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By juliVante

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COMPLETA | La vita ordinaria e quotidiana di Yun Ji-eun cambierร  quando una sera, insieme alla sua amica Seo... More

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By juliVante

La tensione era alta.
Ji-eun si girò verso la sua amica che guardava impaziente che il dottore uscisse dalla stanza di Taehyung.

Non si era ancora ripreso dal coma farmacologico, cosa però normalissima a detta del medico, poiché aveva perso una quantità elevata di sangue.

Quell'ospedale le faceva venire ansia.

Pensare che solo a due piani superiori ci fosse la sua mamma, le dava un senso di nausea. Jungkook notò lo sguardo perso della sua ragazza, avrebbe voluto tanto stringerla come aveva fatto la notte scorsa ma il suo carattere gli impediva di farlo quando non erano solo loro due, come se non volesse mostrare agli altri che Ji-eun fosse una debolezza.

Quando stava con lei, si sentiva davvero se stesso, come se quella maschera che per anni aveva indossato si sgretolasse se solo lei glielo avesse detto.

Ci aveva messo anni a formare la corazza che si era creato ma sapeva benissimo che Ji-eun sarebbe stata in grado di romperla e non poteva permetterete di farlo vedere agli altri.

Ji-eun si alzò di scatto, per poi guardare Jungkook, cercò di essere più convincente possibile in modo tale che il corvino credesse alla sua bugia «Vado un attimo in bagno» disse dolcemente. Jungkook la guardò anzi la fissò così insistentemente che la corvina non aspettò una sua risposta ma camminò velocemente fuori da quel ormai opprimente corridoio.

Jungkook guardò la sua piccola figura allontanarsi. Aveva capito che c'era qualcosa che non andava.

L'aveva capito da quando quella mattina, si era alzato e nel letto non l'aveva trovata. Un senso di panico l'aveva travolto talmente tanto, che si era alzato di corsa mettendosi dei pantaloni alla caso ed era corso in salotto, per poi trovare la figura minuta di Ji-eun preparare la colazione.

Con il fiatone e il cuore a mille l'aveva raggiunta e stretta così tanto che dalla bocca di Ji-eun era scappato un piccolo urlo per i movimenti frenetici del ragazzo. L'aveva riempita di piccoli baci, cosa che l'aveva fatta ridere.
Poi però durante la mattinata non avevano spiccicato parola, Ji-eun si era anche offerta di andare dai bambini e tenerli, volendo evitare l'ospedale ma Jungkook l'aveva praticamente obbligata ad andare con lo lui.

Si alzò per raggiungere Ji-eun in bagno ma Seo-yun lo fermò «Lasciala un attimo da sola, Jungkook» disse fermandolo con una mano facendolo corrugare le sopracciglia «Tornerà subito» disse subito dopo Seo-yun, sistemandosi una ciocca di capelli.

A Jungkook non passarono inosservate le due grandi occhiaie poste sotto gli occhietti spenti della ragazza «Non sei riuscita a dormire?» le chiese, sbirciando con la coda dell'occhio il vetro della stanza di Taehyung.

Seo-yun ridacchiò «Si nota tanto?» gli chiese abbassando lo sguardo. Dopo interminabili secondi di silenzio, Jungkook parlò «Taehyung mi aveva detto di chiamarti» le disse, ricordandosi delle parole dell'amico e Seo-yun sussultò a quel nome
«C-cosa?»

«Mentre lo stavamo portando in ospedale. Mi aveva detto di chiamarti. Gli devi stare molto a cuore, se in un momento del genere abbia pensato a te» le disse molto sinceramente, conosceva il suo amico, eccome se lo conosceva. Sapeva benissimo che Taehyung non stava scherzando con lei.

Seo-yun asciugò velocemente le lacrime «Sono stata una stronza» disse quasi singhiozzando «Ho solo avuto paura»

Jungkook la guardò e quasi si intenerì «Fidati di lui» le disse, dandole un fazzoletto, Seo-yun lo ringraziò poi la porta della camera di Taehyung si aprì.

