Sono anni che ti aspetto - Fa...

By aurora_inwonderland

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Paola e Irene si sono conosciute grazie ad Ermal e Fabrizio e grazie alla loro vittoria a Sanremo. Ad un anno... More

Trama
Personaggi
Lo scontro
Le sento un po' mie le paure che hai...
Non passi la notte a messaggiare con chiunque
Come il profumo di una sorpresa
Turbolenze e dichiarazioni importanti
Gelosia
Sorpresa...
La mia fede sei tu quindi ho bisogno di te
Restiamo così?
Risvegli e partenze
Tu sei l'unico modo per staccare dalla musica e per stare bene
Se hai paura di fallire in qualcosa è perchè ci tieni molto
La tua presenza comporta solo la mia felicità
Roma per 4
Buon compleanno!
Sono tanto fiera di te...
Grazie di esserci per me
Alba al mare
Pubblicità
Pasqua
Pasquetta
Ti faccio fare un giro nel mio mondo
Noi che in mezzo a queste vipere ormai ci si può convivere
Io e te, ad un matrimonio
Ti seguirei ovunque
Destinazione Grecia
Interviste e reazioni inaspettate
Me sto seriamente innamorando de te
Sei come me, vuoi conquistarte ogni cosa ecco perché sei perfetta pe' me.
Usciamo allo scoperto
Dichiarazioni importanti
Fuga in montagna pt. 1
Fuga in montagna pt. 2
Fuga in montagna pt. 3
Gossip scatenato
Il problema è che nun me piacciono 'e more anzi io preferisco 'e rosse.
Sto dicendo che ho bisogno di te...
Presentazioni
Sei licenziata!
Verona
Verona pt. 2
Partenza e colloquio
Esame e festeggiamenti
Trasloco
Vacanze e nuovi inizi
Me piace quando prendi l'iniziativa!
Ti aspetto
48 ore insieme
Ritorni e sorprese!
4 luglio 2019
Gardaland e strani incontri
Chiacchierate e vacanze
Thailandia e rivelazioni
Preferisci chiudere con me
La fine?

La conosco mejo de te

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By aurora_inwonderland

#Irene POV

Raggiungiamo il ristorante e prendiamo posto con gli amici di Ermal.

-Ciao Ire che bello rivederti. - sia Andrea che Cordio mi salutano allegramente.

- Ciao ragazzi anche per me è bello rivedervi.- dico io mentre mi siedo al fianco di Ermal. - Avete già ordinato? - provo ad indagare.

- Ancora no, vi stavamo aspettando. - e infatti poco dopo ci vengono portati a tavola i menù.

Inizio a leggere per capire cosa ordinare e vedo tutti gli altri commensali fare lo stesso.

-Idee? - mi chiede Ermal.

- Non ho ancora deciso. - e ridacchio. - Certo che mettermi già tutti i dolci che ci sono è proprio volermi male. - aggiungo.

- Quelli poi si ordinano tutti che dobbiamo provarli. - dice Andrea.

- Mi trovi d'accordo. - replico io. - Prima mi sa che però potrei optare per della carne. -

- Stavo pensando lo stesso io. - mi dice il riccio.

Poco dopo torna la cameriera che prende tutte le nostre ordinazioni.

Ci servono quasi subito del vino e Paolo propone un brindisi.

- A che brindiamo? - chiede Ermal.

- Al tuo primo radio Italia live mi pare ovvio. - è la replica del suo manager.

- Giusto. - replica il riccio e scoppiamo tutti e ridere prima di scontrare i nostri bicchieri.

- A radio Italia live. - è il grido che si alza all'unanimità.

Finalmente anche la cena viene servita e devo dire che avevo un sacco di fame.

- Qui qualcuno aveva fame. - mi prende in giro Marco.

- Senti chi parla. - gli dico io.

- Ho suonato. - si giustifica lui.

- Ah giusto. - e rido.

- Come vanno gli studi? - indagano i ragazzi.

- Tutto bene, a fine settimana finisco ufficialmente le lezioni e poi mi restano solo gli esami. -

- Quanti ne hai? -

- Vorrei riuscire a farne almeno 3. - spiego. - Due a giugno e uno a luglio, poi staremo a vedere. -

- Quindi quando finisci le lezioni pensi di poter fermarti a Milano a studiare? - domanda curioso il riccio.

- Mi stai praticamente chiedendo di convivere? - chiedo divertita al riccio.

- Può essere. - e ridacchia.

