Passò una settimana dall'incidente dell'alchool. Potevo finalmente cazzeggiare allegramente in giro senza che mia madre rompesse le palle.
Era una calda giornata di luglio, faceva così tanto caldo che mi si scioglievano i capelli.
Erano le 9:00 del mattino, e la queen aveva fame.
Ora di colazione.
- Mamma c'è ancora del latte?
- No, l'ho bevuto tutto io!
Quel rincoglionito di Seungmin si presentò al posto di mia madre. Come al solito doveva rompere i coglioni in qualche modo.
- Ma vaffanculo, oggi volevo bermi il latte con la matcha ma evidentemente devi rompere il cazzo in qualche modo.
- Cos'è la matcha?
- Non è il problema adesso, tu adesso alzi quel culone e vai a comprare il latte.
- Se non me lo dici gentilmente non lo faccio. Sei cattivo!
- Dato che mi stai facendo girare i coglioni vado a fare la colazione al bar sotto casa. Suca.
Presi dei soldi e me ne andai divinamente.
Passai dal garage per recuperare la mia nuova bici super sexy come me.
Finalmente potevo godermi una bella colazione al bar da solo e tranquillo.
Entrai e vidi Minho. Mi stava abbastanza sulle palle perchè si credeva un "daddy" incredibile e si porta spesso un sacco di ragazzi a letto, quando alla fine secondo tutti lo ha più piccolo di lucertola.
Mi salutò alzando il sopracciglio.
Cerca per caso di flirtare con me? ma neanche per sogno. Changbin è molto più figo di te.
- Ciao...
Lo salutai con un leggero ribrezzo nei suoi confronti.
Quando arrivò il mio cappuccino con brioche, cominciò a parlarmi. Mi stava già venendo la nausea.
- Allora come sta il mio piccolo?
- Prima di tutto io non sono il tuo piccolo, vai a fare in culo. Secondo, io ho già una crush.
Minho fece una di quelle risatine pervertite del cazzo che mi fanno venire il vomito.
- Come sei nervosetto oggi... ti va di sfogarti a letto con me stamattina?
Prese la mia guancia e cominciò ad accarezzarla.
Stavo rabbrividendo.
- Sono così morbide e calde... ti mangerei tutto se potessi.
Mi stava dando un sacco fastidio, quel ritardato si era messo addirittura a massaggiarmi le guance manco fossero il culo di un bambino.
So di essere bellissimo e sexy, ma la regina della bellezza non si fa mica sedurre da gente a caso, ma dal suo solo e unico principe.
Ovvero Changbin.
Gli tirai uno schiaffo in faccia. Aveva il segno rosso della mia manina sulla sua schifosa guancia.
- Come sei acido oggi.
- Io non mi scopo gente a caso come fai tu. Vaffanculo.
Finii di fretta il cappuccino e mi ingozzai con la brioche.
Uscii di fretta.
Non volevo più rivedere quello scemo.
Dopo essere entrato nel parco
Finalmente sono da solo. Gli alberi sono così belli oggi. Il sole splende e gli uccellini cantano.
Nulla potrebbe andare storto.
Pedalai per un po' di km e sinceramente il mio bel culo si stava affaticando.
Avevo anche le gambe a pezzi.
C'era una panchina davanti al laghetto, potevo appoggiarmi lì, riposarmi e poi ricominciare.
Una volta appoggiato, mi accostai per un riposino di bellezza.
passano 30 minuti
- Cazzo, questa bici è da orgasmo.
- Ti ecciti vedendo le bici? Tu stai messo male.
- Io non ho detto questo idiota. Quella bici è in buone condizioni e costerà più di 200 euro. Ne vale la pena.
- Allora forza, prendiamola.
- Ragazzi, state zitti e fate attenzione.
Sentii delle persone parlare a proposito della mia bici. Che cazzo volevano fare, rubarla?
Vidi un ragazzo sconosciuto molto gnocco distruggere il mio lucchetto per fottermi la bici.
Ma sembrava troppo familiare.
