#Paola POV
Sono appena tornata dal lavoro e mi concedo una doccia calda per far scendere un po' di stanchezza, non sono abituata a questo genere di ritmo ma inizio a rendermi conto che se la mia relazione con Fabrizio dovesse proseguire dovrò abituarmi a questi spostamenti e viaggiare di continuo.
Mi asciugo i capelli e vedo il telefono che si illumina. Controllo ed è un messaggio di Irene che mi avvisa che è fuori a cena con Ermal, sorrido e le dico di stare tranquilla e godersi la serata. Sono molto felice per lei anzi per loro. Finalmente Ermal è un po' più libero e così possono stare insieme il più possibile che è ciò di cui hanno bisogno almeno io la penso così.
Anche io e Fabrizio facciamo di tutto per passare la maggior parte del tempo libero insieme, ed è una cosa importante per me, mi dimostra sempre di tenere a me e di voler passare del tempo con me anche se ancora non siamo una coppia. Però anche Ermal dice che da me è molto preso. Staremo a vedere che cosa succederà.
Indosso il pigiama e mi metto comodamente a letto per guardare un po' di televisione, non so se Fabrizio ha già finito o meno il firmacopie.
E come se mi leggesse nel pensiero il suo nome compare sul mio schermo.
- Ehi! - e sorrido quando compare il suo volto.
- Stavi a dormi piccolina? -
- No, stavo pensando a te. -
- Davvero? - mi chiede sorridendo.
- Si. Lo trovi strano? -
- No però me fa piacere. -
- Come stai? - gli chiedo io premurosa.
- Un po' cotto ma bene. Tu? -
- Direi lo stesso inoltre mi manchi. - gli confesso.
- Anche tu me manchi già. -
- Il firmacopie come è andato? -
- È andato molto bene devo di nonostante er meteo ma per fortuna fuori dal negozio ce so i portici così nessuno s'è beccato er diluvio universale. -
- Meno male. - e sorrido.
- Esatto. - e lo vedo sbadigliare.
- Se sei stanco possiamo dormire e ci sentiamo domani. - propongo io.
- No dai ancora 'n po' anche perché senza de te è difficile dormi. -
- Non esiste il teletrasporto o sarei lì e lo sai. - gli confesso io.
- Lo so e vale lo stesso pe'me. Come è andato il tuo viaggio de ritorno? -
- Bene direi a parte Ermal che credeva che ci fossimo persi. -
- Ottimo direi. Nun ha molta fiducia in voi. - e ride divertito.
- Beh forse non ha tutti i torti. - e ridacchio. - Io in geografia faccio pena. -
- Ricordame de nun lasciarte mai guida allora. -
- Ehi che fiducia che hai in me. - e metto il broncio.
- Nun vorrei perderme 'n mezzo al nulla per quanto sarebbe bello sta da solo co' te lontano dal mondo. -
- Ma senza cibo? - gli chiedo io.
- Tu si che sai come uccide er romanticismo. - mi dice.
- Eh non sono molto brava con le cose romantiche. - mi giustifico io divertita dalla situazione.
-'O diventerai. -
- Hai troppa fiducia in me. - gli faccio notare.
- Devi solo scioglierte. -
- Ci sto lavorando credimi. - e gli sorrido.
- Se vede piccolè. A parte Ermal poi tutto bene er ritorno? -
- Si sono andata al lavoro. - e alzo gli occhi al cielo.
- Dai forza e coraggio. -
- Per forza di cose. Non posso stare a casa. - e alzo le spalle, anche se mi rendo conto che non mi sto più trovando bene.
- Vedrai che arriverà er lavoro giusto devi solo aspetta er momento giusto. -
- Lo spero. -
- I due so spariti? - mi domanda poi curioso.
- Sono usciti a cena da quel che so poi boh, non chiedo dettagli del dopo cena. - e rido.
- Ah in effetti. - e mi segue nelle risate.
