Sono anni che ti aspetto - Fa...

By aurora_inwonderland

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Paola e Irene si sono conosciute grazie ad Ermal e Fabrizio e grazie alla loro vittoria a Sanremo. Ad un anno... More

Trama
Personaggi
Lo scontro
Le sento un po' mie le paure che hai...
Non passi la notte a messaggiare con chiunque
Come il profumo di una sorpresa
Turbolenze e dichiarazioni importanti
Gelosia
Sorpresa...
La mia fede sei tu quindi ho bisogno di te
Restiamo così?
Tu sei l'unico modo per staccare dalla musica e per stare bene
Se hai paura di fallire in qualcosa è perchè ci tieni molto
La tua presenza comporta solo la mia felicità
Roma per 4
Buon compleanno!
Sono tanto fiera di te...
Grazie di esserci per me
Alba al mare
Pubblicità
Pasqua
Pasquetta
Ti faccio fare un giro nel mio mondo
Noi che in mezzo a queste vipere ormai ci si può convivere
Io e te, ad un matrimonio
Ti seguirei ovunque
Destinazione Grecia
Interviste e reazioni inaspettate
Me sto seriamente innamorando de te
Sei come me, vuoi conquistarte ogni cosa ecco perché sei perfetta pe' me.
Usciamo allo scoperto
Dichiarazioni importanti
Fuga in montagna pt. 1
Fuga in montagna pt. 2
Fuga in montagna pt. 3
Gossip scatenato
Il problema è che nun me piacciono 'e more anzi io preferisco 'e rosse.
Sto dicendo che ho bisogno di te...
Presentazioni
Sei licenziata!
La conosco mejo de te
Verona
Verona pt. 2
Partenza e colloquio
Esame e festeggiamenti
Trasloco
Vacanze e nuovi inizi
Me piace quando prendi l'iniziativa!
Ti aspetto
48 ore insieme
Ritorni e sorprese!
4 luglio 2019
Gardaland e strani incontri
Chiacchierate e vacanze
Thailandia e rivelazioni
Preferisci chiudere con me
La fine?

Risvegli e partenze

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By aurora_inwonderland


#Paola POV

- Paola? -

- Mmmh. -

- E' ora de alzarse. - è la voce di Fabrizio che mi sta parlando e no non sto di certo sognando.

Faccio mente locale e mi ricordo che abbiamo dormito insieme, a casa sua, sottolineerei.

- Di già? - il tempo è corso a dir poco.

- Si. - e lo vedo sorridere quando apro gli occhi. - Dormito bene? -

- Mai dormito meglio in vita mia. - decido di essere totalmente sincera, non ha senso nascondere ciò che provo mentre sono con lui.

- Se te può interessà anche io ho dormito molto bene. -

- Sicuro? - gli domando. - Solitamente mi muovo sempre molto. -

- Al massimo 'a prossima volta penserò a legarte. - e ridacchia. - E poi so abituato anche Anita e Libero se muovono 'n sacco. -

- Già. -

- Ma nun te vedo come 'na figlia se è ciò a cui stai a pensà. -

- Sul serio? - chiedo io, perchè è sempre un passo avanti e pronto a rassicurarmi quando arrivano i dubbi. 

- Sul serio Paola. Per me nun conta l'età ma ciò che provo e co' te sto bene, per il momento me basta questo. -

- Basta anche a me. -

- Forse ce conviene prepararce, quei due c'aspettano pe' 'a colazione e poi vorrei accompagna sia te che Irene 'n stazione se me lo permettete. - mi dice deciso. 

- Ci penserò su. - dico divertita. 

- Nun so quanta scelta tu abbia. - mi dice abbracciandomi stretta a se. - Voglio salutarte per bene. - e a questa sua frase perdo un battito. - Forza va a prepararte. - mi sprona lui. 

Annuisco e mi dirigo in bagno e dopo aver lavato il viso inizio a truccarmi per poi vestirmi.

- Sono pronta! - annuncio quando esco dal bagno e trovo anche lui già pronto.

- Perfetto! -

Recupero tutte le mie cose e poi siamo pronti ad uscire di casa salendo in auto.

