Blind Sight [TaeKook]✔︎

By Hananami77

220K 12.6K 7K

AVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI... More

Introduzione
[1]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
[9]
[10]
[11]
[12]
[13]
[14]
[15]
[16]
[17]
[18]
[19]
[20]
[21]
[22]
[23]
[24]
[25]
[26]
[27]
[28]
[29]
[30]
[31]
[32]
[33]
[34]
[35]
[36]
[37]
[38]
[39]
[40]
[41]
[42]
[43]
[44]
[45] *Yoonmin*
[46]
[47]
[48]
[49]
[50]
[51]
[52]
[53] Our happy ending
~Epilogue~
*Taekook Special*

[2]

3.4K 216 64
By Hananami77

Jungkook


Si passò una mano tra i capelli per calmare il nervosismo e l'ansia che sentiva essersi annidata alla bocca dello stomaco, mentre Taehyung se ne stava seduto a braccia conserte davanti la finestra, in una muta e fissa contemplazione del nulla. Non ne aveva voluto sapere di sedersi al suo fianco e fronteggiare i suoi amici, ma si era impuntato di starsene in disparte ad ascoltare.

Una parola, fin dal momento del loro arrivo -avvenuto mano nella mano con Taehyung ad occhi bassi come a guardarsi i piedi- non era ancora stata pronunciata. 

Da nessuno.

In realtà, sembrava che l'unico a voler iniziare quella discussione per fare almeno il punto della situazione fosse proprio Jungkook, che non vedeva l'ora di capirci qualcosa di più. Alle sue domande fatte a Taehyung mentre gli asciugava i capelli o mentre gli porgeva i vestiti, l'altro aveva risposto con un laconico «Te lo dirò appena saremo tutti. Così magari eviteremo di ripeterlo mille volte». Jungkook aveva alzato gli occhi al cielo alla cocciutaggine della sua metà e aveva lasciato perdere poco dopo, sentendosi libero di starsene imbronciato tutto il tempo.

Eccezionalmente, anche Jin era stato invitato a partecipare a quell'incontro -non che ci fosse qualche possibilità di estrometterlo, comunque- e Jungkook pensò che forse era meglio che in quel momento Taehyung non li potesse vedere.

Le loro espressioni erano una peggiore dell'altra, tutti i volti erano maschere di preoccupazione e rabbia, ansia e angoscia, e ciò gettava ancora un'altra gigantesca ombra sulle loro teste.

«Allora, direi che è il momento di iniziare, a meno che non vogliamo starcene qui a fare le belle statuine» sbuffò Jungkook, pizzicandosi la punta del naso.

Jimin sobbalzò all'udire quella voce così poco da Jungkook e più da alpha, ma annuì velocemente sistemandosi sulla sedia tutto intento a distruggersi il labbro inferiore. Hoseok, al suo fianco, non riusciva a togliere gli occhi di dosso dalla schiena di Taehyung con un'apprensione che gli faceva venire voglia di urlare.

«L'attacco di ieri non era un attacco previsto in senso stretto; sono convinto che abbiano attaccato solo perchè Kim è stato provocato da Taehyung. Il loro metodo di attacco era scoordinato e confuso, il numero di lupi decisamente inferiore al nostro ha rimarcato tale sensazione. Sia io e che Taehyung siamo molto soddisfatti di come il branco ha reagito e della prontezza che abbiamo avuto». 

Namjoon annuì, perfettamente concorde con ciò che Jungkook aveva affermato. Ma Yoongi, al contrario, indurì solamente la sua espressione senza dire una parola. 

 «Per adesso, oltre l'ovvio, mi preme parlarvi di un qualcosa che è successo. Non tutti voi erano presenti alla battaglia, e nessuno ha assistito a ciò che è avvenuto dopo che Taehyung ha dato l'ordine di ritiro dietro il quartier generale» iniziò Jungkook, guardando prima verso Hoseok, e poi verso il resto, tutti tesi come corde di violino, «Taehyung è stato ferito da un'arma che personalmente non avevo mai visto e di cui non avevo mai sentito parlare. Il colpo era destinato a me, ma è stato Taehyung a ferirsi per salvarmi» continuò, incrociando le mani davanti il viso per non far notare quanto il suo viso fosse tirato e la sua mascella contratta.

