Sorry, I love you~

By KimNanaMoon

4.7K 526 203

-Mia è finita in Corea per lasciarsi tutto alle spalle, per ricominciare, per redimere il suo senso di colpa... More

PREMESSE
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
RINGRAZIAMENTI

Capitolo 7

183 22 4
By KimNanaMoon

"Qua non piove più, giuro che era ciò che ho sognato sin quando è stato il mio compleanno. Tutti i giorni, si, da giorni la mia stella brilla in cielo in questo notti" fa la voce di Gionata che arriva alle mie orecchie per mezzo delle cuffie; seduta sui gradini del portone principale, mi stringo sempre più a me stessa immaginando di sparire piano piano, mentre ad occhi chiusi viaggio con la mente attraverso la musica di Sfera. Rivedo ancora quelle immagini, rivivo quei momenti: Cesara Buonamici, al TG5 delle venti aveva parlato dell'incidente appena fuori la Feltrinelli nella quale si svolgeva il firma-copie di Sfera Ebbasta e anche lui, Gionata, dedicò un post su Instagram alla vittima anche se non sapeva nemmeno chi fosse, però è stato un bel gesto il suo. Sospiro, apro gli occhi e guardo il cielo: non intendo fermarmi proprio adesso, non mi importa se passerò la notte qui fuori, non importa se non ho più un posto dove stare, sopporterò, lo farò perchè è vicino il momento che tanto ho aspettato; intendo parlare con Taehyung di Sara non appena i Bangtan ritorneranno. Riabbasso lo sguardo e sul cellulare apro l'app di messaggistica per rileggere l'ultimo SMS: "Hobi ti ha lasciato il suo numero di telefono e voglio che tu abbia anche il mio" mi ha scritto subito dopo la loro partenza, Nam ha avuto il mio numero rovistando fra i fogli delle assunzioni, ma la prima volta che mi ha contattata telefonicamente, non lo ha fatto col suo cellulare, ha usato sicuramente la scheda di qualcun altro, mentre il numero dal quale ho ricevuto il messaggio è davvero il suo e l'ho salvato in rubrica. "Fammi sapere se stai bene" mi ha chiesto ma io non ho potuto rispondere, non ho credito , ma se lo avessi, gli scriverei che non desidero altro che tornino, perchè adesso che sono via, io mi sento di nuovo sola. Forse ho sbagliato, forse mi sono affezionata a quei ragazzi fin troppo in fretta, non ne avevo il diritto, non solo è qualcosa di proibito che può ritorcersi contro di loro, è anche un male per me, perchè capisco bene che degli artisti di fama mondiale non sono esattamente le giuste persone alle quali affidarsi in momenti bui come questo, loro non hanno tempo per me. Però non posso non ammettere che mi mancano, sopratutto lui, sopratutto Namjoon. "Mia? Sei ancora qui?" domanda qualcuno alle mie spalle, avevo messo in pausa la musica e la voce che mi ha appena parlato in giapponese mi fa sussultare e balzare in piedi, "gli altri ballerini si sono già dileguati da un pezzo" esclama il coreografo. Mentre i Bangtan Boys sono altrove per le loro faccende, noi ballerini siamo stati convocati alla sede della Big Hit per iniziare con le prove per l'imminente tour che avrà inizio a novembre, quindi fra poco più di un mese, presto i biglietti per i concerti saranno disponibili in rete, tutte le informazioni verranno date a breve, quando l'agenzia lancerà anche 'Black Swan'; credo che i ragazzi abbiano già terminato con le riprese del video ma bisogna ancora montarlo, comunque tutto sarà pronto in pochi giorni. Il mondo intero freme per l'avvento di questo grande tour mondiale, fans di ogni dove non fanno che controllare e ricontrollare il sito ufficiale dell'agenzia per riuscire a scoprire qualche maggiore dettaglio, i negozi online e fisici per l'acquisto dei biglietti vengono già presi d'assalto, sui social network non si fa che parlare di questo grande evento, insomma, è attesissimo e sarà qualcosa di fenomenale ed è assurdo pensare che faccio anch'io parte di tutto questo! Viola vorrebbe che le rivelassi qualche informazione in più, che scoprissi un metodo affinchè lei ottenga uno di quei biglietti per la tappa