- A che pensi? -

- Al fatto che ho fame. - gli dico. - Sono abituata a fare colazione subito quando mi sveglio e il riccio mi ha stravolto i piani. - e metto il broncio proprio come se fossi una bambina.

Lo vedo sorridere divertito prima di iniziare a parlare. - ' O potevi di e avremmo fatto colazione a casa. -

- E lasciare quei due ancora da soli? - gli chiedo divertita.

- Oh giusto. - e ridacchia. - Cosa pensi che sia successo? - prova ad indagare. 

- Non penso che è meglio. - e rido. - Poi Irene mi dirà sicuramente ma non credo che abbiano deciso di correre troppo. - aggiungo decisa, anche perchè poi sicuramente io e Irene nel viaggio di ritorno verso casa ne parleremo parecchio. 

- Dici? -

- Dico, conosco la mia amica e so che è una ragazza con la testa sulle spalle e per quanto il riccio possa farla impazzire ogni cosa ha il suo tempo. -

- Quanta saggezza. - mi dice mentre mi accarezza la guancia. - So proprio fortunato a condividere 'sti momenti co' te. -

- Oh che esagerato. - affermo imbarazzata. 

- Pe' niente. - e mi fissa intensamente. 

- Allora guarda che inizio a montarmi la testa. - provo a buttarla sullo scherzo. 

- Fa pure, 'a cosa potrebbe piacerme ancora de più. - mi dice con tutta la sincerità del mondo.

Siamo già fuori dall'hotel e saliamo subito diretti verso la camera di Ermal.

- Buongiorno piccioncini! - dice Fab quando entriamo nella camera del riccio.

Sorrido divertita e Irene arrossisce.

- Guarda che potrei dire lo stesso di voi. - replica il riccio che si sa che è un mago con le frecciatine.

- Ecco! - replica Irene.

- Così impari. - lo rimbecco io.

- Si va beh ma stamattina che avete tutti contro de me? - chiede quasi infastidito Fabrizio.

- Te la sei cercata caro Bizio. - mi fa presente il riccio prima di aprire la porta al servizio in camera. - Poi accompagniamo le ragazze vero? - gli domanda.

- Ovvio. - e mi fa l'occhiolino.

Mi siedo al suo fianco. - Siete per caso appiccicosi? - domando divertita ai due.

- Come se vi desse fastidio. - mi canzona Ermal.

- Ma che ne sai? -

- Io so rossa. - e mi fa la linguaccia. - Oh che bello la rossa e il Moro ho già i soprannomi perfetti. - e ride.

- Sei un caso perso. - lo rimbecca Irene mentre sta iniziando a fare colazione e io la seguo a ruota.

- Sappi che c'ha fame e potrebbe mangiarse anche il tavolo. - dice Fabrizio ad Ermal indicandomi.

- Che guardandola non lo diresti. -

- Grazie. - rispondo prima di addentare una brioches.

- Come mai tanta fame? -

Penso di star guardando male il riccio dopo la sua domanda. - Cioè non mi dire che tu la mattina non fai colazione. - replico io. 

- A volte la salto. -

- Io mai ed è la prima cosa che devo fare appena sveglia. - gli spiego. 

- Aaan. -

- Dunque le hai ritardato 'e abitudini. - afferma Fabrizio. 

- Mi dispiace. - mi dice Ermal.

- Sto recuperando ed è tutto ottimo. - lo rassicuro io.

- Meglio così. - e poi sorride alla mia amica. - Tutto bene? -

- Si tutto benissimo, mi stavo solamente gustando la colazione e assistendo al vostro dibattito. Che tu ci creda o no mi sono già abituata a passare del tempo tutti insieme. - dice decisa Irene, e io mi trovo d'accordo con lei. 

I due le sorridono. - E fai bene ad abituarte. - le dice Fabrizio. - Mica ve liberate di noi vero riccio? -

- Verissimo. - replica Ermal.

La colazione è finita e siamo pronte a lasciare la stanza di Ermal e di conseguenza Roma, infatti i due ci stanno accompagnando in stazione.

Questo weekend sta per finire e devo dire che è andato meglio di ciò che potessi aspettarmi, anche se mi dispiace dover tornare a casa, vorrei restare qui in eterno. 

