Draco Malfoy è uscito dalla doccia, con solo un asciugamano legato in vita si avvicina all'armadio a recuperare i vestiti, tra circa un'ora doveva andare alla cena.
Ancora non riusciva a crederci, non è contento solo per poter passare qualche ora in compagnia della riccia, ma anche perché avrebbe avuto l'occasione di scusarsi con Potter. Questo non significava che poi sarebbero diventati amici, ma solo mettere da parte le vecchie storie. Lo aveva salvato dall'ardemonio, scusarsi e magari dire grazie sarebbe stato un altro passo avanti per lui.
-"Draco esci?" Narcissa Malfoy è entrata nella camera del figlio, in quella settimana lo aveva visto poco, iniziava a pensare che il lavoro lo stesse prendendo fin troppo.
-"Si madre, ceno fuori." Risponde infilando la camicia e abbottonandola. Lei continua ad osservarlo, appoggiandosi alla parete vicino.
-"Oh bene, lavori troppo, un po' di svago con gli amici ti fa solo che bene, sono contenta. Vedi Blaise e Theo?"
-"No, mi ha inviato la Granger a casa sua. Ci saranno anche i Potter."
-"Ma è fantastico Draco! Mi raccomando, divertiti!"
-"Sempre se non vengo schiantato." Espone così la sua paura, la paura di essere ancora visto come un mangiamorte. Sua madre capendo i suoi pensieri , fa ciò che non aveva mai fatto prima, rassicurarlo e infondergli fiducia.
-"No figlio mio, se così fosse non avresti avuto questo invito. Vai lì, divertiti e fatti conoscere per ciò che sei realmente, vedrai che tornerai a casa con dei nuovi amici.... Sempre se tornerai." dicendo questo Narcissa sfodera un ghigno furbetto, per poi lasciare un Draco Malfoy imbarazzato e perplesso solo nella sua stanza. Da quando sua madre si comportava così? Non la riconosceva!
Decide però di accantonare questi ragionamenti, per riprenderli in altro momento, vedendo l'ora che si è fatta si smaterializza davanti casa della collega. Con un po' di timore spia l'ambiente dalla finestra. I Potter sono già arrivati, riesce a vedere tutti, due bambini stanno giocando col padre nel tappeto color panna e blu del soggiorno, le due donne invece sono in cucina a ridere di qualcosa detta dalla rossa. È una scena che al biondo piace parecchio, dandogli un senso di famiglia che non ha mai avuto.
Hermione Granger sta terminando di decorare la torta di mele, scherzando con la sua migliore amica. Dei piccoli urletti provengono dal suo salotto, Harry sta giocando ad un gioco babbano con i suoi figli, anzi un figlio, quello più piccolo li osserva dalle braccia del padre affascinato.
Il campanello suona, l'ex regina di Grifondoro va ad aprire, Draco Malfoy è di fronte a lei con una bottiglia in mano.
-"Ho portato il vino" dice passandogliela.
Lei lo ringrazia con un sorriso contagioso, spostandosi per lasciarlo entrare in casa.
-"Dammi pure la giacca, la vado a posare."
-"Malfoy, ben arrivato." Harry Potter sbuca nell'atrio andando verso di lui, porgendo la mano che il biondo è ben sorpreso di stringere.
- "Potter"
Anche Ginny si avvicina salutandolo con gioia. I figli della coppia si affacciano da dietro le gambe del papà, guardandolo incuriositi. Harry li fa avanzare dicendo a loro :
-"Bambini, salutate Draco Malfoy, veniva a scuola con noi, e ora è anche il capo dell'ufficio dove lavora vostra zia Herm."
Il biondo si abbassa alla loro altezza, dando a loro la mano, entrambi gliela stringono facendo dei piccoli sorrisi.
-"È un piacere conoscervi ragazzi. "
-" Tu sei quello con cui papà litigava sempre vero? "Chiede James, il figlio maggiore.
-" Esatto, sono proprio io. Mi divertivo un sacco infastidirlo a scuola. E ci riuscivo anche alla grande!" Spiega allargando il sorriso soddisfatto.
Tutti scoppiano a ridere, seguendo poi la padrona di casa nella zona cucina, dove aveva allestito un piccolo aperitivo nell'attesa della cena.
A parere di Ginny l'aria è ancora un po' troppo tesa tra suo marito e Malfoy, inizia quindi a lanciare minacciose occhiate ad Harry, e lui capendole al volo fa finalmente un passo verso il suo ex compagno di Hogwarts.
-"Malfoy, direi che a questo punto... Che ne dici di iniziare a chiamarci per nome?" dice sorprendendo l'ex serpeverde.
-"Si, direi di sì Harry. Anzi, vorrei approfittarne per porgerti le mie scuse. Sai... Per come mi sono comportato con te, e con te Weasley, negli anni."
-"Draco eravamo due bambini, entrambi con i nostri problemi. So che anche per te non è stato facile. Soprattutto, non ho dimenticato il tuo aiuto."
-"Di quale aiuto parli Harry?" Hermione non ha resistito, vuole sapere tutto e subito.