Hoseok e In-ha si alzarono in piedi e Seo-yun si girò di scatto. Il dottore si sistemò il camice e diede la cartella all'infermiera poi guardò verso i ragazzi.

«Si è svegliato. Ha detto di far entrare una certa Seo-yun» A Seo-yun le si bloccò il respiro.

-

Ji-eun sospirò quando raggiunse il piano di sua mamma, quella mattina le aveva scritto un messaggio dicendole che sarebbe passata un'altra volta.

Non le aveva detto ancora niente.

Non le aveva ancora parlato di Jungkook, anche se moriva dalla voglia di farlo.

Una volta entrata nel reparto, si nascose dietro la porta del corridoio per sbirciare la figura di sua mamma, seduta su una poltrona nella sala d'aspetto mentre parlava con un ragazzo. Ji-eun sbarrò gli occhi, quando si rese conto che quel ragazzo fosse Yoongi.

Cosa cavolo ci faceva lì? E perché stava parlando con sua mamma?

Immediatamente tirò fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni e cercò il contatto di Yoongi. Appoggiò totalmente la schiena alla parete fredda del corridoio e con il cuore a mille avvicinò il telefono all'orecchio.

'Tesoro' Yoongi rispose subito.
'Dove sei?'
'Sono venuta a trovare un'amica.' le rispose per poi fare un occhiolino alla mamma, che lo guardava con occhi a cuoricino.
Yoongi si alzò salutando la donna 'Taehyung come sta? Sei al piano di sotto?' continuò prendendo la strada verso il corridoio.

Ji-eun rimase a bocca aperta 'C-come fai saperlo?'

«Perché sei prevedibile» le sussurrò all'orecchio.
Ji-eun sobbalzò talmente tanto che il telefono le scappò di mano. Lo guardò scioccata «Perché sei qui? E perchè stavi parlando con mia mamma?» gli chiese a raffica.

Yoongi rise «Bimba dammi il tempo di rispondere, magari davanti ad un caffè?» Ji-eun indurì il viso, poi lo prese per un polso e andò di corsa verso l'ascensore fortunatamente già aperta «Yoongi non sto scherzando. Perchè parlavi-»

«Tutto bene con Jungkook?» chiese il ragazzo avvicinandosi un pò a Ji-eun, la corvina indietreggiò «Ho scoperto che sei diventata la sua fidanzatina»

«Non ti interessa» rispose con tono duro, perché non stava rispondendo alle sue domande.

«Non mi interessa? Ji-eun lo sapevi fin dall'inizio che mi interessavi, una spiegazione me la meritavo» disse serio «Una spiegazione? Yoongi non ci stavamo nemmeno frequentando» gli rispose, bloccando poi i suoi movimenti.

Si stava avvicinando troppo.

«Perché non me l'hai permesso» le sussurrò all'orecchio. Fortunatamente l'ascensore arrivò a destinazione e le porte si aprirono. Ji-eun spinse Yoongi per farlo allontanare, poi però il suo respiro le si bloccò in gola quando vide Jungkook davanti a loro.

Gli occhi di Jungkook erano fissi sulla figura di Yoongi. Aveva notato che fosse attaccato al corpo di Ji-eun prima che lo spingesse via. Yoongi ridacchiò, divertito da quella situazione.

Si tirò su la mascherina e prima di uscire guardò Ji-eun facendole un occhiolino. Diede una spallata a Jungkook e si avviò verso l'uscita.

Ji-eun aveva capito che ogni gesto che compieva Yoongi, lo faceva solo per innervosire Jungkook «Il bagno, certo» disse infastidito il corvino e si avviò verso il parcheggio. Ji-eun sospirò. Dopo aver dato un'occhiata fugace alla figurata ormai lontana di Yoongi, cercò di raggiungere Jungkook.

«Signorina Yun!» Ji-eun si girò verso il dottore di sua madre. Jungkook dopo aver sentito il cognome di Ji-eun si girò anche lui incuriosito «E' andata a trovare sua madre?» chiese l'uomo avvicinandosi alla ragazza.

Jungkook spalancò gli occhi sorpreso.
Madre?

