Il volto della paura.

By bendesuisentimenti

56.4K 2.2K 468

Lei era una ragazza normale, senza troppi problemi e con una vita tranquilla. Lei quella sera voleva solo div... More

Brividi.
Troppi pensieri.
Maniaco assassino.
Principessa.
Confusione.
Delirio.
L'inzio dell'incubo.
Si gioca.
Michael.
La verità.
Avviso.
Sindrome di Stoccolma.
Nessuno può provare a ferirmi.
Scusate.
Un po' di felicità.
Cambiamenti.
Chiarimenti (?)
Reazioni Violente.
Risate.
Biglietti d'Auguri.
Ansimi.
AVVISO.
Proposta.

Sorriso sadico.

2.9K 115 22
By bendesuisentimenti

Sapete quando sentite i brividi correre sulla schiena? Quando vi sentite paralizzati e le gambe molli? Ecco, io in quel momento mi sentivo così. Troppo ubriaca per correre, ma troppo sobria da non aver paura.
Il suo ghigno si allargò sempre di più quando percepì che avevo capito chi era. La mia bocca si era leggermente aperta e i miei occhi erano sgranati. Appena fece un passo avanti io ne feci uno indietro cercando di mantenermi il più possibile in equilibrio. Quando provò ad allungare la mano verso di me io scossi forte la testa, come se il mio cervello avesse iniziato a ragionare solo adesso.
Mi girai, lasciando che i suoi occhi cadessero sulla mia schiena per poi cercare di entrare dentro il locale il più in fretta possibile.
Sentì la sua mano afferrare la gonna del vestito, ma fortunatamente non saldamente quindi riuscii a sfuggirgli immischiandomi tra la marea di corpi nella pista.
Nick. Dove cazzo era quando serviva?
Mi girai per controllare di averlo seminato, ma non ancora del tutto sicura mi immersi di più nella folla sempre alla ricerca di Nick.
Le persone mi spingevano troppo bruscamente, il caldo era insopportabile e il panico continuava a crescere dentro di me. Avevo bisogno di trovare un volto familiare.
Feci molti giri su me stessa, come se sentissi sempre una miriade di mani pronte ad afferrarmi e trascinarmi nell'oscurità.
Questi pensieri non aiutavano per niente.

- Jess. - mi chiamò una voce.

Mi voltai di scatto, mettendomi le mani davanti al viso per difendermi. Appena vidi la figura che avevo davanti mi rilassai. Melany.

- Mel! - la abbracciai forte.

- Ehi Jess. Stai bene? Sembri spaventata. - disse ridacchiando.

Probabilmente non era nemmeno lei in ottime condizioni ma, stranamente, sembrava messa meglio di me.

- Mel ti prego torniamo a casa. Io... Io non mi sento bene! -

- Oh ma io mi sto divertendo! - sbuffò.

Le presi il viso tra le mani e lo avvicinai al mio in modo da avere tutta la sua attenzione puntata esclusivamente su di me.

- Mel. Torniamo a casa. - dissi disperata, con le lacrime che provavano a salire.

Mi guardò attentamente per quasi un minuto intero e quando capì che non scherzavo minimamente fece un cenno con il capo sussurrando un 'okkey'.
Uscimmo dal locale e io mi guardai attentamente le spalle, appena vidi la macchina mi lasciai sfuggire un respiro di sollievo e della condensa uscì dalle mie labbra a causa del freddo.

- Merda! La borsa! - urlò Mel.

- L'hai lasciata dentro? -

- Si... Vado e torno ok? -

- No aspetta! - urlai - vengo con te! -

- Jessica. Ci metto due minuti, piuttosto chiuditi dentro. -

- Va bene. Ti prego però, fai in fretta. - dissi non volendo fare la figura della bambina piccola.

2.51
"Cazzo, è tardi."
Senza dire niente andò dentro a passo svelto e io mi chiusi subito dentro la macchina. Sospirai e iniziai a guardare imperterrita l'orologio del mio cellulare.
2.52
"È passato un minuto. Mel tornerà tra poco" mi tranquillizzai mentalmente.
Ma quel senso di paura e ansia non abbandonava il mio corpo e il mio sguardo non faceva che posarsi sul cellulare e sul finestrino, per poi ripetere i movimenti. I secondi sembravano ore e i minuti non arrivavano mai.
"Pensa a qualcos'altro"
Ma come si fa? Devo anche andare in bagno, non ne posso più.
"Muoviti Mel"
Ci furono cinque secondi in cui io non pensai a niente, in cui fui isolata dal mondo. Guardavo il vuoto con il cuore a mille, ma con molti pensieri in meno. Questo momento fu spezzato da un forte colpo sul mio finestrino. Gridai saltando sul sedile e di scatto mi girai.. Lui era lì, che mi guardava con un sorrisetto sadico. Uno di quei sorrisi che diceva 'ti stavo aspettando'. Uno di quei sorrisi che ti fa raggelare il sangue nelle vene.
Fece scorrere la mano sul vetro per poi battere forte un altro colpo, e un altro ancora, come se potesse sfondare il vetro.
"Perché lui non può farlo vero?" chiesi preoccupata a me stessa.
Mi allontanai il più possibile dal finestrino e lui cessò i colpi. Quel sorriso che non voleva lasciare il suo volto. Mi fece cenno di avvicinarmi e io scossi la testa. Secondo lui avrei accettato?
Evidentemente si.
Il sorriso scomparve dalle sue labbra e la rabbia accese il suo volto.
Urlò nel parcheggio deserto, in modo da farsi sentire dentro la macchina.

