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By juliVante

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COMPLETA | La vita ordinaria e quotidiana di Yun Ji-eun cambierร  quando una sera, insieme alla sua amica Seo... More

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By juliVante


Dopo aver passato tutto il pomeriggio con Ji-eun e Jong-ho, Taehyung lo aveva chiamato e gli aveva riferito che Namjoon avesse chiesto a tutti i pugili di venire al Club 69 per una riunione sbrigativa. Jungkook non voleva andare, voleva rimanere lì con loro. La giornata con Ji-eun era stata così serena, che si chiese più volte se quella non potesse diventare quotidianità. Vederla giocare e prendersi cura di Jong-ho gli aveva fatto stringere il cuore più volte, non era abituato a tutta quella dolcezza, non lo era mai stato, anche quando sua mamma stava bene e stava ancora con suo papà, non lo avevano mai coccolato come Ji-eun coccolava Jong-ho. Per quello, quando era morta la signora Wang, aveva deciso di non affezionarsi, si era affezionato così tanto alla signora Wang e le mancava come l'aria. Non voleva abituarsi a lei, per poi vederla andare via come avevano fatto le donne della sua vita. Sua mamma, la signora Wang. Una volta che lei lo avrebbe conosciuto veramente, se ne sarebbe andata, ne era sicuro. Perchè non lo avrebbe fatto? Lo facevano anche le ragazze che andavano a letto con lui, lo usavano come lui usava loro. Nessuna era mai rimasta a dormire da lui. Neanche In-ha, dopo il sesso se ne andava mentre invece con Taehyung e Hoseok restava fino alla mattina. Era lui il problema? Forse, anzi, sicuramente.

Quella giornata era stata così bella, non avevano parlato molto ma non c'era stato imbarazzo e Ji-eun aveva parlato di più con Jong-ho. Jungkook la guardava e ogni volta che gli sorrideva, il suo stomaco diventava una mare in burrasca. Dopo il loro bacio a stampo e frettoloso, non si erano toccati o per lo meno, Ji-eun non lo aveva fatto. Jungkook, come se fosse naturale, le appoggiava le mani sui fianchi, le si avvicinava pericolosamente solo per farla diventare rossa come un peperone e farla sentire in imbarazzo. Gli piaceva da matti l'effetto che le provocava anche solo con uno sguardo.

Sbuffò quando vide quindici messaggi da Taehyung, lo avrebbe ucciso, letteralmente. Ji-eun si girò verso di lui «Tutto bene?» chiese girandosi completamente verso il suo viso. Erano seduti su una panchina in un parchetto mentre Jong-ho giocava con dei bambini sui giochi, Jungkook annuì facendola ridacchiare «E' la quinta volta che ti chiama e ti sta mandando tantissimi messaggi»

«Lascialo perdere» le disse guardando Jong-ho «Vai pure. Sarà sicuramente importante. Abbiamo passato la giornata assieme e mi sono divertita tantissimo!» non voleva obbligarlo a stare con lei, Jungkook sorrise «E se io volessi passare anche la sera e la notte?» le chiese con voce bassa.

Ji-eun strabuzzò gli occhi e si chiese se fosse serio, un'altra chiamata si intromise nella conversazione. Jungkook sbuffò di nuovo e attaccò in faccia a Taehyung, stava davvero esagerando. Ji-eun si alzò e si sistemò il vestito, tutto sotto gli occhi attenti di Jungkook «Jungkook vai. Tranquillo, tanto io devo passare in ospedale-»

«In ospedale?» le chiese serio, voleva andare da Yoongi? Strinse le mani in un pugno, sentendo la rabbia crescere. Ji-eun notò subito il cambiamento dell'umore del corvino «S-sì-»

«Non prendermi per il culo» le disse alzandosi con voce dura, non poteva crederci «Cosa stai dicendo?» gli chiese confusa «Cosa sto dicendo? Perchè cazzo vuoi andare all'ospedale?» le chiese, mettendosi una mano nei capelli frustrato.

