The truth about monsters; Dra...

By givemepvrpose

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Hermione Granger ha deciso di tornare ad Hogwarts per terminare gli studi, insieme a Ginny Weasley. Le due so... More

Prologo.
!news!
Hogwarts express.
Cucine del castello.
Selezioni di Quidditch.
Di nuovo in cucina.
Duello.
Infermeria.
Verità.
Torre d'astronomia.
Neville.
Paure.
Libro di storia della Magia.
Camera di Draco Malfoy.
Domande.
Lettere.
San Mungo.
Domande.
Classe.
Il bagno dei prefetti.
Magia della Granger boccino d'oro.
Partenze.
Malfoy Manor.
Occlumazia.
Curiosità.
Richieste.
Quadri.
Lotta di cuscini.
Sguardi.
Vasca da bagno.
Blaise e Ginny.
Sfogo.
Conversazioni.
Discussioni notturne.
Neve; fredda.
Neve; calda.
Favole.
Menta, pergamena, erba tagliata e un profumo di fresco.
Ronda.
Il Marchio.
Mostro.
Dimostrazioni.
Passeggiata.
Fratelli.
La foresta proibita.
Mancanze.
Auror.
Duelli con gli Auror.
Grifondoro - Serpeverde.
Torre d'astronomia.
Non voglio.
Odori.
Confessionario.
Ronda con Harry.
Purosangue.
Gelosia.
Dopo litigi.
Pensieri.
Biblioteca.
Daphne Greengrass.
Serpeverde - Corvonero.
Spogliatoi.
Vivo.
Pausa pranzo.
Theodore.
Interrogatorio.
Consapevolezze.
Veritaserum.
Incontri.
Una settimana.
Harry ed Hermione.
Biblioteca.
Crisi isteriche.
Matrimonio.
Saluti!

Ricordi.

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By givemepvrpose

Salutò Ginny con la mano e prese posto sugli spalti, proprio come le aveva chiesto la sua migliore amica. Attese giusto il tempo che iniziassero le selezioni che aprì il libro di occlumanzia per iniziare a studiare. Erano trascorse ormai settimane da quando aveva incontrato Draco Malfoy nella cucina e le aveva letto la mente, poi Piton.. doveva assolutamente imparare quella tecnica, non poteva essere un libro aperto per chiunque fosse mediocre con la legimanzia.

Il termine Occlumanzia è usato per indicare la difesa magica della mente contro la legimanzia, così da evitare che qualcuno possa leggere i pensieri altrui.

Bene, questo già lo sapeva. Era un passo avanti, giusto?

Per utilizzarla, bisogna svuotare la mente dalle emozioni, renderla una tabula rasa e rilassarsi.

Bene, questa era la parte difficile. Come ci si rilassava? Rendere la mente tabula rasa, svuotarla dalle emozioni. Disciplina la mente e controlla le emozioni, doveva essere un Serpeverde. Chiuse il libro arrabbiata e riportò lo sguardo sul campo davanti a lei, notando che Ginny si muoveva veloce sulla scopa, a differenza sua. Tutti la ritenevano la migliore strega della sua generazione e allora perché in meno di due minuti aveva trovato due cose che lei non riusciva a fare? Ormai arresa a quella verità si dedicò completamente alla sua migliore amica cercando di liberare la mente. Come era già convinta Hermione, Ginny aveva passato le selezioni e faceva parte della squadra di Quidditch di Grifondoro. Subito dopo le selezioni si diressero verso il loro dormitorio mentre i Serpeverde entravano in campo per le loro selezioni. Draco Malfoy le dirigeva insieme a Blaise Zabini. Draco era ancora scosso dalla dichiarazione di interesse del suo amico verso Ginevra Weasley, si chiedeva come fosse possibile, cosa aveva quella ragazza che lo aveva attirato così tanto. Ma non aveva trovato tante risposte quindi aveva cercato di lasciar perdere, di liberare la mente e di pensare ad altro, come per esempio al Quidditch. Quell'anno voleva vincere, la mancanza di Potter e Weasley assecondati da Silente poteva renderglielo più facile. Al termine delle selezioni si diressero prontamente verso la sala grande dove trovarono già le sorelle Greengrass. Draco salutò entrambe e prese posto accanto a Daphne come solito e Blaise lo affiancò.