- Non pensare che ti lasci sfuggire così facilmente! Ti troverò e scappare non ti servirà a nulla. -

Tremai.

- Prova a chiamare la polizia o qualcun altro e sfigurerò quel tuo bel viso. -

Detto questo tirò fuori dalla tasca interna della giacca una rosa bianca. La prese in mano e la mise il più vicino possibile allo strato di vetro che divideva il mio volto dal suo.

- Ti troverò.
Goditi questo mese tesoro. Perché sarà l'ultimo. - disse con voce più bassa ma molto più minacciosa.
Finita la frase lasciò che la rosa gli scivolasse dalla mano in modo da farla cadere sull'asfalto per poi calpestarla pesantemente.

Lanciai un urlo acuto e spaventoso.

- Stronzo! - gridai con le lacrime.
Lui per rispondermi tirò un pugno fortissimo al vetro e lo scheggiò. Dalle sue nocche usciva del liquido scarlatto, ma a lui non sembrava importare, era come se non sentisse dolore.
Mi nascosi quanto potei dentro la macchina e piansi dalla frustrazione, dalla paura. L'ultima cosa che vidi fu il suo sorriso sadico ma divertito prima di girarsi, darmi le spalle e correre via.
2.58
"Solo sei minuti. I sei minuti più lunghi di tutta la mia vita."
Sentì di nuovo qualcuno colpire il finestrino e feci un gridolino spaventato.
Melany.
Porca puttana che ansia.
Le aprì la portiera.

- Scusa, ci ho messo un pochino di più siccome quei coglioni non riuscivano a trovare la mia borsa nello stanzino. - disse salendo.

Non dissi nulla.
Lei accese la macchina, si allacciò la cintura, fece manovra e spinse sull'acceleratore.
Mi allacciai anch'io la cintura prima di cadere in un silenzio tombale.

- Che hai? - mi chiese.

- Io.. Mi sentivo male, te l'ho detto. -

- Non mi convinci. -

- Ti prego Melany. -

- E va bene, però sappi che quando te la senti di parlare io ci sono. -

- Te lo dirò domani magari, sta sera non me la sento. - troncai il discorso -
Senti.. Progettavo già da un po' sta cosa.. Che ne dici se ti fermi da me per un po'? -

- Un po' quanto? -

Succedeva spesso che andassimo a dormire una a casa dell'altra, era una cosa del tutto normale. Ma sta volta non avrei accettato un no, avevo bisogno di lei altrimenti non sarei durata più di una settimana.

- Che so.. Un mese? - feci la finta disinteressata.

Sbarrò gli occhi.

- Un mese?! - ripeté incredula.

- Un mese, anche di più se vuoi. Insomma, progettiamo da anni di vivere insieme. Perché non proviamo a vedere come andiamo in un mese? - buttai giù la prima scusa che mi venì in mente.

- Mh. Si, possiamo provarci.. Vengo da te domani sera? - disse facendo attenzione alla strada, per quanto potesse.

- No! - dissi subito - vieni già sta sera, ti presto i miei vestiti per la notte e domani pomeriggio vai a casa tua a preparare la valigia -

- Okkey.. Come vuoi tu.. - disse stranita.

Parcheggiò l'auto nel vialetto di casa mia, andammo verso la porta e cercai di infilare le chiavi nella serratura della porta, ma tremavano troppo.
Mel me le prese di mano e dopo tre tentativi riuscì ad aprire la porta.
Mi tolsi i tacchi e così fece anche lei. Presi la sua borsa e la sua giacca a le misi sopra il divano nel salone, per poi salire insieme alla bionda le scale.
Mi cambiai e diedi dei vestiti comodi e un po brutti a Mel, per poi buttarmi insieme a lei nel letto a due piazze, senza lavarmi o truccarmi. Ero troppo esausta e impaurita.

- Buonanotte Jess. -

- Buonanotte Mel -

Chiusi gli occhi e dopo un'ora riuscì finalmente a liberarmi di tutti i pensieri che offuscavano la mia mente e caddi in un sonno profondo.
-------------------------------------------

Aprì gli occhi infastidita dalla luce del sole che filtrava dalle tapparelle. Mi stiracchiai sbadigliando e sedendomi sul letto con ancora le coperte addosso. Notai due cose.

La prima era che ero nel letto, senza la minima traccia di Mel.

La seconda era un vasetto d'acqua sul mio comodino, con dentro una rosa bianca un po' sgualcita.
----------------------------------------------
Salve a tutte!
Scusate l'ora in cui l'ho postato, è un po' tardi.
Detto questo spero che vi piaccia e ringrazio tantissimo le persone che mi hanno fatto dei bellissimi commenti sul primo capitolo!
Un bacio, al prossimo capitolo❤️

Continue Reading

You'll Also Like

75.5K 3K 23
La storia continete anche gli ERRORI GRAMMATICALI/ORTOGRAFIA Storia in revisione!!! > > 《L'abbandono dei gemelli kaulitz》 T/n T/c,cugina dei gemelli...
1.7K 42 18
riana (tn) con la sua migliore amica erano due mafiose da 4 anni però si incontrarono con altri due mafiosi.. Chissà cosa sarà successo fra di loro
158K 8.3K 56
Demy è sempre stata una ragazza con particolari gusti e un odio forte nel confronto di ogni essere vivente che vedeva. Quando una ragazza con chiari...
49.8K 3.4K 38
SEQUEL "Innamorato di te" Draco riuscirá a trovare Harry? Riuscirà a trovare se stesso ? Ma cosa più importante il destino e la vita ostacoleranno...