#Paola POV
Un sabato sera sicuramente diverso e inaspettato, sono a Limbiate dato che Fabrizio mi ha detto che sarebbe arrivato qui dopo all'instore e almeno possiamo stare un po' insieme e forse prevedeva la mia idea di presentarmi a fargli una sorpresa.
- Piccolina. - mi dice quando entra nella hall dell'hotel.
- Ciao tutto bene? -
- Si tutto bene e te? - mi domanda mentre mi prende per mano e raggiungiamo la reception per fare la registrazione.
-Bene, sai che inizi a leggermi nel pensiero? - chiedo divertita.
- Perché? -
- Se tu non mi avessi invitato io avevo pensato di farti una sorpresa. -
- Ah si? - e mi sorride mentre mi porge la mia carta d'identità e ci apprestiamo a salire in camera.
- Si, insomma tu riesci sempre a sorprendermi per cui per una volta volevo farlo io. - e gli sorrido.
- Sei dolce! - e mi abbraccia quando siamo in ascensore.
- Mai quanto te. - replico io.
Una volta usciti dall'ascensore Fabrizio apre la porta della camera e lascia passare prima me. - Hai già mangiato? - mi chiede lui.
-Si e tu? -
- Qualcosa di veloce si. Vuoi che ordiniamo qualcosa? -
- Che ne pensi di dividerci una pizza? -
- Penso che tu abbia molte idee. - e recupera il telefono ordinando una pizza. - Faccio 'a doccia mentre ce portano la pizza. -
- Vai tranquillo. - e intanto che lui sparisce in bagno io decido di mettermi comoda e indosso direttamente il pigiama.
- Hai già sonno? - mi volto e trovo Fabrizio con dei pantaloni comodi e una maglietta nera.
- No ancora no volevo solamente stare comoda. -
- Perfetto. - e mi abbraccia nuovamente.
- Mi sei mancato sai? - e gli accarezzo il viso.
- Anche tu me sei mancata tanto. - si avvicina per lasciami un bacio a stampo.
- Come è andata in quel di Torino? -
- E' andata bene direi, solite facce però. -
- In che senso? - gli chiedo curiosa.
- Nel senso che a vari instore ho già incontrato queste persone e tra l'altro alcuni so gli stessi che erano ad ascolta er disco in anteprima. -
- Per la serie manco solo io a presentarmi agli instore. - lo prendo in giro.
- Si più o meno. - mi dice sincero.
- E ti scoccia che siano sempre gli stessi? -
- Ma no, sai che me piace incontrare i miei fan l'unica cosa è che me chiedo come facciano a seguirme ovunque. - e ride.
- Le incredibili doti dei trasporti e penso che ci sono tante persone che vorrebbero seguirti ovunque. -
- Te compresa? -
- Devo essere sincera? -
- Ovvio. -
- Allora si. - e gli sorrido.
Sentiamo bussare alla porta segno che è arrivata la pizza per cui ci sistemiamo al tavolo dividendola.
- Quindi me seguiresti ovunque? -
- Lo trovi strano? -
- Lo trovo bello da parte tua 'n po' meno da tutti gli altri a volte me chiedo se nun siano stalker. - e alza gli occhi al cielo.
- Da Twitter ho visto anche io che c'erano alcuni ragazzi che erano presenti anche all'ascolto del disco. -
- Quindi sai bene chi c'era. - e alza le spalle.
- Per favore non pensare alle critiche. - e mi avvicino per abbracciarlo.
- Cerco de nun pensarce infatti. -
- Mi pare che i firmacopie stiano andando bene e lo stesso anche il disco, tu sei soddisfatto? -
- Assolutamente si, me piace questo lavoro e anche dai riscontri del pubblico sto capendo che apprezzano il mio lavoro. -
- Ed è tutto ciò che conta. - e gli sorrido.
- Io nun vedo l'ora di suonarle queste canzoni. -
- Potresti anche fare un concerto d'estate. - lo punzecchio io.
- No quest'estate voglio sta co' te e coi bambini. -
- A proposito di bambini come stanno i tuoi pargoli? -
- Stanno bene direi, li ho sentiti mentre ero in viaggio e così gli ho dato la buonanotte, penso che sentano 'n po' la mia mancanza ma poi torno a casa un paio di giorni e penso che starò con loro il primo maggio. -
- Ottimo. -
- Tu invece quando pensi de scende a Roma? -
- Mah chi lo sa. - e gli faccio la linguaccia. - Magari ti farò una sorpresa se non me la rovini di nuovo. -
- Me lascerò stupi allora. - e mi sorride. - So curioso de ciò che vuoi combina. -
- Detta così suona male, comunque ti stupirò promesso. -
Abbiamo finito di mangiare la pizza e Fabrizio propone di guardare qualcosa su Netflix. - Continua il trono di spade. - lo sprono io.