«Perdonami Jungkook, ma prima di addentrarci in quest'altro argomento, mi preme sapere che cazzo è successo sul campo. Cosa diavolo sono quelle saette? Perché ogni volta che siamo in battaglia finisce sempre con qualche fulmine che rischia di abbrustolirci il culo?» proruppe dal nulla Yoongi, lo sguardo irritato e fisso su di lui conteneva molte più emozioni di quanto Jungkook si immaginasse. 

«E quell'arma? Io non ho mai visto nulla del genere prima» sussurrò incredulo Namjoon, aggrottando le sopracciglia per puntare l'arma che giaceva in un angolo dell'ufficio, mezza distrutta grazie alle fauci di Jungkook. 

Jin, che non l'aveva minimamente notata, si mosse incerto sulla sedia. 

«Arma? Di che arma stai parlando?» si voltò di scatto, le sopracciglia aggrottate.

«Io ho temuto di essere cotto a puntino da un fulmine. Li ha stesi tutti, sembrava una specie di barbecue» si aggiunse Jimin, impressionato dal ricordo.

Le loro voci iniziarono ad accavallarsi senza che si capisse più nulla, ognuno perso nel proprio ciarlare sul nulla arrivando quindi a quasi urlarsi addosso per poter sovrastare la voce dell'altro.

E Jungkook aveva davvero dei buoni propositi, voleva veramente parlare con tutti e di tutto  con calma e pacatezza, ma il caos che si creò lo fecero irritare oltremodo. 

Sbattè un pugno sul tavolo e ringhiò dall'irritazione; il silenzio cadde nella stanza in meno di mezzo secondo, gli occhi dei beta e dell'omega brillarono di azzurro e dorato per lo spavento, mentre gli alpha sobbalzarono per il ringhio intimidatorio.

«C-A-L-M-A» ringhiò allora Jungkook, guardandoli uno per volta. «Si parla uno per volta» aggiunse dopo, con voce cupa.

«Jungkook ha ragione. Se volete dire la vostra che sia in modo civile, altrimenti vi prendo a calci e vi sbatto fuori a pedate» intervenne Taehyung, non voltandosi nemmeno verso di loro ma utilizzando un tono serio ed autoritario.

Se possibile, il silenzio divenne quasi più assordante di prima. 

«Cazzo, è così sbagliato voler venire a sapere se rischiamo tutti di ustionarci le chiappe ogni cazzo di volta che siamo in battaglia e se sì, come si può ovviare al problema?!» disse Yoongi stringendo gli occhi e incrociando le braccia al petto, spingendo la lingua contro la guancia.

«Yoongi, portagli rispetto» lo riprese Jimin, aggrottando la fronte per la scortesia mostrata dal suo compagno verso i loro alpha. Ma che diavolo gli prendeva adesso alla sua metà?

«Jimin, abbi la prontezza di startene zitto. Tutti ci siamo accorti di ciò che è successo, io per primo mi sono occupato dei cadaveri quasi polverizzati, proprio come te. Taci» sibilò con irritazione, e Jimin sobbalzò per il tono severo utilizzato, aprendo la bocca per protestare...

...Se solo gli occhi di Yoongi non fossero brillati di rosso mettendo a disagio il beta, le cui guance divennero paonazze e gli occhi azzurri.

«Yoongi» intervenne Jungkook, «Per prima cosa: abbassa i toni» lo ammonì, severo, guardandolo dritto negli occhi. 

Yoongi strinse le labbra ma non scollò gli occhi rossi dal suo beta. Al contrario, un basso ringhio gli vibrò nella gola.

«Yoongi. Abbassa i toni» ripetè con voce da alpha Jungkook. Se solo l'alpha si fosse voltato verso la sua metà, avrebbe visto Taehyung fare un ghigno soddisfatto al richiamo all'ordine e al rispetto. 

Yoongi sussultò.

«Sono solo preoccupato, maledizione! Tutto questo ha a che fare con il vostro marchio, vero?» cambiò allora domanda l'alpha dai capelli biondi, gli occhi non più rossi e il viso visibilmente più rilassato.  Jungkook si ritrovò ad annuire.