in Italia prima che si esauriscano nel giro di niente ma di queste cose io non ne so nulla, non ho davvero idea di come fare affinchè lei ne ottenga uno. "Ti prego Mia, io devo vederli, devo" esclamava proprio ieri al telefono, "se potessi ti aiuterei, lo sai" le ho detto, nonostante abbia problemi ben più grossi del suo desiderio di assistere ad uno di questi live, "potrebbe anche essere un modo per rivederci, non lo vuoi anche tu?" piagnucolava lei, certo che mi farebbe piacere poterla riabbracciare ma tornerò in Italia solamente per lavoro e non sarà così semplice poterla incontrare, date le circostante, e comunque, devo ammetterlo, l'idea di rimettere piede nella mia terra non mi fa impazzire, quasi vorrei che la data dell'evento in Italia venisse cancellata. Non ho nemmeno idea di quando si terrà ne dove si svolgerà, se a Roma o a Milano, non ho idea di quali siano le altre tappe, non ne so ancora nulla davvero, tutto ciò che so è che devo presentarmi ogni giorno alla stessa ora alle prove, al momento opportuno verrò aggiornata di tutto, mi forniranno i vestiti di scena e sapremo esattamente cosa fare e come comportarci ad ognuno di quei concerti. "Stai dicendo sul serio?" chiede in giapponese, sembra molto stupito dalla mia rivelazione, ma è la verità, non ho più un posto dove stare, "senti, lo so che è chiederti troppo, ma potresti fare in modo che io resti qui almeno durante la notte? Potrei occupare uno dei divanetti degli uffici, non mi va di dormire sotto le stelle, per quanto romantico possa sembrare" esclamo e sospiro, il coreografo mi fissa con l'aria di chi è veramente dispiaciuto ma anche di chi sa che potrebbe mettersi nei guai se mi desse una mano, alla fine scuote la testa: "farò un tentativo, parlerò col direttore, aspettami qui" dice e torna dentro. Non è da molto che sto a Seul, mancano ancora dieci giorni al mesiversario del mio arrivo qui e perciò non vedrò un soldo ancora per un pò, ma devo stringere i denti, prima o poi arriveranno e allora potrò tornare a pagare qualche altra stanza d'hotel, affittare un monolocale non mi conviene perchè tra non molto me ne andrò in giro per le diverse nazioni, significherebbe spendere inutilmente quei soldi. Immagino già la fine di tutto, quando i Bangtan porteranno a termine questo grande progetto mondiale, allora mi ritroverò con una grossa cifra in tasca perchè qualcuno dei miei colleghi mi ha già informato sul fatto che verremo pagati profumatamente e chissà allora come mi sentirò: sarò riuscita a realizzare il desiderio di Sara? Cosa deciderò di fare? Rientrerò a Roma o me ne andrò finalmente a Tokyo? Sarò felice? "Mia" fa la voce del coreografo che mi distoglie dai miei pensieri, "mi dispiace" sussurra e abbassa lo sguardo, "non fa niente, me lo immaginavo" ammetto, intanto insieme iniziamo ad allontanarci dall'edificio, fuori è già buio e quest'uomo deve tornare a casa, non può occuparsi di me, "comunque ti sono grata per aver tentato di aiutarmi" gli dico e sorrido, "ma dove te ne starai adesso?" si preoccupa lui, io alzo le spalle, "la mia roba è all'interno della Big Hit, ho confinato tutte le mie cose in diversi armadietti, ne ho occupati parecchi, spero non me le facciano togliere" dico, "per quanto riguarda questa notte e le prossime, beh, mi sistemerò su una qualche panchina" ipotizzo, non ho la più pallida idea di dove andarmi a sdraiare, qualsiasi punto io scelga so bene che darò ai passanti l'impressione di essere una barbona, ma onestamente non me ne frega un fico secco, sopravvivrò. "Non mi piace" sussurra il coreografo, poi ci accorgiamo che il direttore ha appena lasciato la struttura per rincasare, il coreografo torna a fissarmi, "mi ucciderebbero se sapessero che è stata una mia idea" dice, poi mi afferra per il braccio e mi trascina nuovamente all'interno del palazzo; "che sta succedendo?" chiedo io un pò confusa, "non posso lasciare che tu te ne stia fuori da sola di notte, è disumano".

