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By juliVante

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COMPLETA | La vita ordinaria e quotidiana di Yun Ji-eun cambierร  quando una sera, insieme alla sua amica Seo... More

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By juliVante


La mattina dopo Ji-eun aveva controllato il telefono tantissime volte, solo per aspettarsi il messaggio di Jungkook, che non arrivò mai. Erano passati due giorni dal loro ultimo incontro e Ji-eun, sembrò essersi rassegnata del fatto che non si sarebbe fatto sentire. Non amava la metro ma era costretta a prenderla, finché non sarebbe tornata la macchina, seduta vicino a Suji era rimasta sorpresa di vedere davanti a sé Sehun e suo padre, si era sentita subito a disagio non dimenticando l'accaduto della macchina e sperava di arrivare velocemente alla scuola, non volendo parlare con lui. I giorni passarono e sperò che quella settimana passasse, non riusciva più a sopportare la presenza di quell'uomo ma quel giovedì, Hoseok la contattò e le chiese di pranzare insieme.

Non stava più nella pelle e per un secondo, si era dimenticata della questione signor Oh ma non era l'unica ad essere felice.

Suji si alzava sempre di buonumore, si preparava e chiedeva sempre alla sua mamma di farle le trecce, tutto questo a causa di Sehun. La sera prima aveva raccontato a lei e alla sua mamma di avere una cotta per lui, era un bambino divertente, la faceva ridere e le faceva sentire delle strane cosette nella pancina.

Seo-yun si era sentita emozionata, la sua bimba aveva la sua prima cotta ed era così agitata che aveva interrogato Ji-eun su Sehun, chiedendole di tutto.

La mattina passò abbastanza in fretta, d'altronde insegnare e giocare con i suoi bambini non era per niente un peso, anzi le piaceva il suo lavoro e  verso mezzogiorno uscì dall'asilo e trovò Hoseok, in tutto suo splendore, davanti all'entrata. Appena si avvicinò, Hoseok alzò lo sguardo dal suo telefono e sorrise, andò verso di lei e l'abbracciò forte.  Rimase ferma, non sapendo come muoversi «Mi dispiace tanto per l'altra sera» le disse stringendola un po' di più.

Ji-eun rise e circondò le braccia al busto di Hoseok «Tranquillo Hose-»

«Hobi, chiamami Hobi» le disse staccandosi e sorridendole

«Va bene, Hobi»

«Allora andiamo a mangiare? Ho una fame!» borbottò Hoseok facendola annuire e insieme iniziarono ad incamminarsi verso il centro. Passarono vicino alla palestra e Ji-eun inconsapevolmente guardò dentro e Hoseok lo notò ma una voce li distrasse «Signorina Ji-eun!» quando sentì quella voce si raddrizzò, si sentiva quasi come se fosse legata ad una corda e il signor Oh fosse legato insieme a lei, si chinò salutandolo mentre Hoseok si limitò a fissarlo, aveva un viso familiare ma non capiva dove l'avesse già visto.

«Ha finito di lavorare? » chiese l'uomo, avvicinandosi di più ai ragazzi «Oggi sì, facevo solo la mattina» disse Ji-eun più educatamente possibile, poteva sembrare inquietante quanto voleva, ma era pur sempre un signore più grande di lei. Il signor Oh sorrise, poi spostò lo sguardo verso Hoseok e divenne serio per un attimo serio «Non sapevo avessi un ragazzo.» le disse continuando a guardare Hoseok ma Ji-eun agitò le mani «E' solo un amico»

Hoseok, non si presentò al signor Oh, con sguardo serio era rimasto a guardarlo ma dopo minuti di silenzio prese parola, battè le mani facendo sussultare Ji-eun «Bene signore, ma la mia pausa pranzo dura veramente poco,» spinse delicatamente Ji-eun «arrivederci» lo salutò e la ragazza fece lo stesso, guardò Hoseok che si mise a ridere «Tanto lo so che non volevi stare lì un minuto di più»

Ji-eun abbassò lo sguardo, come se le avesse letto nel pensiero «S-si beh.. ma potevamo andarcene più educatamente» cercò di giustificarsi non facendo sparire le tenere fossette del ragazzo che le scompigliò i capelli «E' vero che tu sei una brava ragazza»

Ji-eun a quelle parole diventò rossa, come se fosse un dejavù sentii le farfalle nello stomaco 'Sei una brava ragazza', così Jungkook le aveva detto la scorsa sera in macchina.