-"Come ricorderai lui ha mentito, dicendo che non era sicuro della nostra identità quel giorno che ci hanno portato al Manor. Ma non si è limitato a questo. Finché combattevamo ci ha salvato. Due mangiamorte stavano per colpirci alle spalle, lui li ha prontamente schiantati facendoli perdere i sensi. "
-" Come fai a saperlo Potter?! "
-" Non avevamo detto di chiamarci per nome? In ogni caso, lo so perché un mangiamorte incarcerato ti ha visto, durante l'interrogatorio con il veritaserum lo ha confessato. "
Nella stanza cade il silenzio, nessuno si aspettava di apprendere certe notizie. La prima a tornare in sé la signora Potter, che si butta letteralmente tra le braccia di Malfoy abbracciandolo, dicendo nel frattempo :
-" Grazie, per aver salvato la mia migliore amica e colui che poi è diventato il padre dei miei figli."
***
L'inizio è partito con forti tensioni, ma in questo momento sono tutti seduti intorno alla tavola come vecchi amici, qualche frecciatina tra i due uomini però non può mancare, ma tutti si stanno divertendo e rilassando.
-"Granger non avrei mai detto che sapessi cucinare così bene!" si complimenta Draco.
-"OH mio dio! Veramente mi hai appena fatto un complimento?! Mi fai arrossire!"
-"Per una volta che sono serio sfotti tu? Ma perché non porti tu il pranzo in ufficio?" ghigna lui.
-"Dammi l'aumento e possiamo parlarne capo." i due si scambiano uno sguardo complice, che non scappa ai due coniugi, lanciandosi anche loro un'occhiata, Harry fa capire alla moglie che le dà ragione, tra quei due c'è senza dubbio una bella intesa.
I bambini entrano in sala correndo verso Draco, lo afferrano per le mani e gli chiedono se può mostrare loro il suo Patronus.
-"Perdona i miei figli Draco, adorano quando li evochiamo."
Il biondo si alza dalla sedia.
-"OK ragazzi, ma andiamo in salotto che c'è più spazio." I bimbi lo seguono felici, eccitati per quello che stanno per vedere.
Dalla bacchetta di Draco esce una fantastica pantera, che si mette a girare attorno ai due mini Potter. Anche gli altri tre adulti evocano il loro Patronus, e insieme alla pantera ora ci sono anche una lontra, un cervo e una cerva.
Dopo aver fatto divertire un po' i bambini, Hermione porta il dolce in soggiorno, lo appoggia nel tavolino in vetro e inizia a tagliarlo.
-"Herm ma non hai ancora fatto l'albero di natale?" chiede Ginny.
-"Non ho fatto in tempo, tra l'ufficio, la casa e tutto il resto, quando ho un po' di tempo libero finisco sempre col addormentarmi."
-"Lo facciamo insieme!" propone la rossa euforica, ed insieme ad Harry corrono nella mansarda dell'amica a cercare gli addobbi, lasciandola in compagnia del principe delle serpi.
-"Ci aiuti anche tu Malfoy?"
-"Non saprei come poter essere di aiuto, non l'ho mai fatto." La sua espressione si incupisce, facendo capire alla ragazza che probabilmente a casa sua ci pensavano gli elfi.
-"Oh, hai ragione, voi avete gli elfi domestici, trovavi già tutto addobbato. Non ci avevo riflettuto mi spiace."
-"Magari, no, non c'è mai stato un albero di Natale in casa mia, è sempre stato brutto , per questo preferivo rimanere ad Hogwarts, almeno, dal mio dodicesimo compleanno in poi."
Il suo tono di voce è triste, ripensando al suo passato non riesce a nascondere ciò che prova. Vederlo così fa stringere il cuore ad Hermione. Aveva sempre pensato che festeggiassero in grande a casa Malfoy. Invece quel ragazzo aveva sofferto più di quello che voleva far sapere.
-"Allora diciamo che questa tua prima volta sarà con noi, e vedrai, farò in modo che tu ti diverta come un bambino!" si alza dal divano dove si era seduta affianco a lui, prende la mano di Malfoy e lo costringe ad alzarsi, gli toglie la cravatta e slaccia i primi due bottoni della camicia. Lui la guarda stranito, questi gesti gli creano i brividi in tutto il corpo, e mette tutto se stesso per reprimere l'istinto di prenderle il viso e baciarla come vorrebbe. Quella donna così vicina lo fa uscire di testa.
-"Bene, bisogna stare comodi per addobbare un albero di natale!"
Le regala un sorriso divertito, abbagliato dalla sua felicità per questa cosa che tra poco faranno insieme.
-"OK Granger, facciamolo!"
Sorridendo ancora di più lei si alza nelle punte dei piedi e lo bacia nella guancia, lasciandolo sorpreso e felice per questo suo gesto così spontaneo.
I pacchi con le decorazioni vengono trasportati con la magia fino giù, e tutti e quattro iniziano a lavorare insieme per renderlo un albero fantastico.
Draco ed Hermione ogni tanto si scambiano qualche sguardo e sorriso, dando a Draco una consapevolezza maggiore.
Tutto questo lo vuole anche per gli anni a venire, pure la presenza dei Potter e figli non disdegna. Ma soprattutto vuole lei.