"Mia" bisbiglia qualcuno, riesco ad udire la voce ma sono troppo presa dal sonno per aprire gli occhi, "Mia" ripetono, delle mani si posano sulle mie spalle ed io vengo lievemente scossa, sbatto le palpebre molto lentamente e cerco di mettere a fuoco, "Nam?" domando ancora un pò scossa, poi mi rendo conto che quello calato alla mia altezza è proprio lui, è Namjoon; "Nam" ripeto, mi sollevo col busto e ancora una volta, senza nemmeno pensarci, mi getto addosso a lui, afferrandolo per la felpa, attirandolo a me e stringendolo. "Mia, veramente stavi dormendo qui?", questo è Jin, anche lui si abbassa alla mia altezza, sono ancora per metà sdraiata sul divano e faccio un pò a fatica a capire se sia un sogno o se sia tutto vero: mi guardo intorno, la stanza nella quale alloggio di nascosto da quattro giorno è stata appena riempita da tutti e sette i Bangtan e da Sejin, "ragazzi, siete tornati" esclamo con gioia, è bello rivederli, ma so che in presenza del manager non dovrei mostrare tanto entusiasmo, questo infatti scuote la testa, è molto contrariato e inizia a urlare: "che cosa ci fai qui? E' inammissibile" si lamenta, "Sejin, deve esserle successo qualcosa" ipotizza Hoseok, anche lui mi viene vicino, si abbassa e mi prende la mano, "ti avevo detto di chiamarmi se avessi avuto qualche problema" mi rimprovera ma non con cattiveria, sembra più che altro preoccupato. "Ma smettila, Hoseok, non è la vostra protetta" si agita Sejin, "Mia Tedeschi, perchè ti abbiamo trovata addormentata in agenzia?" mi domanda puntandomi un dito contro, non ho altra scelta se non quella di raccontare la verità, nonostante possa farmi sembrare una povera stracciona. "Dici sul serio?" fa Hoseok, "non ci credo che ti abbiano permesso di alloggiare momentaneamente in sede, questa è un'azienda artistica, non un bed&breakfast, dì la verità, hai deciso di testa tua di nasconderti qui" continua a gridare Sejin, io non voglio che la colpa ricada sul carissimo coreografo, perciò si, mento dicendo che si è trattato di una mia idea, "ti stai allargando un pò troppo" mi accusa ancora, "Sejin, ti sta dicendo che non ha un tetto sotto al quale ripararsi, ma ce l'hai un cuore?" si innervosisce Nam, "non parlarmi così, Nam, non lo hai mai fatto, ma quando si tratta di lei" e si interrompe, "dove sono i miei soldi? Avanti, va a prelevarne un pò" gli ordina Namjoon, questo mi fa capire che non sono nemmeno padroni del loro stesso denaro, che anche questo, come le loro stesse vite, viene gestito da Sejin e dalla Big Hit, "che vuoi farne?" domanda il manager, "prenderle una stanza, è un problema?" lo sfida Namjoon, il mio sguardo intanto corre a Yoongi, lui studia zitto zitto la situazione ma non dice nulla, si sta forse avverando quello che temeva? "Scusami" gli mimo con le labbra appena i suoi occhi incontrano i miei, "it's okay, really, it's okay" bisbiglia lui, come a farmi capire che stavolta è dalla mia parte, "certo che lo è" risponde intanto Sejin, "allora verrà a casa con noi" si intromette Hoseok, "che cosa?" tuona Sejin, "decidi tu" interviene Jimin, "ma siete impazziti? Tutti a battervi per lei?", "voglio i miei soldi" ripete Nam con decisione.

