[scritto il ;25/06/2020;]
Revisione 01/03/2024
Leggete l'angolino angoloso pls
narrazione in terza persona. - Jimin
l'aria piovana di quel giorno esprimeva un senso di tristezza, almeno così la pensava Jimin.
Ogni giorno iniziava una giornata monotona, composta da: svegliarsi, preparare la colazione, svegliare Taehyung, andare a scuola, pranzare, studiare, tornare a casa, cenare, studiare e finalmente poter (forse) dormire.
Jimin studiava almeno due argomenti diversi al giorno, ripassando in ore piccole. Era sempre stato eccellente quando si parlava di studio; i suoi genitori oltretutto erano super orgogliosi di quanto Jimin si impegnava nel studiare.
Da sempre non aveva lasciato niente che arrivasse in secondo piano; faceva tutto insieme e lo faceva anche bene.
Jimin non sapeva procrastinare. Se solo ci avesse provato, un senso di angoscia e senso di colpa nasceva. inoltre non giudicava le persone da come erano, ma da come si comportavano con altre persone.
Da quando Taehyung era saltato nella sua vita, tutto era migliorato come tutto era peggiorato. Non pensava spesso al suo passato.
L'unica persona che sapeva molto di lui e di quello che accadeva nella sua vita, era il suo migliore amico, Kim Seokjin. Jin era stata la prima persona ad accettare Jimin per quello che era, e non aveva giudicato le sue scelte.
Jin conosceva Taehyung, ma purtroppo quest'ultimo lo evitava. Taehyung non aveva mai amato gli amici di Jimin; erano tutti piuttosto vanitosi, siccome tutti erano abbastanza ricchi quelli che frequentavano l'università. Purtroppo Jin faceva parte di quelli.
Jimin stava mordicchiando la matita, annoiato dal continuare a fare quell'esercizio. Taehyung era rintanato nella sua stanza dopo che Jimin lo aveva trovato quel giorno, svenuto al suolo.
Voleva in qualche modo comunicare con Taehyung, fargli capire che lui c'era e ci sarebbe sempre stato per lui.
Il telefono squillò inviandogli una notifica, guardò lo schermo notando la foto di Yoongi nell'icona.
'ti andrebbe di uscire stasera?'
guardó i libri notando di essere indietro con lo studio dopo aver fallito lo scorso esame. Doveva studiare l'intero programma e la sua scrivania era quasi irriconoscibile: schemi e riassunti ovunque che purtroppo miracoli non sapevano fare.
Aveva passato solo metà dell'esame fallendo la parte finale, la parte che si era completamente dimenticato di studiare. Era rintanato in camera ormai da tre giorni esattamente come Taehyung; purtroppo lui non poteva permettersi di saltare ore scolastiche.
avrebbe dovuto dare l'esame tra due settimane e in tre giorni aveva solo cinquanta schemi e qualche mappa. Era visibilmente indietro anche con la sua classe che si stava preparando per quello successivo tra due mesi. Sapeva che se non sarebbe successo un miracolo sarebbe finito fuori corso.
la cosa più giusta da fare in una situazione come quella era quella di declinare l'offerta e soffocare tra i libri e i quaderni, ma aveva ancora un po' di tempo e sicuramente due orette di puro svago non gliele avrebbe tolte nessuno.
accettó l'invito di Yoongi e cominciò a prepararsi, fin quando non notò la sua stanza: era totalmente un disastro. Si appuntó mentalmente di sistemarla una volta tornato dall'uscita.
non avvisò Taehyung; sapeva che non stesse dormendo per cui avrebbe sentito la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi.
prese le chiavi e uscì, mandando un messaggio a Yoongi di venirlo a prendere a casa sua.
Aspettó qualche minuto e vide il biondo togliersi il casco per poi fargli un sorriso
"hai tinto i capelli?" gli chiese con un sorriso
'si è fatto i capelli biondi, come i miei' Jimin arrossì dopo quel pensiero.
"si, ti piace? Prima li avevo biondo cenere." gli disse l'altro con una smorfia
Jimin annuí prendendo il casco e mettendolo in testa. Salí sulla sella della moto per poi aggrapparsi ai fianchi di Yoongi.
···
Erano in un parchetto all'aperto accanto ad un chioschetto, si presero una granita e poi si sedettero sulle panche.
"ci hai messo un po' a rispondere il mio messaggio prima. spero di non averti costretto a staccare da qualcosa di importante"
Jimin scosse la testa nervosamente togliendosi il cucchiaino di plastica dalle labbra, "no! ma figurati. In realtá sì, ero impegnato con l'università, ma non fa nulla! ormai non può andare peggio" ridacchió nervoso e Yoongi si sentí un po' in colpa.
"che cosa studi?" gli chiese il biondo.
"filosofia, o meglio, lettere." gli sorrise Jimin, amando e odiando allo stesso tempo quella materia che aveva scelto.
l'altro annuí, "capisco, deve essere impegnativo"
Jimin annuí, "tutte le università sono impegnative, peró questa lo è abbastanza per me. I miei genitori volevano che mi laureassi e eccoci qui. Ho dato solo cinque esami e frequento l'università da almeno due anni"
Yoongi ascoltava il più piccolo con invidia e curiosità e Jimin lo notó.
"e tu invece?"
l'altro si riprese e parló, "frequento l'ultimo anno di superiori e dopo lavorerò in un officina di meccanica. Purtroppo non ho i soldi necessari per l'università, no che mi dispiaccia siccome ho scelto una scuola molto facile."