«Spero che tu ci porti alla vittoria, Malfoy. Almeno una cosa dovresti saperla fare.» commentò un ragazzo seduto al tavolo Serpeverde, che ricevette una sola occhiata dal ragazzo incriminato, poi con un semplice incantesimo non verbale fece volare la brocca del succo di zucca sulla sua testa, per poi farla svuotare. Il ragazzo si alzò veloce imbarazzato dall'accaduto e corse via, facendo ridere tutti i presenti. Il messaggio che aveva cercato di comunicare nei vari anni era sempre lo stesso 'non infastiditemi', era chiaro e conciso. Riprese a mangiare tranquillo, come se non fosse successo niente e non portò nemmeno attenzione alle conversazioni dei suoi amici, portando lo sguardo su qualche tavolo più in là, su quello dei Grifondoro. A differenza del suo tavolo, quello su cui aveva puntato l'attenzione era molto più numeroso e ci impiegò qualche secondo prima di trovare la giusta persona: Ginevra Weasley.

Cosa c'era in quella ragazza ad attrarre il suo amico? E perché era così geloso di quel sentimento? Un sentimento che lui non riusciva a provare, nemmeno per i suoi genitori. Quei ricordi ossessivi di come i suoi genitori l'avevano utilizzato come una semplice pedina del loro gioco, gioco che avevano perso considerando le loro condizioni in quel momento. Lucius era ad Azkaban, senza nessuna possibilità di uscire, mentre Narcissa era al San Mungo nella stanza affianco ai Paciock, che ironia la sorte. Narcissa aveva spesso creduto di essere superiore, di non essere toccata da quelle cose ed invece come una donna qualunque aveva perso la testa all'idea di perdere il marito, il patrimonio e forse anche l'unico figlio. Draco andava a trovarla ogni sabato, ma a poco serviva dato che le domande erano poche e sempre le stesse. Per fortuna la notizia non era trapelata a nessuno, nemmeno il suo migliore amico lo sapeva. Blaise era convinto che Narcissa si divertisse nelle varie proprietà dei Malfoy, non sapendo che di proprietà erano rimaste ben poco ed erano solo quelle a nome di Draco. Ginny intanto si muoveva tranquilla mentre parlava con Hermione e Neville, sembravano organizzarsi per il sabato ad Hogsmeade, ma lo sguardo insistente di Draco Malfoy sul loro tavolo aveva fatto insospettire Hermione, che si era voltata più volte a cercare chi la stesse guardando ed era rimasta sorpresa quando aveva notato che Malfoy guardava con insistenza la ragazza al suo fianco, Ginny.

«Perché Malfoy ti fissa?» domandò di scatto Hermione, interrompendo la conversazione tra Neville e Ginny. «Non portare lo sguardo su quel tavolo.» la anticipò, prima che potesse muoversi in quel senso.

«Forse per la partita, non lo so sinceramente.» rispose alzando le spalle, riportando poi l'attenzione su Neville. Hermione si sentì confusa da quelle emozioni e da quella reazione così decise di alzarsi dal tavolo, allontanandosi senza dar retta alla voce di Ginny che la richiamava. Raggiunse la sua camera in fretta e chiuse la porta alle sue spalle, prima di dedicarsi di nuovo ai suoi libri sulla lettura della mente. Voleva riuscirsi, almeno in quello doveva riuscirci. Lasciò le candele accese e iniziò a leggere le varie pagine del libro, cercando di allenarsi come meglio poteva fare.

