Blind Sight [TaeKook]✔︎

By Hananami77

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AVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI... More

Introduzione
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[45] *Yoonmin*
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[53] Our happy ending
~Epilogue~
*Taekook Special*

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By Hananami77

ADV:contenuti sessuali espliciti. Se non li gradite, leggete fino ai puntini di sospensione.

Enjoy!


Jungkook



Avevano assistito a due proposte quasi in contemporanea, una decisamente romantica ed una decisamente...originale. Jungkook non aveva capito se Taehyung sapesse o meno delle intenzioni di Yoongi nel fare quella strana quanto insolita quasi proposta, quindi si voltò verso la sua metà che trovò intenta a...

Tastarsi il corpo?

Jungkook aggrottò la fronte e guardò perplesso Taehyung mettersi dritto e prendere a frugare nelle tasche alla ricerca di...cosa stava cercando?

«Tae, che diamine cerchi? Abbassati, ci scopriranno» sibilò quindi, guardandolo corrucciato. Taehyung strinse le labbra e si frugò nella tasca anteriore dei pantaloni. 

«Ma dove l'ho messo» sibilò tra sè, allargando poi le labbra in un sorriso come strinse tra le mani una scatoletta stretta e piatta, dall'aria piuttosto costosa e che tirò fuori dalla tasca con fare vittorioso. 

Cosa è quella? chiese quindi, curioso. Taehyung gli fece una faccia da furbetto e si acquattò nuovamente vicino a lui, il viso a pochi centimetri dal suo mentre lo guardava con occhi sfavillanti. Jungkook alzò le sopracciglia e Taehyung gli tese quella scatolina che, adesso che la vedeva bene, sembrava tanto una scatolina di gioielleria, dalla forma rettangolare. 

Come la vide, il suo cuore perse un battito e le mani gli tremarono appena. 

Ma cosa era quella sera, la serata delle proposte?

«Aprilo» sussurrò quindi Taehyung, la nota roca gli carezzò le orecchie come il suo cuore fece le capriole. Cosa ci poteva essere dentro? Magari conteneva uno di quei bracciali per coppie, di quelli carini che gli aveva mostrato quando erano andati al centro commerciale per aiutare Namjoon a scegliere l'anello, di quelli che poi c'era scritto il nome sop—

Per poco la scatolina non gli cadde dalle mani e il sangue gli fluì alle guance, che iniziò a sentire bollenti come due tizzoni ardenti. Taehyung si morse il labbro inferiore come guardò la sua metà studiare ciò che aveva comprato proprio per lui.

«P-per me?» balbettò Jungkook, schiarendosi la gola subito dopo e guardando ovunque fuorchè la scatolina tra le sue mani. 

Taehyung si affacciò verso Yoongi e alzò un sopracciglio, soddisfatto. Te l'avevo detto gli sarebbe piaciuto. 

Che gusti che avete..commentò quello.

Disse quello che ha comprato le orecchie di peluche con tanto di campanellini rispose a tono Taehyung, e Yoongi tossicchiò in silenzio come gli andò la saliva di traverso. 

Ti devo diecimila won, ma te ne do ventimila se stai zitto.

Taehyung scoppiò a ridere e ritornò a prestare attenzione a Jungkook. «Mi aspetto grandi cose per quando lo indosserai, Kookie» sussurrò al suo orecchio, e l'alpha dai capelli corvini lo guardò malissimo, richiudendo di scatto la scatolina ma mettendola nella tasca posteriore dei pantaloni.

«Vedremo chi sarà ad indossarlo tra i due» gli rispose quindi quello, leccandogli le labbra con fare sensuale. Lo stomaco di Taehyung fece una capriola e un brivido passò sulla sua nuca, prima di baciare quelle labbra peccaminose come Jin aveva appena dato la sua risposta affermativa.

Come videro i due amici abbracciarsi e baciarsi con gli occhi colmi di lacrime, diedero il segnale perché i fuochi di artificio -che avevano fatto posizionare non troppo lontano- venissero fatti scoppiare, e una serie di luminosi disegni dipinsero con fluttuanti colori il pacato cielo notturno.

Jin e Namjoon si voltarono entrambi di scatto; l'omega aveva urlato contento osservando i fuochi d'artificio con occhi più luminosi degli stessi, ma Namjoon...Namjoon guardava Jin con sguardo perso, affogando in un mare di amore difficile da ignorare. 

Taehyung fu il primo a mettersi in piedi e a trascinare fuori dal loro nascondiglio Jungkook e anche Hoseok, che a sua volta si tirò via Onew, che quasi non rotolò faccia a terra per l'energia che ci aveva messo.

«Congratulazioni!» urlò Hoseok, battendo le mani e iniziando a fischiare. Fischi a cui si unì anche Yoongi, che aveva dietro un Jimin la cui espressione era radiosa come il sole estivo a mezzogiorno. Il beta saltellava e batteva le mani contento, coinvolgendo un impacciato Onew a fare altrettanto e a mollare la presa sulla camicia di Hoseok per esultare insieme. 