- Oggi ho anche fatto delle raccomandazioni al riccio. - gli spiego.
- Su? -
- Su come tratta la mia amica mi pare ovvio. -
Fabrizio scoppia a ridere. - Molto pacifica 'a ragazza me sa che lo hai minacciato ve? -
- Io? Ma che dici? Se sono così angelica. - e mi indico.
- Si sei angelica ma penso d'ave compreso che guai a chi tocca la tua amica o gli spacchi 'a faccia. -
- Si dai ti ci sei avvicinato abbastanza. - dico io. - Ho minacciato di tagliare i suoi ricci e le corde delle chitarre. -
- Nun so quale delle due potrebbe esse peggio pe' lui. - mi dice. - Comunque puoi esse pericolosa. -
- Mi sa di si, ti conviene stare attento. - e lo fisso intensamente.
- Puoi sta tranquilla che io faccio er bravo. - e mi sorride. - Nun teme nun dovrai taglia le corde delle mie chitarre o tatuarme qualcosa per vendetta. -
- Staremo a vedere Moro. -
- Rossa damme fiducia. -
- Hai la mia fiducia o non sarei qui. -
- I tuoi che dicono? - mi chiede curioso come al solito.
- Che ormai sto sempre in giro ma penso che stiano accettando la cosa. - gli spiego io.
- Ne sei certa? -
- Beh anche se non dovessero accettarla non penso proprio che cambierà il mio modo di fare. - affermo io.
- Testarda. -
- Sono abbastanza grande e penso che sia giusto vivere la mia vita a modo mio. -
- Questo si ma ce sta la loro paura. - mi spiega lui.
- Non si può vivere con la paura e lo sai anche tu. -
- 'O so ma da genitore capisco i timori de vederte sempre 'n giro dietro a me e la paura che tu perda er lavoro o possa sta male pe' tanti fattori. - mi dice saggiamente.
- E io ho deciso di non pensare a queste cose tanto già ci pensano loro. Io mi vivo le cose con te e mi basta quello. Forse non mi sono mai sentita tanto viva prima d'ora in vita mia. - gli dico sincera.
- Anche io me sento vivo proprio grazie a te. -
- Grazie. - e gli sorrido non sapendo che altro dirgli.
- Devo ringrazia io te. - e lo vedo sbadigliare di nuovo.
- Senti vai a dormire per favore. - gli dico.
- Anche tu. -
- Tranquillo vado anche io. Devi riposare che i fan come sempre ti stancano. -
- Già e domani Gorizia. -
- Lo so non mi dimentico le date. -
- Sei peggio de 'n'agenda. -
- Eh già. - e ridacchio. - Dai buonanotte ci sentiamo domani. -
- A domani buonanotte. -
Chiudo la videochiamata e cerco di dormire e mi rendo conto che mi manca Fab dopo due notti a dormire abbracciata a lui.
Si torna al lavoro, sono al telefono con mia mamma lungo la strada per farle sapere che sono quasi arrivata, questo rientro post pasquale è stato fin troppo duro per me e sinceramente non me l'aspettavo.
Quando entro al lavoro vedo varie occhiate delle colleghe nei miei confronti e non so assolutamente come spiegarmi la cosa.
- Ciao Paola tutto bene? - mi chiedono sorridenti.
- Tutto bene grazie e voi? - domando cercando di essere educata al massimo.
- Bene grazie, stavo dicendo a Claudia che qualche settimana fa mi pare che sia passato a prenderti un vip. - dice la responsabile mentre ridacchia. - Ma non vuole credermi. - aggiunge poi.
Io sinceramente non so che dire.
- Paola non dici niente? - mi chiede poi.