- Che ne dici se ne parliamo dopo con più privacy? - gli domando io.

- Va bene. - e mi sorride.

Tutti gli occhi sono puntati su di noi e io sorrido abbastanza imbarazzata.

- Cambiamo argomento che ne dite? - chiede Ermal ai nostri commensali.

- Si certo. - risponde Cordio. - Sei pronto per la prossima settimana? -

- Prontissimo. -

- Che succede? - domando io.

- Esce il mio nuovo singolo e poi a breve il mio album che ha prodotto il tuo fidanzato. -

- Anche produttore ora. - e gli sorrido. - Meta riservi sempre sorprese. -

- Visto? Con me non rischi mai di annoiarti. -

- Su questo non ho alcun dubbio. - e gli sorrido divertita. - Ma la famosa parola che hai pronunciato mesi fa te la ricordi? - chiedo divertita.

- Quale parolA? Ne ho dette tante. - e ride.

- Meno male che lo sai che ne dici tante. - e rido anche io. - Comunque mi riferisco a pausa e vacanza. -

- In questo caso sono due parole. -

- Va beh dettagli. - e fingo di guardarlo male.

- Prometto solennemente che dopo il Canada andrò in vacanza. -

- Sul serio? -

- Si, Rinald ha già preso i biglietti. -

- Per quale destinazione? - gli chiedono curiosi i ragazzi.

- Ve piacerebbe saperlo eh? - replica il riccio. - Comunque States cost to cost. Il sogno che vogliamo realizzare da tanto. - spiega lui brevemente.

- Ottimo direi. - replica Paolo. - E così abbandoni Irene? - chiede poi al mio ragazzo.

- Purtroppo. - e sospira. - Ma poi mi farò perdonare e ho già prenotato una seconda parte di vacanza per me e lei. -

- Me lo devi dal momento che mi abbandoni nel pieno della sessione estiva e vai dall'altra parte del mondo. - affermo fingendomi arrabbiata quando è tutto il contrario.

- Oh giusto. -

- Ha ragione Irene non si abbandona la fidanzata in un momento così difficile. - dice Paolo che a quanto ho capito ha deciso di spalleggiarmi.

- Ma stasera siete tutti contro di me? - domanda il riccio guardando male il suo manager.

- Può essere. - replica Pastorino prima di scoppiare a ridere.

Devo dire che è una bellissima serata, mi sto divertendo e mi trovo bene con questo gruppo senza sentirmi troppo esclusa.

- Ho bisogno di nicotina mi accompagni? - mi domanda lui.

Annuisco e così usciamo fuori, sta ancora piovendo e la cosa mi ha abbastanza stancato.

- A che pensi? - mi chiede Ermal.

- Stavo pensando che mi trovo bene con te, con i ragazzi e tutto il gruppo, mi fate sempre sentire partecipe e di conseguenza non mi sento esclusa ed è una cosa molto importante. - e gli sorrido.

- Siamo fatti così. - mi dice divertito. - Sei preoccupata per Paola? - mi chiede poi il riccio.

- Penso sia inevitabile, non è bello ciò che le è successo e quella si è rivelata per la pessima persona che è. - ammetto io. - Spero davvero che possa trovare qualcosa di migliore ma soprattutto il lavoro dei suoi sogni. -

- Lo spero anche io. Vuoi che provo a parlarne con Paolo? Sarebbe felice di aiutarci. -

- So che sarebbe felice di aiutarci ma non so se sia il caso di chiedere il suo aiuto. -

- Perchè? -

- Lo scorso weekend quando è stata a Roma ci siamo sentite mentre era in viaggio e mi ha detto che stava seriamente valutando l'opportunità di trasferirsi a Roma per vivere al meglio anche la storia con Bizio quindi non credo che accetterebbe qualcosa a Milano, essere ancora lontani non penso sia nei suoi piani. -

- Capisco, allora meglio lasciar stare, ma non credi che stiano correndo? - mi chiede il riccio mentre spegne la sua sigaretta.

- A mio parere no. - e lo guardo. - E indirettamente anche tu mi hai chiesto di fermarmi da te a Milano fino a che non parti per il Canada, quindi anche noi stiamo correndo? Praticamente sono sempre da te o tu da me. - gli faccio notare.

- Giusto, non avevo pensato, quindi non ho alcun diritto di giudicare i due. -

- Poi ti ricordo che Bizio ha 44 anni quindi ci sta che voglia costruire una storia solida e non fare il pendolare sempre. -

- Hai ragione, sei così saggia. -

- Come faresti senza di me riccio? - domando mentre mi apre la porta per rientrare al ristorante.

