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By juliVante

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COMPLETA | La vita ordinaria e quotidiana di Yun Ji-eun cambierร  quando una sera, insieme alla sua amica Seo... More

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By juliVante


Quella notte Ji-eun, si era rigirata nel letto almeno una ventina di volte. Non sapeva se fosse perchè la mattina dopo sarebbe andata a fare colazione con Jungkook o perché lui, la sera prima, avesse menzionato parole come 'relazione' o 'frequentazione'.

Fatto sta che alle sette era già in piedi, così ne approfittò del bagno libero per farsi una lunga doccia calda. Uscita dalla doccia, si fiondò in camera per vestirsi e dopo essere stata dieci minuti a fissare l'armadio, prese un vestitino rosso con disegnate delle piccole margherite bianche. Il vestito arrivava poco più sopra delle ginocchia, si mise le calze e le sue converse alte bianche. Dopo aver sistemato il divano e messo i cuscini apposto, sentì Suji piangere. Andò in camera di Seo-yun e strabuzzò gli occhi quando vide l'amica ancora nuda, intenta a calmare Suji.

«Dammela a me e vestiti» le disse allungando le braccia per prendere la bimba, Seo-yun la ringraziò e andò in bagno per farsi una doccia veloce e vestirsi. Ji-eun invece fece avanti indietro con Suji in braccio, che spesso si alzava piangendo e dopo pochi minuti si addormentava per dormire altri venti minuti. Dopo averla rimessa a letto, Ji-eun si diresse in cucina dove trovò Seo-yun bere un bicchiere d'acqua. La corvina storse il naso quando vide la lunga maglietta che copriva il corpo nudo dell'amica.

«Non l'hai ancora bruciata?» le chiese sorpresa prendendo la borsetta, controllando di avere tutto e la sua giacca di jeans, Seo-yun sbuffò e abbassò lo sguardo verso la maglietta «Molto divertente. Dove stai andando?»

Ji-eun alzò lo sguardo verso l'amica «Vado a fare colazione con Jungkook e Jong-ho» il suo cuore senza farlo apposta si mise a battere veloce. Non ci credeva nemmeno e Seo-yun strabuzzò gli occhi, sorpresa anche lei «Che cosa!? Allora ieri sera è andata super bene!» Ji-eun sorrise «Anche per te no?» ma Seo-yun corrugò le sopracciglia non capendo la domanda dell'amica «E' stato abbastanza imbarazzante vedere Taehyung uscire dal nostro palazzo mentre si allacciava i bottoni della camicia» le disse ridendo.

Seo-yun si mise la mani in faccia per coprire l'imbarazzo «Io posso spiegare» ma Ji-eun rise «Seo-yun non mi devi spiegare niente. L'importante è che non soffri e poi Taehyung, è un figo assurdo» disse facendola ridere, non voleva chiederle niente anche se la curiosità la stava mangiando viva. Conosceva Seo-yun e aveva bisogno del suo tempo, appena si sarebbe sentita pronta le avrebbe raccontato tutto.

Ji-eun controllò i messaggi ma non vide quello di Jungkook, anzi quello di Yoongi era ancora lì che chiedeva di una risposta, fece finta di niente e salutò Seo-yun per poi scendere ad aspettare il ragazzo.

Il corvino quella mattina si era svegliato abbastanza presto e si era allenato in garage. Dopo essere salito, aveva svegliato Jong-ho che aveva fatto un pò i capricci dicendo che siccome fosse domenica poteva dormire un pò di più rispetto la settimana. Jungkook aveva riso e poi gli aveva detto 'Vuoi rimanere qua dormire? Va bene. Io vado a fare colazione con Ji-eun.'
Il bambino dopo aver sentito il nome della sua noona, si era alzato velocissimo ed era andato in bagno per cambiarsi. Tutta la durata del viaggio, Jong-ho non era stato zitto un attimo, blaterando sul fatto che fosse felice di vedere Ji-eun noona, Jungkook più di una volta gli aveva detto di tacere ma il bambino sembrava una macchinetta elettrica. Mise la quattro frecce quando vide la piccola figura di Ji-eun sul bordo della strada. Il ragazzo guardò il vestito rosso della ragazza e pensò come fosse carina vestita così, in più notò i suoi capelli caschetto tirati su con un mollettone. Ji-eun entrò in macchina con il cuore a mille «Ciao noona!» disse eccitato Jong-ho «Ciao tesoro! Come stai?» gli chiese non smettendo di sorridere.