«Sì. Poichè ho notato anch'io che ogni volta che siamo in battaglia e c'è una minaccia in qualche modo qualcuno finisce bruciato da un fulmine, ho fatto alcune ricerche. Io e Namjoon siamo arrivati alla conclusione che, visto che siamo un purosangue diviso in due corpi, i purosangue sono discendenti diretti delle divinità, da lì questo "potere"» proferì l'alpha, e rivolse lo sguardo verso il suo amico, che annuì solennemente.

«Hai ragione, Yoongi. Ha a che fare con il loro marchio. Non abbiamo trovato un motivo certo, ma secondo le mie ricerche, Taehyung e Jungkook sono così legati che, nel momento in cui il pericolo percepito è comune e minaccia altri lupi senza che loro possano essere fisicamente presenti a proteggerli, attivino -se così può essere definito- uno scudo che prende forma di un fulmine. Se ci avete fatto caso, è successo quando gli omega erano in pericolo. Sto ancora facendo altre ricerche in altri volumi, comunque» spiegò brevemente l'alpha, indicando anche una serie di libri impilati nella libreria alla loro destra.

«Ricerche? E nel frattempo rischiamo di friggere tutti?» sbottò allora Yoongi, incredulo.

«Yoongi. Te lo ripeterò un'altra volta soltanto: devi calmarti. E non te lo sto chiedendo, te lo sto ordinando» ribadì perentorio l'alpha corvino e Yoongi fece un lungo e profondo respiro prima di annuire e abbassare il capo. 

«Scusa, alpha Jungkook. E' solo che...non voglio mettere a repentaglio la vita della mia metà più di quanto già non avvenga in una guerra» borbottò allora quello, lanciando uno sguardo verso un mogio Jimin che teneva lo sguardo incollato alle sue piccole mani tremanti. 

«Lo capisco, e ti prometto che farò in modo che non succeda nulla per colpa del mio legame con Taehyung nè a Jimin nè a qualcuno del nostro branco. Come hai sentito da Namjoon, è con i nemici che questa specie di scudo si attiva, quindi rilassati» chiuse la questione Jungkook, osservando uno per uno i volti dei suoi amici.

«Non per essere il guastafeste ma...torneranno?» domandò allora Hoseok, che aveva poggiato la mano sulla spalla di Jimin per farlo riprendere un pò da come Yoongi gli si era rivolto. Il beta alzò gli occhi sul suo amico e gli sorrise appena, riconoscente.

«Sono sicuro di sì. Per questo dobbiamo necessariamente essere pronti. I pattugliamenti dovranno essere più serrati, voglio che il perimetro venga battuto dalle quattro alle sei volte al giorno. Due squadre si alterneranno, mentre le altre si alleneranno e vi saranno dei supervisori. Hoseok, tale compito sarà il tuo, insieme a Jimin» disse Jungkook ed entrambi i beta annuirono.

«Consideralo già fatto, alpha Jungkook».

«In più, Kim è stato gravemente mutilato da Taehyung, pertanto aspettiamoci un rinforzamento del branco. Jeon era presente sul campo ma non si è fatto vedere, quel vigliacco. E' stato lui che ha ferito Taehyung, ne sono sicuro. Non sappiamo la portata effettiva del branco nemico, quindi possiamo solo lavorare su approssimazione e fare delle stime».

«Voglio che le nostre capacità aumentino esponenzialmente. Yoongi, tu ti occuperai di allenare il branco. Voglio che vengano divisi in gruppi, che si alterneranno una volta al giorno. Non voglio sfiancarli ma dobbiamo essere pronti» concluse infine l'alpha, poggiandosi allo schienale della sedia con fare determinato.

«Non si può andare a cercare dove si nascondono i due codardi e farla finita? Non possono essere lontani da qui» propose Jin, portandosi un dito alle labbra mordicchiandone l'unghia.

«Minho ha provato a seguirli con una squadra, ma hanno sviato le tracce come al loro solito e sempre grazie a Jeon e alla sua capacità di coprire gli odori. Sono andati oltre il fiume, comunque». 

Jungkook si alzò e prese una cartina geografica, distendendola sul tavolo per mostrare di cosa stesse parlando e il punto esatto, insistendo su un fiume abbastanza lontano dal loro quartier generale.

Hoseok annuì e Jin fece una specie di verso strozzato.

«Odio le guerre! Non voglio che accadano! Andateli ad ammazzare e basta, così la facciamo finita e potrò smetterla di stressarmi. La mia pelle e i miei capelli non ne giovano». Jungkook abbozzò un sorriso e scosse leggermente la testa.