- Non lo so. - risponde con sincerità guardandomi per poi stringermi a sè. - Ormai non posso più stare senza di te. - mi dice poi.

- Nemmeno io. - e gli sorrido.

Ci sediamo nuovamente a tavola e ci stanno per servire i dolci.

- Mamma mia. - dico appena li vedo arrivare, sono a dir poco splendidi e ho già l'acquolina in bocca.

- Vedrai che bontà! - mi dicono i ragazzi che sembrano essere parecchio esperti di questo ristorante.

Assaggio immediatamente e chiudo gli occhi mentre mi gusto questa prelibatezza per il palato. - Buonissimi. -

- Che ti avevamo detto? -

- Abbiamo fatto la scelta giusta. -

- Esatto. - e sorrido mentre finisco di assaggiare l'ultimo dolce che era posizionato nel piatto a comporre una splendida composizione di vari gusti e sapori.

Si è fatto anche piuttosto tardi quindi appena finiamo i dolci ci decidiamo a pagare il conto e poi tornare verso casa.

- Sei stanco? -

- Nemmeno tanto, tu? - mi chiede il riccio.

- Un po' e tra qualche ora devo tornare a Bologna, per fortuna ho le lezioni nel pomeriggio. -

- Sarà meglio riposare allora. -

- Prima che ne dici posso fare la doccia? - domando al riccio.

- Certo va pure. - e mi sorride.

Entro velocemente in bagno e intanto apro l'acqua della doccia per riscaldarla, dopo tutta quella pioggia ho bisogno di riscaldarmi un po'.

Finita la doccia indosso il pigiama e raggiungo Ermal che è già comodamente a letto con il telefono tra le mani.

- Eccoti. - e mi sorride sistemando il telefono sul comodino. - Che dici di riposare un po'? -

- Dico che ne ho bisogno. - e gli sorrido. - Buonanotte riccio del mio cuore. - e lo bacio.

- Buonanotte piccola anima. - replica lui sorridendo.

Poi mi abbraccia, solitamente è una cosa che mi darebbe molto fastidio invece mi sto rendendo conto che qualsiasi gesto fatto da lui è a dir poco perfetto, e restiamo così a dormire tutta la notte, e questo non è proprio da me, penso che sia un chiaro segnale che sono totalmente e incondizionatamente innamorata di questo riccio.


#Paola POV

Oggi vado al lavoro più agitata che mai, fisso ancora le foto che mi ha mandato Fabrizio, vuole veramente rendermi partecipe anche della vita dei suoi bambini e lo trovo veramente bello.

Entro al lavoro e oggi c'è uno strano silenzio, ovviamente le colleghe sanno tutto e di conseguenza sono tutte schierate dalla parte di miss labbra a canotto, e nemmeno mi rivolgono la parola se non per questioni lavorative.

Fortunatamente mancano solo 3 giorni e poi avrò finito, devo resistere ancora un po'.

Inizio a preparare le solite cose, ritiro la posta e la smisto, rispondo ad alcune telefonate, insomma ormai niente di nuovo per me.

Tanto è vero che spesso miss canotto sparisce sicuramente per andare a sparlare con l'altra mia collega, sinceramente me ne sto fregando altamente di ciò che possono dire.

So che questo stress non mi fa bene quindi faccio in modo di farmi scivolare tutto di dosso e almeno vivere serenamente questi ultimi giorni di lavoro.

Ancora devo raccontare ad Irene cosa è successo, ieri non ho avuto modo perchè so che era al concerto di Radio Italia insieme ad Ermal di conseguenza non volevo disturbarla. Sicuramente le dirò tutto quando esco oggi, e devo anche iniziare a cercare un nuovo lavoro, ancora non ho parlato con i miei della possibilità di cercare qualcosa a Roma e quindi di trasferirmi nella Capitale. Spero di riuscire a parlare con loro stasera con calma, ieri sera eravamo tutti troppo tesi ed agitati per l'accaduto.

Alle 16 esco e nel piazzale noto Fabrizio.

- Ma non dovevi tornare a Roma? - chiedo io andandogli incontro.

- In teoria si, in pratica tu avevi più bisogno de me. -

- Libero? - chiedo preoccupata notando che è da solo.