Jungkook mise in moto e andò verso il centro. Jong-ho iniziò a blaterare sulle sue giornate e che cosa avesse fatto a scuola in quei giorni. Ji-eun lo ascoltò con religioso silenzio, Jungkook sbuffò quando vide la corvina non dargli nessun tipo di attenzione e in quel momento pensò che portare Jong-ho fosse stata una pessima idea «Non mi saluti?» le chiese con tono basso, mentre fermò la macchina al semaforo rosso. Ji-eun sussultò, poi si girò verso il ragazzo «Ciao» sussurrò in modo timido «Non dovevi vestirti così bene, andiamo solo a fare colazione» le disse squadrandola da capo a piedi. Ji-eun guardò le varie persone della via e giocherellò con il bordo del vestito «Non ti piace quindi» constatò un pò dispiaciuta del fatto che quella mattina avesse scelto con cura come vestirsi e a Jungkook non le piaceva.

Smise di respirare quando sentì la mano calda del ragazzo appoggiarsi sulla sua coscia «Non ho detto questo. Sei bellissima ma andiamo a fare solo colazione. Io e Jong-ho in confronto a te sembriamo dei barboni»

Ji-eun cercò di non dare di matto al 'sei bellissima' poi rise per l'affermazione del ragazzo. Quella mattina Jungkook si era messo una tuta grigia con una felpa nera «Anche tu sei bello. E anche tu Jong-ho!» disse Ji-eun per poi girarsi verso Jong-ho, che rise. Il ragazzo sorrise e strinse la coscia della ragazza.

Dopo aver parcheggiato Ji-eun scese e come se fosse un'azione meccanica aprì la portiera di Jong-ho, il bambino le saltò addosso «Mi sei mancata noona!» urlò eccitato e contento «Anche tu Jong-ho» gli disse per poi abbassarsi alla sua altezza. Il bambino si staccò e guardò Jungkook «Vado a prendere i posti!» corse verso l'entrata del locale davanti a loro ma Ji-eun strabuzzò gli occhi quando lo vide attraversare la strada.

«Jong-ho, attento!-» Ji-eun si fermò quando sentì essere presa da due grandi mani sui fianchi ed essere girata «Conosce il bar. Ci andiamo sempre» La corvina si imbarazzò un pò per la troppa vicinanza e tentò di staccarsi, ma Jungkook non lo permise «Lo chiami un saluto quello di prima?» le chiese un pò scocciato.

Ji-eun alzò lo sguardo e rossa in viso gli rispose «Cosa dovevo dirti?! Mi hanno sempre e solo insegnato a dire ciao per salutarsi!» gonfiò le guance un pò indispettita. Jungkook la guardò e gli venne anche quasi da ridere per il modo da bambina. Gli stampò un veloce bacio a stampo e si incamminò verso l'entrata. La verità è che quei baci a stampo e la mano sulla coscia erano diventate delle cose piuttosto naturali da fare con Ji-eun, lo faceva perché voleva farlo e non aveva neanche la voglia di giustificarsi. Ji-eun rimase intontita, poi però lo raggiunse velocemente «Non puoi baciarmi-»

«Era il mio saluto, siccome il tuo non mi ha soddisfatto» disse aprendo la porta del bar ed entrando. Ji-eun lo fulminò con lo sguardo, ma dentro di sé sorrise al pensiero delle sue labbra sulle proprie. Una volta dentro iniziò a osservare il bar, era piccolo ma molto accogliente. Sorrise quando vide Jong-ho su un divanetto parlare con un signore abbastanza anziano. Jungkook andò verso suo fratello e sorrise cordialmente quando incontrò il viso anziano del signor Wang, un uomo di origine cinese che aveva lasciato il suo paese per seguire sua moglie, ormai deceduta, nell'attività del bar.