- Dici che devo approfitta della connessione? -
- Esatto. - e ridacchio.
- Tu lo hai mai visto? -
- No. -
- Nun voglio annoiarti. -
- A me basta stare qui con te, non mi annoio tranquillo. -
- Sicura? -
Annuisco e lui fa partire la serie tv sul suo pc, mi abbraccia immediatamente e mi lascio cullare dalle sue braccia.
- Pensi che sia un buon metodo soporifero? - mi chiede.
- Nah, a dire il vero stavo pensando. -
- A cosa? -
- Agli scorsi giorni al lavoro. -
- Che è successo? -
- Al lavoro hanno fatto insinuazioni sul fatto che un vip fosse passato a prendermi e siccome non ho confermato non mi credevano, mi hanno dato della misteriosa e simili, penso di non essere mai stata tanto nervosa, odio le persone false e che si intromettono nelle vite altrui. -
- Potevi parlarmene. -
- Non volevo farti arrabbiare, se te l'avessi detto saresti corso da me e non puoi farlo ogni volta che succede qualcosa, devo imparare a cavarmela da sola. -
- Ora stai meglio? -
- Si, è successo quel giorno che poi sono uscita a fare aperitivo con Irene ed Ermal, pensa che sono entrati al lavoro e la mia capa era senza parole. -
- E tu? -
- Le ho detto se voleva mettere in dubbio la veridicità anche del riccio. -
Fabrizio scoppia a ridere. - Hai fatto bene pe' er resto con il tempo dovranno ricrederse tutti, per ora penso che tu abbia fatto bene a resta in silenzio. -
- E' la miglior arma l'indifferenza. - gli dico.
- Brava. -
- Ti ho distratto. -
- Sinceramente ero comunque distratto e posso sempre recupera mentre i momenti co' te sono unici. -
Mi volto verso di lui e lo bacio. - Ti giuro che starei così tutta la notte. - confesso senza alcuna paura.
- Anche io. -
- Tu però dovresti dormire che domani lavori. - gli ricordo io.
- E se nun me andasse? - chiede lui.
- Se non ti va penso che avrai delle occhiaie spaventose. -
- Tanto le ho comunque quindi poco cambia. - e mi stringe a se prima di baciarmi di nuovo. - Sei pericolosa! - mi dice divertito quando si stacca.
- Perchè? - domando non capendo.
- Perchè crei dipendenza. - mi dice diretto e mi ritrovo a pensare che sia lo stesso per me.
Dopo la sua frase sorrido come un'ebete e lo bacio di nuovo. - Anche tu crei dipendenza, nelle scorse notti ho dormito malissimo, e andare al lavoro e riprendere la vita normale è stato uno schifo. -
- Su piccolè. - e mi abbraccia. - Che altro è successo? -
- Per il resto tutto bene solo che quando sto con te è meglio. -
- Te sei divertita a fa aperitivo coi due? -
- Si sono anche riuscita a fargli ammettere che sono una coppia. -
- Oh! -
- Sono stata brava? -
- Direi di si. - e lo vedo recuperare il telefono. - Ora scrivo al riccio. -
- Sai che oggi erano invitati al matrimonio di Dino? -
- Si m'aveva accennato qualcosa il riccio. -
- Già. -
- Che c'è? -
- Niente pensavo che ora anche io provo a sentire Irene. - e recupero anche io il mio telefono. - A dire il vero mi aveva già scritto. -
- Vedi? -
- Colpa tua che mi distrai. - gli dico subito.
- Eh certo. -
Leggo il resoconto della mia amica e poi le rispondo velocemente anche perchè vista l'ora starà per andare a dormire, avrò modo di parlarne con lei con molta più calma so che domani tornerà a Bologna perchè lunedì ha un esame molto importante.
- Fatto? -
- Si e tu? -
- Si, a parte che il riccio m'ha detto de darme 'na mossa. -
- Riguardo a? -
- A diventa ufficialmente una coppia anche noi. -
- E' un vero tormento. -
- Però nun ha tutti i torti. -
- Lo so. - e gli sorrido. - Ti ha detto che era presente anche la sua ex. - provo a cambiare argomento.