- Tornato a Roma co0 Filippo tranquilla che nun l'ho abbandonato. -

- E gli hai detto di me? -

- Ho detto che dovevo lavora a delle cose a Milano tranquilla. -

Si avvicina abbracciandomi e poi mi bacia, inizialmente sono bloccata ma poi decido di lasciarmi andare e fregarmene di ogni cosa.

- Si va decisamente meglio. - gli dico.

- Si? -

- Assolutamente si, certo renditi conto che Miss Canotto ha appena visto il nostro bacio in tempo reale. -

- Chissà quanto le avrà dato fastidio. - dice abbracciandomi. - T'accompagno a casa. -

- Quanto pensi di restare? -

- A dire er vero voglio resta fino a che nun finisci con il lavoro, preferisco starte vicino e così me sentirò più tranquillo. -

- Sei nostro ospite allora. -

- Nun posso accetta, prendo 'na stanza in hotel. -

- Non se ne parla nemmeno. - replico io mentre saliamo in auto per raggiungere casa mia.

- Quanto puoi esse testarda? -

- Oh tantissimo. - e lo fisso. - Quindi arrenditi e vedrai che anche i miei genitori saranno d'accordo. - gli dico.

Infatti una volta a casa e spiegata la situazione ai miei genitori sono d'accordo con me dunque Fabrizio si fermerà da noi.

- Mamma, papà io ancora la scorsa settimana avevo pensato ad una cosa. - inizio così mentre siamo seduti a tavola per cena.

- A cosa? - mi chiedono i miei.

- A cercare un nuovo lavoro, come ben sapete non puntavo a restare lì in eterno e ora la convinzione è maggiore visto ciò che è successo. -

- Certamente. - dice mamma.

- Però vorrei cercare qualcosa a Roma, ormai io e Fabrizio facciamo sul serio e siamo costretti ogni settimana a fare i pendolari per vederci e la cosa inizia a pesarci, non dico che andrò a convivere con lui. - specifico subito visto le loro espressioni. - Voglio cercare un lavoro e un piccolo appartamento tutto per me. - dico loro. - E ovviamente vorrei la vostra approvazione. - aggiungo poi.

- Non me l'aspettavo. - mi dice mio papà. - Anche perchè fino a qualche anno fa rifuggevi l'idea di andare lontano da casa e da noi. -

- Lo so. -

- E' merito dell'amore. - dice mamma. - Ormai sei grande e puoi fare ciò che vuoi, noi siamo sempre dalla tua parte e ti supporteremo in qualsiasi scelta. - la vedo abbastanza commossa per cui le sorrido e la ringrazio.

- Quindi decisa? - mi chiede Fabrizio.

- Si. - e gli sorrido. - Sempre che tu mi voglia in mezzo ai piedi. -

- Se nun te volessi nun sarei qui nemmeno stasera. - replica lui divertito.

- Giusto. - e gli sorrido.

Finita la cena come al solito aiuto mia mamma a sparecchiare e sistemare la cucina. Poi è tempo di relax per cui io e Fab saliamo nella mia stanza.

- Comunque di questo passo siamo quasi due conviventi. - gli faccio notare io.

- In effetti. - e mi accorgo che sta sorridendo. - La cosa te dispiace? - mi chiede poi.

- A me per niente devo dire. Mi mancavi già. - gli dico in tutta sincerità.

- E tu mancavi a me, allora nel weekend che ne dici de scende a Roma? -

- Non lo so. - e fingo di pensarci su.

- Stronza. - replica lui divertito iniziando a farmi il solletico.

Rido come una matta.

- Voglio sempre vederte ride così. -

- Ci provo. -

- Voglio presentarte i bambini. - se ne esce così all'improvviso. - Domenica ho promesso ad Anita de portarla al lunapark. -

- E vorresti che venissi anche io? - gli chiedo.

- Si, te prometto che ne parlo co' Giada. -

Annuisco solamente, so che ha questo desiderio e io vorrei vederglielo realizzare, so che è anche presto ma non penso proprio di volerlo lasciare motivo per cui è giusto che io conosca i suoi bambini, sono parte di lui e so già che io li adorerò. Forse a loro servirà più tempo ma spero vivamente che andremo d'accordo, sicuramente non sarà facile creare una sorta di famiglia allargata ma so che ci riusciremo con il passare del tempo.

- Notte. -

- Notte piccolè. - sussura al mio orecchio mentre mi tiene stretta a lui.


Oggi Fabrizio si è impuntato che deve accompagnarmi al lavoro, ed essendo forse più testardo di me ovviamente è impossibile dissuaderlo dalla sua idea.

