Blind Sight [TaeKook]✔︎

By Hananami77

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AVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI... More

Introduzione
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[45] *Yoonmin*
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[53] Our happy ending
~Epilogue~
*Taekook Special*

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By Hananami77

Jungkook



Controllò con la coda dell'occhio che il tutto il branco fosse perfettamente dietro di lui, seguendo la spiegatura da lui ordinata mentre correvano a grande velocità attraversando la fresca boscaglia mattutina.

Il sole del mattino era già spuntato e brillava alto nel cielo, lasciando che i suoi raggi filtrassero tra la coltre di foglie e rami degli alti alberi che li circondavano, e Jungkook lo interpretò come un buon segno. Le divinità erano dalla loro parte, ed era sicuro che fosse così perché nessuno -umano e non- poteva avallare ancora i comportamenti di Kim e Jeon e lasciare che agissero in modo così brutale e sconsiderato. In realtà, era contento di poter finalmente ritrovarsi faccia a faccia con quei due codardi di genitori, fargliela pagare per ogni singolo istante che lo avevano privato della compagnia della sua metà.

Quel glorioso quanto difficile piano architettato a distanza con Taehyung prevedeva diverse fasi di attacco ed anche un metodo di approccio alternativo. In realtà, dietro di lui e diretto alla fortezza Jeon c'era solamente una parte del branco. Avevano deciso di giocare l'effetto sorpresa, dividendo il branco in tre grandi gruppi che avrebbero dato l'idea ai due codardi che non erano riusciti a trovare alleati, per lasciarli crogiolare nella convinzione di poter vincere.

Li avrebbero attaccati sotto tutti i fronti, mostrandogli la loro sconfitta pezzo per pezzo. Avrebbero guardato il loro piano cadere come un castello di sabbia e sia lui che Taehyung, avevano concordato nel fargli agognare la morte come il più candido dei doni.

Come prima di ogni guerra, così come era stato tempo prima contro i Red Velvet, il pensiero di Jungkook volò a sua madre. Sperava di averla resa fiera, sperava che, da ovunque lo stesse guardando, gli stesse sorridendo e lo stesse supportando in quella guerra pericolosa ma fattibile.

Perché sì, credeva fermamente di potercela fare.

Mancava poco al ricongiungimento con la sua metà e Yoongi -al suo fianco e concentrato nella corsa- ne sembrava doppiamente entusiasta. Lo sguardo del lupo grigiastro era fiero e determinato, perfettamente controllato ma con la mente rivolta ad un solo pensiero che portava il nome di Jimin.

Jungkook prese un profondo respiro; la frescura del giorno gli invase i polmoni e lo fece sentire ancora più forte, rinvigorito quasi come quando aveva rivisto Taehyung.

Se il Jungkook di un paio di mesi prima avesse avuto il potere di vedere il futuro, probabilmente avrebbe riso in faccia a chiunque gli avesse detto che un giorno avrebbe guidato un branco immenso come quello che adesso erano i Red Velvet Moon per andare a salvare Taehyung, la sua metà. 

Avrebbe riso incredulo a quella sola possibilità, perché lui non poteva essere destinato ad un alpha... e non era un tipo violento.

Non era mai stato tipo da guerre, aveva sempre ricercato un accordo o un'alleanza con chiunque facesse qualcosa di sbagliato che non richiedesse metodi di risoluzione estremi, e questo lo aveva preso da Jeon. 

Quello che un tempo considerava come un padre esemplare, non aveva mai avallato la violenza e, anzi, aveva sempre trovato valide alternative per evitarla. Per questo Jungkook stentava a riconoscere le azioni di quello che, un tempo, era stato il suo punto di riferimento, il suo confidente e il suo più grande maestro. 

Ripercorrendo con la mente tutti gli anni trascorsi prima del conflitto contro il branco di Taehyung, non sembrava nemmeno lo stesso alpha che lo aveva cresciuto, che gli aveva insegnato a lottare o che non perdeva occasione per ricordargli quanto la guerra e la violenza fossero sbagliate.

Seriamente, come poteva qualcuno essere così bravo a camuffare il suo vero carattere, la sua vera indole, il suo vero io?

Si era dato del coglione almeno un milione di volte dopo che Taehyung gli aveva raccontato perchè suo padre avesse premuto sempre affinchè trovasse una Luna. Diamine, come aveva fatto ad essere così stupido da acconsentire senza neanche provare a cercare la sua anima gemella?

