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By IamprettywhenIcry

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Mattia Polibio ha un gruppo di amici a cui piace prendersi gioco degli altri. Quando una nuova ragazza, Adeya... More

intro
prima parte
seconda parte
terza parte
quarta parte
sesta parte
settima parte
ottava parte
nona parte

quinta parte

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By IamprettywhenIcry

Adeya Jones

Rientrai a scuola mentre il vento freddo mi scompigliava i capelli. Perché lo avevo fatto? Perché lo avevo baciato? Sono una stupida. Già sapevo cosa sarebbe successo. Ci spezzeremo il cuore. Succederà di nuovo.

Stavo iniziando a provare qualcosa per Mattia Polibio e ogni volta che lo vedevo, i sentimenti si facevano sempre più forti. Sentivo le farfalle nello stomaco ogni volta che lui era al mio fianco. Quando rientrai, non facevo altro che pensare al bacio. Non era come gli altri baci che avevo dato. Riuscivo ancora a sentire il sapore delle sue labbra sulle mie. Svoltai l'angolo del corridoio per andare in classe e mi scontrai con qualcuno.

Riconobbi il volto familiare. "Oh, ciao Pinto." dissi, fissando la faccia dell'amico di Mattia.

"Perché tanta fretta?" rise e raccolse il mio zaino che era caduto.

"Uhm, sto andando in classe."

"Dove devi andare?" camminò insieme a me per il corridoio.

"Aula D, al terzo piano." fissai il pavimento, cercando di togliermi Mattia dalla testa.

"Ti accompagno." annuii con la testa e camminammo in silenzio per circa 30 secondi, prima che lui parlasse di nuovo. "Quindi, tu e Mattia?" chiese sorridendo.

Cazzo. Come faceva a sapere già del bacio? "Come lo sai?" dissi, con gli occhi sbarrati e la faccia rossa dall'imbarazzo.

È successo appena cinque minuti fa.

"È abbastanza ovvio, metà della scuola lo sa." disse.

"Cosa!?" La parola mi uscì velocemente dalla bocca e guardai Pinto sconvolta. "Ma ci siamo baciati 5 minuti fa! Com'è possibile?"

Pinto mi guardò, ridendo. "Vi siete baciati?"

"uh...a cosa ti riferivi?" dissi.
Lui non si stava riferendo al bacio...quanto sono stupida...

"Mi riferivo a quanto sia evidente che vi piacete...non sapevo del bacio."

"N-noi non ci piacciamo." balbettai.

"È ovvio, Adeya. Lo si capisce da come vi guardate. Non negarlo."

"Mattia lo sa?" dissi, riferendomi al fatto che lui a me piace.

"Beh, penso che dopo il bacio l'abbia capito." disse Pinto ridendo. Mi morsi il labbro.

"Questa è la classe." dissi indicando la porta.

"Dovrei accompagnarti più spesso in classe, non riesci a tenere la bocca chiusa." rise. "Buona lezione!" mi fece l'occhiolino e poi si voltò.

"Sai, potremmo continuare a parlare se la smettessi di provarci con me." gli urlai e lui scoppiò a ridere, scrollò le spalle e continuò a camminare.

Risi anch'io prima di entrare in classe. E per un secondo, smisi di pensare al bacio con Mattia.

Ma solo per un secondo.

Mattia Polibio

Non riuscivo a smettere di sorridere. Adeya mi aveva baciato. Non riuscivo nemmeno a concentrarmi su quello che mi aveva detto dopo il bacio perché ero troppo felice.

Quella ragazza mi faceva impazzire.

Entrai in classe e mi sedetti al mio posto. Alejandro notò il mio sorriso e iniziò a ridere.

"Perché sei così felice?" prima che potessi rispondere, Pinto entrò in classe.

"Polibio e Adeya si sono baciati a pranzo!" urlò. Tutti si girarono verso di me. Ma ero troppo felice per sentirmi in imbarazzo.

Mi voltai verso Alejandro. "Questa è la risposta alla tua domanda." risi e lui annuì.

Pinto spostò la sua sedia vicino al nostro banco.

"Come fai a saperlo?" gli chiesi.

"Diciamo che Adeya se l'è fatto scappare mentre la accompagnavo in classe."

Iniziai a ridere ma poi il mio umore cambiò rapidamente. "Aspetta, l'hai accompagnata in classe?" ero leggermente infastidito.