Jin singhiozzò e rise di cuore, mentre Namjoon si passò il dorso della mano sugli occhi per spazzare via le lacrime e sorridere apertamente verso i suoi amici, che li guardavano sorridenti come quando si guardano i genitori darsi un bacio. 

Jungkook fu il primo ad avvicinarsi a Namjoon per coinvolgerlo in un abbraccio con tanto di pacche sulla spalla e una risata a corredare il suo augurio. «Lo sapevo che prima o poi avrei assistito ad un momento del genere!» esclamò entusiasta, e Namjoon gli sorrise, mostrando le fossette e stringendosi nell'abbraccio.

Lo strinse forte e poi gli poggiò le mani sulle spalle, guardandolo con occhi lucidi. 

«Grazie Kook, grazie di cuore per...tutto» sussurrò con voce roca dalle lacrime, e Jungkook scosse la testa zittendolo con un cenno della mano.

«Lo so, sono un amico fantastico, ma senza i soldi di fragolina non avremmo fatto nulla» disse, indicando con il pollice Taehyung che, dietro di lui, si prendeva un momento per osservargli il culo fasciato da quei fantastici pantaloni di pelle per cui aveva scoperto avere un debole.

In realtà aveva un debole per un po' troppe cose...che il suo debole principale fosse Jungkook?

Ma non aveva mai nascosto quella sua amabile predilezione per il culo del suo compagno. Amava visceralmente il culo di Jungkook, e avrebbe venduto un rene per averlo, se necessario.

«Allora? Sto aspettando un abbraccio!» esclamò fintamente offeso Jin, alzando un sopracciglio, divertitissimo, per poi essere inglobato in un abbraccio stretto da Taehyung, il cui cuore rischiò di cedere come il ventre gonfio del suo amico si premette sui suoi addominali. Ah, quanto gli sarebbe piaciuto stringere tra le braccia Jungkook, magari inc—

Cancellò istantaneamente dalla sua mente quell'immagine, concentrandosi sulla risata acuta di Jin che lo stringeva teneramente. «Sono così felice Taehyungie...» gli mormorò all'orecchio, sinceramente emozionato. 

«Sono felice anche io eomma, soprattutto perchè ti so nelle mani di Namjoon. Se solo dovesse osare comportarsi male, basta dirlo e se la vedrà con me».

Jin ridacchiò e gli lasciò un bacio sulla guancia, facendo poi l'occhiolino verso l'alpha interessato che aveva arricciato le labbra in un sorriso. No, il suo Joonie non si sarebbe mai comportato male, nè con lui nè con i suoi cuccioli. 

Come si staccarono, Jungkook e Taehyung si mossero quasi contemporaneamente, chinandosi davanti la pancia di Jin per poggiarci l'orecchio sopra.

Assunsero entrambi un'espressione concentrata, entrambi attenti e con un orecchio tappato per sentire qualcosa di più delle urla di Hoseok. 

Sembravano tanto due bambini alle prese con la mamma in dolce attesa, e mentre gli altri si congratulavano con Namjoon e urlavano entusiasti, Taehyung e Jungkook si guardarono negli occhi mentre sentivano quei piccoli cuoricini battere velocemente.

Jin scompigliò loro i capelli con fare affettuoso e gli sorrise apertamente.

«Eommaaa! Ci sono stato dietro quattordici minuti per renderli perfetti!» si lamentò Jungkook, non spostandosi però dalla pancia ma, anzi, toccandola e tastandola come un gatto quando tocca l'acqua.

Taehyung alzò gli occhi al cielo, «Tanto rimani un coniglietto-grizzly, capelli sistemati o meno» lo prese in giro quello, e Jungook lo guardò malissimo dandogli un pugno sulla spalla.

«Ma pensa per te, fighetto! Sarei uno schianto anche da pelato» lo rimbeccò Jungkook, e Taehyung roteò gli occhi schioccando la lingua sul palato.

«Certo certo, rimani pure nelle tue convinzioni, tanto sappiamo tutti che sei un cucciolotto».

Jungkook strinse gli occhi in due fessure.

«Stasera ti farò vedere chi è il cucciolotto». La voce gli uscì bassa e roca e Taehyung alzò un sopracciglio, scettico. «Sempre che non sia tu a trovarti pieg—».

«Ragazzi!» li riprese Jin, dandogli uno scappellotto a testa e facendoli sbilanciare all'indietro, entrambi gli alpha con gli occhi confusi mentre cadevano di sedere.

«Smettetela di dire queste cose davanti ai mie cuccioli o mi nasceranno idioti e pervertiti come voi!».

Hoseok rise apertamente e abbracciò da dietro Onew, lasciandogli un tenero bacio sulla guancia. Onew poggiò le mani su quelle del beta e sorrise verso il suo amico, vedendolo finalmente ridere e scherzare con la sua metà. I ricordi del passato e dei mesi di prigionia dovevano essere dimenticati una volta per tutte, perché adesso stavano riscrivendo un nuovo capitolo delle loro vite, dove non vi erano nubi scure e minacciose a gravare sulle loro teste. 