Ma la risposta era chiara: si era fatto convincere di non valere niente e che avrebbe dovuto ringraziare tutte le divinità conosciute per l'opportunità che gli era stata data ad uno come lui

Scrollò il capo per togliersi quei pensieri dalla mente -gli sarebbero serviti in un secondo momento, non mentre raggiungeva la fortezza- e controllò lo stato dei suoi lupi, notando come gli occhi scuri brillavano di eccitazione e l'umore generale era più alto di quanto si aspettasse. Beh, sicuramente, se i membri di un branco prendevano una guerra in quel modo era tutto più semplice, sia per lui che per tutti.

Gli piaceva credere che fosse anche grazie al suo discorso se in quel momento l'umore non fosse a terra e malinconico ma eccitato e incredibilmente allegro.

Accelerò il passo e ululò al giorno appena sorto, seguito poi dagli altri e anche da alcuni ringhi giocosi. Tutti, lui compreso, non vedevano l'ora di poter fare a pezzi un po' di lupi e spezzare qualche collo.

E anche di mettere in atto la seconda parte del loro piano.

Oooh, quella era proprio la migliore.

Non ti sentivo così pieno di vita da un pò. Che dire, Taehyung riesce dove sembra impossibile succedere, non posso che esserne felice latrò dal nulla Gguk, contento. 

Puoi dirlo! Non vedo l'ora di poterlo avere al mio fianco, un mese in queste condizioni vale come un anno per una coppia normale. Ma non mi pare di essere l'unico... dì in pò Gguk, non vedi l'ora di rivedere V o sbaglio? gli rispose Jungkook tutto contento, percependo chiaramente l'umore del suo lupo.

Passò un secondo di silenzio.

Non sbagli. Mi è mancato molto più di quanto possa credere, ragazzino. Il legame tra me e lui è forse anche più forte di quello che lega te e Taehyung, essendo dei lupi. Però c'è qualcosa che mi turba, e questa cosa me l'ha detta V. Pare che lui e l'umano abbiano...litigato, forse?

E' proprio così Gguk. Non so cosa abbia fatto o cosa sia successo, ma ieri sera ho provato a parlare di nuovo con Taehyung per fargli compagnia e mi ha fatto intendere che non vuole lasciarlo combattere e che non gli interessa ascoltare cosa ha da dire.

Gguk guaì, terrorizzato, e Jungkook rimase interdetto per la reazione esagerata.

Kook, non puoi lasciarglielo fare! V deve esserci, Taehyung non può ignorare il fatto che tutti hanno bisogno del proprio lupo, prima o poi. Soprattutto in una guerra! E sappiamo benissimo entrambi quanto V e Taehyung siano in sintonia.

La voce di Gguk era incredibilmente seria e preoccupata, e Jungkook arricciò il naso.

Ho provato a farlo ragionare ma non mi ha dato retta. Non mi ha detto nulla nè delle sue intenzioni con V nè di cosa sia successo tra loro. Cosa posso farci?! Sai anche tu com'è Taehyung.

Gguk ringhiò infastidito e Jungkook se lo immagino intento a dimenarsi per il nervosismo.

Devi convincerlo, e devi riuscirci. Ci deve essere un modo per farlo ragionare! Che ne so, prendilo per la gola suggerì quello, e Jungkook rimane perplesso

In che senso? 

Quasi percepì Gguk alzare mentalmente gli occhi al cielo.

Devo davvero suggerirtelo io? Che so, digli che ti farai trovare cosparso di cioccolato fuso e fragoline di bosco, che passerai un'intera giornata al suo serviz—

Gguk! ringhiò Jungkook nella sua mente Ma che cazzo spari? Si può sapere che suggerimenti di merda dai prima di una guerra della portata di quella oggi? 

Gguk rise apertamente, beccandosi un Coglione sbuffato da un poco divertito Jungkook.

Andiamo,sono sicuro troverai un modo per convincerlo! Con V questo genere di cose funzionano sempre latrò divertito il lupo, prima di tornare serio e riacquistare l'attenzione di Jungkook.

Jungkook, ci sono abilità che tu e Taehyung non avete ancora scoperto ma che potrebbero comparire sul campo.

Gli venne voglia di urlare. 