"Amico, calmati. Era ancora agitata per il bacio e mi ha scontrato nei corridoi. Quindi l'ho accompagnata in classe per capire cosa le stesse succedendo. Amico, fidati, è tutta tua." alzò le mani in segno di arresa.

"Quindi, finalmente hai avuto le palle di baciarla?" disse Alejandro, che iniziò a fissarmi. Pinto fece lo stesso.

Scossi la testa. "Lei ha baciato me."

"Ooooooo" disse Pinto, indietreggiando con la sedia. "Tienitela stretta."

"Com'è stato il bacio?" chiese Pinto, spostandosi nuovamente in avanti con la sedia.

Scossi la testa e sorrisi. Non riuscivo a spiegare quanto fosse stato perfetto quel momento. L'emozione era paragonabile a quella del 4 luglio con tutti quei fuochi d'artificio. Non riuscivo ad immaginare un bacio più bello di quello. Ed era solo un bacio a stampo.

"Ok, non dirlo. Lo scoprirò da solo." disse Pinto.

"Pinto" disse la professoressa "Noi abbiamo lezione l'ora successiva. Cosa ci fai adesso in classe?" disse venendo verso di noi.

"Professoressa, mi scusi ma sono qui per una cosa importante. Il nostro Mattia è innamorato." disse Pinto indicandomi, e immediatamente arrossii.

"Francesco, sei in ritardo al tuo corso e non ti firmerò una giustifica." incrociò le braccia.

"Andiamo professoressa,per favoreeeeeee." la supplicò. "Non posso avere un'altra nota."

"Ci dovevi pensare prima di venire qui."

"Dobbiamo risolvere delle cose da ragazzi."

"Gli affari di Mattia non ti giustificano." alzò gli occhi al cielo e ritornò alla cattedra.

"Andiamo! Sono il suo braccio destro! Volevo far sapere alla classe che Mattia e questa ragazza si sono baciati. Era mio dovere far-"

"Se ti firmo una giustifica stai zitto?" disse la professoressa.

"Certo." sorrise. "Grazie mille professoressa. Ah e non ho fatto i compiti." disse prendendo la giustifica, per poi andarsene.

Vidi la prof ridere.

Pinto non era un cattivo ragazzo, ma in qualche modo, riusciva ad infastidire tutti i professori.

Guardai Alejandro e lui studiò la mia faccia.

"Cosa c'è?" sussurrai.

"Ho un brutto presentimento." disse, mordendosi il lato interno della guancia.

Andai in panico. Alejandro aveva sempre avuto ragione su queste cose. Quando aveva un presentimento, questo poi si rivelava sempre esatto.

Ebbe un brutto presentimento anche prima che scoprissi il tradimento della mia ex. Ebbe un brutto presentimento anche prima che mi rompessi il polso.

Spero solo che questa cosa non riguardi Adeya.

Adeya

Ancora non riuscivo a crederci. Avevo detto del bacio Pinto. Risi di me stessa mentre raggiungevo la prossima classe. Questa volta ero in classe proprio con Pinto e ipotizzai che non avrebbe fatto altro che chiedermi di Mattia e del bacio.

Mi sedetti al solito posto e mi sorpresi nel vedere che non era in classe. Probabilmente era in ritardo. Appena tirai fuori il quaderno dallo zaino, lo vidi entrare.

Entrò in classe giusto un secondo prima dello squillo della campanella. Sorrise alla professoressa e venne a sedersi vicino a me.

Alzò la mano e la professoressa sospirò.
"Si, Pinto?" disse.

"Lei è la ragazza di cui stavamo parlando prima!" urlò, indicandomi. Mi sentii immediatamente arrossire.

La nostra professoressa sorrise.

"Quindi, tu e l'alunno Polibio?" rise, e io arrossii ancora di più. Non credevo fosse possibile una cosa del genere.

"Uhhh." non riuscivo a parlare.

"Hanno organizzato un picnic a pranzo e poi LEI LO HA BACIATO!" disse Pinto. Mi voltai immediatamente verso di lui, fissandolo.

"Pinto!" urlai, dandogli uno schiaffo sul braccio. Lui rise.

La nostra professoressa rise e scosse la testa. "Ok, la signorina Jones non vuole parlarne. Quindi, adesso parliamo di matematica!" disse, per poi iniziare a fare lezione. Ma prima che iniziasse le mimai un 'grazie' e lei annuì.

