò i pollici sotto lo sguardo curioso ma paziente dell'omega, che si stava facendo mille ed una congetture su ciò di cui Taehyung voleva parlargli - perché era chiaro come il sole che volesse farlo e che stesse aspettando il momento di rimanere da soli per aprire bocca.

«Cosa si prova ad essere un omega?».

Le sopracciglia di Jin si alzarono fino all'inverosimile per la sorpresa, la testa si piegò di lato e si strofinò un occhio per sincerarsi che fosse sveglio. C'erano poche cose o persone in grado di sorprendere Jin, e Taehyung era riuscito in un'impresa quasi impossibile. 

Da quando si interessava di cosa si provasse ad essere un omega? Studiò l'alpha per qualche istante, notando che Taehyung sembrava stesse pendendo dalle sue labbra. Se ne stava seduto con gli stessi occhioni di quando lo aveva incontrato la prima volta, più di tredici anni prima, in attesa di ricevere quella risposta che, sinceramente, non sapeva neanche come interpretare.

«In che senso?» chiese infatti, perplesso.

Quella domanda voleva dire tutto e niente, un pò come chiedere "cosa si prova ad avere il pene?".

Taehyung si schiarì la voce e si mosse scompostamente sulla sedia.

«Com'è vivere da omega? E' semplice? E' interessante? Cosa si prova? Per esempio: l'essere alpha comporta avere abbastanza forza da sfondare un muro con un pugno, essere sempre pronti a litigare per la superiorità, allenarsi come forsennati e rimettere a posto lupi poco socievoli».

Il discorso di Taehyung era stato leggermente ingarbugliato e di larga interpretazione, ma Jin cercò comunque di riuscire a rispondere alla sua domanda strana e insensata al meglio delle sue capacità.

Storse il muso e si portò due dita sotto il mento, poggiando i gomiti sul suo pancione che ormai gli fungeva anche da tavolino a quanto fosse gigante.

«Sinceramente? Non c'è molta differenza a livello di sensazioni, siamo tutti lupi prima di essere alpha, omega o beta. Se parliamo a livello estetico, in dotazione non abbiamo né muscoli gonfi nè tartarughe scolpite; in compenso, però, abbiamo fianchi morbidi e tondi, culo che -modestamente- è meglio di quello delle brasiliane e cosce affusolate».

Taehyung arricciò le labbra mentre Jin sopprimeva una risatina.

«Nient'altro? Roba strana omega che solo voi sapete o altro?».

Jin sembrò pensarci su, sempre più perplesso.

«Beh, a parte avere delle ovaie e un utero, un pene di rispettabili dimensioni ed un buco in più solo per figliare, non credo possa dire molto a proposito di questo. Ma scusa, che ti importa di come ci si sente ad essere omega?».

Taehyung sembrò sobbalzare sulla sedia su cui sedeva e lo guardò, pallido in viso.

«U-un buco in più?» ripetè, incerto.

Jin alzò gli occhi al cielo. «Sì, esatto. Quando ti chiedevo i tampax per cosa credevi fossero? Per infilarmeli nel naso durante fenomeni di epistassi?» sbottò con fare ovvio, e Taehyung arrossì appena pizzicandosi il naso con le dita.

«Lo so a cosa servono quei cosi, ma il punto è che io...credevo che v-voi aveste un buco solo..?».

Beh, non era mai stato con degli omega, anche se ne aveva sentito parlare ai suoi amici. Solo che non si era davvero posto il quesito del dove andasse infilato cosa. Jin schioccò la lingua sul palato e gli diede uno schiaffo sulla coscia. 

«Questo perché sei stato solo con le donne, prima di conoscere Jungkook!» sbottò, incrociando poi le braccia al petto.

«Non ricominciare hyung, pietà» borbottò quindi l'alpha, ricordando esattamente tutte le conversazioni/liti avvenute con l'omega a proposito del fatto che fosse decisamente troppo schizzinoso e perfettino quando si parlava dei partner -che fossero di una notte, di una settimana o di un mese, poco importava.

Jin lo guardò male.

«Se mi avessi dato ascolto a quest'ora non staremmo parlando di tutti i buchi che nascondo nelle mutande!»

Taehyung si passò una mano sul viso, già esasperato. Sapeva che si sarebbe pentito di quella conversazione.

«Ma non ho mai provato attrazione per gli uomini prima di conoscere Jungkook! Per quale motivo sarei dovuto andare con omega o beta maschi?!» protestò in sua difesa, pentendosi per davvero di aver chiesto quel tipo di cose.