«Vorrei tanto farlo e no, neanche io vorrei che ci fossero altre guerre, Jin, ma è necessario studiarsela bene. Solo in questo modo potremmo farla finita una volta per tutte».

Lanciò un'occhiata a Taehyung, ancora rivolto di schiena e con gli occhi fissi al panorama davanti a sé e sospirò silenziosamente, guardando poi gli occhi dell'omega riempirsi di lacrime.

Quello gli aveva espressamente detto di non voler intervenire nelle decisioni e aveva lasciato l'arduo compito di gestire la situazione post "bellica" a Jungkook, che aveva protestato per tutta la mattinata ma, anche questa volta, invano. 

Taehyung era stato irremovibile, ma l'altro non era disposto a cedere. Lo avrebbe aiutato a ritornare il solito alpha che era prima dell'incidente, era una promessa.

«Cos'ha Taehyung? Perché non si è ancora voltato a guardarci?» chiese senza voce l'omega, deglutendo per cercare di far scendere quel nodo alla gola. Veloce come un fulmine, Namjoon gli fu accanto per stringergli la mano e baciarne il dorso.

A quelle parole, l'alpha dai capelli rossi si voltò verso la voce che aveva udito giusto per far incontrare i suoi occhi con quelli di Jin. Se quelli di Jin erano lucidi e pronti a sciogliersi in lacrime, quelli di Taehyung erano due gemme grezze e inespressive. 

«L'arma di prima, hyung. Mi ha colpito in piena fronte. Jungkook potrà spiegarti meglio» rispose, piatto.

Jungkook odiò profondamente vedere Taehyung gettare la spugna in quel modo e strinse i pugni, portando l'attenzione nuovamente sull'omega. Jimin, poco distante, aveva trattenuto il fiato ed aveva cercato la mano di Yoongi, che però si era allontanato senza neanche dirgli una parola. 

Il beta lo aveva guardato con occhi lucidi e la fronte corrugata, ed Hoseok era intervenuto ancora una volta stringendogli una mano scuotendo la testa.

«Prima che il caos regnasse sovrano, ciò che stavo dicendo» prese la parola Jungkook, lanciando uno sguardo verso Yoongi che strinse la mascella ed abbassò lo sguardo, «E' che è stata utilizzata un'arma che, personalmente, non ho mai visto ma che Taehyung conosce».

Taehyung arricciò il naso, infastidito, e Jungkook si morse l'interno della guancia. Sei anche tu l'alpha, puoi spiegare tranquillamente ciò che è successo. 

In realtà, era solo un pretesto per smuovere l'altro dalla sua impasse.

«L'arma in questione è il boomerang del cacciatore. Chi faceva parte del mio branco prima che diventassimo i Red Velvet Moon la conosce già» parlò Taehyung, andando verso Jungkook e fermandosi a pochi passi da lui, che gli prese la mano e ne baciò il dorso con leggerezza. Intrecciò le loro dita e si sedette nuovamente dietro la scrivania, facendolo sedere poi sulle sue gambe con il volto rivolto a tutti i presenti.

Jin, Hoseok e Yoongi ne sembrarono scossi, mentre Jimin e Namjoon guardarono i propri compagni con le sopracciglia alzate, incuriositi dalla reazione. Jimin, in particolare, sembrava quasi timoroso nello scoprire cosa in realtà fosse.

«Non credevo l'avesse ancora...non era stata affidata agli anziani?» sussurrò Jin, sbigottito. Si portò una mano a coprire la bocca e Taehyung annuì, prendendo a giocherellare con le dita di Jungkook.

«E invece è riuscito ad averla, per qualche sfortunato motivo. E, sempre a proposito di sfortuna, aveva deciso di utilizzarla contro Jungkook. Ciò mi fa supporre che il suo intento era era proprio quello di mettere fuori gioco almeno uno di noi due. L'avrebbe usata anche se non volevano attaccarci, probabilmente durante una possibile negoziazione che non è avvenuta».

A giudicare dagli sguardi seri che Hoseok e Yoongi si scambiarono, Jungkook capì che, per qualche motivo, quell'arma era collegata alla famiglia Kim.