La vibrazione del cellulare mi avverte dell'arrivo di un SMS, è l'avviso di una ricarica appena ricevuta, sarà stata opera sua. Nam ha fatto chiamare una macchina dopo aver ottenuto la somma che aveva chiesto, ha indossato gli occhiali da sole nonostante sia notte e si è alzato il cappuccio sulla testa, ha cercato di non farsi riconoscere benchè l'automobile avesse i finestrini oscurati, "mi dispiace non poterti accompagnare dentro, è abbastanza rischioso" si è scusato non appena siamo arrivati davanti ad un albergo, diverso da quello in cui alloggiavo prima ma sempre abbastanza vicino alla sede della Big Hit. In questo momento, seduta sul letto della mia nuova stanza, col display del telefono ancora illuminato per il messaggio ricevuto, sento le lacrime pizzicarmi gli occhi; mi dispiace che i Bangtan abbiano avuto un battibecco col manager a causa mia, mi sento tremendamente in colpa e non solo, che idea ho dato di me? Namjoon è stato gentilissimo, mi ha pagato questa camera, mi ha ricaricato il cellulare e mi ha consegnato delle banconote da usare come meglio credo, io mi sento uno schifo, terribilmente in debito con lui e con gli altri che si sono schierati dalla mia parte, mentre io non sto facendo altro che causare problemi. Non sono nemmeno riuscita a parlare con Taehyung, che buona a nulla! Il telefono inizia a tremare fra le mie mani, questa volta si tratta di una chiamata ma non arriva da Namjoon e nemmeno da Hobi, non conosco il numero: "pronto?" faccio, "sono Yoongi", io mi sorprendo di sentirlo, "dicevo sul serio prima, va tutto bene, non sono arrabbiato con te, mi dispiace che tu pensi questo", "vi sto mettendo nei guai, non è vero?" faccio io, "non ci pensare, è stata una giornata pesante, siamo rientrati a sera già inoltrata, Sejin era parecchio stanco ed è andato fuori di testa, è tutto sistemato adesso, te lo giuro, fra lui e Nam è tutto chiarito e noi non vediamo l'ora che arrivi domani per rilasciare 'Black Swan' e le date dei concerti" confessa, "spero che Sejin mi perdoni per quello che ho fatto succedere" sospiro, "senti, Mia, desidererei saperlo" esclama Yoongi, non capisco quale sia la sua curiosità, "per caso Nam ti piace?" chiede e la sua domanda mi colpisce in pieno.