- Mi ha accennato qualcosa, Irene l'ha presa male? -
- No, sapeva che ci sarebbe stata ed Ermal è stato molto chiaro con Silvia riguardo il suo stare con lei e lei è tranquilla al riguardo. -
- Meno male. -
- Anche se la sua frase mi ha fatto pensare. - ammetto io, ha ragione Ermal devo essere sincera con Fabrizio.
- Pensare a cosa? -
- Alla tua ex. -
- E' 'na ex. - mi spiega. - Nun hai nulla da teme. -
- Prima o poi pensi che si saprà di noi? - chiedo io un po' spaventata.
- Si. -
- E lei come pensi che possa prenderla? - chiedo curiosa.
- Penso bene, nun stiamo insieme da parecchio e penso che sappia che prima o poi ce sarebbe stata 'na donna nella mia vita, Paola per favore nun ave paura. - e mi prende il volto tra le mani.
- Sai che non voglio crearti casini. - gli dico sincera.
- Nun crei alcun casino. - risponde lui non togliendo gli occhi dai miei. - Quando usciremo allo scoperto lo saprà anche lei, intanto continuiamo a costruire le nostre fondamenta. -
- Hai ragione. -
- E naturalmente poi lo dirò anche ai bambini e prima o poi dovrai conoscerli. -
- Con calma va bene? - chiedo io, forse ora sarebbe presto, come dice lui dobbiamo avere fondamenta solide e poi voglio che siano anche loro a volermi conoscere e che non sia una sorta di imposizione.
- Tutto il tempo che vuoi. - mi rassicura lui.
- Grazie. -
- Grazie a te. - e mette il pc sul comodino. - Che ne pensi de riposare 'n po'? -
- Certo. - e una volta spenta la luce mi lascio cullare dalle sue braccia rassicuranti e dal suo respiro a contatto con la mia pelle. - Buonanotte Fab. -
- Notte piccolina. - sussurra al mio orecchio e sento i brividi lungo la schiena.
Mi piace un sacco quando mi chiama piccolina e so che non lo fa per sottolineare che sono più piccola di lui anagraficamente ma è una cosa dolce. A dire il vero mi piace in qualsiasi modo mi chiama perchè è una cosa solamente sua anzi solamente nostra.
- Buongiorno! - mugugno e sento Fabrizio che mi lascia un bacio sulla guancia.
- Giorno. - biscico io e mi rendo conto che fatico a parlare.
- Che succede? -
- Ho mal di gola. -
- Vie qui. - e si avvicina per sentire se la mia fronte scotta. - Nun sembra che tu abbia 'a febbre. -
- Probabilmente uno sbalzo caldo freddo o qualche colpo d'aria. - gli spiego. - Niente di grave però non vorrei contagiarti. -
- Se me contagi puoi sempre rimedia facendome da infermiera. - afferma divertito dalla situazione.
- La Sony non credo la prenderebbe bene, nemmeno dovrei stare qui e poi mi sembra che tu e il riccio vi approfittate di questa cosa delle infermiere. -
- Me pare anche giusto. - e ridacchia. - Vuoi fa colazione? -
- Si. -
Così decide di far portare la colazione in camera.
- E' meglio se oggi te riposi t'accompagno a casa io questa sera ok? - mi dice lui.
- Non voglio fare tardi e poi tu hai in programma di tornare a Roma. -
- Ehi nun voglio senti storie, nun stai bene per cui nun viaggi de certo in treno, per favore nun farme preoccupa. -
- Non voglio farti preoccupare, guarda che sto bene non iniziare a fare l'ipocondriaco. - tento di prenderlo in giro.
- Coprite dai. - e mi passa una sua felpa.
- L'accetto solo perchè ha il tuo profumo. -
- Tecnicamente è uguale al tuo visto che lo hai comprato uguale. - mi dice lui.
- Si ma addosso a te e sui tuoi vestiti è un'altra cosa. - gli dico sincera.
- Buono a saperse. - poi va ad aprire la porta dato che deve essere arrivata la nostra colazione in camera.
- Ecco qui. -
- Grazie. - e gli sorrido. - Ti bacerei ma non voglio contagiarti. -
- Ti ho già detto che me ne frego de ogni possibile contagio? - mi chiede avvicinandosi e facendo incontrare le nostre labbra.
- Se poi mi telefoni credendo di avere chissà quale malattia dovrai vedertela con me. - e ridacchio.
- Oh nun me sfida signorina. -
- Perchè no? -
- Perchè potresti subi la mia vendetta. - e ridacchia.
- Che vendetta? - domando io.
- Questa! - e si alza per poi prendermi in braccio di peso e dirigersi verso il letto.