Non era la prima volta che Jungkook aveva quei pensieri, come non era la prima volta che pensava che stesse perdendo qualche passaggio, che qualcosa gli stesse sfuggendo nonostante l'avesse davanti gli occhi.

«Cosa sarebbe il boomerang del cacciatore?» chiese senza voce Jimin, torturandosi le mani.

Yoongi si massaggiò le tempie e Taehyung strinse la presa sulla mano di Jungkook, che iniziava ad essere sudata per l'ansia.

«Vi consiglio di mettervi comodi» sospirò solamente Jin, appoggiandosi allo schienale della sedia, già sfinito prima ancora di cominciare.

Ma, mentre stava proprio per iniziare a raccontare qualcosa, il rumore della porta che veniva sbattuta li fece scattare tutti. 

Yoongi era appena andato via. 


......................

Yoongi


«Yoongi, aspetta!». 

La voce di Jimin gli arrivò alle orecchie come un disperato tentativo di bloccarlo, ed ebbe solo l'effetto di fermare la sua corsa e congelarlo sul posto. 

Si sentiva il petto scoppiare per la mancanza d'aria persistente e aveva bisogno di rischiarare i pensieri. 

«Jimin, torna dentro» glielo aveva detto con voce bassa ma decisa, sperando che la sua metà, almeno per una santissima volta, gli desse ascolto.

«Non senza di te. Lì dentro c'è bisogno anche della tua presenza» insistette il beta, facendo qualche passo verso un provatissimo Yoongi. Non lo aveva mai visto...così.

«Conosco già cosa Jin sta per dire. Torna dentro, io ho bisogno d'aria». Strizzò gli occhi e scosse la testa, facendo un altro passo verso le scale e mettere quanta più distanza possibile tra lui e il resto del mondo, per processare la notizia.

Anche se nè Jungkook nè Taehyung avevano ancora detto cosa fosse successo a quest'ultimo, Yoongi aveva già capito quale fosse la conseguenza di quel colpo. L'ematoma gigante che Taehyung aveva sul viso, così come il suo sguardo sempre fisso e innaturalmente vuoto, gli avevano fatto capire tutto quello che gli bastava per farlo sentire come un fratello minore che vede il più grande crollare.

Se erano capaci di ferire in quel modo Taehyung, come sarebbero stati capaci loro di poter fronteggiare il resto? Come avrebbe potuto proteggere Jimin da tutto quello?

«Yoon, ti prego ascoltami. H-ho bisogno di averti al mio fianco, i-in questo momento co-così strano e difficile, n-non—».

«JIMIN! NON ORA, MALEDIZIONE!». 

Cazzo.

Non aveva appena usato la sua voce da alpha rivolgendosi in modo tanto rude con Jimin, vero?

Si voltò, pallido in viso, solo per vedere come gli occhi sgranati della sua metà erano adesso affollati dalle lacrime e luminosi di azzurro. Il suo lupo guaì e Jimin fece un passo indietro.

E un altro.

«Yoongi, non è questo il modo di rivolgerti alla tua metà».

La voce di Taehyung fu come il colpo di grazia che lo portò inevitabilmente ad un crollo della sua facciata di indifferenza per mostrare la sua frustrazione e rabbia per la situazione. 

Vide Hoseok andare velocemente verso di loro e tirare via Jimin, dicendogli cose senza senso che non si prese neanche la briga di ascoltare. La sua attenzione era rivolta a Taehyung, in piedi davanti la porta con le braccia conserte e gli occhi su di lui come se potesse vederlo davvero. 

Appena furono soli, diete un pugno contro il muro, e poi un altro, e un altro ancora, fin quando una mano sulla spalla lo bloccò dal distruggersi le nocche contro la parete. 

Taehyung era a pochi passi da lui, e c'era arrivato solamente perchè aveva seguito il tragitto accostato al muro. «Distruggersi le nocche, urlare contro Jimin o perdere il controllo davanti a Jungkook non farà cambiare le cose» gli disse con tono serio l'alpha.

Yoongi abbassò il pugno e fece un respiro profondo.

«Lo so. Mi scuserò con Jimin e Jungkook più tardi, per il momento ho bisogno di stare solo...scusa, Tae».