Adesso, potevano assaporare finalmente un po' di felicità.

«QUALCUNO HA DETTO TORTA?» urlò dal nulla Jimin, attirando l'attenzione verso lui e Yoongi che, dietro di lui e con un'espressione concentratissima, aveva avuto assegnato l'infame compito di non far crollare la torta che avevano decorato insieme, pena l'incorrere nella furia del beta.

Brontolò ancora una volta ma strinse la presa sul vassoio, in modo da non rischiare di farla cadere, perchè se se solo l'avesse fatto, allora avrebbe fatto meglio a migrare e sparire dalla circolazione. 

Gli occhi di Jin si illuminarono alla vista del dolce e prese a tirare la manica della camicia di Namjoon, incredulamente contento di vedere il volto di Jin brillare quasi di luce propria dalla contentezza. Gli avvolse le braccia attorno ai fianchi e poggiò entrambe le mani sul ventre tondo, carezzandolo gentilmente. «La felicità ti sta d'incanto, amore».

«Io...non so cosa dire, tutto questo p-per me, per noi» sussurrò singhiozzando Jin, guardando la torta e sentendo gli occhi sciogliersi nuovamente in lacrime alla scritta in fucsia un po' storta e tremolante ma leggibile sulla torta che citava "Congratulazioni Eomma ♡♡ Ti vogliamo bene".

«Goditi solo la celebrazione che ti meriti, hyung. E' il minimo che potevamo fare» gli disse con tono sincero Taehyung, stringendo la mano di Jungkook tra le sue.

Non si capì molto la dinamica che seguì quello scambio di battute, perché Jin aveva solo teneramente imboccato Namjoon con una forchettata di torta e si era voltato per mettersi in posa per la foto ma...

Taehyung aveva sporcato la punta del naso di Jungkook con un ciuffo di panna, di conseguenza Jungkook aveva intinto il dito nella crema e se l'era pulito sulla sua guancia, e quindi Jimin aveva ridacchiato apertamente buttando accidentalmente addosso a Yoongi la sua fetta di torta, che quindi gli aveva morso le dita paffute ed aveva usato la forchetta come catapulta per lanciargli addosso della panna, quindi Hoseok aveva guardato Onew con occhi da cucciolo e quello gli aveva sporcato le labbra di glassa al lampone e gliel'aveva leccata via timidamente, facendo diventare il volto del beta di un'intensa tonalità purpurea che era finita con un bacio appassionato davanti a tutti.

Da quella piccola scenetta ne era partita una vera e propria lotta, in cui pezzi di torta, crema e panna montata volavano da una parte all'altra del campo; Namjoon faceva da scudo a Jin -che se la rideva della grossa trattenendosi la pancia ma mangiando una generosa porzione del dolce-, Yoongi mordicchiava le guance di Jimin ricoperte di crema mentre quello gli tirava i capelli per allontanarlo -ridendo apertamente nel frattempo-, Hoseok cercava di recuperare il tempo perduto consumando le labbra di un timido ma contentissimo Onew seduto sulle sue gambe, e di Jungkook che leccava via dalla guancia di Taehyung un po' di dolce.

«Sei perfino più buono della torta» gli sussurrò all'orecchio, pizzicandogli una natica. Taehyung fece una risatina bassa e sensuale e affondò l'indice nella crema, leccandola via dal polpastrello con fare fintamente innocente. Jungkook lo guardò come un pesce lesso ed in un attimo si ritrovò un'intera fetta di torta schiacciata su tutto il viso e un Taehyung ghignante che se la rideva della grossa rotolando sull'erba su cui erano finiti distesi insieme agli altri, sparpagliati sul prato a godersi quei momenti.

Da Jungkook arrivò un mezzo ringhio.

«Scappa» gli disse con tono gutturale, stringendo i denti mentre pezzi di pandispagna colavano al suolo con un sonoro plop. Si passò poi una mano sul viso per rimuovere alla meno peggio il resto dell'ammasso zuccherino e profumato di vaniglia dal suo viso e guardò la sua metà con fare predatorio.

Gli occhi di Taehyung si accesero e scattò in piedi, voltandosi per ghignare verso Jungkook e provocarlo con un, «Chissà se riesci a prendermi, cucciolotto».

Dentro Jungkook scattò qualcosa che lo spinse a leccarsi le labbra e puntare lo sguardo su dove Taehyung era corso velocemente via, non senza guardarlo maliziosamente, ammiccante.

«Taehyung, fossi in te stasera ci metterei un tappo! Questo qui ti ammazza!» ululò Jimin, vedendo come Jungkook si era sbottonato i polsini della camicia e fatto un mezzo sorriso. 