- Eccoce qui! - annuncia Fabrizio per poi scendere dall'auto e aprirmi la portiera.

- Grazie! - gli dico mentre poi lo vedo andare a prendere il mio borsone. - Lascia faccio io. -

- No lascia a me. -

- Quanto sei testardo. -

- Sssh. - mi riprende lui mentre mi abbraccia.

Poco davanti a noi camminano Irene ed Ermal le cui mani continuano a sfiorarsi, si vede che vorrebbero prendersi per mano ma credo che abbiano paura più che altro per il fatto che siamo in pubblico e potrebbero essere riconosciuti e in effetti anche Fabrizio ha indossato un paio di occhiali da sole forse per tentare di essere meno riconoscibile.

- Rossa mi raccomando! - mi dice Ermal quando ormai siamo di fronte al binario e il treno partirà tra circa 15 minuti.

- Tranquillo, mi raccomando a te, niente scherzi del genere. - e lo abbraccio.

- Promesso.- e mi sorride. 

Nel frattempo anche Ire e Fabrizio si sono salutati e poi prendiamo un po' le distanze.

- 'a prossima volta che vieni a Roma fammelo sape prima. - si raccomanda Fabrizio. 

- Promesso. - e gli sorrido. 

- E nun sparì. - aggiunge ancora lui. 

- Non sparirò. - lo rassicuro. - Ormai sei tu che non ti liberi di me. - affermo abbastanza sicura di questa cosa, penso che questi giorni con lui mi abbiano proprio fatto bene. 

- E se te dicessi che nun voglio liberarme di te? - mi domanda mentre mi avvicina a se.

- Ti direi che mi sta più che bene la cosa. - e sorrido.

Si avvicina e mi lascia un bacio molto vicino alle labbra. - Buon viaggio piccolina. - 

Mi sento davvero come se mi stessi sciogliendo dopo le sue parole.  - Grazie. - e gli sorrido.

- Me raccomando nun fa troppe stragi de cuori. - aggiunge divertito sicuramente riferendosi al lavoro. 

- Io? Ma scherzi? Ma chi mi guarda? - chiedo abbastanza perplessa. 

- Nun obbietta sempre. - mi rimprovera.

- Sei tu quello che non deve fare stragi di cuori lo sai? - gli chiedo decisa. 

- Puoi sta tranquilla e nun preoccuparti che nun ho interesse a farne. - mi rassicura per l'ennesima volta. 

Annuisco e ci avviciniamo al treno è quasi il momento di salire.

Forse nessuna partenza è stata mai così difficile per me.


#Irene POV

Paola e Fabrizio si sono allontanati per salutarsi.

- Che dici secondo te si sono baciati? - mi domanda Ermal.

- Non saprei. - rispondo al riccio.

- Dai conosci Paola e sai che le piace. -

- Si le piace e la conosco per cui so che si prenderà tempo, ha ancora paura che questo non sia reale e che Fabrizio possa sparire dalla sua vita e stancarsi di lei. -

- Non lo farà so che è molto più grande di lei e penso di capire le sue paure ma Fabrizio non è uno che gioca. -

- Lo so, le serve solo tempo. - spiego al riccio sperando che questo possa aiutare i due. 

- E a te? - mi chiede lui.

Ridacchio. - Beh dopo ieri sera direi che per il bacio il tempo ormai è passato in secondo piano. -

-E come pensi che io possa salutarti prima che tu parta? - mi chiede e lo vedo frenato. 

- Scegli tu. -

- Se ti bacio in pubblico pensi che ci saranno problemi? -

- Non saprei. Pensi che qualcuno possa riconoscerti? -

- Può essere. - mi dice e poi alza le spalle. - Ma sinceramente non mi importa se mi riconoscono voglio fare ciò che mi sento. - mi spiega.

- E cosa ti senti di fare? - chiedo curiosa.

- Più che a parole intendo dimostrare con i fatti.- dice prima di avvicinarsi e baciarmi.

Penso che non avrebbe potuto fare scelta migliore. Almeno abbiamo concluso degnamente questo viaggio.

-Così va decisamente meglio. - affermo quando ci stacchiamo.