- Che hai in mente? - chiedo divertita.
- Ora vedrai. - e mi appoggia sul materasso.
Quando penso che si stia per avvicinare per baciarmi invece cambia idea ed inizia a farmi il solletico.
Rido divertita mentre mi dimeno, se c'è una cosa che non sopporto è proprio il solletico, e infatti iniziano anche a lacrimarmi gli occhi.
- Tregua! - gli chiedo.
Lo vedo fermarsi e mi osserva attentamente. - Come fai a diventa sempre più bella ogni giorno che passa? -
- Ma la smetti? - sono a dir poco imbarazzata e sento che sto arrossendo, assurdo che arrossisco per i complimenti e non per la situazione in cui eravamo fino a poco fa.
- Pe' niente e mettitelo 'n testa, sei bellissima soprattutto quando sorridi. - e mi sposta i capelli dietro l'orecchio. - Andiamo a fa colazione va. - e mi aiuta ad alzarmi.
E torniamo a sederci a tavola. Inizio a bere il mio the che ormai non è più bollente ma preferisco così.
- Come mai mi fissi? -
- Te l'ho già detto perchè sei bella. -
- Devo ancora lavarmi e truccarmi. -
- Sei bella comunque anche senza trucco e quando te lo metterai in testa? -
- Probabilmente mai. - e alzo le spalle. - Che programmi hai? -
- Ho alcune interviste ma nel pomeriggio, avviso che mangiamo qui e che ti accompagno a casa stasera ok? -
- Non credo che ci sia modo di farti cambiare idea quindi ok. -
- Torno tra poco. -
Annuisco e mentre lui esce mi decido ad andare in bagno, faccio la doccia e lo shampoo e Fabrizio mi trova alle prese con phon e piastra quando rientra in stanza.
- Cerca di nun prende freddo. -
- Tranquillo. -
- Immagino che domani andrai al lavoro. -
- Inutile dirti che non posso mancare. - gli dico.
- Si lo so. - e si butta sul letto appoggiandosi contro la testata del letto mentre continua a fissarmi. - Ti da fastidio se ti fisso? -
- Nah. -
- Sicura? -
- Bizio ma che vuoi? - chiedo ridendo.
- Un'ammissione. -
- Che tipo di ammissione? -
- Che ti piace se te fisso. - e non mi toglie gli occhi di dosso, non lo farà fino a quando non gli dirò ciò che vuole sentirsi dire.
- Beh penso sia ovvio. - e mi volto leggermente verso di lui al posto che guardarlo attraverso lo specchio.
- Si? -
- Si adoro sentire i tuoi occhi addosso. - gli dico mentre mi siedo al suo fianco e lui mi sorride per poi avvicinarsi e baciarmi.
- Signorina qui 'e cose se fanno sempre più serie. -
- Per me sono sempre state serie. Fab ho sognato per mesi qualcosa del genere e ora che si è realizzato non voglio sprecare nemmeno un minuto, non voglio sbagliare niente. Tu sei anche meglio di come pensavo che fossi e voglio che tutto sia perfetto. So di non essere perfetta ma stai vedendo la vera me. -
- E io adoro 'a vera te, nun farti problemi. -
- Tu per me non sei un gioco o un passatempo per cui per me è sempre stato qualcosa di serio fin da quando mi sono scontrata con te o forse da prima perchè ho sempre sentito una connessione speciale. -
- M'hai tolto 'e parole de bocca. - e mi sorride poi poi baciarmi di nuovo, passiamo la mattinata stesi a letto a chiacchierare, ridere, scherzare come due bambini e questa normalità con lui mi piace da impazzire peccato che possa durare sempre troppo poco.
* Rieccomi! Buongiorno e buon sabato! Come va? Spero tutto bene, perdonate la mia assenza ma sono stata senza pc per qualche giorno e poi non ero molto in forma, oggi che sto un po' meglio ho deciso di aggiornare le mie storie anche per avvisarvi che lunedì inzierò un corso e poi il lavoro vero e proprio dunque magari aggiornerò meno ma vi prometto che nei weekend o quando posso ci sarà sempre qualcosa di nuovo anche perchè molte cose sono pronte. Che dite? Paola è sempre più presa da Fabrizio e lo stesso lui da lei, lui già le vuole presentare i bambini e si preoccupa quando lei il giorno dopo non è in forma, lo trovo a dir poco dolcissimo. Fatemi sapere che ne pensate nei commenti. Grazie mille a tutti per le letture, le stelline e per i vostri commenti. Alla prossima! *