Belle idee di merda che ti vengono, Taehyung. Ti farei un applauso con la tua faccia in mezzo si disse da solo, grugnendo.

«Ma non hai mai voluto neanche omega donne. Se ti interessa, comunque, siamo molto più sensibili degli alpha, siamo più pacifici ed anche più influenzabili di quanto lo siano gli alpha o i beta. So che non sembrano qualità rilevanti, ma ti posso assicurare che essere omega è molto più figo dell'essere alpha» scrollò le spalle Jin.

Taehyung annuì velocemente, deciso a chiudere l'argomento il prima possibile per evitare ulteriori imbarazzi e tagliare la corda prima che la cosa si facesse ancora più insostenibile. 

Aveva molto su cui riflettere, e aveva avuto delle notizie che non erano poi così tanto terrificanti. 

Ma Jin non era dello stesso parere.

«Perché ti interessano queste cose? A che ti servono tutte queste informazioni sull'essere omega?».

Ecco, ora come glielo spiegava che il suo antenato purosangue gli era venuto in sogno dandogli una strana collana in grado di assorbire il potere alpha e fargli cambiare rango per poter avere una famiglia con Jungook?

«E'complicato» cercò di chiuderla, ma Jin gli diede un pugno sul braccio, indignato all'inverosimile.

«Ya! Non pensare di potertela cavare in questo modo! Adesso parli e lo fai anche prima di subito; più complicato della mia gravidanza non può esserci niente».

Sapeva già che l'omega non lo avrebbe mollato fino a che non gli avesse detto tutto per filo e per segno, quindi si era arreso già in principio all'idea che avrebbe dovuto parlarne con qualcuno. E quindi iniziò la sua narrazione dal principio, dovendo spiegare dall'inizio come era arrivato a quel punto. 

Quella soluzione, se detta ad alta voce, risultava ancora più assurda e grottesca di quanto risultava se pensata. Vide l'espressione di Jin mutare da confusa a perplessa ad agitata ad attonita ad incredula e ,per finire, estremamente divertita nell'arco di tutti e dieci i minuti di racconto. Gli aveva spiegato per sommi capi anche i motivi per cui era così interessato alle capacità degli omega e cosa si provasse ad esserne uno, anche se ormai era tutto più o meno chiaro. 

Jin era rimasto quantomeno attonito, soprattutto al pensiero che esistesse veramente un qualcosa che li potesse rendere capaci di essere fertili, quindi era rimasto lì a tartassare di domande un martire di nome Taehyung che, all'ennesimo urletto estasiato dell'amico, gli aveva scoccato un'occhiata irritatissima  che urlava «Ti prego, basta» ma che Jin ignorò fin quando non sobbalzò appena.

Taehyung aggrottò la fronte e gli si avvicinò come vide il viso di Jin contrarsi appena e la fronte velarsi di un leggero strato di sudore. Gli passò una mano tra i capelli e lo studiò per intero.

«Hyung, ti senti bene?» sussurrò quindi, vedendo Jin prendere un profondo respiro ad occhi chiusi.

«E' tutto ok—» un verso di sorpresa lasciò le labbra dell'omega e Taehyung si sentì immediatamente in ansia.

«Ok, mi perdonerai se non ti credo? Vado a chiamare Onew».

Taehyung fece per allontanarsi ma Jin gli afferrò la mano e la strinse, scuotendo la testa subito dopo. «Non ce n'è bisogno. Mi porteresti in bagno? Ah e, per favore, chiama Namjoon appena vai via».

Taehyung lo guardò, paonazzo e per nulla convinto, ma annuì. Si avvicinò al letto e si chinò sulle ginocchia come Jin tese le braccia, già pronto ad essere preso in braccio. Ma come le mani di Taehyung passarono sotto le sue ginocchia, questo aggrottò le sopracciglia.

«Hyung ma perchè è bag—» le parole sfiorirono sulle sue labbra come entrambi si guardarono con l'ansia negli occhi.

A Jin gli si erano appena rotte le acque.





































NDA: Queen Jin è tornata, e -EHI, AVREMO DEI NUOVI PARGOLI QUI! 

So che sembrano capitoli di passaggio ma non lo sono troppo, nel senso che racchiudono tante informazioni che beh, messe insieme creano la cornice per il finale che ho in mente per BS <3

Grazie per essere passati di qui, a lunedì ( se cambia il giorno metterò un avviso come sempre <3) ^^.

A presto <3

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