- E' una missione suicida. - gli dico mentre siamo quasi giunti a destinazione.

- No, anche perchè ieri c'ha visto e sarà sul piede de guerra. - mi dice lui. - Meglio se te copro le spalle. -

Ridacchio. - Non è veramente una guerra eh. -

- Sssh. - e scende dalla macchina dopo aver parcheggiato, dopo aver fatto il giro dell'auto mi apre lo sportello per permettermi di scendere.

- Quanta galanteria, non dovrai fare colpo su miss canotto. - scherzo io.

- Cretina. - replica dopo aver chiudo l'auto e prendendomi per mano raggiungiamo insieme l'ingresso. - Piccolè ci vediamo dopo. - dice facendomi l'occhiolino.

- Fabrizio qual buon vento. - dice Rebecca. - Non mi saluti? -

- Buongiorno. - dice lui con distacco. - Nun penso ce sia altro da dirce visto ciò che hai detto a Paola. -

- Sei venuto a difenderla? -

- Nun ha bisogno de protezione e dell'avvocato difensore, sa difenderse benissimo da sola, so venuto a mette 'n chiaro che nessuno deve permetterse de tocca la mia donna. - le dice deciso.

- La tua donna? - domanda lei scoppiando a ridere. - Beh allora penso che forse dovresti sapere molte cose sulla tua donna, cose che sicuramente lei ti ha omesso. -

Fisso Rebecca alquanto sconvolta, non mi conosce così bene da sapere cose su di me quindi so che sta facendo di tutto per mettermi in cattiva luce con Fabrizio e spero vivamente che lui non le creda.

- Tipo? - domanda appoggiandosi al bancone e fingendosi interessato cosa che la fa sorride, spero che sia tutta una finta, se rovina le cose tra me e Fabrizio questa volta non risponderò di me.

- Tipo che da quando è arrivata qui ha sempre cercato di mettersi in mostra soprattutto con gli uomini, era tutta sorrisi e ciglia sbattute di continuo per cercare uno da sposare evidentemente. Te lo dico per metterti in guardia, non vorrei che anche tu cadessi nella sua trappola. -

- Anche io? - chiede lui.

- Come molti uomini qui dentro dai quali voleva solo soldi e regali. -

Fabrizio scoppia a ridere. - Beh sei quasi 'na brava attrice, quasi però. -

- Che dici? -

- Dico che conosco Paola da poco si, ma penso de conoscerla molto mejo de te, so come è. So che donna è, so quali sono i suoi valori e tu stai solamente dicendo 'n mare de cazzate. E' una delle persone meno interessate a soldi e regali, e sicuramente nun è 'na facile quindi qui dentro nun c'ha provato con nessuno. Forse i morti de fame che ce so qui dentro c'hanno provato co' lei ma co' scarsi risultati, lei nun è come le altre. Lei è speciale e se pensavi che avrei creduto alle tue parole sei completamente fuori strada. - replica duramente a Rebecca che è rimasta zitta e a bocca aperta, di certo non si aspettava un discorso del genere. - Piccolè vado, passo a prenderti quando hai finito. - e mi lascia un bacio a stampo.

- A dopo amore. - è la prima volta che lo chiamo così in pubblico.

- Ti amo. - mi sussurra all'orecchio prima di uscire veramente dalla porta, io mi siedo alla mia postazione ed inizio a lavorare, Rebecca ha deciso di stare in religioso silenzio ma posso ancora vedere il fumo che le esce dalle narici per essere stata trattata così e non creduta e la cosa mi fa solo che piacere.


* Buon sabato bella gente come va? Spero ovviamente tutto bene. Eccomi tornata con un nuovo capitolo, Ermal e Irene trascorrono una piacevole cena con i colleghi e ormai amici del riccio e i due sembrano quasi convivere mentre programmano i loro prossimi impegni di lavoro e studio. Che dire di Paola? Fabrizio ha deciso di sorprenderla e di proteggerla presentandosi per esserle di supporto nei suoi ultimi giorni di lavoro e Rebecca pensa bene di provare a mettere in cattiva luce Paola ma non ci riesce e anche Fabrizio asfalta Rebecca, ormai Paola è sempre più decisa a trasferirsi a Roma e Fabrizio le vuole presentare i bambini, pensate che Giada sarà d'accordo? Fatemi sapere nei commenti. Grazie mille per le letture, i voti e tutti i commenti. Al prossimo aggiornamento! * 

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