Non era geloso anzi non voleva esserlo ma solo immaginarla vicino a quel figlio di puttana, lo faceva diventare pazzo, aveva una voglia matta di spaccare qualcosa.

Ji-eun si passò una mano sul viso poi si ricordò il messaggio di Yoongi. Durante il pranzo, mentre Jungkook sgridava Jong-ho, la ragazza aveva dato un'occhiata al cellulare trovando un messaggio da parte di Yoongi. Non gli aveva risposto.

«Hai letto i messaggi sul mio telefono?» chiese infastidita Ji-eun, la voce era alta e non poteva crederci che le avesse letto i messaggi.

Jungkook la guardò, non sapendo come rispondere, aveva letto il messaggio di Yoongi ma solo perché aveva sentito il tintinnio e aveva il telefono sottomano. In più aveva continuato a leggere quando aveva letto il nome del mittente «Seriamente Jungkook? Quanti anni hai? Cinque?» gli chiese stizzita «Okay l'ho letto e allora? Questo non cambia il fatto che stai andando da lui» disse contrariato, tentando di giustificarsi. Ji-eun alzò gli occhi al cielo «Non sto andando da lui e poi anche se fosse? Non sei il mio fidanzato-»

«Ci stiamo frequentando. Come io non posso uscire con altre, tu non puoi uscire con altri, anzi non puoi uscire con lui»

Ji-eun lo guardò sbalordita «Quindi ci frequentiamo? Io ero rimasta ad un conoscersi»

«Chiamalo come cazzo vuoi Ji-eun» le disse nervoso prendendo il pacchetto di sigarette ormai consumato. Si allontanò un po', per poi accendersi la sigaretta.

Ji-eun lo guardò allontanarsi, sospirando, perché aveva dovuto rovinare quella giornata? Avevano passato una bellissima giornata, non era mai stata così felice, anche se non aveva parlato tanto con lui ma aveva conosciuto meglio Jong-ho. In più, il suo cuore aveva iniziato a battere più velocemente quando beccava Jungkook a fissarla o quando la toccava e le accarezzava i fianchi.

«Signorina Yun?»

Ji-eun si girò e sorrise falsamente quando incontrò la figura del signor Oh. Dio, quel signore era diventato una cosa impossibile da gestire, almeno una volta al giorno, se lo trovava davanti, con i suoi figli o senza.

«Salve signor Oh. Anche lei da queste parti?» chiese in modo educato, il signor ridacchiò «Oh sì. Il parco per camminare è un ottimo posto»

«Bene sono contenta» disse Ji-eun non sapendo come continuare la conversazione, si sentiva sempre a disagio «E' qui da sola?» le chiese guardandosi intorno «No, sono qui con delle persone» disse mettendosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

Il signor Oh rimase in silenzio a guardarla anzi a mangiarla con gli occhi e si soffermò soprattutto sulle gambe della giovane «Ha bisogno di qualcosa?» chiese una voce rauca alle spalle di Ji-eun, che sorrise internamente quando sentì il suo profumo.

Il signor Oh alzò lo sguardo verso il viso teso e serio di Jungkook, non gli piaceva come la stava guardando «Oh no, tranquillo» disse il signor Oh non distogliendo lo sguardo. Ji-eun percepì tensione, anche più forte rispetto all'incontro con Hoseok «Signorina Yun, mi manca andare in metropolitana assieme»

Ji-eun strabuzzò gli occhi, non aspettandosi quel commento «Anche a me manca andare insieme ad Sehun» gli rispose mettendo in mezzo il bambino «Comunque la trovo in bellissima forma! La vedo sempre con il viso stanco all'asilo ma oggi è molto bella» le disse mostrando il suo sorriso.

Jungkook grugnì infastidito e Ji-eun lo sentì, fece finta di niente ringraziando l'uomo. Quest'ultimo salutò la ragazza senza rivolgere lo sguardo a Jungkook che invece lo stava fulminando.