«Stasera mi sa che conviene dormire in giardino» commentò Hoseok, abbracciando Onew che si era appisolato tra le sue gambe e stringeva la sua camicia tra i pugni per reggersi. Tutti gli occhi si puntarono sulla figura di Jungkook che si stava allontanando lentamente, con una calma anomala.

Jin annuì velocemente bevendo un bicchiere di succo al melograno, «Credo tu abbia ragione, non penso che stavolta il quartier generale si salverà. Joonie, ti dispiace portarmi in camera? Ho i piedi che sono due valigie». Namjoon annuì e si alzò per prenderlo in braccio e portarlo verso l'ultima sorpresa della giornata. 

La loro nuova stanza da letto.

Nel frattempo, Yoongi baciò il collo di Jimin. «Fossi in te scricciolo, non riderei tanto. Perchè ho tutta l'intenzione di fargli concorrenza e farti gridare fino a perdere le corde vocali».

Jimin toccò mille ed una sfumatura di rosso e si morse il labbro inferiore. Si voltò con fare casuale solo per fargli l'occhiolino. «Ti senti potente abbastanza da riuscire a farlo, alpha?».

Yoongi strinse gli occhi sottili e gli morse il lobo. «Sai quanto ti costerà questa insinuazione, vero?».

Certo che Jimin lo sapeva.

E non vedeva l'ora.

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«Taehyung~» chiamò con fare divertito Jungkook, salendo lentamente le scale del quartier generale che portavano alla loro stanza. Si guardò intorno, inspirando profondamente per catturare il profumo di Taehyung misto a quello zuccherino della povera torta.

Alzò un sopracciglio come trovò la camicia indossata da Taehyung appoggiata alla fine delle scale, seguita poi dalla cintura e, poco più avanti, anche le scarpe. Il tutto era stato lasciato in modo che Jungkook si ritrovasse fermo davanti la porta della loro stanza. 

Divertito, raccolse un indumento alla volta e si passò nuovamente la lingua sulle labbra, pregustando il momento del ritrovamento di Taehyung. Ah, non appena lo avresse avuto tra le mani...

Entrò nella loro camera e aggrottò la fronte, sinceramente divertito dal fatto che fosse vuota e che Taehyung gli avesse teso quella sorta di "trappola" non troppo velata, inducendolo a seguirlo e raccogliere i suoi vestiti. Viziato pensò ridacchiando Jungkook, posando poi i vestiti da qualche parte lì vicino e richiudendo la porta.

Come gli occhi si abituarono alla penombra della stanza, due braccia forti e conosciute gli si avvolsero attorno ai fianchi, un fiato caldo impattò sulla sua nuca e l'odore di menta, pioggia e nocciole gli riempì le narici facendolo sospirare inconsapevolmente.

«Cucù» sussurrò roco contro il suo orecchio, mordendogli il lobo e succhiandoglielo subito dopo.

Jungkook socchiuse gli occhi qualche istante prima di ricordarsi che quella era la sua serata, che era il suo momento di far gridare Taehyung; ritornato in sè grazie a tali propositi, si voltò e lo afferrò per un polso, obbligandolo a seguirlo. Lo sospinse sul letto su cui lo fece ricadere di schiena, non perdendo tempo nel salirgli addosso e insinuarsi tra le sue gambe, e ignorò anche il piccolo gemito di protesta che era arrivato dall'altro.

Fece scontrare le loro labbra con foga per coinvolgerlo immediatamente in un bacio bramoso, lasciando che il suo istinto di prevalere sulla sua metà avesse la meglio, e Taehyung ricambiò con altrettanto ardore, intrecciando fin da subito le loro lingue in un vorticoso bacio da capogiro. 

L'odore di Taehyung era intenso, intossicante, e unito a quello dello zucchero e della vaniglia...fece scattare qualcosa in Jungkook, una sorta di voglia di mordere Taehyung in ogni lembo di pelle a sua disposizione.

Un suono umido e lascivo lasciò le loro labbra come Jungkook gli si premette addosso, constatando con sua somma gioia che Taehyung indossava solamente quei pantaloni scuri a metà tra l'elegante ed in casual che gli abbracciavano i fianchi e lasciavano intravedere solamente le linee sinuose delle sue cosce. 

Taehyung in pantaloni e a torso nudo, sotto di lui e con quell'odore zuccherino ad addolcirlo era meglio di qualsiasi porno.

Le dita di quello scorsero tra i suoi capelli -adesso più lunghi del solito- e lo strinsero ancora di più, premendo più a fondo le loro labbra cosicchè nessun centimetro di pelle restasse intoccato. Come quello strattonò appena le ciocche scure, un gemito roco raschiò la gola di Jungkook e si infranse contro le labbra esigenti di Taehyung, intente a succhiargli il labbro inferiore.

Lo suggeva con sensuale voglia, ma la lingua peccaminosa di Jungkook lo convinse a rivolgere l'attenzione altrove, quindi spalancò la bocca e gli permise di baciarlo profondamente ancora e ancora. Jungkook scese sulla curva della sua mandibola per mordergli la pelle delicata sotto l'orecchio, e un ansimo risuonò nella stanza silenziosa segno del suo grande apprezzamento per quelle attenzioni. 