Gguk, ti sembra il cazzo di momento di uscirtene così? Proprio ORA?! Per tutti gli dei del cielo, hai avuto mesi, MESI, e adesso mi stai dicendo che c'è dell'altro che non so?! gli urlò contro Jungkook, incredulo.

Lo so, ma sono argomenti delicati e avresti dato di matto se te lo avessi detto mentre eri così stressato. Cielo, sembravi una ragazzina in crisi esistenziale.

Jungkook ignorò il commento e si concentrò sulle sue parole.

Comunque, adesso siete ancora più collegati e...insieme, potreste essere molto più forti di prima. Tu e Taehyung possedete un potere immenso, e tu sei la sua parte più pacata.

Gguk, cazzo, pochi giri di parole e arriva al punto! ringhiò esasperato l'alpha, ringhiando sonoramente al nulla per il nervoso. 

Gguk fece un profondo respiro preparatore prima di parlare. Se tu la sua parte più pacata, lui è la tua parte istintiva. Quello che sto cercando di dirti è che Taehyung quando si arrabbia è una bomba pronta ad esplodere, e se lo facesse...

Gguk lasciò la frase in sospeso e il cuore di Jungkook prese a battere velocemente mentre schivava un albero per mera fortuna, sotto lo sguardo interdetto di Yoongi e Namjoon. 

Se lo fa cosa? COSA? 

Se lo fa, potrebbe sterminare tutti senza alcuna distinzione.


...................................


Gguk, spiegami per una cazzo di volta di cosa diamine stai parlando! Si può sapere perché cazzo mi dici le cose con il contagocce?! Sto andando a fare una guerra, e la cosa più intelligente che ti viene da dire è una frase ad effetto che non sta ne in cielo né nella fottutissima terra pretendendo che io annuisca e basta?! sbraitò Jungkook mentalmente, accelerando il passo senza neanche accorgersene e provocando quindi un'accelerazione generale della corsa.

V e Taehyung sono i diretti discendenti del purosangue originario, quindi hanno più potere, e questo significa che sono anche più instabili. Se la loro ira dovesse prendere il sopravvento, solo noi potremo salvarli da loro stessi. E' fondamentale che non raggiungano mai il punto massimo di non ritorno, o Taehyung e V diventeranno una specie di sterminatori senza coscienza, arrivando perfino ad attaccare i loro amici. Capisci cosa intendo? Se V e l'umano non si riappacificano, potrebbero combattersi a vicenda.

E quindi innescare un processo inverso in cui il risultato è sempre lo stesso terminò Jungkook, e Gguk guaì un assenso. 

Sentiva l'irrefrenabile voglia di urlare.

Quella nuova preoccupazione, unita a tutto quello che era successo, non faceva altro che peggiorare ancora di più le situazioni, andando a gettare altra benzina su un fuoco in cui sperava di non bruciarsi.

Sapeva il temperamento di Taehyung, quanto potesse essere irascibile e testa calda, era sempre pronto a lasciare che i suoi istinti e la sua rabbia venissero a galla e prendessero il controllo delle sue azioni, a volte con V compreso -come in caso di guerra.

Adesso che avevano scoperto quanto il loro legame fosse forte e quanta potenza effettivamente possedevano... non osava immaginare cosa sarebbe successo se solo Taehyung si fosse lasciato andare.

Cosa devo fare? COSA DIAMINE DEVO FARE, GGUK? urlò esasperato al suo lupo, che tacque per alcuni istanti prima di sospirare e dargli una risposta che non fece altro che renderlo ancora più isterico. 

Se sarà V a prendere il sopravvento, ci penserò io. A Taehyung dovrai pensarci tu ma non preoccuparti di questo, sarà il tuo istinto a suggerirti la cosa più giusta da fare. 

Gguk chiuse per primo il loro collegamento e Jungkook ringhiò infastidito, ricevendo ancora una volta qualche occhiata interrogativa da parte dei suoi amici, che però ignorò per concentrarsi su quello che doveva fare.

Una cosa per volta Jungkook, affronta una cazzo di cosa per volta.

Mano a mano che si avvicinavano alla loro destinazione, anche la vegetazione si stava trasformando, diventando più fitta e anche più familiare, e quello fu il campanello che trillò nella mente dell'alpha.

La conosceva fin troppo bene, anche se l'aveva vista di notte e scarsamente illuminata, quindi ciò significava solo una cosa: erano vicini.