Ji-eun tornò a respirare quando vide il signor Oh ormai lontano poi si girò, Jungkook era rimasto dietro di lei aspettando che si girasse. La corvina fece per allontanarsi quando Jungkook le circondò i fianchi con le braccia «Non solo ventenni ma anche sessantenni. Impressionante» borbottò facendola sbuffare «Non è assolutamente vero»

«Devo farlo capire»

«Che cosa?» gli chiese curiosa «Che sei impegnata. Che appartieni a me» sussurrò, iniziando a baciare il lobo della ragazza.

Che appartieni a me. Ji-eun si morse il labbro «Jungkook siamo al parco» disse imbarazzata, per poi chiudere gli occhi beandosi di quel contatto. Jungkook continuò a lasciarle casti baci dall'orecchio alla mandibola, sfiorando le labbra fino a scendere al suo collo. Ji-eun stoppò quel contatto facendo ridere Jungkook «Piccola non mi fermerai per sempre»

«Beh adesso sì» disse facendogli la linguaccia «Sei arrabbiato con me? Perchè io sì» gli chiese sussurrando guardandolo con luccichio negli occhi «No ma non voglio vederti con Yoongi» disse serio «Non volevo guardati il telefono»

«Ma perchè?»

Jungkook chiuse gli occhi e sospirò «Ji-eun, fidati di me» Ti prego.

Ji-eun lo guardò e poi annuì «Devo andare. Ti porto a casa» le disse «Con Jong-ho come fai?» chiese Ji-eun mentre si mise la sua borsetta sulla spalla.

«Chiamo la babysitter» disse Jungkook tranquillamente, Ji-eun storse il naso «Posso tenerlo io»si morse il labbro, sarebbe andata un'altra volta da sua mamma. Jungkook si fermò e la guardò «Allora andiamo a casa» disse non staccandole gli occhi di dosso.

Ji-eun sentì un brivido in tutto il corpo. Jungkook chiamò Jong-ho e poi andarono verso la macchina. Il viaggio fu silenzioso, Ji-eun era agitata perché sarebbe entrata per la prima volta a casa del ragazzo, Jong-ho era semplicemente stanco e a Jungkook, gli piaceva quel silenzio.

Quando arrivarono, parcheggiò davanti al condominio e Jong-ho balzò fuori andando verso l'entrata. Ji-eun sentì il freddo del metallo delle chiavi e la mano calda di Jungkook sulla sua coscia «Non so a che ore tornerò. Mangiate, non aspettatemi e non viziarlo. Se faccio tanto tardi, fai dormire Jong-ho nella stanza davanti alla mia e tu dormi nella mia»

«Dormo da te?» chiese balbettando Ji-eun «Sì. Se vuoi farti una doccia sei libera di farla, fai come se fossi a casa tua» le disse in modo sincero «Farai tanto tardi?» gli chiese.

«Non so. Spero di no. Se riesci aspettami sveglia» poi si avvicinò a Ji-eun regalandogli una bacio sulle labbra, Jungkook si staccò per primo «Ci vediamo dopo» sussurrò.

Ji-eun annuì e saltò giù dalla macchina con un sorriso sgargiante e andò verso Jong-ho.

-

Jungkook storse il naso quando vide l'entrata del Club. Dopo aver lasciato Ji-eun e Jong-ho a casa verso l'ora di cena, aveva subito raggiunto il locale. Taehyung l'aveva chiamato più volte dicendo che la riunione fosse iniziata, ma a lui non importava più di tanto. Dopo aver messo piede, incrociò subito la figura di Jimin, impegnato a pulire il tavolino «E' finita già da un pò» gli disse lasciando lo straccio sul tavolo e girandosi verso Jungkook che alzò le spalle, disinteressato.

«Vuoi qualcosa?» gli chiese andando dietro il bancone «Whisky» osservava il locale attento. Di giorno sembrava anche decente ma di notte era pieno di gente ubriaca e sporco, gli faceva venire da vomitare.

Jimin mise dei cubetti di ghiaccio all'interno del bicchiere e poi lo riempì, con un gesto secco lo mise davanti alla figura ponente di Jungkook.