- Sinceramente non so che dire. - e alzo le spalle. - Non mi piace mettere i manifesti riguardo chi passa a prendermi, Claudia è libera di crederti o meno. - le dico in tutta sincerità. - Se aspettate una conferma da parte mia non credo che arriverà. -
- Stai diventando parecchio misteriosa. - mi dice Claudia. - Anche i tuoi post sui social sono misteriosi. -
- Si vede che sono una donna misteriosa. - e sorrido divertita. - Non sono mai stata il tipo di persona che sbandiera la sua vita sui social. -
- Però tu vuoi sempre sapere delle nostre vite. - mi fa notare la responsabile. - E ora sembri reticente a parlare della tua di vita. -
- Secondo me proprio perchè non conosce nessun vip e sarà stato solamente uno che gli assomigliava. - afferma Claudia divertita facendo scoppiare a ridere anche la mia responsabile.
Io resto in silenzio, tanto il tempo mi darà ragione e per il momento non ho alcuna intenzione di dare soddisfazione alle due anche se devo dire che mi costa stare in silenzio.
- Vedi? Nemmeno risponde. -
Come si suol dire l'indifferenza e l'arma migliore.
- Già mi sa che hai ragione. - replica la responsabile.
Non pensavo che potessero essere tanto stronze, anche se so che a volte le donne sono le peggiori in assoluto.
Non vedo l'ora che questo turno finisca e ovviamente è appena iniziato, per fortuna la settimana sarà breve visto che il 25 aprile è festa e si rientra solo per un giorno e poi di nuovo weekend.
Mentre resto da sola dato che lei va a pranzo recupero il mio telefono, devo assolutamente sfogarmi. La mia prima idea è di scrivere a Fabrizio dato che il primo contatto in alto, ma capisco che non è il caso, non voglio che si preoccupi o rischio di trovarmelo a Brescia questa sera e magari anche incazzato se mi sente in questo stato.
Quindi l'unica di cui posso fidarmi è Irene per cui apro la sua chat, spero di non disturbarla visto che poi ieri lei e il riccio sono andati alle terme e penso abbiano fatto piuttosto tardi, anche se credo che a quest'ora starà finendo di studiare per poi pranzare.
< Non ne posso più..>
Poco dopo noto una notifica ed è proprio la risposta da parte della mia amica. < Che succede? >
Decido di farle una sintesi anche perchè non vorrei annoiarla con tutti i dettagli sul poco cervello delle mie colleghe. < Sono arrivata al lavoro e stavano parlando di me, e mi hanno chiesto se era realmente un vip quello che è venuto a prendermi qualche settimana fa o no e ovviamente visto che non ho dato risposta dicono che sono misteriosa e che quindi non è vero.. > a tutto ciò invio anche delle faccine con gli occhi alzati al cielo.
Devo dire che mi sento più leggera anche se al solo pensiero mi torna un nervoso incredibile. < Lasciale parlare. > è la risposta diplomatica della mia amica ed è anche ciò che ho fatto, non voglio creare casini a nessuno soprattutto a Fabrizio dal momento che abbiamo ancora tutto da definire.
< Quello si però mi da fastidio che si vogliono impicciare nella mia vita e anzi dicono che io faccio lo stesso con loro però su di me è tutto un mistero. > le spiego brevemente anche perchè la mia capa potrebbe tornare a breve.
< Sanno solamente dar aria alla bocca, sta tranquilla e vedrai come rosicheranno.. > mi scrive Irene.
< Perchè dovrebbero rosicare? > chiedo alla mia amica. Io non ho alcuna intenzione di dire niente e penso nemmeno Fabrizio, almeno non nell'immediato.
< Lo capirai ;) > risponde così e poi mi lascia visto che deve continuare a studiare e io resto come una cretina che non ha compreso il significato della sua frase.
- Tutto apposto? - mi chiede lei post pranzo.
- Si tutto tranquillo. -
- Ormai sei totalmente indipendente. -
- Già. - e le sorrido.
Cerco di mostrarmi del tutto indifferente come se ogni cosa detta io non l'avessi nemmeno sentita e sono certa che tutto ciò a loro da molto fastidio.