Pochi minuti dopo, arrivò sul mio banco un bigliettino. Guardai immediatamente Pinto che stava fissando la lavagna come se nulla fosse.

Sul bigliettino c'era scritto:

"il tuo fidanzatino era ancora su di giri per il bacio."

Arrossii e sentii Pinto ridere. Alzai lo sguardo verso di lui e indicò il bigliettino con un cenno della testa, facendomi capire che aspettava una risposta.

"Non mentirmi Francesco Pinto."

Gli lanciai il bigliettino e poco dopo era di nuovo sul mio banco.

"Perché dovrei? Non riusciva a smettere di sorridere."

Decisi di non rispondere. Arrossii un po' e conservai il bigliettino nel mio zaino.

Finalmente la campanella suonò annunciando che la giornata scolastica era terminata. Mi fermai vicino all'armadietto per posare i miei libri e poi mi diressi verso l'uscita, per tornare a casa.

"Hey! Adeya!" mi sentii chiamare, mi girai e vidi che era Mattia. "Il parcheggio è dall'altra parte!"

Scoppiai a ridere e andai verso di lui.

"Che c'è? Pensavi che non ti avrei accompagnata a casa?" disse, avvolgendo il suo braccio intorno alla mia spalla.

"Mi era passato di mente." lo guardai.

"Spero non ti dispiaccia ma devo prima accompagnare Alex."

"Nessun problema." gli sorrisi. Accompagnare prima Alejandro significava stare più tempo con Mattia.

Aprì la portiera per me e lo ringraziai. Dopo poco Alejandro ci raggiunse e si sedette sul sedile posteriore.

"Andiamo, corri!" disse con un respiro affannato. "Jessica ha provato a parlarmi e devo scappare." scoppiammo tutti a ridere e poi Mattia mise in moto.

Alejandro abitava vicino scuola quindi ci impiegammo meno di 5 minuti.

"Ciao!" gli sorrisi.

"A dopo!" disse Mattia.

"Non divertitevi troppo voi due." disse ridendo, per poi uscire dall'auto. Aspettammo che entrasse in casa prima di ripartire.

Mattia stava andando nella direzione opposta a quella di casa mia.

"Mattia, casa mia è-"

"Lo so." lo guardai confusa. "Andiamo a mangiare un frozen yogurt!" disse eccitato.

"Non ho soldi con me."

Mattia mi guardò, per poi svoltare. Ero abbastanza confusa e continuai a fissarlo. "Adeya, quando sei con me non hai bisogno di pagare nulla. Specialmente quando ti sorprendo con queste cose. Capito?"

"Mattia, non c'è bisogno che tu-"

"Io voglio."

Arrossii. "Capito." Mi morsi leggermente le labbra guardandolo.

"Bene." disse.

Pochi minuti dopo notai che la mano di Mattia si muoveva verso di me, cercandomi. Avvicinai la mia mano.

Si voltò velocemente verso di me e mi sorrise. Teneva la mano sinistra sul volante mentre la mano destra era intrecciata alla mia. Sfregava il suo pollice sul dorso della mia mano mentre io cercavo di nascondere la mia faccia arrossita dietro ai capelli.

Dopo qualche minuto di silenzio (che non era per nulla imbarazzante), arrivammo al posto dove facevano il frozen yogurt.

Lasciò la mia mano, ma quando uscimmo dall'auto, la afferrò e la intrecciò nuovamente. Non riuscivo a smettere di sorridere.

"Che gusto prendi?" mi chiese mentre prendevamo le coppette.

"Probabilmente vaniglia." dissi, noiosa come sempre.

"Che ne dici di scambiarci le coppette? Così tu fai il mio e io il tuo. Vediamo se sai cosa mi piace." mi fece l'occhiolino.

"Vabene, ma non puoi guardare." dissi, voltandogli le spalle.

"Ma a me piace guardarti." mi morsi il labbro e mi voltai nuovamente verso di lui. Stava sorridendo. "Sarebbe strano se ti baciassi, proprio qui, proprio adesso?" disse, intimidendosi un po'.

"Mattia quando sei con me non devi mai chiedermi se puoi baciarmi o no." dissi, utilizzando le stesse parole che aveva usato lui prima in macchina. "Capito?" gli sorrisi e mi avvicinai a lui.