Il corvino prese il bicchiere e andò verso il lungo corridoio, dopo essere entrato nella grande sala degli incontri prese le scale per raggiungere il piano superiore. Intanto a piccoli sorsi si gustava la sensazione di bruciore del whisky.

Una volta raggiunto il piano successivo, superò un paio di camere e aprì l'ufficio del capo «La puntualità non è mai stata il tuo forte JK» disse con voce grave, Namjoon.

Jungkook sbuffò e guardò verso il suo capo, sui divanetti c'era Taehyung, con una sigaretta tra le dita che lo guardava contrariato «Ero impegnato» disse semplicemente e a Namjoon non piacque quella risposta «C'è qualcosa di più importante del tuo lavoro?» disse spegnendo la sigaretta nel posacenere «La mia vita privata, non è affare tuo» gli rispose con sguardo gelido mentre Taehyung lo guardò allibito.

Namjoon rise poi si girò verso Taehyung «V e JK, i migliori combattenti del Club 69» disse a gran voce osservando i ragazzi «Tra un mese combatterete con due detenuti del carcere di Seoul. Sono delle figure potenti nel mondo della droga e dello spaccio, sono stati arrestati perché qualcuno ha fatto la spia»

Jungkook si sentì addosso lo sguardo di Taehyung e cercò di rimanere tranquillo, sapeva cosa stava pensando «Molte gang rivali mi hanno offerto molti soldi e potere. Grazie ad un contatto che ho all'interno del carcere sono riuscito a pianificare questi due incontri» disse alzandosi e andando verso la scrivania.

Jungkook strinse il bicchiere, sempre sotto gli occhi attenti del suo amico «Il concetto è semplice: una volta entrati qua dentro non devono più uscire»

Taehyung e Jungkook osservarono Namjoon, quasi disgustati e allibiti.

«Da quando sei dentro a questi affari?» chiese Taehyung alzandosi anche lui, non voleva essere dentro quegli affari, era pericoloso.

«Questo non è un vostro problema. Lavorate per me»

Jungkook strinse gli occhi «E a noi? A noi cosa cazzo succederà?»

Namjoon sorrise «Non ti sfugge mai niente JK» poi incrociò le braccia e si appoggiò con il bacino sulla scrivania «I poliziotti che accompagneranno i due detenuti, saranno pagati e pure il medico che farà l'autopsia dei corpi»

Taehyung sospirò sentendo il cuore farsi più pesante mentre Jungkook scosse la testa contrariato «Mi prendi per il culo? Dovremmo uccidere due persone e poi aspettarci che non ci succeda niente?»

«Cosa vuoi che vi succeda? I poliziotti sono dalla nostra parte e le gang rivali pure» rispose semplicemente Namjoon «In più verrete pagati duecento milioni di won» e Taehyung non fece a meno di strabuzzare gli occhi quando sentì quella cifra «E se non volessimo farlo?» chiese con voce insicura, si stava parlando di uccidere delle persone, purtroppo gli era già successo che durante un combattimento il cuore del suo avversario aveva smesso di battere ma la situazione era diversa, non avrebbe mai voluto la sua morte e non avrebbe mai voluto essere la causa.

«V non c'è possibilità di scelta. Lo farete» disse serio Namjoon, poi si girò verso Jungkook «E' il mio locale e voi siete sotto di me. Farete quello che deciderò e se non dovesse essere così, sappiate che possiedo tutte le vostre informazioni private»

«E' una minaccia?» chiese Jungkook avanzando ma subito fermato da Taehyung.

«Vuoi che lo diventi? Adesso andatevene» gli rispose.

I due ragazzi si avviarono verso la porta, quando Namjoon fece una domanda a Jungkook «Come sta Jong-ho? E' bravo a scuola? Forse adesso che c'è la maestrina lo diventerà ancora di più» gli disse facendo riferimento anche a Ji-eun.

Jungkook chiuse gli occhi per la rabbia e strinse ancora di più il bicchiere, Taehyung vedendolo in quello stato, lo spinse per farlo uscire da quella stanza, ormai diventata troppo opprimente.