Jungkook andava in quel bar da quando aveva diciassette anni, dopo scuola andava lì per fare i compiti e si era molto affezionato a quella coppia. Passava interi pomeriggi lì dentro, aiutava anche il signor Wang con il bar. Quando poi successe tutto il casino con Wooyoung, Jungkook si allontanò un po' da loro, la sua attenzione era completamente Jong-ho e il Club 69.
Un giorno, Jong-ho stava molto male, sua mamma non usciva da quella stupida camera e Jungkook non sapeva come calmare il fratellino, che allora aveva appena tre anni. Così prese la macchina e portò Jong-ho al bar, sperando di trovarlo aperto e sperando di trovare la signora Wang. Appena dentro, sentì il cuore battere più velocemente quando vide la donna al bancone, con le lacrime agli occhi spiegò tutto e la signora Wang calmò Jong-ho, aiutando Jungkook.
Quella sera pianse come un bambino, era la prima volta che lo faceva.

I signori Wang decisero di tenere a dormire i due ragazzi a casa loro e quella sera stessa, Jungkook raccontò tutta la sua situazione. Poi si addormentò sul divano sopra il grembo della signora Wang mentre il signor Wang dormì sulla poltrona con in braccio Jong-ho.

Da quel giorno i signori Wang trattavano i Jeon come i figli mai avuti. La signora Wang era l'unica ad addolcire Jungkook e a comandarlo a bacchetta, si offrì anche di curare Jong-ho al posto del ragazzo ma Jungkook negò, dicendo che lo avrebbe cresciuto lui, non avrebbe mai voluto essere un peso per quella coppia di anziani, anzi, molto spesso mandava una somma di denaro ai due, siccome il bar non incassava più come un tempo. Quando due mesi fa, il signor Wang lo chiamò comunicando la morte della signora Wang, Jungkook ritornò ad essere quel ragazzo chiuso e freddo che solo la donna l'aveva allontanato. Non nascose che però alla fine del funerale, rimase due ore davanti alla lapide a piangere, per la seconda volta, come un bambino, quella donna le mancava da morire. E non nascose il fatto di essersi arrabbiato con il signor Wang quando aveva saputo che fosse morta perchè le spese mediche della chemioterapia erano troppo alte e quindi la signora Wang aveva deciso di staccare la spina. Aveva litigato furiosamente con il signor Wang, spaccando anche qualche sedia del locale. Lo aveva incolpato dicendogli che non aveva curato sua moglie, che non l'amasse poi così tanto e lo odiasse perchè gli aveva nascosto la malattia. Il signor Wang non aveva proferito parola durante la sua sfuriata, poi però si era avvicinato e lo aveva abbracciato.

'Ti manca? Anche a me, per questo fai così. Ma sai come si sarebbe incazzata se ti avesse visto spaccare quella sedia? Però poi ti avrebbe riempito di coccole, viziandoti con il gelato e poi avrebbe cercato di comprarti chiedendoti di smetterla con gli incontri. Jungkook, lei mi ha detto non dirtelo. Mi ha detto di non dirti niente perchè voleva viverti, senza che tu soffrissi per la sua malattia. Pensi che io non abbia litigato con quella testa calda? Non voleva assolutamente sprecare i soldi che aveva tirato su per te e Jong-ho, per curarsi. Non ci siamo parlati per un pò. Ma guai toccarvi. Eravate diventati tutta la sua vita e per questo non ti ringrazierò mai abbastanza, per essere entrati nella nostra vita e averla riempita. La mattina si alzava e la prima cosa che pensava era prepararvi delle brioches calde. Ti ha lasciato una lettera che per correttezza non ho mai letto. Vuoi prendertela con me per la sua morte? Va bene, fallo. Le ho promesso che mi sarei preso cura di voi fino al giorno della mia morte e che avrei continuato a tenere il suo bar aperto. Lei non ti vorrebbe vedere così Jungkook.'