- Si concordo. - mi dice prima di avvicinarci al binario.

- Ci vediamo presto. - affermo.

- Assolutamente sì. - e mi fa l'occhiolino.

Un ultimo saluto e salgo sul treno, io e Paola prendiamo posto e poi salutiamo dal finestrino i due mentre il treno parte.

Sento Paola sospirare. - Ed è finito. - ha decisamente cambiato tono di voce. 

- Ci saranno altre occasioni e lo sai. - provo a rassicurarla io. 

- Si lo so. Però sai dopo ogni incontro è sempre più difficile. - mi spiega e non posso che darle ragione. E' lo stesso per me, forse anche peggio dopo il bacio. 

- Già. - e sospiro anche io.

- Allora che mi dici? - mi chiede Paola. - Ho intravisto un bacio o sbaglio? - chiede alquanto curiosa. 

- Non sbagli. - le dico. - In effetti ci siamo baciati ieri pomeriggio. -

- Woooo. - e mi sorride.

- Qui qualcuno è entusiasta. - la butto sullo scherzo.

- Beh dai penso sia normale che io sia felice per te. - mi spiega la rossa. 

- Ti ringrazio. E voi? - le chiedo anche io curiosa di come hanno trascorso la serata ieri da soli. 

- Nessun bacio. - le spiego. - Ho dormito con lui però perché non me la sentivo di stare da sola. -

- Che cosa dolce. - e le sorrido. 

- Molto e devo dire che ho dormito benissimo. Voi avete dormito bene? -

- Si abbiamo guardato un film e chiacchierato e dormito. Niente più di qualche bacio. -

- Ogni cosa al suo tempo. -

- Esatto. - affermo io. - Lo stesso vale per voi ormai le cose mi sa che si stanno facendo sempre più serie. -

- Speriamo. -

- Ma si. Hai un po' meno paura? -

- Un po' meno e sto cercando di lasciarmi andare e vivermi al massimo le cose. -

- Ottimo. -

Siamo a Bologna per cui saluto Paola che torna a Brescia e io salgo a casa.

Durante i 7 lunghi piani a piedi aggiorno sia Paola che Ermal in tempo reale.

Una volta in casa mi metto subito all'opera per sistemare le cose che avevo portato con me e nella borsa trovo una sorpresa. Il CD autografato da Ermal.

- Cioè quando hai avuto tempo di autografare il CD? - ho deciso di chiamarlo immediatamente. 

- Mistero. - e ride sento che anche lui è in viaggio sicuramente in vista dei prossimi concerti.

- Dai. - mi lamento. 

- Mentre dormivi forse oppure mentre eri in doccia. Piaciuta la sorpresa? - mi chiede. 

- Un sacco grazie. -

- Figurati. Quindi sei a casa e sopravvissuta alle scale? - è abbastanza curioso soprattutto da questa storia che devo fare 7 piani a piedi. 

- Si ho già sistemato un po' di cose e devo preparare il pranzo per domani in università. - spiego io mentre sto facendo varie faccende. 

- Brava io sono in viaggio. - mi spiega lui. 

- L'avevo dedotto. -

- Sei un genietto. - e ride. 

- Modestamente. - e ridacchio.

- Ma il povero Marco è costretto ad ascoltare la tua conversazione con me? - e mi ricordo solo ora che l'autista è sempre Montanari e non mi sembra una cosa carina. 

- Esattamente questo è il suo destino. -

- Non puoi sempre bullizzarlo. - tento di difenderlo anche se immagino con scarsi risultati conoscendo Ermal. 

- Chi lo dice? -

- Io. -

- Va beh se me lo chiedi tu la smetto. -

- Sul serio? -

- Si. -

- Bravo riccio. - e scoppiamo entrambi a ridere.

Poco dopo lo saluto per lasciarlo chiacchierare con Marco e io riprendo a cucinare.


#Paola POV

Ho salutato Irene in quel di Bologna e ora sono di ritorno verso casa a Brescia.

Il telefono squilla e leggo il nome di Fabrizio.

-Ehi. - sento subito la sua voce e già mi mancava. 

- Ciao ti manco già? - gli chiedo.

- Abbastanza perché io nun te manco? - mi chiede deciso. 