Arrivarono in un locale vicino al centro, Ji-eun aveva seguito Hoseok, siccome quest'ultimo le aveva consigliato di andare in quel locale, aveva mangiato tantissime volte lì e conosceva anche i proprietari

Una volta seduti, iniziarono a guardare il menù, durante il tragitto avevano conversato delle loro giornate, ma Ji-eun iniziava a sentirsi in imbarazzo, come se non fosse stata una grandissima idea uscire con lui, Hoseok non la metteva a disagio, assolutamente, però non sapeva se gli sarebbe piaciuta come persona, non non aveva queste qualità speciali, era davvero semplice se non troppo.

Hoseok scelse un toast e una birra, Ji-eun imitò il rosso ma cambiò la birra con dell'acqua «Raccontami un po' di te» le disse mettendo una mano sotto la testa e guardandola, Ji-eun iniziò a giocherellare con le dita «Cosa vuoi sapere?» chiese alzando lo sguardo. Hoseok si appoggiò allo schienale della sedia e sospirò «Sei di Seoul?» Ji-eun annuì «Anche tu?»

«No, sono nato a Gwangju. Però da un po' di anni vivo qua» disse guardandosi in giro per il locale, Ji-eun si fece coraggio e chiese «Sei più grande di me, giusto?» Era una delle domande che si era fatta più spesso e Hoseok rise «Dipende, di che anno sei?»

«Sono del novantasette» sputò subito guardandolo e sperando che avessero la stessa età, gli aveva sempre parlato senza usare gli onorifici «Sei più giovane di me» le disse senza dirle il suo anno e Ji-eun lo guardò «Oh andiamo! Voglio sapere di che anno sei!» gli disse facendo gli occhi dolci.

Hoseok ridacchiò «Cosa ti cambia saperlo?»

«Ci stiamo conoscendo!» disse Ji-eun, poi lo guardò con fare sospetto «Oppure non vuoi dirmi la tua età perché sei estremamente vecchio che ti vergogni, stai tranquillo! Non sono una persona che giudica»

Hoseok la guardò e si mise a ridere «Sono del novantaquattro» disse, dopo aver bevuto un sorso di birra «Non iniziare con la storia degli onorifici, perché non me ne frega di quelle cose. In più, io sono il primo a non rispettarli» l'avvisò e Ji-eun già lo sospettava che fosse uno che non rispettasse l'onorifico.

Parlarono anche quando arrivò il cibo in tavola e Ji-eun si sentì così bene con Hoseok, stessa cosa per il rosso, voleva proprio conoscere Ji-eun, le piaceva «Vivi da sola?» le chiese addentando un pezzo di toast.

Ji-eun scosse la testa «Vivo con Seo-yun e Su-» ma si stoppò, Hoseok non capì il motivo per il quale Ji-eun avesse smesso di parlare. La ragazza era entrata in panico, ricordando le parole di Seo-yun di quella mattina 'Non parlare di Suji e non dirgli che è mia figlia. Cambierà subito opinione e non vorrà avere niente a che fare con noi. Lo dico per te! Vuole diventare tuo amico.'

«La bambina dell'altra volta?» chiese cauto Hoseok, Ji-eun annuì «E' la tua sorellina o la sorellina di Seo-yun?» chiese curioso per chiarirsi le idee.

Ji-eun non lo guardò negli occhi, sua mamma le aveva sempre fatto notare del fatto che non sapesse mentire, cercò di parlare ma si bloccò. Hoseok la guardò curioso «Ji-eun tutto bene?» l'ultima cosa che voleva è farla a sentire a disagio con domande scomode.

Ji-eun annuì di nuovo, come se avesse perso l'uso della parola, poi si scolò tutta l'acqua del bicchiere, Hoseok rise per l'azione della ragazza poi si fece serio rendendosi conto che magari avesse toccato un tasto che non doveva toccare.

«Tranquilla se non vuoi dirmi alcune cose, è normalissimo» le disse rassicurandola, dopo tutto non erano così legati e il rosso pensava che un'amicizia si coltivasse con il tempo, non si dovevano dire le cose subito «Scusa» la sua voce era davvero dispiaciuta e sperava di non aver rovinato il loro pranzo, sentendosi subito dopo in imbarazzo.

Hoseok scosse la testa «Io abito da solo, ho un appartamento sopra la palestra. Anzi, all'inizio convivevo con Taehyung ma poi si è preso un appartamento tutto suo, perché voleva prendersi un cane» disse Hoseok, cambiando discorso per non far sentire la corvina in colpa, Ji-eun alzò lo sguardo e gli sorrise «Sei tanto amico di Taehyung?»