Così gli aveva detto mentre lo teneva stretto fra le sue braccia. Jungkook l'aveva abbracciato con una tale forza che non pensava neanche di possedere. Quella lettera non l'aveva mai letta, era ancora lì, dentro il suo comodino, sigillata. Dopo quello brutto scontro, Jungkook andava tutti giorni dal signor Wang. Anche solo per un saluto. Spesso frugava nei suoi documenti medici per vedere se effettuasse tutti i controlli sanitari, quando aveva delle visite lo accompagnava e quando poteva lavorava al bar.

Ji-eun salutò educatamente l'uomo davanti a lei. Il signor Wang dopo aver visto Ji-eun gli si illuminarono gli occhi e contento guardò Jungkook «Jungkookie, presentami questa bella fanciulla!»

Ji-eun sorrise al nomignolo dell'uomo. Jungkook alzò gli occhi al cielo «Non chiamarmi così. Solo lei può farlo» rispose facendo riferimento alla signora Wang, poi si mise seduto sul divanetto e ammonì Jong-ho per aver appoggiato le scarpe sul divanetto.

«Questo mascalzone» sussurrò il signor Wang poi sorrise a Ji-eun «Piacere di conoscerla signore» gli disse inchinandosi davanti all'uomo, il signor Wang la tirò su dicendo che non fosse necessario.

Ji-eun sorrise di nuovo, pensando che quell'uomo fosse veramente dolcissimo «Come ti chiami cara?» chiese il signor Wang dando uno scappellotto a Jungkook che stava per tirare una piccola sberla a Jong-ho. Jungkook sbuffò per quella situazione e andò dietro al bancone a prepararsi qualcosa. Ji-eun seguì i suoi movimenti, non capendo che cavolo stesse facendo poi rispose al signore «Che nome grazioso. Cosa ti porto? Cappuccino? Brioches?» Ji-eun rise per quanto fosse carino il signore e poi educatamente rispose un semplice caffè.

Il signor Wang raggiunse il bancone mentre Ji-eun si mise seduta sui divanetti iniziando a parlare con Jong-ho. Il signor Wang strappò via i documenti dalle mani di Jungkook, una volta arrivato lì «Yah! Non frugare nelle mie cose birbante!»

«Cosa sono? Ti vogliono chiudere il bar?» chiese serio Jungkook. Il signor Wang spinse Jungkook per farlo andare via, ma l'uomo con la vecchiaia era diventato più basso e un pò più debole. Jungkook rise per il tentativo fallito del vecchio «Quando sei diventato una schiappa? Lei sarebbe delusa di questa visione» disse ridendo.

Il signor Wang tirò un debole schiaffo sulla spalla del ragazzo «Sei solo invidioso perchè anche se mi vedesse adesso, sarei comunque l'amore della sua vita?» chiese blaterando «Yah! Lei sarebbe delusa del fatto che non le hai detto che hai trovato una fidanzata!»

Jungkook sbuffò «Non è la mia fidanzata»

Il signor Wang iniziò a preparare il caffè per la ragazza «Mi piace» sussurrò compiaciuto «Non la conosci neanche» disse Jungkook scocciato, perchè l'aveva portata?