Intanto Draco l'aveva vista correre via ed era rimasto confuso, poi come sempre aveva scrollato le spalle ed aveva deciso di rinchiudersi nella sua camera per cercare, almeno per quella sera, di dormire per non vagare di nuovo nei corridoi della scuola senza alcun senso. Chiuse gli occhi tenendo la testa poggiata sul cuscino e sospirò, ogni volta che chiudeva gli occhi riviveva sempre i suoi ricordi. Lui, che per anni aveva disprezzato il sangue dei babbani, in quel momento disprezzava il suo di più, che di puro non aveva assolutamente niente. Quante persone avevano sofferto per colpa sua?
In quanti avevano perso i loro cari solo per quell'idea matta del Signore Oscuro? E lui cosa aveva pensato quando era stato contento di essere stato scelto, senza capire di avere quel compito solo perché era una persona sacrificabile. Senza il doppio gioco del professor Piton sarebbe morto, forse per mano della sua adorabile zia Bellatrix, che non si sarebbe fatta nessun problema a scagliare un crucio verso il nipote.

«Draco, Draco, tu non sei un assassino»

«Come fa a saperlo?» reagì Malfoy. «Lei non sa di che cosa sono capace» insistette Malfoy con più forza, «lei non sa che cosa ho fatto!»

«E invece sì.» rispose Silente in tono mite. «Hai quasi ucciso Katie Bell e Ronald Weasley. È tutto l'anno che, con crescente disperazione, cerchi di uccidermi. Perdonami, Draco, ma sono stati deboli tentativi... così deboli, in verità , che mi chiedo se tu ci metta davvero tutto te stesso...»

«Ma certo!» ribatté Malfoy con veemenza. «È tutto l'anno che ci lavoro, e stanotte...»

«Si, sei riuscito a far entrare Mangiamorte nella mia scuola, cosa che, lo devo ammettere, ritenevo impossibile...»

«Ho preso anche l'idea di avvelenare l'idromele dalla sporca Mezzosangue Granger, l'ho sentita dire in biblioteca che Gazza non sa riconoscere le pozioni...»

«Ti prego di non usare quel linguaggio davanti a me» lo interruppe Silente. Malfoy fece una risata rauca.

«Le importa che io dica 'sporca Mezzosangue' quando sto per ucciderla?»

«Sì» rispose Silente, poi continuò. «Ma quanto a uccidermi, Draco, stai lasciando passare molti lunghi minuti. Siamo soli. Sono indifeso oltre le tue più rosee previsioni, e non hai ancora agito...Resta poco tempo, a ogni modo» riprese Silente. «Quindi consideriamo le tue alternative, Draco».

«Le mie alternative!» gridò Malfoy. «Sono qui con una bacchetta... sto per ucciderla...»

«Mio caro ragazzo, smettiamo di prenderci in giro. Se fossi in grado di uccidermi, l'avresti fatto subito dopo avermi Disarmato, non ti saresti fermato a fare questa piacevole chiacchierata.»

«Io non ho alternative!» esclamò Malfoy, all'improvviso bianco come Silente. «Devo farlo! Lui mi ucciderà! Ucciderà tutta la mia famiglia!»

«Io posso aiutarti, Draco...»

«Non può, invece» ribatté Malfoy. Ormai la sua bacchetta tremava incontrollabilmente. «Nessuno può aiutarmi. Mi ha detto che se non lo faccio mi ucciderà. Non ho scelta».

Si rigirò nel letto portando lo sguardo sul muro opposto, cercando di addormentarsi ma ormai era troppo tardi, i ricordi avevano preso il sopravvento.

Note:
Buonasera! Non mi sono dimenticata, non mi caricava il capitolo 🥺
Come vi pare la storia? Troppo lenta? Troppo veloce? Fatemi sapere!
Come sempre non dimenticate di commentare!
Spero voi possiate divertirvi a leggerla quanto io mi sono divertita a scriverla. ❤️

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