"Capito." disse lui facendo lo stesso.

"Bene." mi avvicinai ancora un po' così che le nostre labbra potessero toccarsi. Non fu un lungo bacio passionale, considerando che eravamo in un luogo pubblico. Ma quel bacio riuscì in ogni modo a farmi rabbrividire.
Stavo facendo il suo yogurt e continuavo ad avere la pelle d'oca.

Guardai per un attimo Mattia che stava scegliendo i cereali da mettere. Anche lui mi guardò.

"Hey! Stai barando!" disse, voltandosi.

"Mi dispiace." risi.

Quando finimmo, andammo alla cassa per pagare. La ragazza fissò prima Mattia e poi me.

"Adeya!" disse con una voce acuta. "Come stai?!" mi sorrise. La sua faccia mi sembrava familiare, ma non avevo idea di chi fosse. Probabilmente capì che ero confusa. "Sono io, Denise del corso di scienze."

"Ah, ciao!" sorrisi, tenendo il frozen yogurt con entrambe le mani. Non mi ricordavo di quella ragazza e non avevamo nemmeno mai parlato prima.

"Non sapevo conoscessi Mattia Polibio." si morse il labbro guardandolo.

Ecco spiegato tutto. Mi stava parlando solo perché ero con Mattia. "Uh, si" risposi velocemente.

"Vorrei pagare per questi, sai, prima che si sciolgano." Mattia intervenne nella conversazione, chiaramente infastidito.

"Oh, certo. Sono 12,82." disse e Mattia tirò fuori il suo portafoglio. "Oh che gentiluomo, paghi per entrambi!" disse prendendo i soldi.

Mattia annuì. Lei gli diede il resto e poi lui prese entrambi gli yogurt. Mi passò quello che aveva fatto per me.

"Grazie." gli dissi, prendendolo.

Lui si voltò per vedere Denise fissarci, o meglio, fissarmi.

"Andiamo a mangiarli fuori." disse, e non potevo che esserne felice. Aprì la porta per me.

"Grazie." dissi, e ci sedemmo su una panchina.

"Ok, vediamo se conosci il vero Mattia Polibio." disse ispezionando la sua coppetta di frozen yogurt. "Beh, vedo che ti sei fiondata sul dolce." rise.

"Sembri uno goloso." scoppiai a ridere.

"Hai indovinato." disse. "Il mio voto è 9.5"

"9.5? Perché?" gli diedi uno schiaffo alla spalla.

"Perché mi hai sbirciato mentre facevo il tuo." disse facendomi la linguaccia.

"Ma non stavo guardando il frozen yogurt!" esclamai. "Stavo guardando te!" le parole mi uscirono di bocca, non volendo. La mia faccia arrossì immediatamente e provai a nascondermi. Quando poi guardai Mattia, vidi che lui mi stava sorridendo.

"Come me la sono cavata con il tuo yogurt?" chiese, cercando di cambiare argomento e sapendo che non mi andava di dire altro. Ringraziando il cielo.

"Hai fatto bene a scegliere la frutta e il ciccolato, perché sono le mie due cose preferite." sorrisi.

"Immaginavo."

"Il mio voto è 9." dissi, mangiandone un po'.

"Momento, momento, momento. Cosa ho sbagliato?" chiese.

"Mi hai dato un 9.5" risi.

Alzò gli occhi al cielo e iniziò a mangiare il suo yogurt. Dopo un paio di cucchiaiate, mi guardò. "È buono?"

"Si, assaggialo." dissi offrendogliene un po'. Lui accettò.

"Ho fatto proprio un bel lavoro." disse e io annuii, essendo d'accordo con lui. Anche lui mi offri un po' del suo yogurt.

"Anch'io ho fatto proprio un bel lavoro." dissi, copiando la sua frase.

Rimanemmo seduti su quella panchina per altri 15 minuti, parlando di cose senza senso. Non riuscivo a smettere di sorridere e valeva lo stesso per Mattia.

Questo ragazzo mi iniziava a piacere veramente. Ovviamente provavo a nascondere i miei sentimenti perché non volevo essere ferita. Ma in quel momento, non mi importava più farlo. Perché Mattia mi faceva stare bene.

———

finalmente c'è stato un bacio!🥺😍
ho tantissima voglia di leggere altre storie su Mattia, me ne consigliate qualcuna?

Continuo a 20 stelline🌟

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