Hoseok annuì «Quando sono arrivato a Seoul e ho aperto la mia palestra, Taehyung è stato il primo ad iscriversi e poi mi ha presentato Jungkook» Ji-eun si sentì tremendamente agitata quando sentì il nome del corvino «Sono la mia famiglia. Anche se litighiamo spesso, sono tutto quello che ho» continuò Hoseok con una nota di nostalgia e Ji-eun lo notò, si addolcì prendendogli la mano «Ti capisco sai? Seo-yun e Suji sono diventate la mia famiglia,» dopo una pausa riprese a parlare «purtroppo la mia mamma è malata» Hoseok deglutì «Ji-eun se non vuoi-»

«No, voglio dirtelo» era sicura, voleva parlargli di sua mamma, sperava solo di non farlo sentire a disagio ma Hoseok le strinse di più la mano e si sentì subito più tranquilla «Ha la leucemia mieloide acuta. I medici pensavano che stesse migliorando ma ha avuto una ricaduta forte. Ho dovuto lasciare l'università, ma non me ne pento. Ho conosciuto Seo-yun» stava sorridendo, Seo-yun in tutta quella storia era stato il miglior regalo «Ogni giorno ho la paura costante che se ne vada, ma poi penso che non sarò da sola. Amo con tutta me stessa la mia mamma e sono sicura che starò malissimo quando lei se ne andrà» Hoseok la guardò e non perse nessuna delle sue parole, era attentissimo a quello che gli diceva «Però poi penso a Seo-yun e Suji, sono diventate tutta la mia vita. Quindi ti capisco quando dici che i ragazzi sono la tua famiglia» disse Ji-eun sorridendo al rosso e cercando di ricacciare dentro le lacrime che minacciavano di uscire.

«Ji-eun, adesso hai anche me» disse sincero Hoseok, poi sospirò «Quasi un anno e mezzo fa, ho perso mia sorella in un incidente stradale» Ji-eun guardò Hoseok e anche lei strinse la mano, come il rosso aveva fatto con lei «Era una peste, faceva sempre quello che voleva. Mi ricordo ancora quando si prese una cotta per Jungkook, era diventata così noiosa, non la sopportavo più» rise il rosso, ricordandosi e Ji-eun sorrise un pò in imbarazzo, sembrava così naturale prendere una cotta per Jungkook «Non passerà mai il dolore, sarà sempre dentro di te. Alcune volte sembrerà ucciderti ma altre sembrerà lasciarti in pace, ma sarà una costante che ti porterai sempre ma se non sei da sola, sarà più facile da combattere»

«Quindi, signorina Ji-eun non ti libererai tanto facilmente di me.» le disse subito dopo facendola ridacchiare.

I due dopo il momento serio condiviso continuarono a parlare, nessuno dei due si era pentito di aver confessato una delle loro debolezze, anzi erano stati così contenti di averlo fatto. Hoseok guardò il locale e le persone all'interno, aspettando che la corvina ritornasse dal bagno quando ad una certo punto si fermò su una persona.

Il signore che avevano incontrato prima di pranzo, era seduto su un tavolino ma in quel momento Ji-eun arrivò, prese il cellulare e guardò l'ora «Hobi quanto dura la tua pausa pranzo?» erano quasi le due e pensò che Hoseok dovesse aprire la palestra, Hoseok distolse lo sguardo dal signore e lo mise sul viso di Ji-eun «Non ho una pausa pranzo. Posso rientrare quando voglio» disse sorridendo «Chi è il signore che abbiamo incontrato prima?» le chiese, aveva una strana sensazione nel petto «E' il papà di un mio alunno. Perché?»

«Così» le sorrise, voleva capire perché l'uomo avesse un viso così familiare e poi non le avrebbe fatto notare che fosse dietro di loro «Hai bisogno che ti porti a scuola in macchina la mattina? Sai che posso darvi un passaggio, non è un problema» le chiese mettendosi la giacca «Tranquillo Hobi, prendiamo la metro e poi Suji ha un suo amichetto, che è il figlio di quel signore...»

Hoseok intanto stava tirando il portafoglio fuori ma si bloccò quando sentì la frase di Ji-eun «Andate insieme a scuola?» il suo tono era sorpreso e quasi, infastidito.

«Prendiamo la stessa metro, quindi si siedono vicino a noi» disse Ji-eun prendendo la borsa, poi il suo sguardo si spostò sul portafoglio del ragazzo «Hobi facciamo a metà» gli disse indicando il portafoglio «No» si diresse velocemente verso la cassa, Ji-eun provò a fargli cambiare idea e fare pagare anche lei ma Hoseok la fulminò con lo sguardo.