Stavano per arrivare nel luogo dell'incontro e una vampata di adrenalina lo attraversò da capo a piedi, facendogli quasi rizzare il pelo sulla schiena per l'eccitazione.

Saltellò e fece ancora qualche metro, prima che, all'orizzonte, comparisse la punta di quello che era il castello in cui era stato trattenuto Taehyung per fin troppo tempo.

Non stava più nella pelle. Avrebbe rivisto Taehyung. Sarebbero tornati a combattere fianco a fianco contro una causa comune che andava estirpata; sarebbero stati insieme.

Si bloccò di colpo e con lui si arrestarono anche gli altri lupi, e sorrise mentalmente allo scintillio di malcelata eccitazione negli occhi di Yoongi, che distribuiva il peso del corpo da una zampa all'altra contento come una pasqua.

Ci siamo quasi. Il piano è questo iniziò con voce seria, ponendosi a qualche metro di distanza per parlare al suo branco.

Come sapete, Kim e Jeon non sanno che io ho creato un esercito, motivo per cui adesso il branco è diviso. Noi saremo i primi ad entrare sul campo; gli faremo credere che saremo solo noi a combattere, e inizieremo la battaglia preferendo una tecnica difensiva e non offensiva.

Gli faremo credere di essere in difficoltà, che stanno vincendo e quindi, molto probabilmente, ciò li istigherà a fare un secondo attacco combinato. I lupi di Kim non sono riusciti a dirci molto sui loro piani, ma dobbiamo aspettare che pensino di avere la vittoria in pugno e poi decidere la mossa successiva

Il branco annuì un assenso collettivo e si preparò mentalmente alla sfida, mentre Jungkook si assicurò che anche gli altri due distaccamenti del branco -lontani da loro diversi chilometri- avessero compreso il piano. Loro avevano l'ordine di attendere tra la boscaglia un ordine da Jungkook o da Taehyung, celando la loro presenza per poi attaccare e mettere un punto a quella guerra.

Si scambiò un'ultima occhiata con Yoongi e Namjoon, i cui occhi trasudavano una fiducia ed una determinazione quasi commovente, e si voltò verso l'obiettivo.

Era ora.

Camminò lentamente verso lo strapiombo, i suoi passi erano cadenzati dal tonfo sordo delle grosse zampe sul terriccio scosceso e a tratti sdrucciolevole; le spalle ondeggiavano appena ad ogni passo, mostrando una muscolatura che neanche un grizzly sotto steroidi; le orecchie dritte sul capo si muovevano veloci insieme agli occhi per catturare qualsiasi suono, rumore o respiro. 

Con a seguito il resto dei lupi, spuntò da dietro la fitta vegetazione ed i suoi occhi puntarono direttamente quella fortezza infossata nella montagna, angustamente poco illuminata e ricoperta da intricate edere rampicanti che ricordava fossero state un valido aiuto nel processo di raggiungimento di Taehyung.

Quella fortezza apparteneva a Jeon senza che lui ne sapesse l'esistenza. Vista alla luce del sole, sembrava uno di quei castelli medievali e cadenti, composto da pietre grigie e tozze incastonate da tra di loro e dalle cui insenature uscivano ciuffetti di erba fresca. Nonostante la sua triste ubicazione, era però contornata da uno spiazzale immenso ed erboso, punteggiato da piccoli fiorellini bianchi che creavano tanti pois. 

Sembrava un luogo tendenzialmente tranquillo, e magari sarebbe anche potuto risultare piacevolmente silenzioso se non fosse che di lì a poco si sarebbe trasformato in un'arena di sangue e morte, nonché di vittoria.

Perché Jungkook sapeva di potercela fare, ed era tempo che anche Kim e Jeon se ne rendessero conto.

Come si mostrò per intero uscendo allo scoperto, scandagliò l'intera zona fino a che i suoi occhi attenti non trovarono ciò che stavano cercando fin dall'inizio, stringendosi in due sottili e furenti linee non appena processò la scena.

Stavolta Kim aveva avuto più fantasia, perchè Taehyung era ancora una volta incatenato a due pali che gli trattenevano le braccia in alto, ma non aveva troppe ferite se non delle escoriazioni passeggere sulle braccia e sul petto. 

Un ruggito di rabbia sembrò voler essere liberato, ma Jungkook affondò le unghie nel terreno sotto di lui per trattenersi. 

Inoltre, non gli era sfuggita una cosa alquanto singolare.