"Li ho presi, Mia, li ho presi" mi urlava Viola al telefono, è riuscita ad acquistare in tempo il biglietto per l'evento dei Bangtan che in Italia si terrà a Milano, per fortuna non a Roma. Viola è stata molto fortunata, quei biglietti sono andati a ruba e non parlo solo di quelli per il concerto italiano ma in generali di quelli di tutti gli eventi; i Bangtan hanno fatto sold-out in due soli giorni, spaccano proprio! Per loro queste sono state settimane pesanti, si stanno preparando a dovere e tutti, qui in agenzia, siamo in fermento. Ci vuole molta organizzazione per un progetto simile, lo staff è sempre super impegnato, gente che va e viene in ogni dove, persone al telefono che parlano e parlano per prendere diversi accordi, gente che discute, il direttore della Big Hit che si tiene informato su ogni cosa e il povero Sejin che cerca di coordinare tutto e controllare che ogni cosa fili liscia, che si preoccupa di riportare ogni dettagli al direttore dell'azienda artistica, che tiene d'occhio i ragazzi, li carica, li riempie di entusiasmo e intanto li spinge a dare il meglio; tra tutti, Sejin è sicuramente il più agitato, pieno di aspettative, colui che freme di più e che anche muore di ansia. Anche noi ballerini abbiamo lavorato sodo, ci siamo impegnati per coordinarci ai Bangtan; noi non compariremo in tutte le coreografie, in molte di esse la band si esibirà da sola, il nostro è un ruolo secondario, non dobbiamo rubare la scena ai Bangtan ma al contempo la nostra presenza è importantissima, siamo un sopporto per il gruppo, cercheremo di rendere lo spettacolo unico e indimenticabile. Ci hanno già consegnato i nostri vestiti di scena, abbiamo ricevuto diverse nozioni, sappiamo perfettamente come comportarci, è tutto pronto e la partenza è imminente. Queste sono state settimane di lavoro per tutti, tanto che è persino saltata la festa di compleanno di Jimin, io non sapevo nemmeno che compisse gli anni, è stata Viola a rivelarmelo con un SMS, chiedendomi di fargli avere i suoi auguri ma a malapena sono riuscita a comunicargli i miei, perchè è da un pò che ho preso le distanze dai Bangtan, li incontro solamente alle prove e in presenza del resto del corpo di ballo, quindi non mi fermo a scambiare qualche parola con loro, mi limito a svolgere il mio lavoro e basta, i ragazzi sono già pieni di grattacapi e molto sotto stress, non è il caso che io stia loro fra i piedi, piantando grane. "Mia" chiama qualcuno, io sto raccogliendo il mio borsone in fondo all'aula, per oggi abbiamo finito e posso tornarmene in hotel, ma Hoseok mi si avvicina, io mi guardo immediatamente intorno, oggi non mi è parso di scorgere Sejin ed è strano perchè lui non si allontana mai dai Bangtan; il fatto che io non lo abbia visto non significa che non sia qui, perciò cerco di stare attenta. "Non ti preoccupare, Sejin non c'è" mi tranquillizza Hobi con un sorriso, "abbiamo un'importante intervista fra tre giorni, deve sistemare alcune cose, perciò non tornerà prima di domani" mi racconta, "vieni a casa nostra stasera?" chiede, io sussulto, non mi sembra una buona idea e non solo perchè temo il manager, ma perchè l'ultima volta che ho parlato con Yoongi, mi ha rivolto una domanda che non ha fatto altro che ronzarmi nelle orecchie per tutto questo tempo, alla quale non ho dato risposta, "vogliamo approfittarne per festeggiare Jimin, non ne abbiamo più avuto modo ed il suo compleanno è passato da un pezzo ormai, è stato proprio lui a chiedermi di invitarmi" esclama Hobi, il mio sguardo corre oltre la sua spalla e incontra il sorriso di Jimin che conferma le parole di Hoseok, io emetto un sospiro, "Sejin non lo saprà mai, dico davvero" promette ed io alla fine accetto, anche se dentro me sono consapevole del fatto che non dovrei.