Jungkook leccò quel punto -adesso marchiato da una macchia purpurea- più e più volte fin quando un gemito roco più alto degli altri non si levò nell'aria densa dei loro odori e dei loro respiri. 

Le mani di Taehyung si artigliarono ai suoi bicipiti come Jungkook gli soffiò nell'orecchio, solleticandolo appena per poi tracciare una scia di baci fino alla gola, baciando e tracciando con la punta della lingua il segno del suo morso.

Ad ogni bacio che lasciava, seguiva un'intensa serie di lappate, succhiate e morsetti per rendere quei punti ipersensibili e irrorati, così da lasciare che la mente di Taehyung si lasciasse andare ed andasse completamente in blackout. 

Taehyung si morse il labbro inferiore e sospirò profondamente, muovendosi sotto di lui in un impeccabile movimento di bacino per far scontrare i suoi fianchi contro una delle fantastiche cosce fasciate da quei dannatissimi pantaloni in pelle aderenti di Jungkook, che lo avevano tentato per tutta la serata come la migliore delle portate ad una cena.

«La tua fuga non è durata troppo» grugnì roco contro la sua pelle Jungkook, scendendo a lasciare un piccolo morso sulla clavicola sporgente di Taehyung, le cui mani vagarono sulla sua schiena muscolosa.

«Non sono bravo a resisterti. Soprattutto quando indossi questi dannati pantaloni» fu la risposta ansimata dell'alpha, che gemette rumorosamente come le labbra di Jungkook si schiusero sul suo capezzolo, sollecitandolo quel tanto che bastava per renderlo più sporgente e sensibile. La lingua ci giocò appena e una mano di Taehyung si artigliò nuovamente ai suoi capelli, stringendoli in un pugno.

«Mi ricorderò di indossarli più spesso» mormorò contro la sua pelle accaldata, così tanto sensibile che il suo fiato caldo gli spedì un brivido di eccitazione lungo tutta la spina dorsale e lo fece dimenare, muovendo di nuovo il bacino in cerca di frizione.

Jungkook tracciò il profilo degli addominali con la punta del naso, mordicchiandone qualcuno particolarmente interessante durante il tragitto e arrivando fino al bordo dei pantaloni. Con sorpresa, Jungkook gli sbottonò i pantaloni.

Con i denti.

Quella visione fu sufficiente a far defluire il sangue dal suo cervello verso altre zone decisamente più reattive della sua povera mente, quindi Taehyung schiuse le labbra e le inumidì, lasciandole lucide e rosse dai morsi. Gli occhi dell'alpha sembrarono scurirsi come Jungkook tediò la sua lunghezza ancora coperta dalla stoffa sottile dei pantaloni, provocandogli un tremito e un piccolo ringhio di disapprovazione.

Jungkook sorrise e alzò gli occhi verso di lui, incontrando lo sguardo dell'altro fisso sulla sua figura come se fosse stato la sua preda ma con palpabile aspettativa.

«Jungkook» ringhiò Taehyung come le labbra di quello si chiusero sulla sua punta ancora troppo dannatamente coperta, che urlava per avere attenzioni fremendo in risposta allo stimolo.

Jungkook gli afferrò il bordo dei pantaloni, e come li abbassò con un movimento secco, le pupille si dilatarono e un basso ruggito gli rombò nel petto.

Rialzò gli occhi su Taehyung, che aveva appena indossato il sorrisetto sensuale e provocante contornato da un leggero rossore delle guance e si leccò le labbra.

«Sei stato tutta la serata...senza boxer?» ruggì, strappando il tessuto dei pantaloni senza neanche accorgersene. Taehyung si morse il labbro.

«A quanto pare» fu la laconica risposta che ricevette un Jungkook selvatico, tutto intento ad afferrargli le cosce ed affondarci le unghie. Taehyung socchiuse gli occhi e liberò un piccolo gemito al gesto.

Ma i suoi occhi velati non lasciarono quelli di Jungkook, profondi ed tinti di rosso, così eccitati da atterrirlo.

Strappò via il resto dei vestiti per  lanciarli alle sue spalle e Taehyung sibilò per il contatto con l'aria della sua erezione, che adesso giaceva sull'addome in tutta la sua prestanza e lunghezza.

La presa ferrea sulle sue cosce si intensificò, quindi lo costrinse ad allargarle maggiormente per fornigli una panoramica completa dello spettacolo che era Taehyung.

Si leccò le labbra come si fa prima di sentire sulla punta della lingua il tuo gusto di gelato preferito e Taehyung riversò il capo all'indietro artigliando le lenzuola come percepì il caldo muscolo di Jungkook disegnare cerchi concentrici proprio al centro del suo corpo, iniziando quindi a muovere la lingua per spingerla tra le sue calde carni.