«E' la prima che porti qua. Sembra molto dolce ed educata. In più sembra molto legata a Jong-ho,» disse prendendo la brioche calda per il bambino «Lei l'avrebbe amata»

Jungkook deglutì a quelle parole, poi si girò verso la diretta interessata che stava giocando con Jong-ho e quando Ji-eun si sentì osservata alzò lo sguardo verso di lui e gli sorrise. Jungkook la guardò per interminabili secondi «Porta questo,» disse il signor Wang porgendogli il vassoio con il contenuto e poi gli diede un altro scappellotto «Yah, prova ancora a sgridare Jong-ho e ti uccido! Qua è casa sua e può fare come vuole» lo avvisò per poi andare verso un cliente abituale.

Jungkook sbuffò e pensò che quel vecchio dovesse smetterla di tirargli sberle e che stava viziando un po' troppo Jong-ho. Una volta aver appoggiato le bevande e la brioches calda sul tavolo, Jungkook iniziò a bere il suo caffè in un religioso silenzio.

Ji-eun si sentì un pò in imbarazzo, poi però cercò di iniziare la conversazione «Sembra molto simpatico» disse riferendosi al signor Wang «E' un vecchio irritante» disse Jungkook «Non è vero. Tu sei irritante, lui è dolcissimo» disse Ji-eun prendendo un fazzoletto e pulendo il visino sporco di cioccolato di Jong-ho, che la ringraziò.

«Jong-ho non sporcare per terra» disse Jungkook cercando di ignorare il suo cuore quando aveva visto Ji-eun compiere quel gesto con amore. Gli ricordava lei.

«Hyung posso un'altra brioche?» chiese Jong-ho con la bocca piena di cibo «No. Il signor Wang sicuro prima ti ha dato i cioccolatini»

«Per favore!» lo pregò il bimbo alzandosi in piedi ma il corvino non fece in tempo a rispondere che Ji-eun si mise in mezzo «Tesoro, sei ancora piccolino per tutti questi dolci» disse in modo dolce «Ma ho otto anni!» le rispose contrariato, Jong-ho.

Ji-eun gli sorrise e poi gli prise le mani avvicinandoselo, gli sistemò i suoi vestiti tutti stropicciati «Jungkook hyung ha detto di no, però facciamo che dopo ti prendo un'altra brioche e stasera la mangi come dolce, okay?» gli chiese in modo pacato, Jong-ho ci pensò un pò e poi annuì, dandole un veloce bacio sulla guancia e correndo dietro al bancone per stare con il signor Wang.

Jungkook guardò la scena, un groppo in gola si formò quando si rese conto che il suo modo di comportarsi con Jong-ho era lo stesso che avesse lei. Già si era accorto quella sera che Jong-ho era scappato ma qua in questo bar, dava un impatto diverso. Ji-eun tirò fuori il suo telefono e lo mise sul bancone, così se la madre avrebbe chiamato, avrebbe subito risposto «Hai parlato con le maestre?» chiese Ji-eun prendendo un sorso del caffè.

«Perchè?»

«Perchè cosa Jungkook?»

«Perchè ti interessi così tanto alla sua vita?» le chiese un pò freddo «Come mi preoccupo per te, mi preoccupo per lui. E' un bambino molto dolce e mi sono affezionata»

«Non affezionarti se dopo non resti» le disse serio e con voce bassa, come se qualcuno lo stesse tenendo per la gola. Troppe persone erano andate via. La sua mamma biologica, la signora Wang. Jungkook non si era dimenticato del visino di Jong-ho ricoperto di lacrime al funerale della donna e alla sera, nel lettone. Aveva pianto e singhiozzato, Jungkook lo aveva stretto tutta la notte ma aveva smesso di piangere solo verso le sei di mattina.

«Chi ti ha detto che me ne vado?» chiese anche lei seria, forse stava affrettando le cose ma voleva già un gran bene a quel bambino e stava iniziando a provare qualcosa per Jungkook. Anche se lui non avesse messo niente in chiaro, solo che non stavano insieme.