Sono le 17:15 quando dalla porta vedo comparire Irene e poco dietro di lei anche Ermal, dire che strabuzzo gli occhi è poco, sono due pazzi. La mia responsabile ha più o meno la stessa reazione e io vorrei scoppiare a riderle in faccia.
- Che ci fate voi qui? - domando ai due.
- Siamo passati a salutarti. - mi dice la mia amica. - Se non sbaglio tra poco hai finito no? - mi chiede poi.
- Si alle 17.30. -
- Ed io ed Ermal abbiamo pensato se ti andava di venire con noi a fare apericena da qualche parte. - e mi fa l'occhiolino.
Sorrido divertita. - Certo grazie. -
- Di niente, allora ti aspettiamo fuori. - e mi abbraccia sia lei che Ermal.
- A dopo rossa. - mi dice lui prima di uscire.
- A dopo riccio. - e gli sorrido.
- Ma era veramente Ermal Meta? - chiede la donna seduta al mio fianco.
- Si era veramente lui, magari però puoi mettere in dubbio anche questo. - le dico io con tono abbastanza calmo ma questa volta non ce la faccio proprio a stare zitta.
- Era palesemente lui. -
- Già. - e le sorrido.
Quando arriva il cambio esco e raggiungo i miei amici. - Ma siete pazzi? - domando ai due.
- Ah guarda prenditela con lui! - mi dice Irene indicandomi il riccio.
- Poi mi ringrazierai. - replica lui.
- Dici? Io non voglio creare casini a nessuno. - gli spiego mentre saliamo in auto per andare a fare apericena.
- La smetti di pensare queste cose? - chiede il riccio esasperato. -Io e Bizio siamo nelle vostre vite ormai e non abbiamo alcuna intenzione di nascondere le cose, succederà ciò che deve succedere, le cose si evolvono con naturalezza e di certo non pensiamo di doverci sempre rinchiudere in casa, almeno io la penso così e so per certo che il mio compare è totalmente d'accordo con me. Immagino che tu non gli abbia detto niente. - e mi fissa.
- No. - e abbasso la testa.
- Ermal! - lo riprende Irene abbastanza duramente.
- Che c'è? Non penso che debba nascondere le cose a Bizio, lui vuole conoscerla al 100% e Paola è anche quella che si è sfogata con te e lui è la persona giusta con cui parlarne, non penso che debba farsi problemi. -
- Ermal mi faccio problemi eccome, Fabrizio ha un lavoro da portare avanti, ha i suoi figli a cui pensare e non può correre da me ogni volta per una cazzata, ho deciso di sfogarmi con la mia amica e se avessi saputo che la cosa poteva creare casino me ne sarei stata zitta. -
- No tesoro hai fatto bene a parlarne con me. - mi dice lei. - E' Ermal che si impiccia troppo. - e fa la linguaccia al riccio. - Ne parlerà con Bizio quando si sentirà pronta e per favore non farle più la predica, penso che debba sentirsi libera di parlarne con chi vuole. -
- Lo è. - dice lui. - Scusa l'irruenza è che mi sono innervosito e vedere quella tipa ha peggiorato la cosa. -
Ridacchio. - E' difficile da sopportare anche per me. - gli spiego con calma. - Comunque se ti fa stare meglio ti prometto che ne parlerò con Fabrizio, non sto giocando con lui e non voglio che pensi che non gli mostro chi sono al 100%. -
- Lui ti conosce e conosce la vera te di questo ne sono certo, so che sei sincera con lui e si vede dai tuoi occhi. - mi dice il riccio mentre Irene parcheggia e tutti e 3 ci sorridiamo, siamo tornati dove ci siamo conosciuti la prima sera e decidiamo di fare una foto tutti insieme e poi girarla proprio a Fabrizio.
< Manchi solo tu... > gli scrivo.
E dopo un po' mi risponde. < Quel posto me ricorda tante belle cose in particolare legate a te, me manchi anche tu... >
Sorrido e mostro il messaggio ai miei due compagni di aperitivo e poi siamo pronti ad iniziare a degustare.