Una volta fuori i due ragazzi si avviarono verso il bancone, in silenzio, nessuno aveva il coraggio di parlare ma Taehyung lo fece «Non facciamone parola con nessuno, neanche con Hoseok»

Jungkook lo guardò e poi annuì, era meglio non farlo sapere a nessuno «Non toccherà nessuno Jungkook,» cercò di tranquillizzarlo disse Taehyung appoggiando la mano sulla spalla per rassicurarlo «Non glielo permetteremo. La nostra vita privata resterà fuori da questo. Le terremo fuori da questo»

«Non pensavo fossi così romantico Taehyung» la voce di Yoongi raggiunse i due ragazzi e tutti e due storsero il naso «Vedo che Namjoon vi ha dato un compito importante. Credi che Ji-eun sarà felice di sapere che ucciderai una persona?» continuò Yoongi guardando Jungkook.

Taehyung strinse le mani in pugno, fortuna che doveva essere una cosa segreta.

«Chiudi quella cazzo di bocca» sputò Jungkook serio, non aveva voglia di sentire Yoongi parlare e non aveva voglia di sentirlo parlare di Ji-eun. Non dopo la sua scenata pietosa del pomeriggio «Anzi, stai lontano da lei»

«Quella sarà una sua decisione» disse Yoongi con un sorrisetto strafottente e quello fece ridere Jungkook «E' qua che ti sbagli. Lei ha già scelto, perché adesso si trova a casa mia. Quindi me ne vado» Yoongi chiuse gli occhi in due fessure, infastidito dalla confessione di Jungkook «Prima Da Won e adesso Ji-eun. Forse ci devo provare con l'amica, no?» disse con tono di presa in giro guardando Taehyung che lo fulminò con lo sguardo «Tu non ci proverai proprio con nessuno»

A Yoongi quella situazione gli sembrò così surreale che scoppiò a ridere «Mi sembra un cazzo di cliché. Le due amiche che si fidanzano con i due amici e io sarò quello che le metterà in difficoltà?»

«Tu non entrerai nella storia» disse Jungkook e con questo si avviò verso l'uscita seguito da Taehyung che fece il dito medio a Yoongi la cui risposta fu un 'fottiti coglione'.

Una volta fuori i due ragazzi si fermarono davanti alla macchina di Jungkook a fumare una sigaretta «E' seriamente da te?» chiese Taehyung spostandosi i capelli neri dagli occhi e aspirando il fumo «Oggi abbiamo passato la giornata assieme e poi si è offerta di tenermi Jong-ho» gli rispose non togliendo lo sguardo dalla strada.

«Sono dolci e premurose, troppo» gli disse prendendo un altro tiro e sorridendo, Jungkook si girò verso lui «Anche Seo-yun?»

«E' dolce con me ma quello che mi piace di più è vederla con sua figlia. I suoi occhi guardano la sua bambina con un amore assurdo e poi quella sera, ha guardato anche me. E il mio stupido cuore faceva le capriole. Abbiamo fatto sesso e sono stato un coglione perchè me ne sono andato»

«Credi che ci sia rimasta male?» chiese Jungkook calpestando la sigaretta e sistemandosi meglio sul cofano «Non mi ha richiamato e non mi ha risposto quando l'ho chiamata» disse con tono amaro ricordandosi di averla vista quel pomeriggio stesso, lui e Jungkook non parlavano mai delle loro cose, erano abbastanza riservati ma sapeva che poteva contare su di lui per qualunque cosa.

«Va da lei» disse Jungkook «Ji-eun è da me, la terrò a casa apposta» e quell'affermazione fece ridere Taehyung «Si, come no, apposta» disse prendendolo in giro e non credendo per niente all'amico.

Jungkook gli diede un pugno in mezzo alla pancia e Taehyung si ripiegò, iniziando a tossire «Stronzo» bofonchiò cercando di riprendere a respirare regolarmente.