Taehyung si contorse sotto di lui e strappò le lenzuola, rilasciando poi un ringhio come Jungkook gli allargò le gambe ancora di più e, subito dopo, sentì l'indice scavargli dentro e strofinare contro le sue pareti calde e vellulate.

«Kook» gli uscì in un ringhio, artigliandogli i capelli e spingendo il suo viso ancora più verso di lui. Quella benedetta lingua lo stava gentilmente penetrando insieme alle dita, e ad ogni affondo, i suoi neuroni si spegnevano come lampadine fulminate, diventando creta tra le mani dell'altro.

Lasciò che l'altro lo vezzeggiasse, che lo spingesse nel baratro senza però lasciarlo andare, e quando ne ebbe abbastanza mostrò i denti e alzò il viso verso Jungkook. Lo tirò via da sé per spingerlo a distendersi sul letto, e come il capo di Jungkook atterrò sul cuscino, ringhiarono in sincrono mostrando i denti.

Taehyung gli si mise a cavalcioni e gli strappò la camicia; i bottoni volarono come coriandoli, ma la stessa irruenza non li riservò ai pantaloni, troppo cari alla sua vista per andare distrutti. Glieli sfilò via con poca grazia portandosi dietro anche i boxer, leccandosi le labbra alla vista dell'eccitazione grossa e lucida in punta che, al solo sguardo, fremette.

Si chinò sul suo collo succhiandolo avidamente mentre le dita affusolate scivolavano sulla pelle dell'altro tracciando il profilo dei pettorali, strofinando il polpastrello sul suo capezzolo ma non lasciargli troppo tempo perché scese ancora sugli addominali.

Ma se le mani di Taehyung vagavano nel suo corpo, le labbra avevano appena tracciato una scia invisibile di baci, morsi e succhiotti sul collo, sulle clavicole e sul petto, scendendo poi con la lingua a tracciare il profilo di ogni tassello di muscolo che l'altro aveva, andando ad arpionargli le cosce per la voglia di stringerle.

Ah se le amava quelle cosce spesse di Jungkook.

Le morse e le baciò come se avessero tutto il tempo del mondo, massaggiando al contempo la sua erezione con una mano e lasciando che gli ansimi di piacere di Jungkook, rochi e profondi, gli arrivassero alle orecchie ad ogni movimento che lo stimolava.

Con la lingua tracciò il profilo di ogni fascio muscolare che percorreva le cosce dell'altro e creava profondi quanto appetitosi solchi, che provvide a riempire di succhiotti e di morsi.

Al contempo, passò il pollice sulla punta congestionata e scivolosa dell'altro, e Jungkook ringhiò qualcosa afferrandogli la testa con entrambe le mani con l'intento di spostare la sua attenzione su qualcosa di diverso dalle dannate cosce. Contro ogni aspettativa, Taehyung lo lasciò fare e gli permise di spingersi tra le sue labbra e farsi avvolgere da queste in un unico e fluido movimento.

La punta sensibile toccò il fondo della sua gola e Jungkook imprecò come la lingua ruvida e umida dell'altro strofinò contro la sua pelle tesa e le vene congestionate, attrocigliandosi su di lui e spedendogli mille brividi direttamente sul suo addome. Come solleticò la pelle con la punta della lingua, la sua erezione ebbe uno spasmo e sbattè contro il suo palato, provocandogli l'ennesima imprecazione e l'immane voglia di piangere per quanto Taehyung fosse bravo.

Taehyung succhiò avidamente e provò a dargli piacere come possibile visto che la sua testa era tenuta ferma dalla salda stretta di Jungkook, mentre questo muoveva i fianchi dentro quell'anfratto caldo e schiudeva le labbra per lasciare andare suoni lascivi e rochi, avvolto dal piacere.

Come le dita affusolate di Taehyung gli entrarono dentro per arrivare fino al fulcro del suo piacere, Jungkook spalancò gli occhi e gemette rumorosoamente, dando uno strattone ai capelli di Taehyung con un gesto involontario. Questo grugnì e la vibrazione della sua gola si irradiò sulla sua erezione, che, se possibile, si gonfiò ancora di più.

Come le dita agili di Taehyung strofinarono dentro di lui colpendo con maestria la prostata, una scarica di piacere gli fece arcuare la schiena e gettare il capo all'indietro.

«Taehyung, per favore continua» ringhiò Jungkook liberandogli la testa solo per permettergli di issarsi appena sugli avambracci. Gli occhi di Taehyung erano leggermente lucidi di lacrime per quanto selvaggiamente aveva spinto la sua erezione dentro la sua bocca, e come si allacciarono ai suoi, riavvolse le labbra sulla sua erezione e la inglobò del tutto fino a farla scomparire completamente e fargli toccare di nuovo il fondo della gola. Incavò le guance e mosse la lingua, creando un connubio così suggestivo che Jungkook si portò le mani tra i capelli.