Jimin annuí, "beh riparare moto ti si addice" disse Jimin guardando l'altro che arrossì un poco.
"grazie angelo"
Jimin ridacchió, "i tuoi genitori invece?"
Yoongi si bloccò per un attimo e guardó negli occhi di Jimin, come se stesse trovando un via libera per poterne parlare. Jimin attese, dopotutto anche lui aveva segreti che non confidava con persone conosciute in un supermercato.
Yoongi sospiró, per poi prendere un po' di coraggio "i miei genitori sono carcerati" Jimin rimase un po' interdetto.
si schiarí la gola per poi parlare, "come mai?"
"siccome eravamo molti poveri i miei avevano rapinato una banca. Tutto era andato liscio come l'olio, ma un giorno scoppiò una lite con mio fratello e lui finì per dire la verità. Mio fratello era partito per l'America prendendosi i soldi e io mi ritrovai a scappare da Daegu a Seoul."
Jimin lo guardó negli occhi per poi accarezzargli il dorso della mano, "già il fatto che tu ne parli ti rende coraggioso. Posso immaginare quanto sia stata dura. Tuo fratello è stato proprio cattivo."
Yoongi ridacchiò, "puoi dire parolacce quando stiamo insieme, angioletto." lo lodó.
"non mi piace dire brutte parole" Jimin ridacchiò alzando le spalle,
Yoongi lo adoró e continuó, "hai ragione, angeli come te non dicono brutte parole"
Jimin ridacchió, "quindi per il fatto del tuo cognome, come stanno le cose?" Jimin rimase interdetto su cosa rispondere, giocando con la plastica della cannuccia, deglutendo a vuoto.
"è difficile da spiegare, non ne parlo con molte persone." inizió mordendosi il labbro
"la verità è che io e Taehyung non siamo biologicamente fratelli, sua madre mi chiese di prendermene cura per lei, i miei genitori erano interdetti su cosa fare, ma siccome lei non stava chiedendo questa cosa ai miei genitori ma a me, io accettai la proposta e da quel giorno taehyung cominciò a vivere con me e la mia famiglia, poco presenti in sua presenza."
Yoongi ascoltó avendo l'amaro in bocca, si chiese che cosa fosse successo alla famiglia di Taehyung per spingere la madre a compiere un gesto simile, ma siccome vide già gli occhi di Jimin lucidi, intuí che non fosse una buona idea chiedere oltre.
"Taehyung è sempre stato un ragazzo fragile... Lui... Non ricorda quello che è successo. Neanche io ricordo molto, eravamo molto piccoli. Da un momento all'altro mi sono ritrovato a fargli da fratello maggiore." si tolse le lacrime dagli occhi che splendevano alla luce del sole.
Ricordare quegli avvenimenti difficili che Taehyung aveva dovuto subire dopo il trasferimento gli avevano recato un segno al cuore, vari e traumi e paure che ancora oggi non sapeva affrontare.
Yoongi lasciò muovere le palpebre a destra e sinistra sentendosi in colpa per quello che Jungkook aveva combinato al fratello di Jimin. Prese il dorso della sua mano e gli fece una promessa
"andrà tutto bene, perchè la prossima volta non me lo fai conoscere, mh?"
Jimin abbassó lo sguardo tirando su col naso, "ultimamente è rintanato in camera, un paio di giorni fa l'ho trovato a scuola svenuto sul pavimento scolastico. ho avuto così tanta paura, Yoongi. Sembrava che la sua vita mi fosse sfuggita di mano."
disse disperato, Jimin. Yoongi abbassó lo sguardo sentendo i sensi di colpa inghiottirlo come un buco nero senza fine, doveva mettere apposto questo casino e si promise mentalmente di spostare palazzi a costo di far cambiare idea a Jungkook.
Sapeva che in fondo non era facile, perché Jungkook, aveva molti problemi, se non più di quelli di Taehyung.
"ti daró una mano, non preoccuparti"
corretto;✔
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angolino angoloso.
GENTEEEEE
ultimamente scrivere sta diventando una priorità
e mi piace da impazzire :>
COOMUNQUE
per il capitolo, non ho molto da dire, siccome parla di Jimin e Yoongi
Yoongi sta finalmente capendo di voler cambiare, perchè si sta innamorando di Jimin
Jimin ha finalmente detto la verità sul rapporto che ha con tae, ma perchè tae non è stato con la sua famiglia? teorie:
CHE POI JIMIN CHE CARINO SI PROTEGGE YOONGI
by the gay
ho bisogno comuque di un sondaggio per una ship secondaria di una storia, che probabilmente vedrete, quindi aiutatemi a decidere
Hopemin (Jimin×Hoseok):
Yoonseok (Yoongi×Hoseok):
Yoonmin (Yoongi×Jimin):
VOTATE CHE POI DECIDO QUALE METTERE
ovviamente, se deciderete yoonseok, yoongi sarà un bottom perché io lo vedo bottom
Nota 2024: Ciao sono nuna del futuro! ho già scritto la storia e ho scelto la ship secondaria: Yoonseok! La storia è dishes ⭐️ la trovate nel profilo!
NIENTE CI VEDIAMO DOMANI E POI CI VEDIAMO IL 2~
ps: il 1 è il mio compleanno e cambio cellulare, se non riusciró a fare l'accesso sappiate che io vi ho sempre amato e troveremo una soluzione per ritornare ILYSM
mi dileguo