«Adesso togli il tuo culo dalla mia macchina» disse Jungkook entrando in quest'ultima, Taehyung sbuffò e raggiunse la sua macchina.

-

Entrò in casa verso le nove e mezza e i suoi occhi notarono subito due figure sul divano, internamente sorrise. Jong-ho aveva appoggiato la testa sul grembo di Ji-eun, tutti e due avevano gli occhi chiusi.

Jungkook spense la tele rimasta accesa e prese in braccio Jong-ho, lo portò nella ex camera di sua mamma. Durante quei giorni aveva pensato di trasformare quella camera nella cameretta del bambino, ma Jong-ho insisteva nel dormire ancora con lui nel lettone. Una volta aver coperto Jong-ho ritornò in sala e si morse il labbro, quando vide Ji-eun indossare solo una sua maglietta. Le fasciava come un vestito ma vederla con addosso i suoi vestiti, lo fece sentire ancora più euforico.

La prese in braccio e la portò verso la camera da letto mentre gli appoggiò la testa sul cuscino con delicatezza, Ji-eun aprì gli occhi «Sei tornato» sussurrò con tono impastato dal sonno.

Jungkook le spostò una ciocca e annuì. Ji-eun in quel momento sembrò essersi accorta di dove fosse e con agitazione cercò di alzarsi ma Jungkook la bloccò «I-io devo andare a casa, domani devo lavorare e non posso stare-»

«Stasera dormi da me e domani ti porto a casa, poi ti accompagno anche a lavoro» la bloccò Jungkook, voleva che rimanesse lì con lui.

«Ma- »

Jungkook la bloccò di nuovo, iniziando a baciarle delicatamente la mascella. Ji-eun chiuse gli occhi e quando Jungkook le sfiorò le labbra, ansimò «Dimmi basta. Fermami, perché poi non lo faccio» sussurrò roco davanti al suo viso.

Ji-eun boccheggiò poi Jungkook si alzò quasi scottato da quel contatto e andò in bagno.

Ji-eun sospirò e si girò di lato nel letto. Aveva sbagliato qualcosa?

Dopo dieci minuti, Ji-eun sentì la porta del bagno aprirsi e distinto chiuse gli occhi. Sentì metà del letto abbassarsi e il braccio muscoloso di Jungkook le prese la vita per tirarla di più vicino a lui. Ji-eun aveva letteralmente delle bombe all'interno del suo stomaco, non si era mai sentita così agitata in vita sua «Sei sveglia?» le chiese, annuì ma non si girò «Ji-eun rilassati, non farò niente che tu non voglia. Se vuoi posso dormire sul divano» le disse sincero, sentirla così rigida vicino al suo corpo, non gli piaceva. Non gli piaceva per niente, forse stava correndo?

«No! Stai qui ma voglio solo che tutto questo non sia falso» gli rispose con voce bassa e spaventata.

Jungkook chiuse gli occhi e respirò il profumo di Ji-eun «Non sono capace ma mi impegnerò, okay?» le disse semplicemente per farla stare tranquilla «Adesso dormi» poi le diede dei baci sulla spalla.

Ji-eun annuì e sentì le braccia di Jungkook stringerla più forte.

Quella notte Jungkook dormì benissimo e il profumo di Ji-eun lo rilassò talmente tanto, da non staccarsi da lei tutta la notte.

ANGOLO AUTRICE:

hi!💗 meglio tardi che mai! No okay non è divertente

abbiamo conosciuto Namjoon! eh si è proprio il proprietario del Club 69.cosa succederà all'incontro con i detenuti? fanno bene Taehyung e Jungkook a non dirlo a nessuno? anche se Yoongi ne è a conoscenza 😬😬😬

il rapporto tra Ji-eun e Jungkook sembra migliorare! anche se lui è un po' complicato e anche paranoico?
Taehyung 🥺🥺 è proprio sotto per Seo-yun!

Spero che il capitolo sia di vostro gradimento! se fosse così, fatemi sapere!
vi amo 💌

alla prossima,
Juli 💜

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