Dopo complicati ragionamenti arrivai alla mia conclusione.
Quello era Changbin.
Quindi, in quell'esatto momento vidi il ragazzo che mi piaceva mentre tentava di fottermi la bicicletta.
C'erano anche altri due ragazzi.
Ero abbastanza lontano e non feci in tempo a fermarli. Lo vidi subito andare sopra la bici e andare via.
Dovevo rompere il culo a quei farabutti. La mia bici blu semi glitterata non doveva andare in mano a chi non se lo meritava.
Ero incazzato nero. Decisi di mantenere la calma.
Come un vero detective (ma vestito in modo più decente) seguii le loro tracce. Erano così stupidi da essersi fatti vedere da me.
Andavano sempre più avanti, ed io correvo dietro di loro senza farmi notare, con un fantastico travestimento degno di un cattivo di scooby doo.
• calzettoni alzati
• auricolari
• fascetta
• zainetto piccolo
• sudore
Tutti si chiederebbero come abbia fatto a vestirmi in questo modo.
Avevo tutto nel mio zainetto, in caso di emergenza.
Per darmi la spinta giusta a correre verso di loro, negli auricolari avevo al massimo volume la canzone perfetta.
Vibrato delle Stellar. Canzone molto virile. Mi stava dando molta energia.
E a ritmo di sculettate, continuai la mia missione verso la giustizia.
La gang dei rincoglioniti si fermò, e riuscii a udire perfettamente le loro parole stupide quanto loro.
Erano in tre.
- Ora siamo abbastanza lontani.
- Ce l'abbiamo fatta!
- Come si fa 200 diviso 3?
- Cosa vuoi che ne sappia io.
- Dato che solo noi due abbiamo contribuito allo scippo, dobbiamo dividere per due.
- Ma che palle!
- 200 diviso 2... porca puttana non ripasso da secoli.
- Fa 100 imbecilli.
Dissi con aria superiore.
- E tu chi cazzo sei, finocchio?
Rispose acidamente uno dei tre coglioni.
- Sono Lee Felix, e voi siete degli stronzettini ignoranti che mi hanno fottuto la bicicletta.
Uno di loro tirò fuori un coltellino.
La diva era fottuta.
- Senti un po' checca magica, non ce ne frega un cazzo se questa è la tua bicicletta.
Mi stavo pisciando addosso dalla paura.
Changbin si girò notando tutta la scena.
Appena vide la mia splendida faccia da regina, sbiancò immergendosi in un mare di imbarazzo.
- Ehm... ragazzi fermi! Quello è un mio caro amico!
Dentro di me mi sentivo davvero vittorioso.
- Changbin!
Finsi di essere sorpreso.
- Ciao Felix... scusa se ti abbiamo rubato la bici, ci servivano i soldi per comprare le sigarette. Non pensavamo che fosse tua. Sono mortificato.
Gli amici di Changbin lo guardarono malissimo, mentre io lo fissavo con occhi pieni d'amore e fierezza per la sua sincerità.
- Va bene, ti perdono Changbin. Non farlo più.
Dissi figamente. Certo, mi stava per fottere la bici, ma era il mio principe, quindi gli si poteva perdonare tutto.
- Ok... comunque ti presento i miei amici: lui è Jungkook, l'altro è Jongin.
- Quindi Jongin ha cercato di uccidermi... ah che bello. E Jungkook è una mezza sega in matematica.
Jungkook guardò per terra e Jongin mi tirò una occhiacciata che mi fece gelare il sangue.
Changbin venne da me mettendomi un braccio sulla spalla.
- Per farmi perdonare, ti va se ceniamo insieme al ristorante giapponese domani?
Stavo impazzendo dalla gioia.
- SÌ! ehm.. sì va bene.
- Perfetto, allora a domani, scusa ancora.
Changbin e gli altri due andarono via.
Con uno scatto istintivo presi il telefono e feci una foto al culo di Changbin.
Il mio album sarebbe stato ancora più vasto da quel momento.
Sono davvero troppo cotto di quel ladruncolo.
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~Catallena