- Vorrei tanto sapere i ricordi. - mi punzecchia Ermal.
- Chiedi al tuo amico. - replico io divertita.
- Puoi dirmeli anche tu no? -
- Perchè dovrei? - replico divertita.
Irene ridacchia. - Cioè lei sa? - mi chiede il riccio.
- E' la mia amica ovvio che sa. -
- Anche io sono tuo amico. -
- Ma sei maschio e poi sei amico di Bizio quindi dovrebbe dirtele lui certe cose. -
- Dio mio lo avete fatto qui? - chede lui portandosi le mani davanti al volto.
- Ma sei pazzo? - e quasi tiro un urlo.
- Ermal sei veramente un pervertito. - gli dice Irene.
- Io? Lei mi dice che il mio amico dovrebbe dirmi certe cose. - e mi indica risentito.
- Mamma mia ma proprio non ci arrivi? - chiede la riccia al riccio.
Ridacchio per il loro battibecco e devo dire che sono molto divertenti i due e i loro siparietti. - Comunque per toglierti la curiosità o stanotte mi sa che non dormi ti dico che qui Bizio mi ha baciata per la prima volta. - e sento che mi sto imbarazzando a morte.
- E quando? Quando vi siete conosciuti? E' proprio uno stronzo a non avermelo detto anzi ha anche negato. - sta già partendo a mille. - Ah ma mi sentirà! -
Scuoto la testa. - No, siamo tornati qui qualche settimana fa, mi era passato a prendere al lavoro e più o meno era poco più di un mese che ci conoscevamo. -
- Ammazza ce ne avete messo di tempo. - e ridacchia fissando la sua ragazza.
- Non siamo tutti precoci come voi due. - e li indico facendo loro la linguaccia.
- Ma che vuoi? - mi chiede lei spingendomi leggermente. - Pensa per te. -
- Io penso per me, è il tuo fidanzato che mi contesta i tempi del bacio. -
- Il mio che? -
- Dai è ovvio che state insieme non negatelo di fronte a me. - e fingo di darmi delle arie.
- In effetti. - dice il riccio.
- E va bene stiamo insieme ma già dire fidanzato è precoce chiamalo il mio ragazzo. -
- Come preferisci anche se non ci vedo tutta sta differenza. - e alzo le spalle finendo di bere il mio the al limone.
- Comunque proprio una astemia a Bizio mi pare perfetto. - mi prende in giro il riccio che sta anche sicuramente facendo un video e io gli rispondo con il dito medio. - Hai visto che educata? Te la sei scelta proprio bene. -
- Smetti di farmi i video o sei a rischio. -
- Pure violenta povero te. -
Alzo gli occhi al cielo prima di scoppiare a ridere seguita dai miei amici.
Finiamo di mangiare e bere e poi i due si offrono di accompagnarmi a casa. - Ora però lasciala studiare. - dico al riccio.
- Vedremo. - replica lui e dopo l'ultimo abbraccio entro in casa e lascio la coppietta da sola come è giusto che sia.
* Buongiornooooo come va? Ho aggiornato anche questa storia, che dire? Paola e Fabrizio sempre più presi, lui che si preoccupa di poterle creare problemi con i genitori e lei che lo rassicura, lui che comprende le paure della famiglia di lei. Ma direi che i guai sono sempre dietro l'angolo e al lavoro hanno iniziato a sospettare qualcosa anzi pensano pure che Paola si inventi ogni cosa per fortuna intervengono Irene ed Ermal in suo soccorso e il riccio consiglia la rossa di parlare con Fabrizio di questa cosa, chissà se Paola seguirà il consiglio del ricciolino oppure no, ditemi voi cosa pensate che possa succedere. Attendo i vostri commenti con ansia. Come sempre grazie davvero a tutte voi che leggete, votate e commentate questa storia. Al prossimo aggiornamento! *