Taehyung sentiva sulla lingua il familiare sapore salato dell'altro e così aumentò l'intensità con cui succhiava la sua erezione fino a che Jungkook non ringhiò e lo spostò via.

L'erezione scivolò via dalle sue labbra e ricadde con uno splat piuttosto suggestivo sul suo addome; era grossa, pesante, lucida e dolorante, mentre le labbra di Taehyung erano gonfie e rosse come fragole ed un rivolo di saliva gli colò nell'angolo della bocca.

Jungkook ci passò il pollice per spazzarlo via, portò una mani dietro la sua nuca e lo coinvolse in un bacio di fuoco, assaporando il suo gusto nel palato dell'altro e sentendosi ancora più eccitato per quel particolare.

«A quattro zampe» gli ruggì sulle labbra, e Taehyung gli ringhiò contro senza tuttavia dissentire, voltandogli le spalle per fare ciò che gli era stato chiesto.

Jungkook seppellì il volto tra le sue natiche solo per leccare ancora una volta e con insistente minuzia l'anello di muscoli che si stringeva al nulla, provocando in Taehyung mille brividi che gli si arrampicarono addosso e lo lasciarono stordito, ansimante e con una voglia immane di sentire Jungkook fotterlo.

«Kook—ah sono pronto abbastanza, fottimi e basta» guaì spingendo il sedere contro il suo volto.

Jungkook gli afferrò i fianchi ed entrò dentro di lui con un colpo secco, godendo del lungo e prolungato guaito che Taehyung rilasciò per il misto di dolore e piacere che sentì partirgli proprio dal centro del suo corpo e che si irradiò in ogni estremità.

«Kook, pia—» urlò quando Jungkook gli si spinse di nuovo dentro con forza, seppellendosi dentro di lui e prendendo a spingersi con precisione fin quando di lui non rimase solo un ammasso di gemiti sconnessi e spossati.

La testa era poggiata al matesso, le mani stringevano convulsamente le lenzuola e Jungkook lo teneva fermo per i fianchi dettando il ritmo che più gli piaceva gemendo rumorosamente contro la pelle accaldata della sua schiena.

Disperato per quelle stoccate potenti e tremendamente piacevoli che li facevano sentire quasi in un'altra dimensione, portò una mano sulla sua erezione e prese a darsi piacere da solo, gemendo rumorosamente e ansiamando come i movimenti andavano di pari passo con le spinte.

Una mano di Jungkook gli carezzò sinuosamente la schiena e quest'azione gli provocò un brivido ed un gemito più acuto.

«Tae, non toccarti» ordinò contro la sua nuca Jungkook e Taehyung aggrottò le sopracciglia, voltando il capo verso di lui.

«Con che coraggio me lo dici quando mi stai—» quasi singhiozzò come Jungkook si spinse di nuovo dentro di lui.

«Non. Toccarti». L'ordine era stato perentorio e autorevole, ma lui era così eccitato che faceva male, e quindi gli ringhiò contro e mostrò i denti a Jungkook, non facendo ciò che l'altro voleva.

Jungkook gli afferrò i capelli, gli portò la testa all'indietro e affondò i denti nel suo collo ringhiando infastidito con tono basso e continuo mentre si dimenava.

Un braccio muscolo di Jungkook si avvolse completamente alla sua vita e si ritrovarono entrambi sulle ginocchia con Taehyung seduto sulle cosce di Jungkook, la schiena appiccicata al suo petto largo, che ansimava così forte da non riuscire a richiudere la bocca, la mano ancora stretta alla sua erezione senza che potesse muoverla.

I denti di Jungkook affondati nel suo collo e quel ruggito baritono gli impedivano di continuare ciò che stava facendo.

«K-Kook...» gemette di disappunto come l'altra mano di Jungkook lo spinse ad allontanare la mano da sè per intrecciare le loro dita.

Jungkook lo lasciò andare e gli leccò il collo dove lo aveva appena morso, spazzando via rivoli vermigli che colavano dove i canini erano affondati. Iniziò quindi a muovere con lentezza i fianchi e lasciò tutta una serie di piccoli bacini sulla nuca e giù fino alla spalla, leccando di tanto in tanto la sua pelle.

«Voglio essere io a farti gemere. Fatti sentire, baby» sussurrò quindi contro il suo orecchio, mordendogli il lobo.

Taehyung si mosse leggermente assecondando le piccole ma profonde spinte di Jungkook e si appoggiò all'avrambraccio ancora avvolto alla sua vita, gemendo rocamente come quella angolazione stava colpendo quel punto più e più volte.

«Kook..» chiamò, annaspando.

Ma Jungkook lo fece spostare leggermente solo per farlo voltare e far sì che adesso fosse a calvacioni su di lui.

Jungkook lo guardò con uno sguardo adorante mentre gli faceva un piccolo sorriso come le braccia gli si avvolsero entrambe attorno alla vita.