«Bene» disse guardando la strada dalla vetrata fuori «Comunque incontrerò le maestre giovedì»

Ji-eun annuì, pensò anche di chiedergli se potesse partecipare all'incontro ma poi si bloccò e appoggiò la tazza ormai vuota sul bancone «Verrai anche tu. Così mi tieni Jong-ho» le disse finendo il caffè, a Ji-eun le si illuminarono gli occhi «Certamente!» disse eccitata.

Jungkook sorrise, trovando esagerata quella felicità.

La corvina poi chiese dove fosse il bagno e Jungkook le indicò una porta in fondo. Durante il tragitto una foto attirò la sua attenzione. Una foto di Natale era appesa sul muro. Il signore di prima era in piedi con in braccio quello che le sembrasse Jong-ho, i due sorridevano felici poi una bella donna era seduta con un sorriso smagliante, attorno a lei chiuso in un abbraccio, c'era Jungkook. Ji-eun ebbe un tuffo al cuore quando vide il sorriso di Jungkook. Era così genuino, sembrava così felice.

«Ti piace?» chiese una voce dietro di lei. Sussultò e sorrise quando vide il signor Wang «Sì, siete bellissimi» disse sincera «E' mia moglie quella donna, è morta circa tre mesi fa» disse con tono nostalgico «Mi dispiace tanto signore, non volevo fare l'impicciona» gli disse mortificata ma il signor Wang sorrise «Non preoccuparti cara!» poi fece una breve pausa «Ti piace Jungkookie? Siete fidanzati? Quel mascalzone non vuole dirmi niente»

Ji-eun sorrise imbarazzata «Ci stiamo conoscendo» gli disse semplicemente «Beh sbrigati a diventare la sua fidanzata così lo addolcisci un pò»

Ji-eun rise all'affermazione del signore poi il signor Wang la lasciò andare in bagno. Jungkook si alzò e portò le tazze sporche dietro al bancone, rendendosi conto che quel vecchio stesse parlando con Ji-eun. Sorrise immaginando le stronzate che le avrebbe detto poi tornò al tavolino, fece per prendere la sua giacca quando il tintinnio delle notifiche del telefono di Ji-eun catturò la sua attenzione. Non era quel tipo che sbirciava nelle cose altrui, ad accezione delle cose del signor Wang ma il telefono di Ji-eun sembrò troppo invitante in quel momento.

La sua calma però venne sostituita dalla rabbia quando lesse la persona del messaggio.

Da Yoongi: 'Possiamo trovarci fuori dall'ospedale questo pomeriggio? Voglio parlarti. Non sono arrabbiato ma voglio solo chiarire.'

Cosa cazzo voleva ancora Yoongi da Ji-eun? Avrebbe voluto prendere a pugni quel ragazzo. Quella sera stessa sarebbe passato al locale e avrebbe messo le cose in chiaro, cioè che dovesse stare lontano da Ji-eun. Questa volta non sarebbe successo come Da Won, Yoongi non si sarebbe avvicinato a Ji-eun. Sembrava un pazzo psicopatico ma non gliene fregava un emerito cazzo.

Aveva deciso. Quel giorno lo avrebbe passato con Ji-eun e Jong-ho e la sera stessa sarebbe andato da Yoongi.

ANGOLO AUTRICE:

Hi! 💗 come state? MI SIETE MANCATIIII

bene bene, sinceramente questo capitolo all'inizio non mi piaceva anzi non soddisfaceva.però alla fine sono contenta di aver racchiuso in un capitolo il rapporto di Jungkook con i Wang.mi dispiace se non ci sono molte scene tra i due protagonisti ma volevo assolutamente dedicare questo capitolo ai Wang. sono delle persone che hanno aiutato tantissimo Jungkook! 🥺🥺🥺🥺la signora Wang🥰 merita tutto l'amore del mondo ma anche il marito!spero che il capitolo vi sia piaciuto! ❤️ci vediamo domenica! Fatemi sapere, amo i vostri commenti, baci

vi amo

alla prossima,
Juli 💜

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