Ji-eun guardò di sfuggita Jungkook, poi spostò lo sguardo verso il medico «Sono qui per un amico»

«Allora ci vediamo presto» la salutò il medico, prima di prendere uno degli ascensori. I due ragazzi si guardarono poi Ji-eun fece dei passi avanti per raggiungere la figura alta e possente di Jungkook. Il corvino deglutì «Andiamo a prendere Jong-ho?» le chiese incredibilmente dolce.

Ji-eun annuì, poi gli prese la mano «Prima-»

«Mi fido di te, Ji-eun» le disse subito per farla stare tranquilla. Sapeva per certo che una volta arrivati a casa gli avrebbe spiegato tutto, da Yoongi e volendo a sua madre.

Ji-eun sorrise. I due mano nella mano, andarono verso la macchina per andare a prendere i bimbi.

-

Hoseok salutò velocemente Taehyung e uscì dalla stanza. L'amico gli aveva fatto intendere che voleva stare da solo con Seo-yun.

Si sfregò le mani sui jeans e raggiunse la figura dormiente di In-ha. Quella mattina più di una volta aveva provato a portarla a fare dei controlli, ma la bionda non era stupida e aveva capito le intenzioni di Hoseok «Andiamo?» le chiese mentre tirava fuori le chiavi della macchina di Taehyung.

Hoseok aveva dimenticato la macchina al Club, dopo aver accompagnato a casa In-ha sarebbe andato a recuperarla « lVado a piedi» disse la ragazza senza guardarlo in faccia e sistemandosi il vestito.

Hoseok strinse gli occhi. Non era mai stato una persona che si innervosiva spesso o si arrabbiava, ma In-ha riusciva a fargli perdere tutta la pazienza che possedeva in pochi secondi «Ti porto a casa» le disse di nuovo, con un tono più duro «Grazie ma vado a piedi» disse di nuovo In-ha con un falso sorriso « Non era una domanda» le disse prendendola per un braccio. Hoseok ignorò i continui richiami della bionda quando però sentì lamenti di dolore, si fermò.

In-ha si massaggiò la parte del braccio dolorante. Il cuore di Hoseok perse un battito quando vide che le aveva afferrato il braccio dove c'era un livido poi però sentì la rabbia crescere «Chi è stato, In-ha? Dimmelo immediatamente»

«Cosa cambierebbe? Ormai il danno è fatto» disse la ragazza, togliendo lo sguardo da quello di Hoseok «E' stato qualcuno del Club? Ti ha violentato?» disse cercandola con lo sguardo.

In-ha sussultò a quella parola. Hoseok sospirò quando vide la reazione della bionda «Per quello che stamattina cercavi di farmi fare delle visite?» chiese la ragazza «Non sono rimasta incinta, prendo la pillola»

«In-ha quello è l'ultimo dei problemi!» tuonò Hoseok alzando la voce «Si è permesso di toccare e abusare del tuo corpo quando tu non eri consenziente»

In-ha guardò Hoseok, con sguardo sorpreso. Era arrabbiato? Si stava preoccupando per lei?

Non era la prima volta che succedeva, ma lavorare al Club comportava anche ad avere dei rapporti sessuali anche quando non si era d'accordo. Gliela aveva detto chiaramente Namjoon «Ti stai preoccupando per me?» gli chiese, quasi con tono curioso.

Nessuno lo era mai stato, seriamente.

Hoseok non capì quel tono «Certo In-ha. Per chi mi hai preso?» In-ha felice di quella risposta, abbracciò con uno slancio il corpo di Hoseok. Il ragazzo circondò immediatamente la sua piccola vita «Grazie Hobi. Grazie per preoccuparti per me»

Hoseok la strinse di più. In-ha sciolse l'abbraccio e abbassò lo sguardo un po' imbarazzata «Ti porto a casa e comunque verremo a fare i controlli» disse camminando verso l'auto. In-ha lo seguì come un cagnolino. Dopo essere saliti, In-ha prese coraggio per dirgli un piccolo dettaglio che teneva nascosto da un po' di tempo «Devi portarmi a casa di Jimin» disse torturandosi le mani. Hoseok corrugò le sopracciglia.