Taehyung scosse la testa e strinse la presa sulla sua spalla. «No, non hai bisogno di stare da solo. Ti conosco meglio di quanto conosca me stesso e so cosa stai pensando in questo momento. Hai paura di non riuscire a proteggere Jimin, non è così? Che il nostro branco non sia forte abbastanza e ti senti frustrato ed impotente. Non è così, Yoon?».

Ecco perchè lui e Taehyung erano amici da così tanto tempo. Nonostante fossero due persone tendenzialmente chiuse e forti, proprio per i loro caratteri affini erano sempre andati d'accordo e si erano sempre capiti in meno di un battito di ciglia.

E Taehyung aveva capito cosa intendesse Jungkook con "l'essenziale è invisibile agli occhi". Perchè la reazione di Yoongi, il suo respiro accelerato e la sua rabbia erano un palesare un malessere più grande. 

Ma fu contro ogni suo più soprannaturale pronostico che Yoongi lo abbracciò battendogli un paio di volte la mano sulle spalle. E se quello lo abbracciava, significa che ne aveva davvero bisogno. 

«Credo di star soffocando» gli disse infine quando Taehyung lo strinse a sua volta, facendolo sorridere nuovamente.

«Yoongi, abbi fiducia nel branco. Abbi fiducia in Jungkook, in Jimin, in tutti. E soprattutto, abbi fiducia in te stesso. Ho bisogno che torniamo più uniti di prima, ho bisogno di sapere che anche se ne stanno capitando di tutti i colori, voi ci siete, tu ci sei. Sei come un fratello per me, e se non mi sto facendo abbattere io, se questa cosa non ha buttato giù Jungkook o chiunque altro...significa che abbiamo speranza. Scusati con Jimin, digli che hai solo paura di perderlo e lui capirà, così come ho capito io. Non basta solo dimostrare di tenere ad una persona, Yoon, a volte è necessario sentirselo dire per crederci davvero» gli disse Taehyung, stringendogli le mani sulle spalle con la speranza di starlo guardando negli occhi. 

Yoongi prese un profondo respiro ad occhi chiusi e deglutì un paio di volte, annuendo. 

«So che è difficile, ma, ehi, sono ancora vivo e sono ancora pronto a prenderti a calci nel culo se provi a mollare. Non credere che solo perchè non veda, non sia più capace di farlo» scherzò Taehyung, sperando di aver fatto la cosa giusta.

Anche lui sentiva di voler gettare la spugna, di abbandonarsi alla corrente, ma non voleva che gli altri lo vedessero o, peggio, lo facessero. 

Yoongi rise di una risata senza allegria. 

«Ho capito, ho capito. Basta però con questi sentimentalismi, mi sento come Jin preda di una crisi esistenziale» borbottò burbero l'alpha più basso. 

Taehyung gli sorrise più apertamente e lo lasciò andare, annuendo. Gli voltò le spalle e ritornò indietro, facendo un piccolo sorriso a quel

Grazie, alpha 

mormoratogli nella mente. 










NDA: Tutti sappiamo che dietro il sonno e l'odio per il genere umano, Yoongi è un piccolo marshmallow dal cuore di cioccolato <3

Fatemi sapere cosa ne pensate di tutto questo "caos", considerando che sono sempre stati un gruppo molto unito e che beh...un alpha che perde la vista non è esattamente una cosa da poco.

Tenetevi forte perchè il prossimo sarà l'ultimo capitolo "tranquillo" eheheheh  

Ah e comune HO CAMBIATO FINALMENTE LE COPERTINE DI MOH E BS, cosa ne pensate?  

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima! (penso aggiornerò venerdì)^^


Continue Reading

You'll Also Like

439K 21.9K 42
[completa] ❝ dove per una scommessa, taehyung diventa l'insegnante di giapponese di jungkook. ❞ capitoli brevi 300/400. @sannieung completed on 2022.
599K 31.8K 40
| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 | «Non ho mai creduto fossi un cattivo ragazzo» A causa di una tradizione scolastica, la Jokes Week, due ragazzi dalle vite e cara...
33K 1.5K 31
Dove Kim Taehyung è un ragazzo dal carattere molto freddo, convinto di non poter amare nessuno, nè tanto meno essere amato da nessuno. Il suo lato do...
101K 11.1K 26
| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 | «Mi dispiace ragazzo, ma mi hai obbligato» «N-Non ho f-fatto nulla di ma-male..» «Te l'ho già detto, il Papa ti vuole ed è mio c...