Una volta fuori, Hoseok si accese una sigaretta «Hai mai pensato di smettere?» gli chiese, non le piaceva fumare ma non le dava fastidio quando le altre persone fumavano lì con lei.

Hoseok sorrise «No e non penso che lo farò, mi rilassa e mi fa stare bene» disse sincero, all'inizio non fumava ma da quando aveva conosciuto i ragazzi, aveva cominciato e dopo la morte di sua sorella, finiva un pacchetto e mezzo in un giorno «E poi io fumo in modo decente rispetto gli altri» disse facendo un tiro.

Ji-eun lo guardò confusa «Anche gli altri fumano?» non capì il motivo per cui chiese al rosso degli altri, anche perché si ricordava perfettamente di Jungkook fuori dal Club con la sigaretta in mano, la prima sera che si erano incontrati «Taehyung fuma troppo, specialmente quando è nervoso. Jungkook esagera quando è incazzato e quel ragazzo è sempre incazzato» Ji-eun rise poi però pensò al fatto che non avesse sentito odore di fumo su Jungkook, anzi quando era stata nella sua macchina, si sentiva solo il suo profumo. Invece quando era entrata in macchina di Hoseok, sentiva tantissimo l'odore di fumo ma forse perché lui fumava all'interno, dopo aver finito, buttò la sigaretta poi mise le mani nelle tasche della giacca.

«Adesso vai a casa?» le chiese ma Ji-eun scosse la testa «Vado a trovare mia mamma» Hoseok sorrise, poi però gli venne in mente «A che ore finisce l'asilo Suji?»

«Alle quattro» disse Ji-eun, non capendo a fondo la domanda del rosso «Vi porto a casa?» ma Ji-eun scosse la testa «Hobi, tranquillo»

Hoseok non era per niente tranquillo, quella brutta sensazione si era amplificata quando aveva visto il signore uscire dal locale e prendere la metropolitana.

Ji-eun si fece coraggio «Ci sentiamo in questi giorni? C'è nel senso, se non vuoi, non preoccu-» Hoseok rise e le scompigliò i capelli «Certo che ci sentiamo! Ormai siamo amici e fai parte della compagnia» disse sicuro il ragazzo. E per un attimo, solo per un attimo, Ji-eun pensò a Jungkook.

Poco prima delle quattro, Hoseok andò fuori dalla palestra e si accese una sigaretta, spostò lo sguardo verso l'entrata dell'asilo e iniziò a fissare il signore di quella mattina. Nello stesso momento uscì Taehyung, anche lui con la sigaretta già in bocca e chiese l'accendino a Hoseok, si accese la sigaretta «Cosa stai guardando?»

«Quel signore» disse Hoseok indicando l'uomo «lo conosciamo?»

Taehyung spostò lo sguardo e fece un tiro dalla sigaretta «Non è quello che viene al bar qua di fianco?» rispose con nonchalance e Hoseok dopo aver sentito quella frase sembrò risvegliarsi.

«Dove vai?» chiese Hoseok «Jungkook mi ha detto di andare a scuola con lui a prendere Jong-ho» Taehyung controllò di aver le chiavi della macchina «Da quando lo va a prendere a scuola?» chiese Hoseok stupito dall'azione «Non lo so ma Jungkook era incazzato» con questo Taehyung salutò Hoseok e andò verso la macchina.

Hoseok rimase fuori e tornò con lo sguardo verso l'asilo, notò che fosse arrivata anche Ji-eun e che l'uomo non avesse perso tempo. Si poteva notare da un miglio lo stato di disagio che stava provando Ji-eun, Hoseok fece un tiro e calpestò la sigaretta poi strinse i pugni.

Quell'uomo non gli piaceva. Non gli piaceva per niente.

ANGOLO AUTRICE:
Hi! 😍 ecco un nuovo capitolo, stasera ne pubblico un altro! 🥰 ho la gola che mi fa malissimo e di conseguenza mi si alza un po' la febbre ma sto bene, oggi ho guardato THREE, domenica o lunedì aggiorno!

Questo capitolo è centrato su Hobi e Ji-eun. Spero sia di vostro gradimento,
Vi è piaciuto il capitolo?HOSEOK È UN AMORE🥺🥺🥺🥺
Ci vediamo dopo! 🤍🤍
Alla prossima,
Juli 💜

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