"Finally Lasagne" ha esultato Jungkook, io ho riso del suo entusiasmo. Sejin non è uno sciocco, ha chiesto ad altre persone di occuparsi dei Bangtan durante la sua assenza ma i ragazzi sono riusciti a toglierle di mezzo, non ho idea di come abbiamo fatto, di certo non sarebbe stato facile sbarazzarsi di Sejin, ma con questi due tipi è stato un gioco da ragazzi mi hanno assicurato. Viola è impazzita quando ha saputo che avrei festeggiato con loro il compleanno di Jimin, "tu non hai idea di quanto io rosichi, non è giusto, cazzo" si è lamentata per telefono, "stavolta vestiti meglio, per l'amor del cielo" si è raccomandata, ma io voglio stare comoda e perciò mi sono presentata con i le converse e i jeans bianchi e la maglietta alla marinara. E' stato divertentissimo cercare di insegnare ai ragazzi come preparare le lasagne, certo, hanno sporcato ovunque, ma il risultato non è stato male. I ragazzi mi hanno chiesto di rigiocare a 'obbligo, giudizio o verità', ci hanno davvero preso gusto e al momento della torta, "l'ho ordinata da una pasticceria italiana, questa ti piacerà" ha esclamato Jimin e si, era ottima, molto meglio di quella di Nam. Ho regalato un porta fortuna anche a Jimin, non si tratta di un oggetto che mi appartiene stavolta, l'ho acquistato in un negozietto e ho pensato potesse essere carino, è una bellissima piuma colorata con le sfumature del viola e del rosa da appendere ad un portachiavi, Jimin l'ha trovata graziosissima; "questa non è solo da parte mia. C'è una mia cara amica che vorrebbe tanto augurarti un buon compleanno" gli ho confessato, "ah si? Chi è?" ha chiesto, "she is in Rome" ho esclamato, "non è qui, ma ti adora, è una tua grande fan, è una grande fan dei BTS", "allora ringraziala di vero cuore" ha sorriso Jimin ed io non vedo già l'ora di comunicarlo a Viola, scoppierà a piangere dalla gioia, ne sono sicura. Bene, questa è fatta, Jimin sa di Viola ma credo sia arrivato il momento di parlare con Taehyung e ne approfitto del fatto che gli occhi degli altri sono concentrati su Jimin che scarta gli altri regali per prendere Tae da parte per un momento. "C'è una cosa che non ho mai detto a nessuno ed è il motivo per cui sono venuta a Seul" esclamo, decido di essere diretta; fino a poco fa avevo il sorriso sulle labbra, ero allegra per il fatto che Jimin avesse apprezzato il mio dono, mi sentivo bene perchè la serata è stata carina, ma adesso non sorrido più e il mio cuore si incupisce. "Come mai vuoi parlarne proprio con me?" domanda Tae che però sembra disposto ad ascoltarmi, ha capito che sotto c'è qualcosa di molto serio, "perchè sei tu il motivo" dichiaro e lui sussulta, non se l'aspettava; "ti ricorderai senz'altro della prima volta che ti ho visto, sono scoppiata a piangere e sono scappata via. Il fatto è che desideravo incontrarti per dirti di lei, per dirti che eri il suo sogno", abbasso gli occhi, la voce mi trema e cerco di frenare le lacrime, "eri il desiderio più grande di mia sorella, eri l'amore della sua vita, eri tutto per lei. Gli occhi le brillavano quando parlava di te, piangeva osservando le tue fotografie, ogni notte ascoltava 'winter bear' e si addormentava pensandoti, eri davvero tutto il suo mondo", non riesco più a trattenere il pianto, mentre delle mani calde si posano sulle mie spalle: "Nam" sussurro, i ragazzi si sono avvicinati a me, hanno tutti ascoltato ciò che ho appena detto a Tae. "Sono venuta per questo, solo per questo. Ho speso tutto ciò che avevo per il viaggio, sono rimasta senza un soldo per poter rendere felice mia sorella, lei non c'è più ma oggi ho realizzato il suo sogno. Non era mia intenzione quella di sostenere le audizioni ma dovevo cominciare da qualcosa, volevo avvicinarmi a voi, mi sembrava il modo migliore per riuscirci e per fortuna ce l'ho fatta" dico e mi copro il viso con le mani per contenere i miei gemiti. Nam mi abbraccia da dietro, il suo gesto mi toglie il fiato, le mie mani cascano dal mio viso ed io non sento più il mio respiro, mentre nella mia testa continua a ronzare la domanda si Yoongi; "ma adesso fai parte di noi e non ci lascerai, non è vero?" sussurra Nam, "Mia, verrai in tour assieme a noi, non te ne tornerai in Italia" esclama Hoseok con preoccupazione, "non sei solo una nostra ballerina, sei nostra amica, la nostra unica amica" dice Jin, tutti mi fissano, il loro affetto mi commuove, no, certo che no, non posso abbandonarli proprio adesso, in un momento così importante per loro. "Mia, grazie per avermi espresso i sentimenti di tua sorella" fa poi Tae, con una mano mi accarezza la guancia, "è stupendo venire a sapere dell'amore che qualcun altro prova per te. Ti faccio una promessa, il live in Italia lo dedicherò a lei".