Taehyung stava ghignando.

Era un ghigno strano, rivolto a Kim in piedi e davanti a lui, che invece ne sembrava palesemente infastidito. Poi, come Jungkook avanzò facendo un agile balzo per entrare in quella che sembrava un'arena di lotta romana, lo sguardo del suo alpha si era spostato su di loro, e quel ghigno era stato sostituito da un bellissimo e ampio sorriso, di quelli sinceramente contenti e che gli scaldavano il petto.

Jungkook affondò le zampe nel terreno e fece un ringhio basso e infastidito, scoprendo un po' i denti per l'irritazione -gli occhi, sicuramente, gli erano diventati rossi per qualche attimo. Nonostante il suo istinto fosse quello di precipitarsi dalla sua metà e falciare a metà Kim, si ricordò le parole di Gguk, che lo aveva definito la parte equilibrante della coppia, quindi fece un respiro profondo e domò la rabbia che gli ribolliva nel sangue.

Aveva ancora vivida l'immagine di come aveva trovato Taehyung quella volta che era andato a trovarlo, e sì, fremeva all'idea di strappare qualche testa a morsi e vendicarsi di chi aveva toccato la sua metà.

Poteva percepire la presenza della sua metà andare ad avviluppagli l'animo, i muscoli gli si irrigidirono e fu come se avesse assunto qualche tipo di strano testosterone, perché una nuova forza lo rinvigorì permeando ogni sua cellula. Sembrò che anche Taehyung stesse vivendo quelle sensazioni, perchè le abrasioni erano praticamente del tutto sparite e gli occhi gli si erano illuminati di rosso per qualche istante prima di tornare del loro colore ma con una luce decisamente diversa.

Come hai osato ferire la mia metà? ringhiò a Kim, la voce da alpha uscitagli naturalmente fece calare attorno a loro un innaturale silenzio. Jungkook si era assicurato che tutti potessero sentire ciò che aveva da dire, amici e non.

I lupi facenti parte del branco avversario fecero un istintivo passo indietro al tono, ed anche Kim ne sembrò sorpreso, perché deglutì e aggrottò la fronte come se non si aspettasse tutta quella autorità.

Non da parte di Jungkook, almeno.

Che Taehyung fosse fortissimo e dominante era risaputo, ma Jungook aveva comunque sempre usato le maniere forti in modo misurato e tendenzialmente pacifico, per cui quello era stato proprio...inaspettato.

E dire che non si erano neanche mostrati del tutto.

Preso da una nuova ondata di adrenalina e voglia di sangue a lui completamente sconosciuta, fece due ulteriori passi avanti, mostrandosi in tutta la sua gloriosa figura.

Perché lo era davvero.

Alto, possente, muscoloso, maestoso. Il lupo di Jungkook sembrava oscurare tutti gli altri per la sua regalità.

Il lucente e folto manto nero petrolio era colpito con grazia dai raggi del sole, che gli danzavano addosso mostrando ancora di più i muscoli in rilievo sotto quella cascata di pelo folto e fitto, incredibilmente luminoso. I denti scoperti, lunghi ed affilati, insieme agli occhi fermi sulla figura di Kim, facevano intuire chi fosse il suo obiettivo finale, e sentì alle sue spalle i passi lenti dei suoi amici e del suo branco. 

Si muovevano come mossi da fili invisibili, coordinandosi come un perfetto gioco di scacchi, dove la strategia era tutto.

Yoongi e Namjoon gli furono ai lati, e Jungkook non aveva bisogno di voltarsi per sapere che il primo stava scandagliando in giro per vedere Jimin.

E un ringhio decisamente poco cordiale e dannatamente incazzato si levò nell'aria non appena lo vide, proprio alle spalle di Taehyung, con i polsi legati e tenuti stretti da una grossa corda di canapa da cui fuoriuscivano alcune pagliuzze per il suo grezzume. Gli occhi del beta erano due piccole mezzelune sorridenti alla vista di Yoongi a così breve distanza, il grande peso sul petto che sentiva era stato sollevato come se non fosse mai esistito alla vista del lupo color fuliggine dalle zampe bianche che, come gli diceva sempre «Sembra che indossi dei calzini!».

Jungkook non scollò lo sguardo da Kim ma fece un basso brontolio di avvertimento, e sentì Yoongi zittirsi per qualche attimo senza che però riuscisse ad evitarsi di mostrare i denti.  