«Perchè?»

«Abito insieme a lui»

Hoseok si girò di fretta verso la ragazza «Cosa!? Perché cazzo abiti insieme a quel deficiente?» disse ingranando la marcia «I soldi del Club non mi bastavano per pagare l'affitto, quindi sono andata a vivere da lui!»

«E noi? Io? In-ha potevamo aiutarti» disse un po' infastidito «Ho provato a parlarne! Ma voi non mi ascoltavate mai, mi cacciavate sempre via» disse alzando il tono di voce «E poi Jimin non è un deficiente! E' un ragazzo dolcissimo»

«Oh sì, dolcissimo! Scommetto che questo lato l'hai scoperto dopo il sesso» sputò con tono acido.
In-ha lo guardò con occhi lucidi «Almeno lui non mi dà della puttana»

Hoseok sospirò «In-ha non intendevo-»

«Invece intendevi proprio quello Hoseok. Portami a casa sua» disse seria, facendo intendere di chiudere immediatamente il discorso. Hoseok strinse la mano in un pugno e con religioso silenzio raggiunse la casa di Jimin.

-

Seo-yun chiuse la porta di casa. Era stata tutto il giorno in ospedale con Taehyung ed era stato il giorno più bello della sua vita.

Dopo essersi tolta le scarpe, raggiunse il salotto dove vide Ji-eun impegnata con lo sguardo sul telefono «Bentornata» le disse «Suji è già a dormire?» chiese sedendosi sul divano. Ji-eun annuì «Ho fatto fatica a farla addormentare, ha chiesto di te tutta la sera. Fortunatamente il pomeriggio Jungkook l'ha portata sulle giostre insieme a Jong-ho»

«Grazie»

«Figurati» disse sistemandosi meglio sul divano per essere proprio con il corpo rivolto verso l'amica «Quindi... con Taehyung?»

Seo-yun rise «Non ridere e racconta! Voglio sapere tutti i dettagli!»

«Anche tu cara mia, mi devi raccontare come vanno le cose con Jungkook»

Ji-eun alzò gli occhi al cielo «Parliamo sempre di me! Adesso tocca a te!»

«Cosa vuoi sapere?»

«Tutto»

«E' riuscito a recuperare il mio numero» disse guardandola male «Non guardarmi così! E' stata colpa di Hoseok, mi ha ingannato!»

Seo-yun ridacchiò e per tutta la sera finirono a parlare dei ragazzi. Seo-yun si sentì di essere tornata al liceo quando parlava della sua cotta alla migliore amica. Poi pensò che Ji-eun fosse diventata più di una migliore amica, per lei era una sorella e la sua persona.

Sentiva che la sua vita stava lentamente ricominciando a migliorare. Grazie a Suji, la sua amata bambina. Grazie a Ji-eun, la sua amica. E grazie a Taehyung, pensava che nessuno sarebbe più entrato nel suo cuore invece lui ci stava lentamente riuscendo. E in quel momento capì che sarebbe riuscita ad innamorarsi di nuovo. E che il padre di sua figlia sarebbe riuscita a dimenticarlo definitivamente.

ANGOLO AUTRICE:
Hi! 💗

vi è piaciuto il capitolo? mi sembra un po' corto rispetto gli altri, però anche in questo succedono delle cose 😏
cosa ne pensate?

avete delle teorie? per esempio: perché Yoongi si trovata in ospedale? che rapporto avrà In-ha con Jimin? Hobi fa bene a preoccuparsi per In-ha??

Sabato forse aggiorno it's always you e qua vediamo che hanno già fatto pace 😂 che casino

beh avete un po' di domande... ahah
non ho fatto domande sui protagonisti perché adesso sono felici 🥺

vero Jungkook è sempre un po' complicato e  Ji-eun è una patata ma per il resto la loro storia sta diventando sempre più seria!

spero che il capitolo vi sia piaciuto!
vi mando tanti baci e spero stiate tutti bene
alla prossima,
Juli 💜

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