I Bangtan non hanno voluto che me ne tornassi in albergo, "sei troppo scossa per startene da sola" ha replicato Jin, "e poi non c'è nessuno che possa accompagnarti, abbiamo mandato via quei due senza pensare che in qualche modo saresti dovuta rientrare" ha osservato Jungkook, "Sejin non c'è, perciò puoi restare da noi stanotte" mi ha proposto Hobi, a me è sembrata la più assurda delle idee, "prenderò un taxi, state tranquilli, starò bene anche in hotel" ho cercato di convincerli, "è troppo pericoloso, non puoi lasciare casa nostra in questo modo" si è intromesso Yoongi, "allora è deciso, rimani con noi" ha esclamato Hobi, "si ma dove la sistemiamo?" ha fatto notare Tae, "nella stanza di Sejin, è l'unico letto disponibile" ha sottolineato Jimin, io ho sgranato lo sguardo, "si accorgerebbe all'istante, al suo ritorno, che la sua camera è stata profanata da una ragazza. Tranquilli, posso anche stendermi sul divano" li ho rassicurati, "non se ne parla, piuttosto ci dormo io sul divano, ti lascerò la mia stanza" ha esclamato Namjoon. I suoi compagni sono guardati in faccia e questo giro di occhiate mi ha messa a disagio, cosa volevano comunicarsi con lo sguardo? Hoseok ha obiettato, "non fare il furbo, Joonie, non pensare di tornartene in camera tua nel cuore della notte, siamo intesi?" si è raccomandato, "non oserei disturbarla" ha dichiarato Nam e piano piano tutti si sono dileguati. In questo momento mi trovo in bagno, non avendo con me il pigiama, Nam mi ha detto che avrei potuto prendere una delle sue magliette dall'armadio e indossarla per la notte, questa cosa mi fa sentire terribilmente in imbarazzo, anche il solo fatto di dovermi rintanare nella sua stanza mi manda in confusione. Con i battiti accelerati esco dal bagno e mi ritrovo in corridoio, quale diavolo è, fra tutte, la porta che mi darà accesso alla camera di Nam? Dio, vorrei sparire all'istante, devo essere impazzita e loro più di me, è assurdo pensare di trascorrere la notte nella stessa casa dei Bangtan, come vorrei poter chiedere aiuto a Viola, anche se posso immaginare che cosa mi consiglierebbe di fare! Afferro la maniglia di una delle porte senza nemmeno sapere se sia quella giusta e l'abbasso, dimenticandomi prima di bussare; quel che scopro al suo interno mi lascia sbigottita: "oddio, scusatemi, scusate" farfuglio e chiudo immediatamente la porta. Sono entrata nella camera sbagliata, si trattava di quella di Jimin e Tae e li ho trovati seduti sul letto a scambiarsi un bacio.

Continue Reading

You'll Also Like

2.4M 6.5K 4
IN LIBRERIA🦋 Un città divisa in due parti: i White e i Red. Sono sempre stati separati, mai uniti o mischiati, finché un giorno il sindaco della ci...
262K 25.5K 51
VKOOK COMPLETA|Hai a disposizione solo una chiamata al giorno, sono in totale 31 giorni prima di passare ad un altro giocatore, la durata della telef...
118K 5.2K 53
Where... Camilla Leclerc e Lando Norris scoprono cosa c'è oltre la linea sottile che divide il punzecchiarsi e l'amore. Non possono o meglio non vogl...
164K 5K 36
Era trascorso un anno, Skylar Anderson frequentava la Philadelphia College of Arts e non aveva più nulla di cui preoccuparsi, a parte appisolarsi tra...