«Hai poco da fare il gradasso con me, Jungkook. Perché oltre ad essere ridicolamente pochi, la tua metà è pure cieca! Non si è ripresa, ha provato a scappare in modo patetico ed umiliante per un alpha. Fossi stato in te, avrei solo gioito della sua eliminazione e avrei approfittato del momento per riacquistare un pò di amor proprio» esclamò quello, provocando in Jungkook e Taehyung una risatina.

Ma davvero? Forse dovresti riguardare attentamente con l'unico occhio che ti rimane, Polifemo, perché a me pare che l'unico cieco qui sia tu  rise sprezzante Jungkook, e la testa di Kim scattò all'indietro dove Taehyung lo guardava con un sopracciglio alzato e l'espressione divertita, un ghigno persistente ad incurvargli le labbra.

«Mingyu!» ringhiò incazzato Kim, e il suono di uno schiocco di una frusta risuonò nell'aria.

Non questa volta. Il potente ringhio di avvertimento di Jungkook riecheggiò sonoramente verso il lupo in questione, la cui mano ferma a mezz'aria stringeva la frustra senza però scagliarla contro Taehyung, gli occhi di quel patetico scagnozzo spalancati rivolti verso di lui e di un rosso intenso. 

Taehyung, ho bisogno di dirti una cosa gli disse alla sua metà, i cui pugni di strinsero e lo sguardo divenne nuovamente serio e duro, fisso nel suo.

Ci sono altre cose che devo sapere prima di lanciarmi nella mischia? chiese Taehyung, mentre Jungkook riportava la sua attenzione sulla figura di Kim, intento a guardarsi intorno e sbraitare comandi che però non ricevevano risposta.

Il ringhio di Jungkook aveva fatto il suo effetto.

Taehyung, sii fedele a ciò che esiste dentro di te. Non dimenticare chi è il tuo obiettivo, chi ti ha fatto del male e chi ti ha separato da me.

Taehyung aveva l'espressione confusa. 

Certo che non lo dimentico, che considerazioni fai? sbottò irritato, e Jungkook scosse lievemente la grossa testa.

No. Cerca la verità dentro di te.  Nel momento in cui inizierai a combattere, rimani sempre fisso su chi ti ha fatto soffrire, su chi ti ha ferito e su chi è il tuo nemico. Non dimenticarlo, Tae. E fai in modo che anche V se ne ricordi, quando uscirà fuori. Non dimenticare mai chi sei e perchè sei nato.

Taehyung scosse la testa. Non lascerò che V prenda il comando, non se lo merita quel grandissimo bastardo. Non ritornerò sui miei piani, non su questo punto. 

Jungkook ne fu più che sorpreso.

Taehyung, non sparare cazzate e ascoltami. Quando sarà il momento, lascia che V prenda il controllo, ci penserà Gguk a lui. Qualsiasi cosa sia successa in queste ventiquattro dannatissime ore... accantonalo, archivialo e conservalo per un altro momento. In ballo c'è di più di quanto ci si può aspettare.

Taehyung strinse la mandibola ma non disse niente, continuando a guardarlo con occhi scrutatori in cerca di un qualcosa che lo spingesse a sopprimere l'impulso di schiacciare V e renderlo silenzioso per sempre.

Combatteremo insieme, alpha

Jungkook reclinò la testa all'indietro e un profondo e baritono ululato riecheggiò nell'aria circostante, perdendosi in un ringhio di pura eccitazione. 

E fu proprio in quel momento che la loro vendetta ebbe inizio.













NDA: Non credo si possa immaginare quanto io sia emozionata per adesso HAHAHAHAHAHAH ho l'adrenalina in corpo che manco se mi fossi bevuta quindici caffè. Non so voi, ma a me i capitoli introduttivi mettono sempre più ansia di quelli effettivi lol 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, tenetevi forte perchè i prossimi due capitoli saranno abbastanza corposi e soprattutto violenti. Tanto. 

PS se notate un ritardo negli aggiornamenti, sappiate che è colpa dei miei gatti, la cui coccolosità tocca livelli poco gestibili per il mio povero cuore e mi rendono la scrittura alquanto difficile camminando sulla tastiera <3  Penelope, Thor, Uva e Trilly, vi amo con tutto il cuore amori miei, ma qui c'è in corso una guerra e..

 fa. 

CALDO.

A prestissimo, promesso! <3











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