Taehyung ricambiò con occhi semichiusi e vacui, si issò sulle ginocchia quel tanto che bastava per riscendere lentamente su di lui ed inglobarlo centimentro per centimtro con lentezza, facendo sì che Jungkook chiudesse per un istante gli occhi e schiudesse le labbra alla sensazione.

Taehyung gli avvolse le braccia attorno al collo e congiunse le loro labbra in un bacio, roteando il bacino come Jungkook lo strinse a sé, portando una mano tra i loro corpi solo per poter massaggiare l'erezione grondante e congestionata di Taehyung e muovere al contempo i fianchi, lasciando che i loro respiri esagitati si fondessero e le loro bocche consumassero quei gemiti rochi e passionali che li accompagnarono fin quando non raggiunsero l'orgasmo a pochi secondi di distanza.

Le loro labbra non si lasciarono nemmeno quando gli fu difficile respirare, rimanendo le une sulle altre mentre respiravano la stessa aria e le fronti si toccavano.

Le braccia di Jungkook si avvolsero più strette alla sua vita e strofinò la punta del naso sulle sue clavicole, mentre le mani di Taehyung presero a sfiorargli con movimenti delicati le scapole.

«Ti amo tanto» mormorò Jungkook contro la sua pelle.

Taehyung gli diede un bacio sulla tempia. «Perché non hai idea di quanto ti ami io».

Si ritrovarono a lasciarsi piccoli baci o carezze accennate mentre rimanevano intrecciati e legati in modo indissolubile.

Jungkook, tra i due, era quello che più ricercava le coccole dopo qualsiasi loro amplesso a prescindere da quanto selvaggio, rude o passionale fosse stato. E Taehyung era ben felice di assecondare quel suo lato che spuntava in pochissimi casi fuori dalle lenzuola, lasciando che le sue mani vagassero nella schiena, nelle spalle e poi sul suo viso su cui lasciava bacetti sporadici e veloci.

«Sai...» iniziò Jungkook, passandogli una mano sulla fronte per spostargli via i capelli leggermente umidi di sudore.

Taehyung si adagiò con la testa al suo tocco mugugnando: gli piaceva da matti essere oggetto delle attenzioni di Jungkook.

«È da un po' di tempo che penso a noi due...come una famiglia. Sarebbe bello se...se noi due avessimo dei cuccioli. Credo che ne sarei felicissimo».

Gli occhi di Taehyung si allargarono e lo guardò con un misto di sorpresa e tenerezza come l'alpha davanti a sé sembrava una specie di coniglietto timido mentre giocherellava con una ciocca di capelli rossi.

Portò una mano ad avvolgergli la guancia e gli occhioni di Jungkook si specchiano nei suoi «Vorresti avere dei cuccioli con me?».

Il volto di Jungkook toccò una graziosa sfumatura di rosa. «Beh, tu non vorresti?».

L'immagine di lui e Jungkook attorniati da cuccioli tornò a riempirgli la mente e Taehyung si morse il labbro inferiore.

«Effettivamente...» ammise, e il volto di Jungkook si illuminò.

«Davvero? Ci hai pensato anche tu?!» esclamò con un entusiasmo decisamente eccessivo ma incontenibile. E quindi Taehyung non potè evitarsi di sorridere ed annuire, passandogli le dita tra le ciocche scure.

«Sì...anche se noi siamo due alpha e non potremo mai avere dei cuccioli da soli. Potremmo adottarne uno, o due o quanti ne desideri».

Jungkook strinse le labbra ma annuì con un sorriso, non tanto intristito per l'idea dell'adozione, quanto per la costatazione che loro non potevano avere figli.

«E' vero, potremmo pensarci magari in un futuro...Volevo lo sapessi, ma tengo a precisare che mi basta sapere che rimarrai per sempre al mio fianco per essere già felice».

E in quel momento, gli occhi Taehyung si posarono sul bracciale che portava al polso con il ciondolo da lupo.

Cos'è che aveva detto il tipo?

«Torneremo a parlare se un giorno tu e Jungkook voleste avere una famiglia».

Che fosse arrivato il momento di parlargli di nuovo?

















NDA: allora allora, questi ultimi 3 o 4 capitoli (in base alla percezione) sono stati piuttosto tranquilli e rilassati, oserei dire quasi monotoni. Ebbene, non sarà così per i prossimi, perché le cose continueranno a smuoversi e un pizzico di drama ci tocca, no?

PS: le smut complete tipo quella di questo capitolo sono a quota 4 contando questa, arriverà quella tra V e Gguk, che sarà abbastanza lunga e kinky -più qualche altra sparsa qui e là. Diciamo che mi servono da "inizializzazione" ad un'altra cosa. Ce ne saranno forse altre...4? Non so, ma comunque prometto di distribuirle in modo da non appesantire la lettura ^^ (o almeno, questo sarebbe il mio intento).

In ogni caso, ci vediamo presumibilmente giovedì o venerdì ♡ grazie per aver letto, per aver commentato e/o per aver votato il capitolo. A presto 💜




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