- Si mi manchi. - ammetto io. 

- Buono a saperse. Come procede er viaggio? -

- Tutto bene ho ancora un po' di strada. -

- Sei stanca? -

- No tranquillo poi stanotte ho dormito benissimo. -

- Anche io ed è 'na rarità pe' me. - mi spiega anche se so già molte cose di lui.

- Lo so. -

- Me sembra che tu quasi me conosca meglio de quanto me conosco io. - afferma lui. 

- E potrebbe essere un male. - gli dico. 

- Nun direi, penso sia 'n bene che tu riesca a comprenderme e capirme con così poco pur conoscendoce da relativamente poco tempo no? -

- Detta così ti dò ragione. - rispondo io.

- Forse ho sempre ragione. - e ridacchia.

- Qui qualcuno si sta forse montando la testa? - gli chiedo divertita.

- Può essè. -

- Nah ti conosco troppo bene per sapere che sei un uomo con i piedi per terra e non potresti mai montarti la testa. -

- Grazie! -

- Per cosa? -

- Per tutte 'ste splendide parole e per ciò che pensi de me, me fai sentì 'n uomo migliore. -

- Lo sei non devi sentirlo solo perchè te lo dico io, sai perfettamente la persona splendida che sei. - lo ammonisco io. 

- Senti ma che fai 'e dichiarazioni pe' telefono? - mi chiede.

- Beh di fronte a te mi riesce un po' difficile sai? - 

- Dobbiamo lavorarce su allora. -

- Piano piano penso che poi riuscirò a dirti le cose anche avendoti di fronte, già ieri dirti le cose del firmacopie non è stato semplice. -

- Nun volevo che fosse 'na cosa obbligata. - mi spiega. 

- Non era qualcosa di obbligato, sono felice di essere riuscita a dirti determinate cose e credo che tutto questo possa servirmi per sbloccarmi. -

- In tal caso va bene allora. -

- Quindi sta tranquillo. - tento di rassicurarlo.

- Allora quando ce rivediamo? - mi chiede lui.

- Sei già così impaziente? -

- Me pare ovvio. - e lo sento sorridere. - Te l'ho detto me manchi già, a pensarce meglio potevo tenerte qui. -

- Si chiama sequestro di persona. - rispondo io.

- Nun se la persona è consenziente. -

- E chi dice che io sia consenziente? -

- I tuoi occhi. - mi dice lui con tutta la sincerità del mondo.

- I miei occhi? -

- Oh credime i tuoi occhi parlano e fanno anche 'n gran casino e soprattutto hai messo totalmente in caos 'a mia vita, pensavo d'ave chiuso co' l'amore e proprio quando avevo deciso questo sei arrivata tu. -

- Più che altro ti sono piombata addosso. - e ridacchio.

- In effetti. - e ride divertito anche lui. 

Sto per raggiungere la stazione di Brescia e con tutto il cuore vorrei solo poter tornare indietro.

- Comunque hai ragione sarei rimasta volentieri. -

- 'o sapevo. -

- E domani devo andare al lavoro e non mi va. -

- Dai nun fa i capricci. - mi sprona lui. - Te prometto che ci vedremo prestissimo. -

- Davvero? -

- Certo piccolina, e io 'e promesse le mantengo. -

- Va bene. -

- E nun sparirò. -

- Ora lo so. - gli dico. 

- Meno male. -

- Sono arrivata. - e sospiro.

- Ce sentiamo dopo, ora torna a casa e parla con i tuoi dai. -

- A dopo Fab. -

- A dopo. -

Chiudiamo la chiamata e scendo dal treno con il mio borsone diretta verso i miei genitori che mi aspettavano in stazione pronta a tornare a casa e a raccontare loro un po' di cose. 


* Buon pomeriggio, come va? Spero tutto bene. Ho finalmente aggiornato. Come vedete Paola e Fabrizio si risvegliano insieme prima di andare a fare colazione con Irene ed Ermal, poi per le due ragazze è ora di tornare a casa e la separazione è sempre più difficile. Che cosa vi aspettate? Qualche sorpresa dei due alle ragazze? Fatemi sapere nei commenti! Alla prossima! * 

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